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Fotografia Analogica


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avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 19:44

Sul filtro rosso il naestro Ansel Adams aveva qualche remora, addirittura mi pare di ricordare che sconsigliava persino di andare oltre il giallo medio.


Diebu, io ho notato facendo B&N con la Merrill, che lavora a strati (come la pellicola), che se sposto verso lo strato rosso/arancione, il cielo si scurisce parecchio, è lo stesso principio.

Ecco perchè andrei con l'arancione, il filtro lo uso per contrastare il cielo.

user120016
avatar
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 20:40

Io non sarei così drastico. L'effetto dei filtri, e non solo il rosso, è influenzato anche dalla direzione della luce nonché dalla temperatura di colore. Un filtro rosso a mezzogiorno e con un cielo piatto ed insignificante, ti salva la foto.

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 21:20

Con i filtri colorati bisogna anche provare sulla pelle per capire.
Poi non è detto che poi faccia solo paesaggi.
Quello che si usa di più è l'arancio, anche fuori dai paesaggi.
Ma anche il verde fa comodo per sxhiarire la vegetazione che se no sarebbe pattume.

Io ho usato persino quello azzurro in golena a esaltando l'effetto foschia padana.


Si Makmatti, ho messo gli occhi su questi, c'è anche il verde.

https://www.amazon.it/gp/product/B01HMWKW1K/ref=ox_sc_act_title_1?smid

Se ho capito sono da 100mm, quindi potrei usarli sul mio holder Lee.


Paco per i filtri sono per prenderli buoni e in vetro.
Prova a cercare nei negozi se hanno qualcosa di usato, a volti trovi roba buona a 2 spicci.
Io avevo trovato set b+w e heliopan a 2 spicci.

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 21:33

Beh Paco evidentemente le diapositive che a tuo dire erano uno scassamento di balle molto semplicemente non erano all'altezza delle aspettative degli astanti.
Insomma quando proietto io lo spettro è piuttosto quello che le diapositive finiscano troppo presto ... se poi la proiezione è in dissolvenza incrociata alla 160° in genere mi chiedono il bis.

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 22:16

No Domenico, non uso le pellicole IR per sostituire il filtro rosso, probabilmente mi sono espresso male; intendo dire che comunque siccome spesso faccio b&n infrarosso questo mi accontenta sul fattore "foto alto contrasto", diciamo che è un piacevole effetto collaterale. Tra l'altro non sempre l'uso di pellicole IR e relativo filtro porta al tipico effetto infrarosso (fogliame chiarissimo, cielo nero, ecc.), dipende molto dalle condizioni di luce.

Comunque le Rollei Infrared sono più economiche delle Kodak Tmax, o per lo meno siamo più o meno allo stesso prezzo, non le trovo più care.

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 22:17

Paco per i filtri sono per prenderli buoni e in vetro.


I migliori oggi sulla piazza (Lee e Nisi) sono in resina, io posseggo i Lee e posso solo parlarne bene (sono dei GND ed un reverse GND).

Però non ti so dire sulla qualità di questi Cokin (che comunque sono una marca storica).

Beh Paco evidentemente le diapositive che a tuo dire erano uno scassamento di balle molto semplicemente non erano all'altezza delle aspettative degli astanti.
Insomma quando proietto io lo spettro è piuttosto quello che le diapositive finiscano troppo presto ... se poi la proiezione è in dissolvenza incrociata alla 160° in genere mi chiedono il bis.


Probabilmente sarà così Paolo... sarai un fotografo migliore di me e le tue immagini cattureranno gli astanti.

Io mi ricordo negli anni 90 quando proiettavo le dia, non le facevo durare più di 20minuti, poi ho capito che era inutile, risultavano noiose lo stesso ed ho abbandonato il supporto, ora le foto le guardo solo a monitor ed in stampa, per me la proiezione è roba passata.

Tra l'altro, se non sbaglio, i risultati peggiori sulle scansioni sono proprio quelli dalle dia, ma fortunatamente, io non ne faccio.

;-)

avatarsenior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 22:37

I migliori oggi sulla piazza (Lee e Nisi) sono in resina, io posseggo i Lee e posso solo parlarne bene (sono dei GND ed un reverse GND).

Però non ti so dire sulla qualità di questi Cokin (che comunque sono una marca storica).


Non sapevo fossero tutti in resina ma ha un senso, io lo ho a baionetta b+w per la rolleiflex e a vite misti sulla Leica, tutti raccattati usati a cifre ridicole (tipo 15 euro 4 filtri, 5 il digradante)

user120016
avatar
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 22:50

A proposito di filtri, ho appena scoperto che il paraluce (universale) per la mia GX ha l'holder integrato per i filtri a lastra... Bisogna che lo compri... MrGreen

avatarjunior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 23:48

Belle prove mi piacciono queste sfide vintage contro digitale e vedere la svedese Hasselblad a pellicola che del filo da torcere alle due digitali Nikon Pentax non ha prezzo...e poi ha sempre il suo fascino.... Perché scattare in analogico? I motivi sono tanti dal aprire la macchina e inserire la pellicola è fare un paio di scatti a vuoto per avvolgere il film, il sentire il rumore dello specchio , sviluppare in camera oscuRa il propio rullino, studiare la sena fotografica impostando tempi e diaframma corretti per poi vedere dopo il risultato, provare macchine professionali che 20 anni fa solo un professionista poteva permetterselo. Staccare la spina dal digitale ,dal monitor e vedere la propria stampa nascere da un foglio bianco e un qualcosa di magico.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 0:35

Torno alla domanda iniziale...

Chi fotografa ancora in analogico?

E se lo fa, perché lo fa?

Che cosa ci trova l'analogico in più del digitale?


Io! ;-)

Mi diverte di più, i risultati mi piacciono di più e non nascondo di provare un certo piacere, quasi feticistico, nell'utilizzare certi apparecchi.

Come avevo già scritto in un topic poi finito in vacca, ritengo che solo con l'analogico sia possibile avere un controllo totale dallo scatto alla stampa.
O meglio...per essere meno drastici...la cosa probabilmente è possibile anche in digitale, ma con spese (molto) più elevate e con processi (molto) meno piacevoli. Cool

Poi su risoluzioni delle pellicole, linee per millimetro, passaggi tonali...servirebbero dati oggettivi che non ho...quindi il discorso si sposta inevitabilmente sul soggettivo.

Non da ultimo, l'analogico mi "costringe" alla stampa, cosa che in digitale, ahimè, faccio sempre meno.
La stampa, per me, è l'unico modo soddisfacente di fruizione di un'immagine.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 7:46

Seguo anche io, con molto interesse. Grazie.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 19:39

Come promesso vi dico i risultati di qualche giorno di analogico. Sono tormato indietro negl'anni. Scattato 36 foto in modo parsimonioso, cercando di non sprecare pellicola, cercando lo scatto migliore, tarando tempi/diaframmi con l'esposimero della fotocamera, focheggiando a mano stimando la distanza e chiudendo il diaframma per aumentare la profondità di campo. Riavvolto rullino e portato dal unico fotografo rimasto rimasto in zona (10km da casa). Aspettiamo una settimana è vedremo i risultati.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 19:51

No Paco, la questione non è nell'essere più o meno bravi come fotografi, il segreto del tutto è che con la diapositiva tutta la filiera che col negativo termina con la stampa con la diapositiva termina con la proiezione.
Quindi basta applicare alla proiezione la stessa cura che normalmente riservi alle stampe ... e come d'incanto vedrai che alla prima occasione anche i tuoi amici non potranno non chiederti il bis!

E poi vuoi mettere la soddisfazione di vedere le tue immagini ingrandite al punto di riempire una parete ;-)

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 19:54

Bello l'analogico... Peccato che o regalato tutta l'atrezzatura che avevo per sviluppare e stampare.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 19:56

Ma si trovano ancora le pellicole dia? Il mio F. non le aveva.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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