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quale futuro per i negozi di materiale ottico ...


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avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 22:24



Il mio (possibile ex)negoziante di fiducia vorrebbe vendere un corpo macchina Z7 circa duecento euro in più di quello ottenibile sulla stessa piazza di Roma, 500 euro su quello di una macchina europea con garanzia europea, e circa 800 su quello di una macchina di probabile provenienza asiatica.

E' comodo, sta vicino casa ma certo non indispensabile; io leggo molto e sono ben informato su prezzi e innovazioni di ciò che mi interessa; certo mi può dare consigli, ma non migliori di quelli facilmente reperibili su un sito come questo, dove la comunità crea uno spazio informativo pressoché completa.

Non tratta particolarmente bene il mio usato, che posso vendere con qualche fastidio privatamente a cifre maggiori.

In sostanza, se spendo 10.000 euro annui da lui (cifra tonda per semplificazione) potrei comprare lo stesso risparmiando fino a 2000 euro correndo qualche rischio per la parziale inefficacia delle garanzia o poco meno di mille setacciando il web con attenzione con una garanzia comunque valida e utilizzabile in Italia.

Lui, probabilmente con una certa onestà, sostiene che non può fare prezzi migliori; io con altrettanta onestà ritengo di comprare dove i prezzi sono a me più favoreli.

Questione: quanto può resistere un negozio di questo tipo ? Cosa potrebbe dare per giustificare i suoi maggiori costi ?quanto convien a noi rimetterci in proprio per mantenerli in vita ?

user177356
avatar
inviato il 13 Novembre 2019 ore 22:40

Sono considerazioni valide per qualsiasi attività al dettaglio. Le uniche cose che mi capita di comprare offline, a parte il cibo, sono i libri. Ma non più di un paio di volte l'anno.

avatarsupporter
inviato il 13 Novembre 2019 ore 22:46

Maurizio , io da anni compro solo in rete ottenendo prezzi molto migliori dei negozianti ed in alcuni casi garanzie più sicure , vedi Amazon ad esempio che ti sostituisce l'articolo comprato entro 30 giorni se non sei soddisfatto .
Ho comprato anche su un famoso sito di Hong Kong comprando ad esempio un 60 macro Fuji a 280 euro contro i 600 del negoziante vicino casa .
L'obiettivo è arrivato nella sua confezione originale in condizioni perfette , certo la garanzia era quello che era ma la differenza economica era molta e valeva la pena di rischiare e comunque la lente non ha mai avuto problemi.
Io credo che gli unici negozi che possano reggere sono quelli come Fotocolombo che vendono anche online a prezzi da rete .
Come dici anche tu ci sono anche i forum dove puoi confrontarti , chiedere consigli e scambiare idee .
Capisco che loro non possano fare i prezzi della rete , ma noi che spendiamo una marea di soldi cerchiamo di risparmiare è quello che loro ci danno non giustifica il surplus di prezzo .
Mi spiace dirlo , ma credo che purtroppo non abbiano un grande futuro .
A Milano hanno già chiuso parecchi negozi storici .
Un saluto
Walter

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 22:47

per i negozi fisici vecchia maniera, sono tempi duri,
è difficile trovare qualcosa per differenziarsi ed offrire un valore aggiunto per cui la clientela sia disposta a spendere un pò di più

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 23:04

Io acquisto tutto solo in negozio dove ci sono anche dipendenti che ci tengono al lavoro e gli serve lo stipendio a fine mese. Poi sulla baia ho preso dalla Germania le Rolleiflex biottiche, introvabili nei negozi di fotografia della mia città, sempre da un negozio che vende anche su quel sito.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 23:13

Io sono un poveraccio, ai soldi devo guardare, compro qualsiasi cosa dove costa meno.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 23:56

Ok comprare on line.
Ma dovremmo almeno avere l'onestà di evitare di andare a provare prima gli articoli nei negozi fisici.
Una volta un negoziante di articoli sportivi mi ha confidato di essere stufo di gente che va da lui per provare le scarpe per dopo ordinarle on line.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 0:01

Informarsi sul forum, poi, non è risparmiare: è alimentare un allevamento di scimmie!
MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 0:12

Provo a rispondere alle 3 domande che poni.
La prima.
Il negozio fisico resiste a condizioni molto particolari.
Anzitutto deve vendere. Se si dota di una sezione di vendita on line, così raggiunge tutta Italia, anzi tutta la UE dove può vendere in euro.
Se è il negoziante è proprietario delle mura, i primi 1.500 euro del mese se li mette in tasca lui e non vanno via in affitto.
Potrebbe avere dei marchi particolari (Leica) e quindi una esclusiva.
Può attirare la clientela facendo provare prima il prodotto. Non tutti da Amazon comprano e fanno il reso. Il reso in Italia, a differenza degli stati uniti, è qualcosa riservato alle taglie sbagliate oppure al difetto di fabbrica. Il reso "non mi piace", osdia il recesso previsto dal codice consumatore è raro.
La seconda.
Maggiori costi per un rientro istantaneo del prodotto difettoso. Per una chiacchierata con un esperto che ti consiglia. Per poter provare un'ora un obiettivo demo. Per le classiche cose da negozio fisico insomma.
La terza.
Non ti conviene rimetterci. È il mondo della distribuzione e del commercio al dettaglio che deve trovare un diverso assetto per contrastare Amazon.
E devo dire che ultimamente si stanno muovendo bene. Ci sono siti di commercio online con prezzi simili a quelli Amazon. I distributori stanno attuando patti di divieto di vendita tra continenti diversi. E via discorrendo.
Quando trovi il venditore terzo su Amazon ed Ebay con prezzi stracciati è un furbacchione che ha comprato lo stock in Asia a 4 soldi, lo ha fatto rientrare in Italia e te lo vende a pochissimo su queste piattaforme. Quando si sono accorti di aver distrutto il mercato, anche per distributori e produttori sono corsi ai ripari.

avatarjunior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 1:50

È il mondo della distribuzione e del commercio al dettaglio che deve trovare un diverso assetto per contrastare Amazon.


NO. E' il mondo dell'elusione fiscale che dovrebbe essere sanato. A casa mia si chiama concorrenza sleale.

www.ilsole24ore.com/art/da-amazon-google-tasse-pagate-italia-solo-14-m

www.ilpost.it/2019/06/30/amazon-tasse-2/

quifinanza.it/fisco-tasse/amazon-record-di-utili-ma-non-paga-tasse-per

forbes.it/2019/02/17/amazon-utili-tasse-zero/

rep.repubblica.it/pwa/generale/2019/09/14/news/la_rete_dell_evasione_d


avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 3:02

Un negoziante, con il negozio, deve camparci, pagare le tasse in italia, magari mettere via contributi, le bollette, assicurazioni e sicurezza.
Sapete che margine ha un negoziante su una z7 da 3100 euro ?
Dipende da quanto vende penso si parta da un 7% se vendi moltissimo(scorporato di iva) e si sale a seconda del volume di vendita, credo diano un po di più se hai una bella vetrina dedicata, ospiti eventi, e Nital è tra i distributori che danno un po' di più (ma non si supera credo il 12% massimo). Poi dipende anche dall'articolo.
Se ti scontasse 100 euro non è che Nital gli va incontro e se magari lui ha un 8%, di quei 3100 euro se ne mette in tasca lordi 203€, però li ci paghi le commissioni del pos, bollette, tasse, contabile, il rischio di avere un articolo di quel valore.
Capisco che si voglia risparmiare, ma non è da anni tempo di vacche grasse e non è che ne vende una al giorno.

Amazon che non fa utile con l'e-commerce seppure paga le imposte in lussemburgo scontate, e si fa pagare bene anche dai vari marchi per indicizzare ai primi posti il prodotto.
Lasciamo stare certi negozi che poi si ritrovano prodotti ottenuti da giri strani con la scomparsa dell'iva (che son soldi che pagano gli onesti comunque).
Capisco che un prodotto europeo legittimo costi meno, ma magari il negoziante, se se lo procura, per due anni deve accollarsi eventuali spedizioni in europa a suo rischio o farla riparare fuori garanzia e ciao ciao margine.
Stesso discorso per Hong Kong, un prodotto con poca garanzia, arrivato a casa in modo anche legittimo, ma che ovviamente non ha pagato l'iva. e se la pagasse costerebbe 2800, tolti alcuni prodotti (tra cui quelli Nital) il risparmio di hong kong è meno dell'iva.

Poi Jeandemetz ti ha dato risposta su come sopravvivono alcuni.
Poi il consumatore sceglie cosa comprare, e dove farlo, spesso guarda giustamente il prezzo, considerando il negoziante avido, spesso non è cosciente di quanto poco guadagnino, soprattutto se piccoli.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 6:57

NO. E' il mondo dell'elusione fiscale che dovrebbe essere sanato. A casa mia si chiama concorrenza sleale.



bravo!

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 7:09

L'ostacolo insormontabile alla sopravvivenza di qualsiasi attività economica in Italia é sempre e soprattutto lo Stato con una pressione fiscale tra tasse e contributi assolutamente insostenibile rispetto a qualsiasi concorrenza che ne sia priva.
I commercianti non fanno eccezione.
É come una corsa di cavalli dove uno trasporta il 40% di peso in più rispetto agli altri: nemmeno se é un campione vince.
Lo Stato é il nemico. Spiace sia così.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 7:46



@Watson
@ flyer


NO. E' il mondo dell'elusione fiscale che dovrebbe essere sanato.


Una frase che certo non può che essere condivisa, ma poco utile nel discorso avviato.

Non si può presumere che il negozio A che a Roma vende con prezzi inferiori al negozio B di oltre il 10 per cento non paghi l'IVA, mentre B la paghi, magari anche su l'usato che compra e riacquista. Ne lo si può presumere per le grosse aziende italiane che operano sul web. Neanche per i negozi fisici inglesi e tedeschi, dove in genere l'onesta fiscale è molto più elevata rispetto all'Italia.

Neanche si può presumere che il negoziante che evada l' IVA, lo faccia solo per abbattere di pari importo il valore del venduto e non per aumentare il suo profitto.

Se dovessimo applicare il suo ragionamento, dovremo andare a comprare dove costa di più, perché è più probabile che li paghino le tasse ? mi pare inverosimile come soluzione. Questo favorirebbe la concorrenza "leale" ?

Si compra dove conviene (per prezzo, qualità, cortesia, tempestività, competenza, ec.ec.), salvo che ci sia un ragionevole dubbio che nella vendita vi siano aspetti illegali. Quando io richiedo e ricevo una fattura o uno scontrino fiscale, ho assolto i miei doveri di cittadino. Questa è la concorrenza.

avatarjunior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 7:58

A me dispiace per tutti i commercianti ma purtroppo il mondo è cambiato. Ho preso la 20D nel 2005 nel negozio del fotografo del mio paese a 1800 euro, leggo la scheda qui su juza e vedo 1400 (non so se è da intendersi solo corpo' ma anche mettendoci il costo del 18-55 si arriva a 1500?) . Però all'epoca mi fidavo di più della persona che conosco da una vita che di internet. Già dal Fotoamatore il prezzo era più basso. Eppure lui mi disse, lamentandosi degli studi di settore) che aveva un margine del 5%. Quest'anno ho comprato tutto su internet, Amazon e negozi italiani on Line e credo di aver risparmiato qualche migliaio di euro.
Nel caso specifico non credo che le sue entrate derivino da vendita di attrezzature ma da servizi e un po' mi rincuora. Ma io consumatore, che posso fare?

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