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Nuovo Regolamento enac per i Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto - dubbi e perplessità.


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avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 11:37

Inizio questo nuovo topic per dare spazio all'argomento di cui si è iniziato a discutere qua:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3374160&show=15

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:02

Art. 1 comma 5:
I mezzi aerei a pilotaggio remoto impiegati esclusivamente nell'ambito di organizzazioni legalmente costituite in uno Stato Membro dell'Unione per scopo ludico e sportivo sono definiti, per gli scopi di questo regolamento, come aeromodelli.

Me lo spiegate?
Grazie


avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:06

Il 16 di novembre ho scritto questa email ad ENAC:

" Spett.le ENAC,
l'art. 32 del nuovo regolamento per mezzi aerei a pilotaggio remoto prevede l'obbligatorietá dell'assicurazione RC per tutti i SAPR, a prescindere dal loro peso e dalla tipologia di impiego.
Lo stesso regolamento include nella definizione di SAPR tutti i mezzi aerei a pilotaggio remoto che siano dotati di sistema automatico di volo (cioé, la pressoché totalitá dei droni attualmente in commercio), a prescindere dall'impiego che se ne faccia, ricreativo/sportivo o professionale, sottraendoli così alla classificazione di aeromodelli che ne faceva invece il “vecchio” regolamento.
Se ne dedurrebbe che qualsiasi drone, di qualsiasi peso (anche inferiore ai 250 grammi), debba quindi essere obbligatoriamente assicurato, anche se utilizzato per scopi ricreativi o sportivi.
Mi potreste cortesemente confermare la correttezza o sottolineare l'eventuale inesattezza di questa interpretazione?
Nel caso in cui fosse stato erroneamente interpretato il regolamento, potreste spiegarmi come lo stesso vada invece interpretato, sempre in riferimento all'obbligatorietà della copertura assicurativa RC?

Vi ringrazio per l'attenzione che vorrete dedicarmi e porgo i miei migliori saluti.
"

Ieri ENAC mi ha scritto:

" Gentile Sig. xxxxxxxxxx,

La informiamo che la Sua e-mail è stata inoltrata alla Direzione Regolazione Navigabilità di ENAC (e-mail navigabilita@enac.gov.it). La struttura valuterà la Sua richiesta e provvederà, quanto prima possibile, a comunicarLe la risposta.

Cordiali saluti
."

Sono quindi in attesa di una risposta ufficiale in tal senso, direttamente da ENAC, che sarà interessante soprattutto per i droni <250 grammi e che posterò qui non appena la riceverò.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:09

Art. 1 comma 5:
I mezzi aerei a pilotaggio remoto impiegati esclusivamente nell'ambito di organizzazioni legalmente costituite in uno Stato Membro dell'Unione per scopo ludico e sportivo sono definiti, per gli scopi di questo regolamento, come aeromodelli.

Me lo spiegate?
Grazie


Ti riporto la risposta che ti avevo dato nell'altro topic (è una mia interpretazione):

Penso si riferisca al fatto che, pur se non dotati di equipaggiamenti per il volo automatico od autonomo, si potranno definire aeromodelli solo i velivoli utilizzati, appunto, nell'ambito delle attività di club, associazioni o campi volo aeromodellistici.
In pratica, un'ulteriore restrizione a ciò che può rientare nella categoria degli aeromodelli, tra l'altro NON presente nel precedente regolamento.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:13

Vecchia definizione di aeromodello (fino al 14 dicembre 2019):

"Aeromodello: dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell'aeromodellista, senza l'ausilio di aiuti visivi."



Nuova definizione di aeromodello (dal 15 dicembre 2019); sono evidenziate le modifiche introdotte:

Aeromodello: dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente nell'ambito di organizzazioni legalmente riconosciute costituite in uno Stato Membro esclusivamente per scopi ludico e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo automatico e/o autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell'aeromodellista, senza l'ausilio di aiuti visivi

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:16

Se ho capito bene quindi il drone NON è un aeromodello.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:27

All'inizio del nuovo regolamento è scritto in modo a mio parere abbastanza chiaro.
APR sono tutti i mezzi a pilotaggio remoto.
Essi si dividono in Aeromodelli e SAPR.
La discriminante è la capacità di volo automatico o autonomo.
I droni dunque sono tutti SAPR, perché è difficile sostenere che non possiedano capacità di volo automatico.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:27

@Ironman:
Dal 15 dicembre non sarà più classificato come aeromodello.
A meno che non sia privo di equipaggiamenti che ne permettano il volo automatico e/o autonomo e che venga utilizzato negli ambiti previsti dalla norma.
Esempio: un quadricottero racing privo di GPS o altri sistemi per il volo automatico od autonomo sará considerato aeromodello, ma (e qui subentra l'ulteriore integrazione, secondo la mia interpretazione) solo se utilizzato in attività di club, associazioni, etc.
Qualsiasi drone dotato di dispositivi per il volo anche solo automatico NON sarà più considerato aeromodello, dal 15 dicembre, con l'entrata in vigore del nuovo regolamento.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:42

La cosa più “imbarazzante”, a partire dal 15 dicembre, sarà l'assoggettamento di TUTTI i droni al Codice della Navigazione.
É strano che, oltre alle norme relative all'assicurazione, all'attestato, alla registrazione, etc, non si sia ancora considerata in maniera adeguata la restante parte della questione; tralasciando le specifiche previsioni relative agli operatori professionali, date un'occhiata a quali siano le sanzioni previste per le infrazioni commesse con i SAPR (NON considerate più la parte del prontuario dedicata agli aeromodelli):
www.fulviosarzana.it/wp-content/uploads/2015/05/Aeromobili-a-Pilotaggi

Ovviamente, alcuni degli articoli di riferimento al regolamento, presenti nel prontuario, andranno modificati ed adattati al nuovo regolamento, ma se, oltre ad adeguare gli articoli di riferimento, non verranno introdotte modifiche che escludano dalla categoria SAPR QUANTOMENO i droni <250 grammi, vedo un futuro abbastanza complicato per chi non ci lavora...

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:50

e tra pilota e operatore che differenza passa?Sorry

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 13:00

In teoria dovrebbe essere la distinzione tra chi materialmente pilota il drone e chi invece ha la responsabilità del volo, magari gestendo anche operazioni diverse dal pilotaggio (foto, video, rilievi, etc), ma avvalendosi di un pilota.
Il regolamento mi sembra ancora intriso di retaggi inutili, primo tra tutti, la distinzione che ancora viene fatta, in alcuni articoli, tra SAPR ed APR in base all'uso che ne viene fatto.
Personalmente, ho una certa difficoltà a capire od interpretare, con un buon margine di correttezza, molte delle previsioni che ci riguarderanno.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 13:03

Io rimango dell'idea che si stia passando la misura. Per mia natura odio tutti queste regole, regolamenti, regolamentini che ci opprimono nella vita quotidiana. Dalla nascita fino alla morte non è più possibile gestire la propria vita, con tutto quello che c'è nel mezzo. Capitemi, non voglio uno società senza regola, altrimenti sarebbe anarchia pura sotto tutti i punti di vista, ma non voglio nemmeno uno società stile "1984". Tra l'altro una società piena di ipocrisie. Per dire, anche se vado OT. Negli USA qualche settimana fa c'è stata la solita strage durante una festa in un appartamento affittato da AirB&B. cosa ha fatto AirB&B? Ha vietato l'affitto di appartamenti per feste. Belin, non è che si regolamentano un attimo per l'uso delle armi, regolamentano le feste. Idem per i droni. Oramai dire a qualcuno che hai preso un drone per hobby, devi dirlo conmessaggi cifrati e ti devi vergognare come se andassi a 300 km/h in autostrada. L'assicurazione è una boiata fatta per le solite lobby. Se uno è un × e fa cose sbagliate, continuerà a farle nonostante l'assicurazione, anzi magari si sentirà quasi autorizzato a fare belinate. L'assicurazione è giusto che ci sia per le auto, ma per tutto il resto è una t*fa. A partire da quella per i cani per finire a quella per i droni.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 13:30

Vediamo se ho capito:

Il mio Mavic Mini è un SAPR di massa operativa al decollo minore di 25 kg;

Per volare devo rispettare queste regole:
- deve rispettare le limitazioni nell'utilizzo dello spazio aereo stabilite dall'ENAC e disponibili nel sito D-Flight (art 7 6c)
- - Per operazioni “non critiche" si intendono quelle operazioni condotte in VLOS che non prevedono il sorvolo di:
a) aree congestionate ( aree o agglomerati usati come zone residenziali, industriali, commerciali, sportive e in generale aree dove si possono avere assembramenti, anche temporanei, di persone), assembramenti di persone,
b) agglomerati urbani, eccetto quanto previsto nell'articolo 12;
c) infrastrutture sensibili.
Tali operazioni devono essere condotte ad una distanza orizzontale di sicurezza di almeno 150 m dalle aree congestionate, e ad almeno 50 m dalle persone che non siano sotto il diretto controllo del pilota di APR. Le attività ricreative rientrano nelle operazioni “non critiche”.
Art.24 C.1
Le operazioni degli APR sono consentite, senza riserva di spazio aereo, nel rispetto delle seguenti condizioni:
a) VLOS/EVLOS;
b) altezza non superiore a 120 m (400 ft) AGL, tranne quanto indicato al successivo comma 2;
c) massa operativa al decollo minore di 25 kg.

Devo avere il manuale di volo (le istruzioni del drone??)
Tutti i SAPR devono essere dotati di un Manuale di Volo o documento equivalente (art 8. 3)

Devo avere un attestato
Art. 12 C.5
Le operazioni condotte con APR di massa al decollo minore o uguale a 0,3 kg con parti rotanti protette da impatto accidentale e con velocità massima minore o uguale a 60 km/h, fermo restando quanto previsto al comma 2 del presente articolo, sono considerate non critiche in tutti gli scenari operativi. Il pilota deve conseguire l'Attestato, secondo quanto previsto al successivo articolo 21, entro il 1° luglio 2020.
Art 21 C.1
Per la conduzione di APR di massa operativa al decollo minore di 25 kg per Operazioni non critiche in condizioni VLOS è necessario il possesso dell'Attestato di Pilota di APR (Operazioni non Critiche), rilasciato a seguito del completamento di un corso online e del superamento di un esame online svolto su un portale web dedicato dell'ENAC.

Devo essere assicurato
Art. 32 C.1
Non è consentito condurre operazioni con un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità un'assicurazione concernente la responsabilità verso terzi adeguata allo scopo.




avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 13:55

Eh, si. Complicato e con costi extra.

D'altra parte se 300 g. di drone ti cadono in testa anche solo da una cinquantina di m. di altezza te la sfondano....
Anche se non obbligatoria, l'assicurazione mi pare abbastanza consigliabile...

Un'amica ha appena speso 12.000 € (9 di risarcimento e 3 di avvocato) perché il suo cane ha fatto cadere una donna per strada. E non si era fatta apparentemente nulla....


avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 13:59

@Massimiliano:
quello che infastidisce, più che le regole in generale, sono appunto le sproporzioni tra i diversi ambiti, nonché, come dici tu, l'iper regolamentazione.
Ad esempio, non seguo il mondo degli aerei ultraleggeri da qualche anno, ma non ricordo che, ai tempi, fosse obbligatorio un transponder per volare, eppure sono velivoli con massa al decollo fino a 450 Kg, trasportano fino a due passeggeri e non sono rari i casi in cui essi sono pilotati in maniera quasi “piratesca” ed in spazi aerei o a quote proibite.
Noi, invece, ci ritroveremo a doverlo applicare anche a microbi da 300 grammi!
In merito all'assicurazione, invece, condivido solo in parte il ragionamento: la mia paura principale é che una norma dettata più da interessi lobbistici che da un'effettiva e concreta esigenza (andrebbero però consultati i dati statistici relativi alla sinistrosità dei droni per uso ricreativo e sportivo) possa portare ad inevitabili speculazioni, ma, se così non fosse, non la vedo una cosa del tutto inutile.
Il rischio zero non esiste da nessuna parte, in nessun ambito, e spendere poche decine di Euro all'anno per avere e dare sicurezza e tranquillità può avere un senso, anche nel caso di un cane o di un drone.
É vero che se uno é id1ota, resta id1ota anche con l'assicurazione, ma almeno ci sarà qualcuno che pagherà per i danni che l'id1ota, prima o poi, farà.
Se poi il livello di rischio e di danno potenziale é basso, come nel caso dei <250, ognuno dovrebbe essere effettivamente lasciato libero di decidere.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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