| inviato il 13 Novembre 2019 ore 12:21
Il declino in un piccolo esempio pratico...
Con cosa si fotografa in viaggio?
Viaggio a New York Ottobre 2008
6 adulti e un bimbo = 6 macchine fotografiche
Viaggio a New York Novembre 2019 ( lo stesso "gruppo" di persone)
8 adulti = 1 macchina fotografica - 7 smartphone
Direi che c'è poco da aggiungere.  |
user177356 | inviato il 13 Novembre 2019 ore 14:37
Ma parliamo di risultati: le foto collettivamente fatte nel primo viaggio erano migliori di quelle fatte nel secondo? |
| inviato il 13 Novembre 2019 ore 14:44
io nel 1982 in viaggio andavo con la reflex a pellicola, nel 2008 in viaggio mi portavo la reflex digitale.. adesso una ML. Non è cambiato moltissimo per me, forse ho solo meno peso rispetto a prima. Il cellulare è sempre un ripiego, per un amante della fotografia.
|
| inviato il 13 Novembre 2019 ore 15:17
@TheRealB
Non è un'osservazione sui risultati
E' un piccolo esempio vissuto sulla torta sempre più esigua che si spartiscono le case produttrici di fotocamere
La gente "normale", quindi la gente che non è interessata alla fotografia se non a livello di documento/ricordo, non compra più le macchine fotografiche
Al mondo la fuori  (il 99% di persone?) la qualità della foto ricordo data da uno smartphone basta e avanza
Poi che a "noi" la qualità risulti non eccelsa... siamo d'accordo
Per completezza di Cronaca:
2008 - 2 macchine ad ottiche intercambiabili e 4 compatte (2 Valide e due punta e scatta)
2019 - 1 macchina ad ottiche intercambiabili e 7 smartphone
@Max
Come te, più o meno
Negli anni 70/80/90 io però usavo "compatte" a pellicola
Poi nei 2006-2011 Reflex digitale
2011-2015 Compatte di buon livello
2016-2019 ML
2020-??? chissà non torni a compatte (con sensori generosi)
|
| inviato il 13 Novembre 2019 ore 15:42
io penso che i cellulari vadano a coprire il mercato delle compatte, ma chi ha passione per la fotografia dubito che si possa accontentare di un cellulare, anche se avesse 10 fotocamere differenti. Verissimo però che per gli utenti a cui interessa solo portare a casa la foto ricordo in cellulare moderno è più di quando abbisognano. Insomma, mi sembra che la pensiamo alla stessa maniera. |
user177356 | inviato il 13 Novembre 2019 ore 15:44
Quello che intendevo dire è che molti di coloro i quali avevano comprato reflex entry level non ne hanno mai ricavato foto migliori di quelle che, successivamente, hanno fatto con uno smartphone. |
| inviato il 13 Novembre 2019 ore 15:57
@TheRealB
completamente d'accordo con te
@Max Luccotti
Si, la pensiamo alla stessa maniera
Uno con la passione (esempio io che ho una "Passione ma senza fissazione") sarà immagino sempre contento se il cellulare che ha in tasca fa scatti "decenti" per le situazioni di "emergenza"
Ma non potrà MAI fare a meno di una macchina fotografica "vera" nelle occasioni fotografiche (ad esempio un viaggio)
I cellulari coprono e copriranno sempre più tutto quel mercato che riguarda i "Non appassionati"
Ovvero quel settore fatto di compatte (escluse quelle di alto livello) ma anche di reflex /ML base vendute in kit
(classici kit base 18-55 o 18-55+55-200/250) e lasciate a vita su "automatico"
Ovviamente ciò incide non poco sui fatturati delle case produttrici
Perchè gli appassionati sono comunque abbastanza pochi
|
| inviato il 13 Novembre 2019 ore 18:28
Le aziende torneranno ai numeri dell'era analogica quando le reflex, tranne rare eccezioni, le compravano solo gli appassionati (chi voleva la foto ricordo solitamente aveva delle compatte). Credo che uno veramente appassionato i fotografia rimanga su macchine “vere” non solo per la qualità, ma anche, per esempio, per l'ergonomia, per il gusto di cambiare ottica a seconda delle necessità, per stare lì col cavalletto ore ad aspettare la luce giusta, ecc. ecc. |
| inviato il 14 Novembre 2019 ore 17:22
Funziona e funzionerà come per l'hifi. Il vero appassionato, ma non lo ammetterà mai, seguiterà a comprare strumenti ultracostosi il cui unico pregio, quando c'è, sarà di fare una bella figura in salotto e dare al possessore una patente di intenditore. Ai fini dell'uso pratico, oggi con mille euro si acquista un buon impianto. Certo, se invece di mille euro se ne spendessero diecimila, l'acquirente giurerebbe che l'ascolto è migliorato in modo tangibile...e te credo.... Così è anche per la fotografia: c'è il piacere di possedere ed usare un oggetto di pregio, anche se le nostre foto difficilmente usciranno dal monitor o verranno stampate in formati superiori al classico 30x40, quando si vorrà esagerare. Si vendono tranquillamente i rolex, quando un seiko fa esattamente le stesse cose. Conosco ciclisti qualsiasi che hanno biciclette che manco al Giro d'Italia e pianisti men che mediocri che guardano con orrore un piano digitale. Quindi nessun problema. Quelle che scompariranno, e lo stanno già facendo, sono le compatte qualsiasi, senza alcuna specializzazione tipo quelle impermeabili ho superzoom, che ha sempre il suo fascino. L'appassionato continuerà a fare le sue mediocri o comunque comunissime fotografie con la migliore attrezzatura che potrà permettersi e spesso con attrezzatura che non potrebbe permettersi. Così va il mondo ed a me sta benissimo. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 9:04
“ Ma parliamo di risultati: le foto collettivamente fatte nel primo viaggio erano migliori di quelle fatte nel secondo? „
Ma parliamo di risultati, 2: le foto fatte nel 2008 hanno avuto lo stesso numero di "visualizzazioni" delle foto nel 2019? Perché se scatti con reflex e poi le foto le lasci nel HD, o nessuno te le vuole vedere nelle epiche seratone-tipo con proiettore DIA tanto vale che le scatti con il cellulare e le pubblichi sui social.
In altri termini, forse le immagini del 2019 avranno un destino più "luminoso" di quelle del 2008
(DISCLAIMER: dando per assunto che un gruppo di 8 adulti in vacanza non è composto da 8 master of photography in mission for the Lord) |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 9:12
Infatti il crollo di vendite avviene nel parco clienti non appassionati che sono il 99.99% dei clienti possibili
Non certo nelle mosche bianche “master of photography”
Il piccolo esempio pratico evidenzia sempliemente questo.
Non parlava della qualità dei risultati ma del calo di vendite di macchine fotografiche |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 9:19
In un periodo dove ti bombardano con pubblicità di smartphone sempre più evoluti, professionali, blabla, etc... (specchietto per le allodole), e se aggiungiamo i vari siti di e-commerce fotografico che mandi e stampi su carte fotografiche di Emme... a favore: della comodità, punta, clicca e scatta la tua foto, inviala insieme a tante altre immagini in galleria e otterrai uno sconto extra, perché sei Rinco che Cadi... mi pare, purtroppo per esperienza nel mio negozio, una profonda presa per il c***o...
In parole più semplici e meno pungenti, la verità è questa! La reflex ha un mercato inferiore rispetto allo smartphone... non scordiamoci che molti scattano con lo smartphone e pubblicano magari subito, la foto dove si trovano in vacanza su Instagram, perché fa figo, perché così tutti sanno che sei stato lì (anche se hai scattato la ultra, mega, famosa, foto di Emme..)
La mia non è polemica io vivo molto bene nella mia vecchia abitudine fotografica e rispetto tutte le varie evoluzioni. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 9:44
Beh, magari si torna come ai primi anni '70, quando reflex Canikon ne circolavano pochine, ma quasi tutti gli altri viaggiavano di Bencini Comet et similia.
Non credo che gli smartphone possano inserirsi nella fascia delle reflex di buon livello, dove la guerra si combatterà con le ML, ma quasi certamente andranno a ridursi drasticamente le compatte; quelle di basso livello già sono sparite o quasi.
Certo, ormai per i produttori di sole fotocamere non è più tempo di vacche grasse, ma le vacche grasse sono sempre state eventi episodici o comunque brevi |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 9:44
Purtroppo, come detto da molto, il grosso del mercato fotografico nelle decadi passate era data dal pubblico generalista che prendeva la compattina full auto per fare le foto ricordo nei viaggi, stamparle e piazzarle nell'album... con qualche punta di "eccellenza" con qualcuno che poi faceva il salto verso un prodotto più versatile e potente.
Oggi quel mercato si è trasferito altrove soprattutto per la differenza di fruizione del prodotto finale.
Non più la foto da mettere nell'album (o al limite la diapositiva per i più evoluti da condividere con la serata proiezione), ma la condivisione alla velocità della luce del risultato digitale, la creazione di "storie" e album virtuali disponbili al mondo intero in una frazione di secondo e con un feedback immediato e "tangibile" da parte del proprio pubblico.
Non stupisce che il mezzo fotografico più tradizionale sia in declino.
Ci aggiungiamo anche l'enorme investimento da parte delle ditte che gli smartphone li producono e i risultati sempre più interessanti di questi prodotti (focali multiple, tele periscopici, fotografia computazionale avanzta) che per noi potranno essere insufficienti visti gli standard che cerchiamo e vogliamo, ma che per l'uso generalista sono cose assolutamente di pregio e da grande stupore.
Il mercato degli appassionati diventerà sempre più una nicchia dove si dovrà investire con più oculatezza. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:19
è finita l'era delle 350D e 18-55 vendute come il pane,
dei corsi fotografici di massa per principianti...
è stata un epoca di grossi guadagni per i produttori fotografici,
che ora devono ritornare ad essere produttori di nicchia. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
