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Anno Sabbatico - Un viaggio in solitaria 4


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avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 10:28

complimenti e in bocca al lupo. Credo cge sia il sogno di molti di noi, poter abbandonare tutto e partire senza scadenze da dover rispettare.....

avatarsupporter
inviato il 14 Novembre 2019 ore 2:14

Giorno 4 – 12 Nov 2019
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TURCHIA
La nebbia mi ha accompagnato a tratti lungo Serbia e Bulgaria sfocando la campagna giallo bruna autunnale. Pensavo di esserne fuori, invece stamattina avvolge la poca strada che mi separa dal confine turco. Una decina di chilometri prima c'è già la coda ininterrotta dei tir in attesa. La corsia lasciata libera per le auto è talvolta quella destra, altre la sinistra e nella nebbia si deve andare piano perché ci si può trovare un camion fermo davanti all'improvviso nel punto in cui occorre cambiare lato. Alla dogana bulgara tutto ok, unico problema il dover arrivare proprio sotto i caselli per vedere quale è quello con il semaforo verde. La nebbia è sempre abbastanza fitta.
Alla dogana turca invece ecco i primi problemi che mi aspettavo solo in Iran. L'anno scorso non era poi stato così difficile passare, oggi è un'altra storia. Dopo vari rimbalzi tra uffici che controllano tutto, anche il numero di telaio e motore, il problema si sposta sul bagaglio e me lo aspettavo come dicevo, ma non qui. Quando apro il portabagagli o gli sportelli dietro, tutto è stipato in un blocco compatto. Una manna per i doganieri. Ho anche tolto l'intero sedile posteriore per avere più spazio possibile. Metà Ammiraglia contiene suoi pezzi di ricambio compresa marmitta completa fino al collettore collegato al motore. Aperto il bagagliaio si vedono quindi svariati tubi che si intersecano a creare mille spazi in cui ho infilato veramente di tutto in un anarchico ordine dettato esclusivamente dai volumi. La percezione di un occhio estraneo mi è chiaramente spiegata dall'incerta espressione dell'addetto alla perquisizione.
Ok, mi dice di tirare fuori tutto. Dopo il mio “noooo” detto però sempre con il sorriso sulle labbra…. devo comunque tirare fuori tutto. Massacrante. Il doganiere resta interdetto quando apre una grossa bustona di juta in cui ho messo 400 capsule di caffè. Già. Ho con me una piccola macchinetta elettrica per l'espresso che porto sempre ed ovunque se mi sposto in auto. Un legame con casa. Gli spiego e ridacchio perché anche questo me l'aspettavo. Altra manna per un doganiere. Comunque sembra gradire l'effetto delle capsule sigillate sul suo braccio infilato completamente dentro a cercare chissà cosa. Mi ricorda Amelie che ama infilare la mano dentro un sacco di legumi. Alla fine però ho poco da sorridere. Dopo aver verificato che non traffico in nulla ed aver estratto dall'Ammiraglia anche tutta la fanaleria al completo che ho con me, candidamente mi dice che in Turchia non si possono importare pezzi di ricambio. Gli dico che devo andare in India e già è improbabile che ci arrivi con, figuriamoci senza ricambi. Niente da fare. Poi mi viene in mente il Carnet de Passage en Douane a cui non avevo pensato perché per la Turchia è necessario solo per particolari veicoli. Forse sono io il particolare veicolo, essendo così carico. Comunque, anche se lo rigirano tra le mani in molti perché non l'hanno evidentemente mai visto, dopo telefonate varie a non so chi e non so dove, la questione si sblocca positivamente. Mi ci vuole mezzora buona per risistemare tutto in auto e dopo, prima di andar via, mi leggo attentamente la istruzioni del Carnet che tanto dall'Iran in poi mi servirà praticamente sempre ed è meglio che cominci subito a controllare che sia compilato correttamente dai doganieri. Chiaramente non è così. Ritorno all'ufficio e gentilmente faccio capire cosa serve. Non si erano nemmeno presi il talloncino che spetta loro come documento del mio passaggio. All'uscita si possono avere problemi se tutto non è perfettamente compilato. Alla fine riparto dopo almeno un'ora e mezza.

Il Carnet si richiede all'ACI e per farlo è necessario stipulare una fideiussione che garantisca una cifra da corrispondere alla motorizzazione estera nel caso il veicolo resti in un'altra nazione. La fideiussione è da fare per una cifra basata sul valore dell'auto stabilito dalla motorizzazione e quindi per veicoli recenti può essere anche di varie decine di migliaia di euro. Per l'Ammiraglia è il minimo sindacale, 2300 euro. La banca, per la fideiussione, mi ha fatto perdere inutilmente quasi un mese sempre rimandandomi di settimana in settimana, dopo di che li ho mandati a quel paese e mi sono rivolto online ad una assicurazione pagando però ben 300 euro. Poi calcolate un mese per avere il Carnet dall'Aci che in ogni caso può dare tutte le informazioni dettagliate.

Bene, sono fuori… no! C'è subito un posto di blocco della stradale con assistenza dell'esercito con barriere antiproiettile. Questi qui hanno un fronte tuttora aperto con chi prima faceva comodo ed adesso è stato mollato. Non continuo a parlarne… per ora. Mi registrano la targa ed il nome che mi fanno pronunciare davanti ad un tablet e credo, ma non sono sicuro, che abbiano registrato la mia voce.
Prima piazzola con ristorante pochi metri dopo. Ricordatevi di evitarla. Cerco la cara sim della Turkcell e mi sparano 140 euro. Mi metto a ridere. Poi, dopo confabulazione, chiedono 40 euro equivalenti a 250 lire turche e poi… me ne vado. Al primo e quasi adiacente rifornimento faccio il pieno e qui cominciamo a ragionare. Meno di un euro al litro. Alla successiva piazzola con ristorante e senza distributore, dove consiglio vivamente di fermarsi, la sim viene 200 lire turche, 33 euro, cara comunque ma adesso ci siamo (13Gb e 500minuti). Accanto c'è anche l'ufficio dove prendere la vignette autostradale ricaricabile valida anche per i ponti sul bosforo ed il tunnel. Altri 34 euro, ma mi assicura che ha un credito che mi basta per arrivare in Iran.
Vengo fuori da tutto tardissimo, addio speranze di fare molta strada. Ho anche perso un'altra ora di fuso orario. Il sole ora mi raggiungerà e lascerà due ore prima rispetto a casa.
Dopo 250 chilometri sono ad Istanbul e l'effetto è quello dell'anno scorso. A decine e decine di chilometri dal centro si ha la sensazione di entrare in qualcosa di gigantesco. Altre megalopoli sono completamente diverse. Los Angeles per esempio, su cui voli per più di mezzora prima di atterrare tanto è estesa, ma da terra non ti rendi conto che è gigantesca perché le abitazioni al di fuori del centro affari sono basse. Qui invece ci sono centinaia di megastrutture al cui confronto il serpentone di Roma è una piccola villetta. Il tutto è comunque nuovo, pulito, organizzato, o almeno è questo che restituisce all'occhio del viandante. Le mega arterie in cui guido arrivano ad avere anche 5 corsie per lato e nonostante ciò è tutto intasato. Code interminabili, una quantità di tir impressionante, ma c'è ordine, solo che spesso si va a passo d'uomo. Per almeno 50 chilometri lo spettacolo non cambia. Non mi fermo. Ho solo voglia di scappare via e non posso perdere giorni anche se in una delle poche città che mi piacciono parecchio. In questa bolgia organizzata attraverso il Bosforo ed entro in Asia. Primo piccolo step del mio viaggio. Da adesso in poi per me è tutto oscuro. Continuo per allontanarmi dalla città, ma dopo un'ora e più sono sempre dentro un gran traffico ed attraverso giganteschi conglomerati urbani satelliti di Istanbul. Non riesco a lasciarmi andare godendo di essere finalmente in Asia. Sono sull'autostrada Istanbul Ankara. I tir riempiono due corsie e sulla terza spesso sorpassano. Le auto sono come moscerini in balia del vento.



Ormai è buio da un po'. Devo fermarmi, anche se non sono riuscito a scrollarmi di dosso Istanbul, e cercare dove dormire. Altra sorpresa. Booking è bloccato. Rapida ricerca, qualcuno dice sì, qualcuno no. Io dico sì. Pare ci siano contenziosi con lo stato turco. Passo a Hotels.com e prenoto, sono stanchissimo. Oltretutto la VPN che ho proprio per superare eventuali filtri di blocco alla rete, blocca tutto anche internet. Ho mandato una richiesta di aiuto, vedremo che mi rispondono. Qui passi, ma in Iran dove il controllo statale sul web pare serio, mi servirebbe proprio.
Se non lo sapete, una VPN è un servizio a pagamento che crea una specie di tunnel inaccessibile sul web per farvi collegare ad un insieme di server sparsi per il mondo. Se mi collego al server italiano sembrerà che stia in Italia. Ovviamente ci sono problemi perché, a parte i governi che cercano di ostacolare questa pratica all'interno delle loro nazioni per evitare l'aggiramento dei blocchi, anche grosse compagnie non gradiscono l'impossibilità di tracciarti sempre ed ovunque. Benvenuti nel mondo “libero”.
Ma la giornata non è ancora finita. Con la fedele ed insostituibile Maps.me arrivo senza problemi all'hotel prenotato in un dedalo di strade e sempre nel traffico. Sono ad Izmit, ma non c'è stata alcuna soluzione di continuità da Istanbul. Sono le 19:00. La stanza non è pronta, devono pulirla. Ho la sensazione che la stanza non sia proprio disponibile. Quando scopro che è al quarto piano senza ascensore dico di no. Già stamattina, per scendere da una poco intelligente scala con curve e gradini alti con la mia pesante valigia, ho preso una storta che ancora mi duole e la caviglia è un po' gonfia. Spero non peggiori. Comunque il ragazzo alla reception non era convinto di darmi la stanza, penso fosse la sua ed aveva messo le mani avanti dicendomi che era di un livello peggiore di quella prenotata. Problemi? No! Siamo in Turchia. Fa una telefonata veloce. Mi viene a prendere in auto uno di un altro Hotel. Due euro in più, ma accetto perché la stanza è enorme e con una doccia da re. 20 euro. Chiedo informazioni sulla migliore strada per l'Iran. Non l'avessi mai fatto. Sono in quattro e si scatena la bagarre. Si formano due fazioni che discutono animatamente. Con ben due traduttori, mappe online e cartacee, propongono due percorsi diversi, ma sbagliati entrambi. Mi porterebbero presso un posto di frontiera che non posso attraversare. Lo faccio presente ed alla fine mi indicano la strada che già pensavo di fare. Però è stato divertente.
In stanza, ottima, scopro che con il wifi dell'Hotel non ho Booking bloccato, quindi deve essere la sim Turkcell. Per evitare contrattempi cambio modalità di procedere e prenoto già per la prossima notte. In Iran dovrò probabilmente fare sempre così anche per i controlli di polizia, ma è una situazione che verificherò sul posto.

avatarsupporter
inviato il 14 Novembre 2019 ore 3:13

Giorno 5 – 13 Nov 2019
drive.google.com/open?id=13yI9FMcocb5aeUAVlt97UMkLLsIMoPVh&usp=sharing

Sveglia con il buio e partenza con un filo di luce. Voglio proprio allontanarmi dal traffico. Solo a 150 chilometri da Istanbul non si sente più il fiato sul collo delle sue 15 milioni di anime. Altri 100 chilometri e lascio l'autostrada. Il panorama cambia radicalmente. Gli alberi sono decisamente pochi. Si sale. Per qualche centinaio di chilometri si viaggia su un altipiano e la strada tocca anche i 1200 metri. Le bottiglie d'acqua scricchiolano sotto la spinta dell'aria interna che si espande. Il panorama si apre. Mi sento bene. La guida riprende ad essere un piacere. Anche l'Ammiraglia fila via che è una bellezza nonostante ci siano da affrontare salite ripidissime e discese a capofitto. Nel traffico e nel caldo soffriamo entrambi. La Turchia rurale scorre con le sue contraddizioni tra una forte componente religiosa e la ricerca di rapida modernizzazione.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3604534&l=it

Mi fermo su strada per mangiare quanto avanzato da ieri e prendo dal contenitore di juta qualche capsula di caffè perché ne porto in camera poche alla volta e le ho finite. Sono sigillate e… si sono gonfiate. È ovvio, ma non ci avevo pensato prima. Lo stesso effetto dell'aria interna alle bottiglie d'acqua. Penso che se salgo a 2000 metri ed oltre, e succederà, potrebbero scoppiare tutte insieme come dei popcorn, sarebbe un bel disastro. Le bottiglie le posso aprire ed eliminare il problema, ma queste no.
A poco dalla meta di oggi mi fermo ad una delle decine di bancarelle sulla strada che vendono soprattutto grosse cipolle bianche in grossi sacchi ed attirano clienti con il fumo che fuoriesce dal tubo di sfiato di quelli che sembrano dei samovar. Servono per l'acqua del chai o çay (thè). Io mi fermo per berne un bicchiere. Dato che serve solo per attirare i compratori dei prodotti, il thè non viene venduto. Nemmeno a me che non compro nulla. Il proprietario è un kurdo e lo dice con orgoglio, specificando che un'ampia zona intorno è abitata da kurdi. Fa anche un accenno agli americani, ma si trattiene dal continuare. Io non lo stimolo, ma gli faccio capire come la penso. Arrivano da scuola i figli, tre ed il più piccolo mi si mette in posa per una foto, ma gli dico che non sono lì per quello. Per ringraziare del thè lascio al bambino un piccolo peluche che ho con me. Il padre mi regala a sua volta un grosso frutto tra quelli in vendita e mi dice che lo posso mangiare anche senza sbucciarlo. Non ricordo più il nome in kurdo.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3604535&l=it

Sto molto lentamente entrando in clima viaggio anche se il vero inizio sarà al prossimo confine. La Turchia è un lusso che non posso permettermi. Il visto iraniano scade il 12 dicembre. Volevo e potevo starci un mese e quindi adesso ogni giorno qui è uno tolto all'Iran.
Arrivo alla mia meta, Amasya. È piuttosto grande e vivace con strade che ricordano Istanbul con un po' meno di vitalità. Ma la zona antica ottomana è strabiliante, dominata dalle Tombe dei Re del Ponto, che sono venuto a vedere, scavate nella parete a strapiombo che si innalza a ridosso delle case. Proprio qui ho prenotato, in uno dei tantissimi hotel ricavati da case ottomane restaurate. Camera 20 euro. Ha grandi finestre sul fiume che passa accanto. I muezzin chiamano alla preghiera. Decido in un secondo che resterò due notti, e pazienza che sarà uno in meno in Iran.
Borgo iperturistico e stradina piena di negozi, ma è fantastica perché…. non ci sono turisti. Mi fanno parcheggiare proprio all'ingresso della salita per le Tombe. Fantascienza in altra stagione.
Mi rilasso ed inizio ad organizzarmi per la documentazione. Le Tombe le visiterò domani.
Esco a fare una passeggiata. Poco prima del buio, mentre piacevolmente costeggio il fiume Yeşilırmak (Fiume verde), la parete di roccia a strapiombo e le Tombe dei Re si illuminano improvvisamente. Non me lo aspettavo e resto per un bel po' a bocca aperta. La cittadina, il fiume e le Tombe compongono una ipnotica scenografia difficilmente eguagliabile al cui centro spicca la proiezione della orgogliosa mezzaluna turca in campo rosso.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3604541&l=it




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3604536&l=it

Poco dopo, nella quiete del fuori stagione, i muezzin inseriscono in questo fiabesco scenario la loro melodica vocale colonna sonora e lo spettacolo diviene unico.


avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 12:35

Tanta sana invidia,complimenti
Luciano

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 15:01

un racconto che seguo e seguiro' per tutto il tuo viaggio......tra l'altro hai una grande capacita' di narrazione

avatarsupporter
inviato il 14 Novembre 2019 ore 15:10

"L'Ammiraglia" è stata anche la mia prima auto MrGreen
Complimenti per l'iniziativa, seguo con interesse.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 15:17

Mitico

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 15:45

Davvero molto interessante...per l'ammiraglia solo ammirazione, anche per me è stata la prima macchina (era di mia mamma) e devo dire che mi ha portato egregiamente a spasso nei primi anni di patente, si è anche fatta sbattere su una riva per un'errata valutazione delle mie capacità al volante...continua ad aggiornarci che è un vero piacere leggerti e complimenti per l'iniziativa ed il coraggio di iniziare un viaggio così da solo in certe aree anche non particolarmente tranquille!

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 17:52

Hai tutta la mia ammirazione e anche un po' di sana invidia.
Complimenti per l'appassionante narrazione.

avatarsupporter
inviato il 14 Novembre 2019 ore 20:19

Giorno 6 – 14 Nov 2019
drive.google.com/open?id=13yI9FMcocb5aeUAVlt97UMkLLsIMoPVh&usp=sharing

Ho lavorato parecchio perché l'impostazione del lavoro con foto e video mi prende un sacco di tempo. Più avanti sarà più facile, spero. Al di fuori dei viaggi fotografo poco e nessun video.
Visto che sono in auto ho un po' di tutto, tranne per la macro che non è un mio interesse e posso fare qualcosa di decente (per me) con quello che ho. Via via ed a secondo dell'utilizzo vedrete gli obiettivi che ho dietro dalle info sulle foto. Per quelli sigma art ho la doc station, ma se dovrò usarla spesso li lascio perdere, non posso stare appresso in continuazione al fuoco. Ottimo Dell XPS 13”, ma non ho tempo nemmeno per stare appresso alle elaborazioni, quindi… quello che viene viene. I video. Quello di ieri era la cosa più veloce che posso mettere in campo. Cellulare e qualche taglio e transizione al volo con l'ottimo Rush di Adobe che sto imparando ad utilizzare. Ho anche una Gopro3+. Sugli aggiornamenti aspettatevi buchi perché non credo proprio di riuscire a farli sempre giornalmente. In caso di forfait ed abbandono per qualunque motivo ed in qualunque momento informerò in qualche modo se la causa dell'abbandono me ne darà la possibilità. Magari chissà, qualcuno seguirà e continuerà da dove mollo. Da che mondo è mondo ha sempre funzionato così. Spero di mostrargli comunque una luuunga strada da ripercorrere. Magari sarà qualcuno che mi sta leggendo.
Veniamo ad Amasya. Sono stato alle tombe che si trovano praticamente sulla mia stanza ed a due musei. Girare per la cittadina non mi attira anche se può essere piacevole per molti. Le Tombe risalgono anche al 400 avanti cristo, pensavo leggermente più recenti. Info dettagliate oggi come oggi sono inutili, basta avere una connessione e leggere. Se poi si ha un interesse particolare verso qualcosa, l'approfondimento non posso essere di certo io a darlo, anche se il discorso cambierà se, chissà, dovessi farcela ad arrivare in India. Ho sviluppato interesse recentemente ed a causa di questo viaggio, verso la tradizione indù. Ma è ancora troppo, troppo, troppo presto e poco, poco, pochissimo probabile. Data al 50% la giocherei al volo.
Quindi, lasciando i sogni nel cassetto, descriverò sempre ovviamente dove sono per delineare il quadro, ma opinioni, sensazioni ed eventuali consigli avranno la priorità.

La salita alle tombe ha gradini molto alti, e molte assi di legno sono rotte. Anche nei siti turistici questo è il tempo dei lavori di restauro aspettando l'alta stagione. Certo che in estate la salita sarebbe sfiancante. Direi che non ne vale la pena. Quello che si vede da vicino è quasi lo stesso di ciò che si vede da sotto e senza la visione panoramica il sito perde parecchio fascino. Le camere mortuarie sono scavate nella roccia ed hanno anche un passaggio ad U dietro, accessibile solo in una, ma aldilà delle varie ipotesi sul loro utilizzo non c'è nulla di nulla, solo un alto cunicolo molto scivoloso perché la roccia è levigata dalle migliaia di turisti che certamente entrano a costatare che non c'è nulla. L'effetto e la visione dal fiume, soprattutto la sera quando tutto viene illuminato, vanno perciò benissimo a mio parere. Sempre vicino al mio hotel, in una delle case ottomane, c'è un piccolo museo in cui sono ricostruiti gli ambienti ed hanno sistemato dei manichini con abbigliamento dell'epoca. Al primo non ero preparato e mi fa venire un colpo. Ampiamente saltabile. Il museo serio si trova invece aldilà del fiume nella parte nuova, ma poco distante. Molti oggetti dell'epoca romana e bizantina, pochi quelli interessanti, sono sistemati in modo ordinato, ma il pezzo forte sono delle mummie o sarebbe meglio dire corpi mummificati del quattordicesimo secolo che forse possono incuriosire anche perché è stato possibile risalire ai personaggi a cui appartengono.





Riassumendo, lo spettacolo di ieri sera con quartiere e tombe illuminate vale certamente la visita, ma il resto è superfluo.
Fermo in stanza a riposare e ad organizzare per l'inizio vero del viaggio valutando varie ipotesi, la mente mi si affolla di pensieri. Dubbi di duemila tipi, ma soprattutto la paura che lo stare quasi sempre in luoghi abitati, se non densamente abitati, mi faccia prima o poi venire nausea. Il mio habitat naturale è la natura senza contaminazioni umane ed è soprattutto questo il mio principale stimolo al viaggiare. Non stupitevi quindi se potrà succedermi di rinunciare a qualcosa di fortemente turistico e come si dice “da vedere assolutamente” proprio per essere al limite della sopportazione e preferire altro. Inoltre è proprio in mezzo alla folla che ci si può sentire soli. Veramente da soli si avverte molto meno o per nulla. Pensieri, pensieri, pensieri. Domani riprendo la cavalcata, è meglio.
Sono uscito un po' prima di cena per cercare di trovare una ciambellina croccante che ad Istanbul mi aveva fatto impazzire. Halka Tatli (Un viaggio in solitaria 3). La trovo, ne prenderei 10, ma mi fermo a due o rischio le coliche. Ne mangio una immediatamente. Ad Istanbul per strada appena fatte erano migliori, ma è una delizia lo stesso. Crosta dura, cuore tenero imbevuta di acqua e zucchero. Assolutamente da provare. Dopo cena buone e mediamente buone notizie dall'Iran. Una delle buone è che avrò comunque 30 giorni disponibili a partire dalla data d'ingresso perché la data di fine visto si riferisce all'ingresso e questo mi fa cambiare programma. Resterò in Armenia, qui in Turchia, altri 5 giorni per visitare quello che mi ero segnato, ma pensavo di non poter fare.
Domani sarà quindi l'ultima vera tappa di trasferimento prima dell'inizio ufficiale del viaggio che a questo punto sarà qui in Turchia. Così, e non scherzo per niente, darò modo all'Ammiraglia di potermi comunicare se se la sente di infilarsi con me in questo buco nero. Esagero…?, lo spero! Comunque da dopodomani si comincia sul serio. Ma, una cosa alla volta. Pensiamo a domani.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 20:32

Curioso di sapere cosa visiterai in Turchia che ricordo essere bellissima

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 21:14

Grande, daje e complimenti! MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 22:13

Avanti così ! Grande;-)

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 22:24

Racconti molto piacevoli ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 22:56

Idolo!!! ti seguo! va mo là! e dai c'andòm!!! ;-)

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