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Fotografia Analogica


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avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 16:02

Leggendo queste discussioni non posso fare a meno di pensare a quei poveri pittori figurativi che ancora si ostinano a fare paesaggi, ritratti, nature morte con pennelli e colori quando potrebbero usare una bella digitale.

Ma difatti con l'avvento della fotografia, la pittura si è trasformata da tentativo di rappresentare la realtà in rappresentazione personale della realtà o rappresentazione secondo schemi e canoni.

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 16:21

Molto interessante, possiamo parlarne in MP, il tuo è per caso l'X5?

No, è il 646, praticamente è l'X1 solo un po' più lento; in compenso questi due modelli rispetto all'X5 hanno il vantaggio di potere fare la scansione anche di pellicole 13x18c, (l'X5 si ferma al 4x5") e, avendo un sistema di luce non diffuso evidenziano leggermente di più la grana (che può essere visto come un vantaggio o uno svantaggio, dipende dai gusti) ma danno anche un leggero vantaggio in termini di risoluzione, come evidenziato anche in questa prova:
www.filmscanner.info/en/HasselbladFlextightX1.html
www.filmscanner.info/en/HasselbladFlextightX5.html

Due to this difference, the scans done with the Flextight X1 appear always slightly sharper than the ones made with the X5. As an example for this, please look at the second image sample which is also a 100% outcut of a scan that is also done with both scanners. But in any case, it should not be understood that the scans of the X5 are not sharp. The X1 only provides a little bit more of sharpness. If this shlight blur effect of the X5 is to be considered as an advantage or a disadvantage depends on the desired final result.

user39791
avatar
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 16:25

Chi dice che la pellicola ha una latitudine di posa di appena 4 o 5 o addirittura 1 o 2 Eeeek!!!stop commette l'errore di generalizzare; esistono infatti diversi tipi di pellicole (semplificando molto ne esistono almeno 3: negativi B&N; negativi colore; invertibili, cioè diapositive) e questi hanno caratteristiche molto diverse.


Mi pare di avere scritto che va dai 5/6 del colore ai 10 del bianco e nero. Un po meno di 5 per le dia. Stop che sono influenzati anche dalla sensibilità della pellicola. Ma non lo dico solo io, lo dicono tutti i siti che ho visitato in rete.

Poi ripeto non uso l'analogico da 15 anni, anche se lo ho usato per 20, per cui posso ricordare male e le pellicole possono essere cambiate.

avatarjunior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 16:33

Ma difatti con l'avvento della fotografia, la pittura si è trasformata da tentativo di rappresentare la realtà in rappresentazione personale della realtà o rappresentazione secondo schemi e canoni.

Chissà quanto si facevano pagare santi e putti per stare in posa

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 16:42

In ultimo, vorrei che tu argomentassi questo tuo passaggio

Invece ti pregherei di ripeterli perchè io ho mai avuto modo di leggerli.


In sostanza le motivazioni razionali cui accennavo possono essere riassunte come segue:
- Ho allo stesso tempo una copia fisica e posso ottenere un file digitale, il tutto con una sola attrezzatura e dallo stesso scatto, quindi senza differenze di resa tra pellicola e digitale;
- Per via del punto precedente ho una sorta di back-up incrociato, cioè ho lo stesso fotogramma sia su pellicola che su diversi HD;
- Posso usare formati superiori al FF a costi abbordabili e formati non disponibili in digitale (Medio Formato dal 6x4,5 in su, grande formato, formati panoramici fino al 6x17cm);
- Dello stesso fotogramma posso farne vari usi: proiettarlo nel caso di diapositive, stamparlo, visionarlo a monitor previa scansione;
- Posso fare stereofotografia (tramite due scatti fatti alla giusta distanza tra loro avvalendomi di un slitta micrometrica) da visionare con semplici ed economici visori: effetto spettacolare;
- Posso usare differenti tipi di pellicole avendo quindi già a priori differenti caratteristiche senza dovermi sbattere ad ottenerli al PC;
- Posso fare fotografia a infrarosso sempre con la stessa attrezzatura, mi basta cambiare la pellicola;
- I negativi, sia colore che B&N posso scegliere se stamparle all'ingranditore o previa scansione.

Insomma c'è una flessibilità e un ventaglio di possibilità sconosciute alla fotografia digitale.

Poi ci sono motivazioni legate alla mia personale preferenza per macchine medio formato, con visione a pozzetto, comandi manuali, messa a fuoco manuale, modularità, ecc. tutte cose cui dovrei rinunciare se dovessi passare a un corredo digitale.

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 16:51

"Ma difatti con l'avvento della fotografia, la pittura si è trasformata da tentativo di rappresentare la realtà in rappresentazione personale della realtà"

Anche la fotografia è rappresentazione personale della realtà.
All'università frequentai un corso di fotografia e un esercizio consisteva nel provare in quanti modi era possibile riprendere lo stesso soggetto, un particolare architettonico: cambiando, di volta in volta, ora della ripresa, focale, pellicola, sviluppo della stessa.
Secondo me la tecnica usata fa parte del linguaggio della comunicazione, per questo non vi sono tecniche superate (l'analogico) o meno, ma adatte o meno allo scopo.

user33434
avatar
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 17:31

Concordo pienamente con Hardy, il punto dovrebbe essere lo scopo che ci si è prefissi e la destinazione finale delle immagini. Rimango perplesso quando si parla del professionismo e si accetta tranquillamente l'idea che il fotografo non sappia usare una macchina analogica. Se trasportassimo il discorso alla musica il tutto risulterebbe surreale.

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 17:36

Rispondo al primo post.
Allora io ogni tanto scatto con pellicola ma molto poco.
Anzi la 35mm è la 6x6 che possiedo essendo ricercate ora, rispetto agli anni passati, penso di venderle a breve.
Cosa ci trovo nella pellicola che non trovo in digitale,il piacere di usare un'attrezzo diverso, con metodi diversi.
Io a pellicola scatto solo bianco e nero e filtri colorati , ho il poco che serve per sviluppare, ma non mi diverte farlo, mi scoccia a volte, l'ultimo rullo lo ho cacciato via perché ero convinto di usare il rodinal a 50 e invece era a 25 Confuso.
Come ci sono i maniaci del 100% in monitor ci sono quelli del lentino per ogni chimico usato, pellicola, carta, tempi e tecnica di agitazione.
Con tanto di battibecchi. :-P
Sviluppati fuori i negativi in genere son decenti, a volte fanno schifo, ultimamente arrivano messi meglio. Basta avere l'accortezza di esporre giusto in scatto perché la nota non la leggono.
Poi con digitale o analogico faccio poche pose, le 12 della Rollei bastano sempre, con le 36 della Leica ci esco 2 volte e con la digitale siamo su quei numeri doppioni compresi.
Diapo non le ho mai amate.

Non è una questione di costi, non costa di più a pellicola, conta solo se il tempo si passa con piacere.

user171441
avatar
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 17:40

Mi piace scattare a pellicola solo con una rollei 35s, senza vedere la messa a fuoco perchè te la devi calcolare sulla distanza da solo, fregandotene dei mille mila iso..ma limitarsi ai 125 asa in bianco e nero, una fotografia più ragionata e consapevole, nonchè con quel fascino intramontabile

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 18:28

Filiberto, che io sappia la latitudine di posa di una pellicola a colori negativa è almeno 12 stop, ma credo di più.


Ecco, questi sono valori che mi tornano di più.


avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 18:40

Per quanto mi risulta la latitudine di posa dei migliori negativi colore non va oltre 4, al massimo 5 stop; i migliori film b/n possono arrivare a sei stop; la diapositiva invece non va oltre uno stop!

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 19:02

Credo si stiano mischiando e usando indifferentemente due termini dal significato diverso (anche se c'è una relazione tra loro): gamma dinamica e latitudine di posa.
La gamma dinamica, è intesa, semplificando, come la capacità di registrare dettagli contemporaneamente nelle ombre più scure e nelle luci più chiare.
La latitudine di posa è invece la capacità di restituire una immagine finale (tipicamente una stampa nel caso della pellicola) di buona qualità pur in presenza di un originale (negativo, diapositiva, ecc.) sottoesposto o sovraesposto.
Nel caso delle pellicole la latitudine di posa è diversa nel caso di sottoesposizione o sovraesposizione.
Generalizzando si può affermare che:
- un negativo b&n ha una gamma dinamica di circa 12 - 14 stop; un negativo colore più o meno uguale; una diapositiva invece di soli 5 stop.
- un negativo b&n o a colori ha una latitudine di posa di circa 2 stop massimo in sottoesposizione e circa 5 o 6 in sovraesposizione; una diapositiva 1 o 1,5 in sottoesposizione e 1 in sovraesposizione (ma siamo già al limite).
Ovviamente sono inducazioni generiche che dipendono anche da molti altri fattori.
Infine non si può parlare di latitudine di posa sebza tebere conto del contrasto della scena; infatti se con un negativo e una scena a contrasto basso o medio si può arrivare a sivraesporre di 5 o 6 stop e avere comunque una buona immagine finale, lo stesso non si può direbbel caso la scena abbia un contrasto molto elevato, in tal caso la latitudine di posa effettiva sarà inferiore (salvo riferirsi al solo soggetto principale e non alla scena nel suo complesso).

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 19:12

Non del tutto vero ciò che affermi caro Luciano.
Diciamo che la Velvia, in casi limite, si può sottoesporre di 1/2 stop, io però non ho questa abitudine e quindi la espongo sempre alla sensibilità nominale al massimo posso giostrare su 1/3 di stop in sovra o sotto ... ma non oltre e sempre come "extrema ratio".
Con le Kodachrome invece sottoesponevo regolarmente di 1/2 o addirittura 2/3 di stop ... ma con esse si poteva arrivare pure a -1 stop ;-) quindi potevo scialare!

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 19:28

Giustissima, e azzeccatissima, la puntualizzazione di Diego volta a stabilire la differenza che esiste fra Gamma Dinamica e Latitudine di Posa anche se, lo dico francamente, ritengo estremamente velleitario sperare di ottenere una buona (non dico ottima perché questo è davvero impossibile) stampa da un negativo sovraesposto di 4 o 5 diaframmi.
Lo stesso dicasi per le diapositive: volere a tutti i costi ostinarsi a proiettare una Velvia sottoesposta di uno stop è inutile ... ma volerlo fare con una sotto di 1,5 stop è da suicidio.
E badate bene: io proietto con gli Ektapro!

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2019 ore 19:33

Questo ovviamente proiettando a parete o a schermo normale anche se, forse, in retroproiezione si potrebbe azzardare un - 0,6 stop ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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