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Un tribunale stabilisce se una foto sia un'opera d'arte?


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avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 15:40

Perdona la battuta Mirko, ma il cielo ci scampi da un giudice che decide per emozione


Beh, capita qualcosa di simile più spesso di quanto non si possa pensare...
Sorry

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 15:46

La questione è: atteso che è difficile (e la magistratura lo ha finora escluso) attribuirgli lo status di opera fotografica, è opportuno che all'autore di una foto come quella sia riconosciuta una protezione particolare? In altri termini, dovremmo prevedere una terza categoria di foto, che non sono né arte né mera registrazione di un fatto?


Non so darti questo tipo di risposte.
La norme hanno il compito di regolare e disciplinare per risolvere problemi concreti.
Ad oggi in tanti settori il mondo del web ha creato varie problematiche, e non facile stare al passo con i tempi.
Probabilmente mi è parso di capire che l'attuale normativa non copra le esigenze attuali di molti interessati.
Il futuro è una ipotesi (cit.)
Sorriso

user177356
avatar
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:02

nell'aver deciso di fotografare quel particolare momenti di intimità tra i due


Mirko, riguarda i provini. A me sembra che abbia scattato una serie di foto a due persone che partecipavano ad un evento, e di aver colto anche in momento di intimità e confidenza. Nulla di male, anzi. Ma sostenere che ciò costituisca un'espressione della personalità del fotografo mi sembra azzardato.

Sul "tot capita, tot sententiae" mi allineo a quelli che credo sia il tuo pensiero. Va anche ricordato che la parola latina sententia non si riferisce alla sentenza di un giudice, ma ad un generico giudizio espresso da una persona e sta ad indicare la varietà del giudizio individuale.

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:02

Penso di no.
Ma non è rilevante.
Lui ha scelto quei soggetti, e non te ed il tuo amico.

Invece è estremamente rilevante, perché i giudici hanno stabilito che la foto assume importanza proprio in virtù dei personaggi e non per il loro gesto: se la foto fosse artistica, la medesima composizione, ma con dei perfetti sconosciuti, avrebbe dovuto avere lo stesso successo; e infatti siamo pieni di foto in cui i relatori, i parlamentari, e posso andare avanti, si sorridono: perché non sono altrettanto famose?

La sensibilità si riconosce nell'aver deciso di fotografare quel particolare momenti di intimità tra i due. Evidentemente la percepiva come una amicizia ed un legame che è riuscito contemporaneamente a ripercorre e ad anticipare molte vicende che hanno avuto in comune. Quell'attimo dice molto. Importante sarebbe poi conoscere l'autore, la sua professionalità, il suo stile. Se non è stato esaminato (può darsi di si, non lo so) come può essere riconosciuto lo stile di un autore?

Ma lui non l'ha strettamente deciso: ha fatto una raffica e preso nel mucchio quella buona.

Se quel giorno avesse avuto altro servizio non avrebbe fatto quella foto, debbo dire l'ovvio? MrGreen Non so se l'abbia scelto lui perchè sapeva che erano insieme, se sia stato commissionato, se un'altro inviato al posto suo avrebbe fatto altrattanto. Tu puoi dirlo?
Ed in ogni caso è irrilevante dal momento che stiamo parlando di una foto (caso concreto) che esiste (grazie all'autore).

Se fosse il suo stile, avrebbe semplicemente potuto chiamarli e organizzare una sessione fotografica di dieci minuti nel momento più congeniale ai più: perché non l'ha fatto prima? Ha un progetto di questo tipo?
Se fosse il suo stile, nessun altro avrebbe potuto scattare la medesima fotografia: dove sono gli elementi che contraddistinguono quel fotografo differenziandolo dagli altri?
Perché invece vedo altre fotografie simili?
Questa non mi sembra sia sua www.tgcom24.mediaset.it/skuola/2014/notizia/falcone-e-borsellino-uno-s

La domanda contiene la risposta, Google.

Google è l'azienda, ma chi è proprietario del diritto morale?
E se fosse una qualsiasi telecamera, di chi sarebbe il diritto?

Su Smargiassi tralascio... troppo tempo. Posso?

Troppo tempo? Ok...

user177356
avatar
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:05

Mi trovo sempre più spesso a concordare con il giovane Jack. O sono giovane anche io, oppure è prematuramente vecchio lui MrGreen

PS: guardate le foto di Gentile sul suo sito, in particolare la galleria della quale la foto di Falcone e Borsellino fa parte. Trovo alcune di esse molto interessanti dal punto di vista creativo, oltre che di testimonianza storica e sociale.

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:14

Dico la mia a riguardo anche qui.

La sentenza del tribunale può essere o meno condivsibile. Anche io ho l'impressione che abbiano generalizzato, estendendo le motivazioni oltre le loro competenze.

Per quanto riguarda la foto, AL MOMENTO DELLO SCATTO, per me era assolutamente anonima. E' diventata una icona, perchè, anni dopo, i due magistrati sono stati assassinati. Se non ci fossero stati i due attentati, sarebbe stata una semplice foto di due magistrati, colti in un momento d'impatto emotivo. E' una situazione diversa dalla foto che vince il word press award, dove chi scatta è consapevole di ritrarre un momento importante.

Per questo motivo secondo me non la considererei come una foto d'autore.

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:24

Secondo me i giudici hanno ragione, mi dispiace per l'autore, ma la difesa che viene fatta è molto corporativistica.
Su questo scatto sembra un po' stridere con il valore iconico che - poi - ha assunto (senza che il fotografo avesse peraltro previsto ché ciò sarebbe avvenuto), ma su tanta "roba" scattata e spacciata per opera d'arte dà una bella picconata.


avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:02

Mi spiace Jack96, non trovo nessun sofisma nella analisi di Smargiassi.
Stesso commento di sopra: l'ha deciso Smargiassi; la sentenza dice solo che andare in giro a fotografare a caz.zo di cane e imbroccarne una giusta non fa di quella fotografia un'opera in cui si vede il carattere dell'autore

non mi pare mi sembra che, come sottolinea Smargiassi, la sentenza sembra escludere valore di opera fotografica a qualsiasi foto di reportage o di strada quando dice appunto:
La fotografia quale opera d'arte presuppone difatti una lunga accurata scelta da parte del fotografo del luogo, del soggetto, dei colori, dell'angolazione, dell'illuminazione e si concretizza in uno scatto unico, irripetibile nel quale l'autore sintetizza la sua visione del soggetto.
(e a ben vedere non ha forse scelto l'angolazione ed il punto di ripresa?)
la sentenza rasenta il ridicolo anche nell'ultimo periodo:
In sostanza i presupposti per riconoscere ad una fotografia valore di opera d'arte sono i medesimi che devono essere ascritti ad un quadro
e quali sarebbero questi criteri e presupposti nel caso di un quadro?
sembrerebbe che si limitino all'essere
l'espressione di un progetto artistico, di uno stile
, dunque hanno analizzato il corpus delle fotografie di Tony Gentile ed hanno escluso che ci sia uno stile nel suo caso? E quando c'è una commessa non si dà né stile né progetto?

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:07

A mio avviso una foto che assuma valore iconico e che entri a far parte della storia della fotografia italiana assume anche solo per questi due motivi un valore di opera. Se così non fosse dovremmo concludere che anche la foto di Lartigue della automobile o quella di Robert Capa del miliziano non sono opere autoriali.

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:17

E' diverso. La foto di Capa, ammesso che sia autentica, ritrae un evento drammatico sul momento.

La foto in questione ha assunto un valore iconico solo anni dopo, per eventi svincolati e scorrelati dal momento dello scatto.



avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:34

la sentenza sembra escludere valore di opera fotografica a qualsiasi foto di reportage o di strada quando dice appunto

Ma dove è scritto nella sentenza?
Si ritorna sempre lì: telecamera di videosorveglianza che registra per caso la foto del secolo; chi è il detentore dei diritti? E quali? Se vado in giro con l'action-cam sul cappello e per caso faccio la foto del secolo, la mia è cu.lo od opera artistica?

(e a ben vedere non ha forse scelto l'angolazione ed il punto di ripresa?)

In un'aula, non è che hai tanti punti di ripresa possibili, soprattutto se stai lavorando per il giornale.

dunque hanno analizzato il corpus delle fotografie di Tony Gentile ed hanno escluso che ci sia uno stile nel suo caso?

Probabilmente; avranno inoltre valutato che si tratta di una fotografia fatta per l'editoria e non per suo gusto.

Mi trovo sempre più spesso a concordare con il giovane Jack. O sono giovane anche io, oppure è prematuramente vecchio lui MrGreen

MrGreen
Secondo questo forum, devo essere proprio vecchio, ma anche tanto: la mia generazione è fatta di scellerati telecomandati :-P

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:43

Prima un intervento poi un altro e la discussione va avanti regolarmente sui temi prestabiliti e io, non avendo altro posto possibile, mi piazzo ad un lato del tavolo dei relatori e attendo, ascolto e attendo. Dovrà succedere qualcosa, almeno lo spero, un gesto, un'azione, qualcosa che mi consenta di realizzare un bel ritratto in barba alla monotonia tipica dei convegni.

Ad un tratto quel qualcosa che avevo sperato succede, Falcone e Borsellino si avvicinano, Giovanni dice qualcosa a Paolo, sicuramente non parlano dei temi del dibattito, deve essere una battuta ma non ho tempo per capire; devo avvicinarmi, devo mettermi davanti a loro, inquadrare, mettere a fuoco e scattare. In quel preciso istante, un 60esimo di secondo della mia Nikon F3 si materializza una foto, un sorriso, una spontaneità, una rilassatezza, una complicità, un senso di amicizia che mai mi era successo di vedere prima tra questi due uomini. La foto è veramente bella e se n'è accorta anche una signora seduta in prima fila, la moglie di un altro magistrato collega di Giovanni e Paolo, che nel momento in cui esplode il lampo del mio flash dice compiaciuta “che bella foto avrà fatto quel fotografo”. Forse era vero ma io ancora non lo sapevo, perché il digitale ancora non c'era e per essere sicuro sarei dovuto andare in camera oscura a sviluppare il rullino.


Tony Gentile

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:46

Secondo me i giudici hanno ragione, mi dispiace per l'autore, ma la difesa che viene fatta è molto corporativistica.
Su questo scatto sembra un po' stridere con il valore iconico che - poi - ha assunto (senza che il fotografo avesse peraltro previsto ché ciò sarebbe avvenuto), ma su tanta "roba" scattata e spacciata per opera d'arte dà una bella picconata.


Ci sono due aspetti che mi colpiscono:
Partendo dalla fine ( ma su tanta "roba" scattata e spacciata per opera d'arte dà una bella picconata. ) dovresti capire semmai che è il contrario.
Secondo la sentenza più ci si allontana dalla fotografia e più è considerata opera autoriale (non arte, ripeto la parola arte è fuorviante, siamo nell'ambito del diritto di autore!!!).
Pertanto più un paesaggio sarà fantasmagorico, tanto più sarà opera autoriale, con prevedibili eccessi, usi ed abusi, che il Tribunale di Roma non esiterebbe un solo istante nell'attribuire la connotazione di opera autoriale.
Si fa espresso riferimento al quadro ed al pittorico.
Immagino che se quella foto fosse stata passata attraverso un filtro pittorico verista sarebbe un vero e proprio capolavoro per il collegio giudicante.
Diciamo che loro metterebbero un po di like a foto con ipersaturazioni, clonature, fotomontaggi e via dicendo.
Tutto è lecito, senza voler giudicare, però che una fotografia per essere opera autoriale deve andare verso quella direzione mi appare un orientamento abbastanza incompetente.

L'altra cosa è che davvero il paradosso che riporta ironicamente Smargiassi temo abbia il sopravvento.
Il merito della fama della foto, e conseguente anche dei due soggetti simbolo ripresi, è della mafia.
Come se loro non avessero fatto niente prima per essere ricordati oggi se fossero ancora vivi.
Lo ritengo mortificante e frutto di una superficialità disorientante.




avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 18:50

Si ritorna sempre lì: telecamera di videosorveglianza che registra per caso la foto del secolo; chi è il detentore dei diritti? E quali?


Su Google ti ho già risposto.
Visto che insisti con ipotesi che esulano dal tema considerato la diversità dall'ipotesa concreta, hai due possibilità:
1) studi la materia attraversi testi giuridici.
2) ti rivolgi ad un avvocato (specializzato in diritto di autore).

Sul "tot capita, tot sententiae" mi allineo a quelli che credo sia il tuo pensiero.

Applicato ai giudici decisamente no!!!
Ciascuno può pensare con la propria testa, ma le sentenze sono decise secondo la legge, non secondo le opinioni dei giudici.
Si persegue esattamente l'opposto proprio attraverso il meccanismo delle motivazioni, ed insisto nella ragionevolezza delle medesime.
Che il meccanismo non possa raggiungere mai dei risultati perfetti è altra questione, ma il fine ideale per un ordinamento giuridico è proprio l'opposto.
Un po di cultura giuridica... MrGreen

user177356
avatar
inviato il 09 Dicembre 2019 ore 19:12

Il racconto di Gentile, (che, ripeto, apprezzo e ammiro) mi sembra contraddetto dal foglio provini. Magari mi sbaglio.



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