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Running


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avatarjunior
inviato il 03 Dicembre 2019 ore 20:13

Ho comprato una custodia in neoprene per riporre la fotocamera nello zaino da trail. Farò delle prove;-)

user12181
avatar
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 18:06

All'incirca si sottrae a 220 l'età,per il massimale della frequenza e poi tenendosi durante l'attività ulteriormente al 20-30% in meno per la corsa di lunga durata e resistenza.


Io cammino con una protesi valvolare dopo un infarto. In riabilitazione cardiochirurgica la cardiologa mi ha detto di non superare di norma l'80% della frequenza massima per la mia età, calcolata come hai detto tu, quindi non dovrei superare i 125 bpm. In realtà è difficile non superarli mai camminando in salita con un po' di attrezzatura fotografica nello zaino, magari incontrando qualche roccetta, qualche volta arrivo a 134/135, nonostante a riposo totale stia intorno a 50 bpm e non di rado sotto, fino a 44. Non ho mai messo l'allarme, controllo ossessivamente il frequenzimetro, però ora imposterò l'allarme.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 18:18

...camminando in salita con un po' di attrezzatura fotografica nello zaino, magari incontrando qualche roccetta, qualche volta arrivo a 134/135. Non ho mai messo l'allarme, controllo ossessivamente il frequenzimetro, però ora imposterò l'allarme.

Bé, secondo me va molto bene.
Concordo pienamente sul mettere un avviso al superamento della frequenza e per quel che mi riguarda se l'attività viene svolta con una certa costanza in breve tempo la frequenza si abbasserà ulteriormente.
Naturalmente a parità di intensità.

user12181
avatar
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 18:24

Ho aggiornato… vedo sopra, un ulteriore calo della frequenza a riposo preferirei evitarlo, non è una bradicardia di piena salute... A volte quando mi addormento con 44 BPM mi domando se mi sveglierò il giorno dopo. Il cardiologo non mostra di preoccuparsi, ai miei timori ha risposto: "Beh? se si ferma lo rimettiamo in moto."

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 18:28

Ho aggiornato… vedo sopra, un ulteriore calo della frequenza a riposo preferirei evitarlo, non è una bradicardia di piena salute... A volte quando mi addormento con 44 BPM mi domando se mi sveglierò il giorno dopo. Il cardiologo non mostra di preoccuparsi, ai miei timori ha risposto: "Beh? se si ferma lo rimettiamo in moto."

Secondo me andiamo dallo stesso medico.
Oppure sono gemelli monozigoti. MrGreen
A riposo, quando nessuno mi ha fatto innervosire nelle ultime ore, sto intorno ai 38/40
Prima di cominciare a fare un po' di sport ero intorno ai settanta.
Praticamente sempre nervosetto assai. MrGreen

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2020 ore 16:33

Aggiornamento dopo qualche mese di allenamento ;-)

Inizialmente mi è stato molto utile il video postato da Andrea in prima pag per migliorare movimenti e postura, oltre che per riscaldarmi.
Inoltre ho provato a seguire anche i consigli degli altri.. molto utili tutti.

A Novembre facevo circa 5-6 km di corsa 2/3 volte a settimana più una di 10km ogni tanto.

Pian piano con la costanza son passato a farne 8-10 km 3/4 volte a settimana più quasi mezza maratona (18,5 km) ogni tanto.

Anche i battiti ed i tempi sono scesi:
- inizialmente correndo salivano a 170-180 b/m su tempi alti = 1km in 8':30” circa;
- adesso tengo i battiti a circa 140-150 su tempi più decenti = 1km in 5':30” di media.
(Ovviamente se corressi solo 1km potrei andare molto più veloce, questi sono tempi che mi calcola l'orologio in media sulle corse di 10km).

I tempi sono migliorati da soli, non ho fatto sforzo per andare più veloce, io corro col mio passo ascoltando un po' di musica senza forzare.

Da un paio di settimane ho pensato di alternare ogni tanto alla corsa da 10km, una diversa corsa con intervalli di velocità, per evitare di abituare il corpo.
Prima alternavo solo la mezza maratona che allungava il percorso ma senza cambiare ritmo.




Gli intervalli che faccio consistono in una camminata veloce alternata a degli scatti di corsa della durata di mezz'ora, così divisa:

6' (Camminata veloce)
20" (scatto)
1' (Camminata veloce)
30" (Scatto)
1' (camminata veloce)
40" (Scatto)
1' (C V)
50" (S)
1 ' (C V)

1' (Scatto)

Poi si ripete tutto al contrario (50”, 1', 40”, ecc.)

arrivati a 20” di scatto poi faccio 3' di camminata leggera

E finisco il tempo rimanente dei 30' camminando veloce.



Inoltre durante la quarantena ho cominciato ad allenarmi in casa 3 volte a settimana in Calisthenics: ho messo una sbarra per le trazioni alla porta, degli anelli, e svolgo vari esercizi a corpo libero seguendo la scheda di un istruttore mio amico.




Pensate sia una buona idea alternare questi intervalli e la mezza maratona ogni tanto per non far abituare il corpo?

Avete altri consigli?

Grazie
Daniele

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2020 ore 23:54

Intanto grazie ;-)

Gli intervalli di velocità si fanno proprio così alternando camminata veloce a scatti. .
Li faccio ogni tanto per non abituare il corpo sempre allo stesso ritmo.

Cosa sono le ripetute? O i progressivi?
Potrei introdurli.

Grazie

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2020 ore 5:57

Grazie mille!
Introdurrò certamente qualcosa ;-)

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2020 ore 9:08

Daniele, il mondo della corsa è ...un universo.
Dipende sempre dove si vuole arrivare ( a livello di fatica, obiettivi,etc. Ma dipende molto anche da cosa ti ha donato la natura )
Per diversificare guarda qui (per semplificare)
m.my-personaltrainer.it/alimentazione/fartlek.html
Comunque a 30 anni e 73 kg , i 5 e 30 /km per 10 km dovresti farli leggendo il giornale cioè in massima facilità.
PS via la musica correndo, ascolta il tuo corpo .
È pure pericoloso

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2020 ore 15:20

Non la sapevo della musica ;-)
Mi faceva compagnia ..

Proverò senza
E Grazie dei consigli!

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2020 ore 22:52

Ciao, aggiungo qualche consiglio dopo aver ripreso con la corsa da circa 2 anni e mezzo, a quasi 48 anni, dopo alcuni anni di stop quasi totale:

1 - Se puoi farti seguire da qualcuno, meglio, molto meglio. Il fai-da-te l'ho provato ma è complicato e rischioso. Oltre magari a perdere tempo in lavori poco proficui, c'è anche maggiore probabilità di infortunarsi. Tu sei ancora giovane, ma guarda che dopo i 40 non è così strano farsi male (esperienza diretta). Anche sul web trovi diverse persone, brave e professionali, che ti possono seguire a distanza: per esperienza, ti costa qualche euro, ma sono soldi (pochi) spesi bene.
2 - Non esagerare con i Km: pensa a ciò che vuoi ottenere e regolati in base a quello. Oltretutto, non aumentare mai troppo il carico da una settimana a quella successiva, massimo +10%.
3 - Recupera dopo un allenamento. Se esci tre volte a settimana, sempre un giorno di riposo tra un allenamento e l'altro. Se fai 3 settimane in cui aumenti progressivamente il carico (Km, intensità o entrambi), la quarta settimana diminuisci, dando modo al fisico di recuperare.
4 - Varia sempre il tipo di allenamento. Tanti lenti (andatura "comoda", rilassata), alternati a lavori di qualità (come già ti hanno scritto, le ripetute, i progressivi, o anche i "medi", corsi ad una andatura più "scomoda" di quella del lento, ma non come se fosse una gara). Più fornisci al tuo corpo stimoli differenti, più lui si deve adattare, migliorandosi. Non sottovalutare i lenti, devono essere almeno il 50% del tuo programma.
5 - Informati: la corsa è un mondo. Ci sono un sacco di blog, testate, video su youtube, etc. Capire i diversi tipi di allenamento, come funzionano, a che cosa servono e così via ti aiuta molto a comprendere il senso di tutto quello che fai, ed anche che cosa *realmente* puoi aspettarti dal tuo corpo dopo una settimana, un mese, un anno.

Ultima cosa: cerca di capire i segnali del tuo corpo. La frequenza cardiaca è un indicatore per il ritmo, ma fino a un certo punto. Per me, una discriminante più affidabile è il respiro: se respiro una volta ogni quattro passi, sto correndo un lento; ogni tre passi, un medio; ogni due, sono a ritmo gara 10Km (è una regola empirica, per molti vale, me incluso, ma non necessariamente per tutti). Giusto per farti un esempio, la mia "forbice" tra un lento ed il ritmo gara dei 10Km è di circa 25-30 battiti al minuto, che sono meno del 18% della mia frequenza massima teorica, in barba alle tabelle standard che indicano range di frequenze decisamente più ampi.
E poi non siamo professionisti, facciamo altro nella vita, c'è la volta che siamo freschi, rilassati e liberi mentalmente e andiamo come treni, e la volta che proprio le gambe non vanno per i più disparati motivi, ma è tutto normale. Per questo i miglioramenti vanno visti nel lungo periodo, non da una volta con l'altra (senza contare che determinati miglioramenti richiedono mesi, anni). Se corro un lento la mattina appena sveglio o il pomeriggio dopo una giornata di lavoro ho mediamente 5-6 battiti al minuto di differenza, a parità di ritmo e percorso. Ecco perché imparare a conoscersi è fondamentale.

Buone corse!

p.s. Anche io consiglio no musica.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 0:39

Edosax
Grazie di cuore per i consigli ed il tempo dedicatomi ;-)

Buone corse anche a te!
Notte

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 2:32

A me hanno sempre insegnato ad alzare le ginocchia quando si corre.
Marmunto dove trovi le banane biologiche?

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 17:54

Il ginocchio" alto" è una conseguenza della spinta che si fa con i piedi.
Comunque bello non vuol dire efficiente.
Si possono scrivere libri in proposito

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 21:28

Tornado
Già ci provo anche io a tenere alte le ginocchia..
Mi viene più facile quando faccio allunghi o scatti, sul ritmo normale alla lunga non ci penso più. Continuo a provarci ;-)

Edosax
Stavo riflettendo sul tuo consiglio riguardo i riposi.
Dicevi meglio 3 volte a settimana con un riposo tra una sessione e l'altra, ad esempio correre lunedì, mercoledì e venerdì e riposare le gambe gli altri giorni.
Io per ora ho fatto così solo che nei giorni di riposo ci ho messo il calisthenics che tanto non impegna le gambe ma solo la parte superiore del corpo (trazioni, anello, ecc..).
Va bene così?

E se una settimana volessi aumentare il carico, quindi converrebbe farlo rientrando comunque nelle 3 giornate rendendole più impegnative..
Se ho capito bene non conviene correre due giorni di fila, nemmeno se un giorno faccio una corsa normale e l'altro le ripetute?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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