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Flash,consigliato per foto macro


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avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2019 ore 11:48

Buongiorno a tutti,
chiedo un consiglio per un flash da utilizzare prevalentemente in foto macro a fiori (sono un principiante…).
Utilizzo una nikon 5600 con obiettivo 40 mm micro. Le mie necessità sono di avere un flash leggero, che posso staccare dal corpo macchina. Mi consigliate se è sufficiente un cavo di collegamento o meglio un trigger?
Grazie in anticipoSorriso Toni

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2019 ore 17:40

Ciao Tony, io uso un flash anulare della Nisi, ha un modulo che va inserito nella slitta x flash , e la pare luci che va inserita davanti al flash ? un pochino ingombrante e pesantino ma lo sto usando da diversi anni con ottimi risultati.
Ciao fiore.

avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2019 ore 20:44

Grazie Fiore per il buon consiglio. Ho guardato le tue gallerie e le foto sono veramente belleSorriso
Grazie ancora, ciao Toni

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2019 ore 21:46

Per quel poco - poco!! - che ne so e che sono arrivato a capire, per fare delle buone macro ci sono tre angoli di approccio:
1) ricerca del massimo dettaglio: si ottiene con ingrandimenti spinti, rapporti di riproduzione che vanno anche al di sopra del fatidico 1:1. In questo caso la soluzione migliore è quella di un flash anulare (o dispositivo equivalente), che produce una forte luce frontale, omogenea, che crea poca tridimensionalità ma "tira fuori" tutto. Ci sono due categorie di flash anulari: quelli a LED, molto economici ma nettamente meno performanti, e quelli che usano la stessa tecnologia dei "cobra" (dovrebbero essere archi a scarica di consensatore, ma è facile che mi sbagli...), che cominci a trovare in Cina al di sopra dei 50-60 euro e "di marca" al triplo, a salire. Tieni conto che hanno di solito numero guida decisamente basso (si usano a distanze minime), fuori dalla macro non ci fai nulla.
2) Naturalezza: si ottiene con un buon compromesso tra massimo dettaglio e profondità di campo/tridimensionalità (ci si può buttare anche sul focus stacking, ma la cosa diventa terribilmente complicata se fatta ad alto livello). Conviene costruirsi un set, con diversi punti di illuminazione e sfruttando magari luce riflessa (pannelli riflettenti). Lo scopo è quello di creare il complesso di microombre e contrasti che danno il senso della profondità. Realizzabile con più flash normali, eventualmente faretti fissi, e pannelli. Tieni conto che nella macro la luce fissa ha un vantaggio essenziale: quello di permetterti di gestire l'esposizione come nessun lampo te lo consentirà mai. Tant'è che molti anulari hanno l'opzione luce fissa.
3) In alternativa, se si vuole "giocare" con luci, sfondi, diffusione dell'illuminaizone e quant'altro, ci si può munire di uno studio fotografico portatile (lightbox) dentro cui isolare il soggetto. Va da sè che funziona solo con cose inanimate....

Non è facile scegliere... in termini di flessibilità e interscambiabilità è vantaggioso munirsi di flash normali e pannello/i, che puoi usare anche per qualsiasi altra tecnica. Se ambisci a macro molto spinte, meglio dell'anulare non ce n'è ma è decisamente specifico (al più lo usi anche per ritratti in primo piano, ma ci devi saper fare). Se vuoi fare il creativo, un lightbox te lo prendi con qualche decina di euro e non ti condizona, lo illumini con quello che hai.

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2019 ore 22:03

Aggiungo una chiosa: se vuoi lavorare con i fiori, non farai praticamente mai delle vere macro prechè ti terrai sempre ben lontano dal rapporto di riproduzione 1:1.
Farai spesso delle foto in cui tenterai di isolare un dettaglio e ti avvantaggerai dello sfocato, ma spesso tenterai di rendere la bellezza del fiore nella sua interezza. Dubito che ti potrai tenere soddisfatto con un solo flash anulare...

Lavorerai spesso a diaframmi molto chiusi (f14 e magari meno) per cercare profondità di campo, e avrai bisogno di ombre e microcontrasto per render le forme e le dimensioni.

Le foto di Fiorenzo sono belle e tecnicamente accurate, ma per me la maggior parte di esse gioca, per isolare il soggetto, non sulla gestione della pdc ma piuttosto sull'illuminazione selettiva: un bel po di stop di differenza tra soggetto e sfondo, e il soggetto sembra fluttuare in un nulla nero...

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2019 ore 0:11

Personalmente, ho fatto qualche scatto decente con:

2 lampeggiatori Neewer 565, uno dietro al soggetto per schiarire lo sfondo e uno laterale/frontale
1 faretto fisso multiled frontale per illuminazione diretta più tenue
un riflettente opposto al Neewer laterale, per equilibrare i colpo di luce e attenuare le ombre.

Il tutto attuato dallo spot on-camera della reflex, deflesso con un cartoncino per evitare l'incidenza diretta.

Diventa solo un po' delicato il bilanciamento del bianco, con tante fonti luminose diverse (da contare anche la luce solare...).

Certo, c'è da scammellarsi un sacco di ciarpame...

avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2019 ore 14:29

Grazie Andrea e grazie Walther per i preziosi consigli e per il tempo che mi avete dedicato nelle risposteSorriso
un caro saluto Toni

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2019 ore 21:24

Un ultima considerazione: un sistema di trigger ti serve veramente solo se vuoi organizzare un set di flash in remoto e gestirli con la funzione ETL (mi pare sia quella, l'equivalente del TTL di Canon) o comunque impostando in remoto i parametri di scatto.
In questo caso hai due opzioni:
a) usare una centralina collegata al corpo macchina, a cui si connettono via RF i flash remotizzati;
b) avere un flash master collegato al corpo macchina, che passa i parametri di scatto agli slave via RF.
Tu facessi matrimoni o fashion avrebbe un senso stringente, ma la macro è per sua natura lenta, riflessiva....
Puoi benissimo prendere uno o più flash da gestire in manuale come slave con il controllo remoto a impulso ottico e attuarli con lo spottino del corpo macchina. Risparmi una discreta cifra.


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