| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:36
Se ci limitiamo al 6x7, nel campo delle reflex la scelta si esaurisce tra Pentax e Mamiya.
Considera, come già ti hanno fatto presente, che allestire una camera oscura per formati superiori al 6x6, è complicato per costi e dimensioni, certo, tu dici di volerti affidare ad un laboratorio, ma andarsi ad "accattare" una macchina a pellicola così impegnativa, per poi affidare la stampa ad altri, non mi sembra una buona idea.
Restando nel campo del 6x6 e 4,5x6, avresti la possibilità di mettere su una camera oscura più semplice, mentre ingranditori che arrivano al 6x9, sono in genere molto grandi, a meno di trovare un rottame antidiluviano.
Da un punto di vista affidabilità, vanno tutte abbastanza bene, occorre solo una certa prudenza nell'acquisto, perché si tratta comunque di macchine con parecchi anni sulle spalle, e magari usate anche da professionisti.
Evita solo Pentacon Six, a causa del formato variabile (dal 4,5x6 al 6x9, a seconda di come gli girava, nel senso che il trascinamento funzionava male), e le varie copie russe dell'Hasselblad, queste evitale COME LA PESTE, non andavano allora da nuove, figuriamoci dopo svariati decenni. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:49
“ Se ci limitiamo al 6x7, nel campo delle reflex la scelta si esaurisce tra Pentax e Mamiya „
Anche no
Negli anni 90 ho avuto per qualche tempo una Bronica GS1, 6x7, con pentaprisma esposimetrico automatico, ttl flash, leva di carica rapida, comodissima, dorsi intercambiabili, sistema supercompleto di ottiche con otturatore centrale e sincro fino a 1/500s, accessori dedicati, tutte cose che la Pentaxona, a parte un pentaprisma esposimetro un po' datato, si è sempre sognato |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:51
Reflex o telemetro? Se reflex, a cubo, biottica fissa o intercambiabile, stile 35mm? Se telemetro, ad ottica fissa o intercambiabile? |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:10
“ di sicuro oggi non si scatta in pellicola per questioni "qualitative" „
secondo me è un approccio diverso, romantico e nello stesso tempo una alchimia, l'odore della pellicola, degli sviluppi, vedere l'immagine che si forma nella bacinella.....
Sono anni che non sviluppo e stampo più, ma quelle sensazioni bellissime le ho ancora tutte dentro. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:11
Beh Paolo, il vantaggio del grande formato non è solo quello di poter ingrandire di più ma anche quello di sfruttare, anche a ingrandimenti normali, passaggi tonali più progressivi, minor grana (ad esempio con pellicole IR io percepisco la grana già a ingrandimenti di 30x30cm), ecc. Senza poi considerare la diversa resa in termini PdC degli obiettivi e infine le possibilità offerte dai corpi mobili (ma forse questi ultimi due aspetti già esulano dal discorso che fai tu).
Si Diego, il tuo discorso non fa una piega, avrei da ridire sui passaggi tonali ma sorvoliamo per non scatenare le guerre di religione già combattute in altre occasioni (non fra te e me beninteso) ma alla fine, visto che comunque non si può proiettare e quindi non si può provare la sensazione di immersione nell'immagine tipica della proiezione appunto, per giunta pure ulteriormente amplificata dall'esuberanza del formato maggiore, restano solo le stampe a poterti ridare se non l'immersione quantomeno l'extra-qualità ... ma questo non certo su formato si tanto infimi dai! |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:12
Forse una macchina a banco ottico potrebbe intrigarmi ancora un pochetto, ma prima di acquistarla ci penserei 100 volte
Appunto! |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:14
di sicuro oggi non si scatta in pellicola per questioni "qualitative"
uhmmm ... al riguardo permettimi di nutrire più di qualche dubbio |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:17
Se ci si lavora ormai la pellicola non ha più senso; discorso diverso se si è degli amatori che apprezzano la resa oggettivamente diversa. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:27
“ secondo me è un approccio diverso, romantico e nello stesso tempo una alchimia, l'odore della pellicola, degli sviluppi, vedere l'immagine che si forma nella bacinella.....
Sono anni che non sviluppo e stampo più, ma quelle sensazioni bellissime le ho ancora tutte dentro.;-) „
infatti è l'esperienza che conta aldilà del risultato finale. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:31
“ uhmmm ... al riguardo permettimi di nutrire più di qualche dubbio ;-) „
se si parla dell'aspetto meramente tecnico quindi tralascio tutto quello che riguarda la parte soggettiva/artistica
non c'è storia il digitale vince su tutta la linea.
in maniera oggettiva e misurabile.
che poi anche in pellicola si possano raggiungere ottimi risultati siamo daccordo. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:41
Se la richiesta è 6x6 io consiglio la Mamiya 6. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 16:10
comunque i digitaloidi ancora non hanno capito che i report di "cali di mercato" degli ultimi anni sono non per l'avvento dei cellulari ma per il ritorno all'anaologico! |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 16:20
Bei spunti, tutti utili. Per esigenze personali propenderei per una macchina dinamica, possibilmente reflex. Medio formato, qualunque. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 16:23
Quanto alla stampa, bisogna provare con studi che abbiano capacità riconosciute, ed una volta trovata la persona giusta, affidarsi, perché la stampa è un'arte a parte, e, siccome il tempo è quello che è, credo sia opportuno delegare ad una persona di fiducia, una vola che lo si è messo alla prova e si è avuto un confronto. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 17:09
Allora vai di Pentax 67. |
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