user146073 | inviato il 14 Dicembre 2019 ore 19:39
“ Carmeluccio come osi dubitare...MrGreen „ Sai io sono seguace di Pirrone. E poi è subito sera. Amen |
| inviato il 14 Dicembre 2019 ore 20:24
"Fra 100 anni freghera' a qualcuno delle mie foto?" Giusto ma soprattutto aggiungo io, mi frega qualcosa se fra 100 anni a qualcuno freghera' delle mie foto? Tutto passa, tutto scorre, il tempo e' inesorabile sempre. Neppure i bassorilievi scolpiti nel granito sfuggono alla sua ineluttabilita'. Il solo modo per fregarlo e' vivere il presente. Una foto se ci regala un'emozione fuggente o ci stimola una riflessione ha gia' fatto tanto.... E penso subito alla prossima. In conclusione mi preme molto di piu' conservare la mia pellaccia che le mie foto! :))) |
| inviato il 14 Dicembre 2019 ore 22:03
Tra 100 anni fregherà qualcosa a qualcuno delle mie foto ?! Boh..non lo so.. So solo che già adesso.. non me ne frega più nulla nemmeno a me. |
| inviato il 14 Dicembre 2019 ore 23:22
Ti sei messo avanti con il lavoro |
| inviato il 15 Dicembre 2019 ore 12:47
"So solo che già adesso.. non me ne frega più nulla nemmeno a me." Le passioni a volte passano e se uno la passione l'ha coltivata veramente a fondo, è cosa triste, ma è nella natura delle cose, siamo fatti così. L'importante è non avere poi rimorsi, magari dopo anni e se non ti puoi più permettere, per motivi diversi, tale passione. |
| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 8:14
Rimorsi in che senso |
| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 20:44
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| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 21:03
Secondo me tra 30/50 anni, non 100, la società come la conosciamo ora non esisterà più, e non in meglio. Quindi le foto lasceranno il tempo che trovano, ci saranno altri problemi. E come hanno detto in molti prima di me, le foto sono come qualunque altra cosa, se interessano a qualcuno resisteranno nel tampo, altrimenti chissene. Sicuramente se le foto sono interessanti per i posteri, credo sia più facile preservare un digitale che un supporto fisico. E poi, diciamocela tutta, se le foto sono interessanti vengono anche stampate, sia per farci dei quadri sia per un fotoalbun di ricordi. |
user12181 | inviato il 19 Dicembre 2019 ore 0:29
Molti anni fa a Brema, al mercato delle pulci, vidi su una bancarella molti dattiloscritti, libri ecc. di un defunto medico professore universitario, compresa la sua tesi di laurea. C'era gran parte della sua vita intellettuale, delle sue mattinate, dei suoi pomeriggi e delle sue veglie notturne. C'era praticamente lui allungato sulla bancarella, con il venditore zingaro che lo controllava un po' distratto e ogni tanto gli dava una sistemata… In fondo sempre meglio che finire nella stufa. P.S. Ma sicuramente una parte di lui starà ancora abbastanza comoda, e forse indisturbata, negli scaffali di qualche biblioteca universitaria. |
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