| inviato il 22 Novembre 2019 ore 12:26
“ che ve na fate di un drone che potete pilotare solo a 'vista'? „
Ma sai che questa è proprio la cosa che più mi "ammazza"?
Io sono "approdato" al mondo dei droni, quelli specificamente attrezzati per video e foto, proveniendo da una "branca" di pseudomodellisti (i modellisti veri ci schifavano) chiamata "FPV LONG RANGE".
Lo scopo principale era proprio quello di costruire e "addobbare" aerei (quasi sempre in polistirolo) che fossero leggeri ed efficienti, in modo da essere pilotati il più lontano possibile, con un sistema remoto di visione su display o goggles (occhiali), come gli attuali.
Per la cronaca, diversi anni fa, il record di distanza raggiunto dall'aereo da FPV costruito e pilotato da un appassionato Pilota di linea spagnolo, fu di oltre 140 Km, nel senso, 140 Km di andata e 140 Km di ritorno, con continuo link video e del radiocomando!
Per me, comunque lontanissimo da quei risultati, era diventata una malattia: mi costruivo addirittura le antenne, calibrate sulle specifiche frequenze che usavo, per la radio e per il segnale video!
Poi, nel 2013, è intervenuto il primo regolamento ENAC e ci ha un pò segato le gambe, quindi, dopo un periodo di anarchica pirateria, ho abbandonato quel mondo e mi sono dedicato ai droni multirotore, prima autocostruiti, poi quelli DJI.
Ma la mania di testare la distanza non mi è mai passata!
A volte, quando non faccio foto o video, amo volare comunque "a vuoto", sul mare, finchè ce n'è, al limite della portata o dell'autonomia della batteria (ovviamente all'estero, mica qui in Italia...   ).
Non faccio male a nessuno, in nessun caso, perchè sono al largo, non volo sopra le (eventuali e sporadiche) barche che sono un pò più sotto e non do fastidio agli aerei, che volano parecchio più sopra.
Col transponder, stop! Non si potrà più fare, perchè ti sparaflashano il drone da un punto qualsiasi a terra, leggono i dati e sei fregato.  |
| inviato il 22 Novembre 2019 ore 12:37
Ma secondo dji te accetterà di vedere andare in fumo il suo business ? Uno dei problemi e' il volo autonomo? Via gli automatismi! Il problema è il transponder? Via alla vendita dei droni in kit così tu decidi che montare e cosa dimenticare...
Fatta la legge, trovato l'inganno.... |
| inviato il 22 Novembre 2019 ore 12:38
Speriamo. |
| inviato il 23 Novembre 2019 ore 1:33
“ personalmente credo che a meno che uno faccia una grossa "caz....ata" (tipo volare in centro a Roma o fuori il recinto di un aeroporto) non penso che carabinieri o polizia si preoccupino di una zanzarina che vola troppo in alto o troppo lontano ecc „
Come al solito, da bravi italiani, finché nessuno si fa male, allora si può fare tutto: no!
Poi quando ci scappa il morto allora via a regolamentare anche il pelo del c...
Sarebbe auspicabile un regolamento semplice e chiaro che metta tutti in adeguata sicurezza 
Ricky: grazie per le precisazioni |
| inviato il 23 Novembre 2019 ore 8:37
@Jack69:
Figurati! Le mie sono solo riflessioni “ad alta voce”.
Penso che il regolamento, così, da “solo”, non sarebbe mai dovuto uscire.
Quando uscì il primo regolamento ENAC, nel 2013, il Ministero dell'Interno ci mise un anno e mezzo per attivarsi, istituire un tavolo tecnico interforze - interdisciplinare, individuare le norme sanzionatorie di riferimento da applicare e stabilire, con ENAC, quali parti del regolamento andavano modificate.
Ma era tutta una novità, in quel periodo, quindi é comprensibile che ci sia stata una certa inerzia.
In quella prima fase non erano addirittura state nemmeno previste delle sanzioni per la maggior parte dei comportamenti illeciti e fu il Ministero dell'Interno a sollecitare ENAC in tal senso.
É tutto scritto nella premessa del prontuario delle infrazioni, il cui link é postato nella pagina precedente.
Ora il mondo dei droni, il suo sviluppo esponenziale, soprattutto in termini numerici, le varie modifiche al regolamento ENAC e l'introduzione del regolamento europeo non sono più una novità, anzi, sono step annunciati con largo preavviso, mi sorprende quindi il fatto che ENAC e Ministero dell'Interno, questa volta, non abbiano lavorato in parallelo per arrivare insieme al 15 dicembre, ENAC con il proprio regolamento, eventualmente già emendato di concerto con il Ministero, ed il Ministero dell'Interno con un adeguato impianto sanzionatorio.
ENAC, nel mese di luglio, aveva presentato la bozza sul proprio sito, con questa premessa:
“ Si rende di seguito disponibile la documentazione relativa alla Bozza di emendamento al Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto Ed. 3.
La consultazione avrà termine dopo 30 giorni dalla pubblicazione ed eventuali commenti dovranno essere inviati alla Direzione Regolazione Navigabilità (navigabilita@enac.gov.it)”
Possibile che, in quei trenta giorni e, comunque, fino all'11 novembre (data della seduta del CDA di ENAC per la delibera del nuovo regolamento), non ci sia stata la possibilità di un confronto preliminare tra ENAC e Ministero dell'Interno per chiarire questi aspetti, o, se confronto c'è stato, che si sia comunque arrivati a partorire un regolamento con questi punti così poco chiari ed una parte sanzionatoria chiaramente non adeguata?
Boh, forse le cose funzionano diversamente da come le immagino io, oppure le volevano fare esattamente in questo modo...
|
| inviato il 23 Novembre 2019 ore 10:59
“ quando invece arriverà l'obbligo dei transponder, allora si che saran dolori... „
Ti riferisci al comma 2 dell'art.8 del nuovo regolamento? quello che dice: "A far data dal 1 luglio 2020 gli APR di massa uguale o maggiore di 250 g devono essere dotati di un sistema elettronico di identificazione che consenta la trasmissione in tempo reale di dati inerenti l'APR, l'operatore e/o il proprietario e i dati essenziali di volo, nonché la registrazione degli stessi. Le caratteristiche del sistema sono fissate dall'ENAC."
Per quello che capisco, purtroppo si applica a tutti, non solo agli utilizzatori professionali. |
| inviato il 23 Novembre 2019 ore 11:34
@Nicola:
Si, é proprio quello che intendevo, e il problema è proprio il fatto che si applicherà a tutti.
Ora, con questo non voglio dire che, per alcuni aspetti, la cosa non sia utile, anzi, eviterà che chiunque si senta libero di volare come gli pare, magari fregandosene di diventare causa di concreto pericolo e, soprattutto, consentirà agli operatori delle FF.OO. di individuare eventuali trasgressori e sanzionarli.
Il problema é che per alcuni modi attuali di utilizzare il drone, con ripercussioni nulle sulla sicurezza e che fino al 15 dicembre sarebbero stati oggetto, al massimo, di un "buffetto", ci sarà la concreta possibilità di essere sanzionati senza nemmeno rendersene conto. |
| inviato il 25 Novembre 2019 ore 18:21
“ Ma secondo dji te accetterà di vedere andare in fumo il suo business ? Uno dei problemi e' il volo autonomo? „
Senza l' assistenza al volo (ovvero volare in ATTI) il 90% sfascia il drone alla prima uscita
“ Il problema è il transponder? „
nella nuova app del mini è già incorporato |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 2:14
Ricapitolando:
qualcuno mi riesce a chiarire se l'obbligo di assicurazione per droni da meno di 250g sarà in vigore anche da luglio 2020, oppure solo in questo periodo di transizione?
quali altri limiti o obblighi si avranno con droni al di sotto dei 250g da luglio 2020?
Grazie |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 15:25
“ Ricapitolando:
qualcuno mi riesce a chiarire se l'obbligo di assicurazione per droni da meno di 250g sarà in vigore anche da luglio 2020, oppure solo in questo periodo di transizione?
quali altri limiti o obblighi si avranno con droni al di sotto dei 250g da luglio 2020?
Grazie „
Riporto anche qui:
Su Dronezine vi è una polizza che costa poco, 34,90 € compresa l'associazione a Dronezine.
www.dronezine.it/wp-content/uploads/2019/11/SINOSSI-SCADENZE-5.pdf
Lo schemino mi sembra molto chiaro. Con il Mavic Mini sono previsti questi obblighi:
- 15/12/19 assicurazione obbligatoria
- patentino non richiesto
- test online non richiesto
- registrazione d-flight probabile ma differita a data da definirsi
- transporder non richiesto
EDIT: AGGIORNATO IL LINK, ora funziona |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 12:00
Ogni volta che mi prende l'entusiasmo per un possibile acquisto di drone ( vedi uscita del mavic mini) mi passa con la stessa velocità dopo aver letto i post sul forum.
Troppe interpretazioni, troppe restrizioni, troppe paranoie per un uso saltuario e di puro divertimento che ne farei. Non ci trovo nulla di divertente nel mondo legislativo dei droni per uso hobbistico. Sinceramente non capisco come un utente possa intraprendere questo tunnel senza fine. Personalmente vieterei a questo punto la vendita di droni per uso hobbistico.
Scusate il piccolo sfogo e grazie per chiarire ogni volta l'immensità dell'universo burocratico di questo mondo.
Me ne torno alle mie semplici reflex! |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 12:46
Meglio attendere che si calmino le acque...
Così si può comprare il mini, usato, ad un prezzo stracciato |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 19:09
Tra un po' sarà obbligatoria l'assicurazione anche solo per leggere questi topic. |
| inviato il 29 Novembre 2019 ore 1:32
“ Tra un po' sarà obbligatoria l'assicurazione anche solo per leggere questi topic. „
|
| inviato il 29 Novembre 2019 ore 13:50
ma se siamo in un paese in cui non e' neanche chiaro se per montare un treppiede e' necessaria l'autorizzazione per occupazione di suolo pubblico...
I droni mi affascinano e il mini mi aveva quasi convinto, ma al momento lascio perdere.
P.s In ogni caso la questione e' complessa, ad oggi spesso mi capita di passeggiare sul lungo mare in citta' con i figli, ed essere sorvolati da 2 / 3 droni che sfrecciano sulle nostre teste. E non e' che la cosa mi faccia piacere. |
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