| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 19:27
Ebbene sì.
Sono follemente innamorata delle fotografie in bianco e nero. Non so se è perché evocano tempi lontani o lontani ricordi oppure perché non essendoci la distrazione visiva data dai colori si presta più attenzione al messaggio. Orsù vengo al mio quesito...quale è l'approccio migliore? Scattare subito in b/w? Pensare la foto in b/w ma scattare a colori e lavorare con la post? È l'utilizzo dei filtri già pronti nei programmi di post? Ha senso utilizzarli? Ovviamente io sono qui per imparare... |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 20:34
Se scatti in raw scatti sempre a colori, a meno che non hai una reflex che scatta nativa raw in bianco e nero, ma non credo sia questo il caso. |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 20:45
Se sai utilizzare le tecniche giuste in post allora non ci sono limiti per ottenere la miglior soluzione di b/n perché hai il controllo completo sulle gradazioni. Raw meglio, ma anche jpg. Se lo fai in fase di scatto, previsualizzando, nulla in contrario, va ponderato con più attenzione, ma restando in raw, puoi sempre rivederlo dopo. È una scelta anche dettata dalle competenze in post e dalle necessità. |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 22:40
Competenza in post poca. Con la reflex posso scattare bianco e nero. Ma forse dovrei pensare prima a come voglio o meglio cosa vorrei comunicare con la mia foto |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 23:18
Io scatto a colori e poi in post(Silver efex)parto dallo scatto convertito in bn neutro e da lì seguo un iter personale sistemando curve e utilizzando i vari filtri(rosso giallo ecc.)muovendo i cursori fino a raggiungere un risultato che soddisfi il mio modo di vedere il bianco e nero.... |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 0:26
Mary, se un po' ti conosco, passo numero uno capire un po' meglio cos'è e com'è il bianconero.
Come farlo è il passo dopo.
Se vuoi farlo "sul serio", il bianconero è da sempre un processo di cui la post produzione è parte integrante, per cui io partirei sempre e solo da un file colorato.
Ma se la cosa che ti piace è il sapore delle cose passate e oltre non ti importa particolarmente andare, tutto funziona perfettamente  |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 3:43
Se il buon Francesco Merenda ti suggerisce di passare per il colore, uno dei motivi è che puoi vedere in fase di post produzione il comportamento dei singoli colori una volta convertiti in tonalità di grigio: quella magnifica rosa rossa in mezzo al suo rigoglioso fogliame verde diventerà un anonimo carciofo in b/n.. Ma è solo un esempio. Sarà quindi un'ottima scuola dove apprendere, appunto, il comportamento di ciascun colore e, con l'esperienza, saper padroneggiare la situazione già in fase di scatto.
Un'alternativa pratica nell'immediato può essere quella di scattare in raw+jpeg impostando in macchina quest'ultimo in monocromatico: a PC avrai le due versioni una accanto all'altra, che ti permetteranno una veloce revisione dello scatto, dato che il raw rimarrebbe a colori.
Non è la stessa cosa che elaborare la foto, ma almeno avresti da subito un'idea di massima di dove andresti a parare.
Una sorta di provino a contatto digitale...
Sbaglio qualcosa, Francesco?
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| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 3:56
“ Sbaglio qualcosa, Francesco? „
Io direi di no Maurizio 
La faccenda della rosa rossa è in fondo la ciccia (o perlomeno un pezzo consistente di ciccia) del monocromatico.
Sono però poco convinto dalla soluzione di aggiungere il jpeg monocromatico, perlomeno in chiave propedeutica, ovvero per chi ha ancora le idee poco chiare.
Questo perché (parere mio) vedere costantemente "una" interpretazione è un pessimo allenamento per imparare a concepirlo, il bianconero. E trovare la propria.
Secondo me saper immaginare resta fondamentale. E la mia convinzione è che più hai pseudo-facilitatori su cui ti adagi e più tenderai ad appiattirti su quelli. Col risultato che immediatamente sbagli sicuramente meno, ma rischi di non evolverti mai.
E poi, a parte tutto ciò (su cui si possono certamente avere opinioni differenti), il gusto del bianconero non è proprio nel processo completo di cui è costituito?  |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 4:23
Chiedo scusa: in una delle mie correzioni del post, ho inavvertitamente cancellato la frase da te quotata. Frase che rimetto subito al suo posto.
Si, in effetti, ripensandoci sarebbe troppo un metodo che potrebbe essere vissuto come pappa scodellata. |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 4:28
Sarà che il mio occhio sinistro, che uso per fotografare, è diventato pressoché daltonico perdendo buona parte della percezione del rosso ormai grigio, che dal punto di vista fotografico mi consente di dire "io vedo in b/n ancor prima di scattare". Non è vero al 100 percento ma siamo sulla buona strada. 
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| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 4:30
Queste conversazioni notturne... Legate ad urgenze prostatiche... |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 9:42
Mary direi come prima cosa di guardare con attenzione i BN dei maestri, di Basilico, di Weston, di Berengo Gardin; di Adams; di Sieff; di Penn... serve a capire cosa e come è davvero il BN; il passo successivo è capire quale BN ti piace e meglio si adatta alle tue foto (più freddo tendente al blu; caldo con un filo di sepia; contrastato con neri chiusi e profondi o più morbido con tutta la scala dei grigi...) poi, solo poi viene la tecnica.
Io scatto solo raw, quindi a colori, poi su photoshop converto la foto con il livello Bianconero (dove trovo i filtri colorati per gestire al meglio i colori nella conversione in BN) poi passo al livello "Valori tonali" per sistemare il contrasto come piace a me; se serve brucia/scherma per gestire al meglio le zone tonali; se voglio con una mia azione scaldo un po' il tutto aggiungendo un lieve tono sepia e infine sistemo la nitidezza utilizzando il metodo del filtro accentua passaggio.
Altri usano invece del livello bianconero il livello Miscelatore Canale ma io personalmente non lo amo troppo preferisco Bianconero perché più duttile.
Non amo i preset tipo silver efex |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 13:52
“ Non amo i preset tipo silver efex „
Però qui bisogna essere precisi Mario: Silver Efex non è un preset.
Silver Efex "ha" dei preset, che non devi necessariamente usare, come quelli di Lightroom o di qualunque altro software grafico.
Personalmente lo uso ormai da molti anni e con soddisfazione, senza necessità alcuna di attingere ai preset.
Che piaccia o meno è del tutto legittimo ovviamente. Tuttavia io lo trovo molto interessante e concepito da qualcuno che il bianconero sa cos'è. |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 14:07
I preset non li ho mai usati nemmeno io....parto dal neutro che è una semplice conversione della foto a colori....di tanto in tanto ho provato la simulazione pellicola ma sempre cambiando le curve e ovviamente i filtri colore...e poi non potrei più fare a meno degli u-pointstrepitosi se ben utilizzati |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 16:11
Premetto che non ho in mente una tipologia precisa di bianco e nero. Io da ignorante vado ad istinto e scelgo la colorazione che più sento mia istintivamente. A volte con gradazioni di nero molto scure altre più delicate quasi sfumate nebbiose. Dicendo la in breve...faccio a caso seguendo quello che mi viene da dentro. L emozione che sento. Il ricordo che mi evoca la foto. Anche una rosa che diventa un carciofo può piacermi. |
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