| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 22:16
Perfetto Gaga. Per me, il taglio ci sta, con moderazione. Poi, un conto è il taglio, un un altro l'inquadratura orizzontale o verticale sul formato rettangolare... |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 7:57
Gaga sei l'unico che in poche righe ha centrato il problema. "Se poi per qualcuno il viaggio è preferibile farlo davanti al PC piuttosto che dietro alla macchina... Peggio per lui. MrGreen"...il fotoritocco non c'entra nulla con il taglio e si entra in argomenti da un mio punto vista più complessi. Il fotoricco o la pp è un lavoro che ha scuole di pensiero diverse che difficilmente potranno accordarsi. |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 8:11
“ Il polarizzatore...cavoli me lo ero quasi dimenticato, avevo cercato di rimuovere il ricordo. Grazie Signor Mario di avermi ricordato la mia grandissima figura da chiodi. „ Non era per questo ma solo per ricordarti che non bisogna aspettare troppo tempo, ai dei dubbi? Prova, valuta, leggi libri, "LA fotografia principi di composizione" di Andreas Feininger sotto questo aspetto è impareggiabile (purtroppo anche abbastanza introvabile ma su e-bay qualcosa si trova) |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 9:19
@Gaga: “ Il taglio rientra nel tema essenziale della composizione. Inutile soffermarsi solo sul taglio. Quando si realizza un taglio si ricerca necessariamente una migliore composizione dell'immagine. Come quando si sceglie e si studia l'inquadratura nel mirino/display della camera. A cosa serve la composizione? Serve a valorizzare il soggetto. a dare una migliore lettura del soggetto, a dare un "ritmo" di lettura dell'immagine in modo che l'occhio sia indirizzato in un percorso di lettura e tante altre cose „ Trovo azzeccatissimo l'intervento di Gaga. Il taglio porta inevitabilmente a tre alternative possibili: - viene mantenuta la proporzione della foto originale 3:2 - si ricerca per un motivo o per un altro una nuova proporzione, per esempio costante nell'ambito di un progetto - si taglia o meglio detto si sceglie il formato che meglio si adatta alla singola fotografia Personalmente propendo per quest'ultima variante, per motivi molto semplici: - il formato del sensore è quello, e mentre scattiamo non possiamo scegliere le proporzioni, possiamo però già immaginare un nuovo formato. - la visione umana (dei nostri occhi) non ha una cornice come se si guardasse attraverso il parabrezza di un'automobile, ma per così dire sfuma verso i bordi e ha una forma indefinita. Comunque una specie di cerchio sfumato. Non vi è quindi una giustificazione teorica al rispetto di un formato piuttosto che di un altro. L'unico vincolo che io vedo sensato è quello che noi ci possiamo imporre nello sviluppo di un progetto specifico. Ma anche questo potrebbe risultare penalizzante: sacrifico la forza di una foto per mantenere un formato uniforme? Su questo argomento avevo aperto tempo fa un 3D: Tagliare o non tagliare... un formato diverso, perché no? Per le mie posizioni avevo ricevuto anche critiche piuttosto "energiche". Vabbè... ciao a tutti, Roberto |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 9:55
Ciao. Auguro una splendida giornata di sole ma con qualche meravigliosa nuvola da fotografare a tutti. Ringrazio il Signor Mario per il suo preziosissimo consiglio di cui farò tesoro. Sicuramente il testo consigliatomi potrà creare qualche piccolo varco luminoso nell'immensa oscurità della mia ignoranza fotografica.. non solo FOTOGRAFICA purtroppo. |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:04
“ Sicuramente il testo consigliatomi potrà creare qualche piccolo varco luminoso nell'immensa oscurità della mia ignoranza fotografica.. non solo FOTOGRAFICA purtroppo. „ Posso darti un consiglio? Chiedere per imparare è lecito e una buona cosa... ma non serve aggiungere la coda con la piangina su quanto sei limitata o altro ogni volta. Alla lunga risulta un po'... fuori luogo. |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:21
Ringrazio Vafudhr....hai ragione. |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:24
Ringrazio tutti voi per l'attenzione, i consigli, i link, i testi, le dritte, gli esempi e i rimproveri. |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:30
Secondo me il ritaglio, inteso anche e soprattutto come cambio delle proporzioni tra i bordi della foto, è assolutamente esenziale. Sarà che, con l'analogico, ho usato molto il 6x6 ma non vi immaginate quanto io vorrei un sensore quadrato, per poi avere la massima libertà di composizione con il ritaglio |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:32
proprio per questo digerisco male il 3:2 delle fotocamere odierne ed ho un 4:3 che trovo molto più flessibile |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:39
In sostanza, il taglio si, il taglio no, il rispetto della proporzione del fotogramma di scatto si o no, è tutta filosofia e masturbazione mentale che si fa il fotografo. Visto che siamo tutti d'accordo nel dire che il taglio fa parte del concetto di composizione dell'immagine e che quest'ultimo serve sostanzialmente a valorizzare il o i soggetti, se devo scegliere tra una fotografia pubblicata o esposta che comunica male il suo contenuto o una fotografia che comunica bene grazie ad un taglio effettuato in post produzione, non ho dubbi nel scegliere la seconda ipotesi |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:53
“ se devo scegliere tra una fotografia pubblicata o esposta che comunica male il suo contenuto o una fotografia che comunica bene grazie ad un taglio effettuato in post produzione, non ho dubbi nel scegliere la seconda ipotesi „ Questo è indubutabile. Tuttavia resto convinto che appoggiandosi troppo su quest'ordine di soluzione, si finisca ineludibilmente per peggiorare il proprio senso dell'inquadratura. E' umano: la memoria del cellulare ti fa dimenticare i numeri, il navigatore ti fa dimenticare la strada che hai fatto e così via. E quindi la domanda resta: certi "valori" sono importanti oppure no? Inquadrare (in fase di scatto) in modo più o meno consapevole significa ancora qualcosa o no? E ognuno ha la propria sacrosanta risposta La mia ovviamente è "si". |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 10:59
Cercare di ottenere la migliore inquadratura è ovviamente fondamentale Il migliorarla dopo con un ritaglio appropriato direi che lo è altrettanto |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 11:02
“Inquadrare (in fase di scatto) in modo più o meno consapevole significa ancora qualcosa o no? E ognuno ha la propria sacrosanta risposta ;-) La mia ovviamente è "si”.” Anche la mia è “si”. I mezzi che ci vengono in aiuto non saranno mai all'altezza di quel “valore aggiunto” Ma l'insieme delle due cose rende ancor più giustizia compositiva. |
| inviato il 05 Dicembre 2019 ore 11:03
“ Cercare di ottenere la migliore inquadratura è ovviamente fondamentale Il migliorarla dopo con un ritaglio appropriato direi che lo è altrettanto „ mi pare ci sia poco da aggiungere |
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