RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Normandia e Bretagna


  1. Altro
  2. »
  3. Articoli
  4. » Normandia e Bretagna


Normandia e Bretagna, testo e foto by Utente Non Registrato. Pubblicato il 09 Settembre 2011; 2 risposte, 9873 visite.





Normandia e Bretagna, molto spesso queste due regioni vengono accostate ed accorpate in un unico viaggio, due regioni diverse tra loro per caratteristiche territoriali, culturali e storiche, e forse sarà proprio per questa loro diversità e possibilità di mischiare questi diversi "ingredienti" che le rendono una metà irrinunciabile. La prima, divisa dalla Senna, in Alta e Bassa Normandia è prevalentemente un territorio pianeggiante, dove vengono allevati i migliori cavalli Francesi, prima regione per la produzione dei formaggi, ma soprattutto, ricca delle tracce lasciate della seconda guerra mondiale, un vero e proprio museo a cielo aperto.
La Bretagna infine, caratterizzata da un paesaggio marittimo scabro e accidentato, con scogliere imponenti, dalle forme strane e colorazioni bizzarre, con un entroterra di lande e foreste. Una cosa, che sicuramente le accumuna, sono le maree, che con il loro repentino sali e scendi, aiutano a mutare repentinamente il paesaggio nel corso delle giornate. 11 Agosto 2008, lunedì, zaino in spalla con tutto il necessario, treppiede ed effetti personali nella valigia, fidanzata e una buona coppia di amici al seguito.
Pronti, via, partenza dall'aeroporto di Treviso, arrivo previsto a Beauvais per le 22:30 circa. Dopo il brusco atterraggio, la prima cosa a colpirci è il clima, dall'afoso Veneto di metà Agosto, troviamo un clima tipicamente autunnale. In tutta fretta ritiriamo la macchina precedentemente prenotata e partiamo. Percorriamo il tragitto durante la notte, poco dopo, gran parte della ciurma sta già dormendo; punto deciso verso la Normandia e sotto un forte temporale arrivo ad Etretat.
Riposare in auto non è per niente comodo, difatti alle prime luci dell'alba, veniamo svegliati dai gabbiani; imponenti si prostano davanti a noi la falesia D'Amont, che assieme alla D'Aval, "abbracciano" Etretat e ne fanno una famosa meta turistica e balneare.




La cittadina sta ancora dormendo, la pioggia, che ha imperversato per tutta la notte ci da tregua, mentre il vento proveniente dall'Atlantico soffia incessantemente; facciamo un giro nella spiaggia e ripartiamo in direzione Honfleur.
In breve tempo attraversiamo il ponte di Normandia, struttura, dalla forma architettonica moderna, lungo all'incirca 2km ed eccoci arrivati ad Honfleur, una cittadina con un vivace porto sull'estuario della Senna. Passeggiando per le vie, percepiamo un' atmosfera di tranquillità, con lo sfondo delle tipiche case a graticcio ed i profumi delle "boulangerie", che inebriano le narici dei passanti.
Il tempo stringe, pranziamo con una crepes al volo e ci dirigiamo a Caen, dove dedichiamo un paio d'ore per visitare il "Memorial de Caen" museo della pace, al suo interno si trovano documenti, foto e audiovisivi della II guerra mondiale; sicuramente, merita una visita. Al termine della lunga giornata, passeggiamo sul lungo mare di Arromanches, la nostra ultima tappa (per oggi), dove sono ancora presenti i resti del porto artificiale creato per lo sbarco dagli alleati; nelle vicinanze troviamo fortunatamente una chambres d'hotes per la notte.

Il secondo giorno e dedicato quasi esclusivamente, alla visita della cittadina di Bayeux e di Colleville-sur-mer, dove risiede il famoso cimitero Americano; apparentemente, una giornata, trascorsa alla visita dei cimiteri di guerra, sembrerà, ai più una scelta un po' macabra. Bayeux, ha comunque anche altro da offrire, oltre al cimitero Britannico,vanta un notevole patrimonio storico monumentale, fra tutti spicca la cattedrale gotica di Notre Dame. A Colleville, veniamo subito accolti da un'atmosfera surreale, di rispettoso silenzio, mista, al candore delle migliaia di croci commemorative dei caduti, che con le loro simmetrie, esaltano ancor di più lo scempio delle guerre. Al di sotto del cimitero, seguendo un piccolo sentiero, si trova Omaha Beach teatro dello sbarco in Normandia del 6 Giugno 1944, proprio su questa spiaggia gli alleati registrano il maggior numero di perdite; sembra tutto cosi strano, allo stato attuale troviamo una spiaggia incontaminata, ed il pensiero vola a quelle immagini che hanno testimoniato uno dei più catastrofici eventi bellici tutto sommato in tempi ancora recenti, ed il contrasto, tra il passato ed il presente appare molto forte.
Il giorno seguente è arrivato il momento dell'isolotto di granito più famoso di Francia, inserito dall'Unesco assieme all'omonima baia circostante, nell'elenco del Patrimonio dell'Umanità, niente meno che, Le Mont Saint-Michel. Con i suoi 80m di altezza, lo vediamo già dall'autostrada, finchè nelle vicinanze, sprigiona tutto il suo fascino in virtù della bellezza architettonica e del paesaggio circostante, che legato al flusso delle maree, con i loro 15m di dislivello regolano l'isolamento del luogo.




Finalmente, troviamo una giornata soleggiata, anche se le nuvole sono sempre in agguato, marciando veloci e repentine. La marea è talmente bassa che non si scorge neppure il mare all'orizzonte, cosi, complice il bel tempo, ne approfittiamo per circumnavigare l'abbazia a piedi. L'intero giorno, trascorre per la visita dell'abbazia e delle mura, il luogo al suo interno e molto suggestivo e caratteristico, uniche note dolenti a mio avviso sono il proliferare di negozi e ristoranti e l'enorme massa di turisti (me compreso) che invadono l'isola e rende la visita una lenta processione. Lasciamo l'isolotto per fare ritorno la sera stessa, e finalmente ci gustiamo una Mont Saint-Michel quasi solitaria.

Ferragosto, ci lasciamo alle spalle Le Mont Saint-Michel e la Normandia, passiamo il metaforico confine e arriviamo in Bretagna, più precisamente Saint Malo, cittadina portuale un tempo base corsara, che nella seconda guerra mondiale a causa degli scontri e bombardamenti ne causò la distruzione del 80% dei suoi edifici.Perfettamente ricostruita, Saint Malo offre tutt'oggi caratteristiche strutture antiche, in sintonia con l'ambiente; i bastioni che la circondano, offrono una visione della città e del paesaggio circostante a 360°, offrendo, scorci di notevole bellezza.




Ripartiamo nel pomeriggio, direzione Cap Frehel, nel tragitto sostiamo a Dinan, a mio avviso una delle più belle cittadine medievali fino ad ora incontrate, con borghi caratteristici e ancora intatti dove il tempo sembra si sia fermato. La tabella di marcia è incessante, arriviamo a Cap Frehel, una riserva ornitologica tra le più ricche della Bretagna, l'omonima falesia domina il mare da un'altezza di circa 70 metri, immersa in una brughiera selvaggia ed incontaminata, lasciamo la macchina e percorriamo uno dei sentieri che in circa mezz'ora ci porta a destinazione. Ad Erquy, cittadina poco lontana da Cap Frehel, troviamo "rifugio" per la notte, non prima di aver degustato le famose ostriche. Al mattino presto, siamo in cammino, abbiamo un bel pezzo di strada per arrivare a Ploumanach, da qui in poi il paesaggio costiero Bretone comincia a mutare, dal finestrino scorgiamo titaniche e bizzarre rocce di granito, da queste il nome di "Costa di granito rosa". I paesaggi si susseguono a ritmi incessanti, finchè arriviamo al famoso Faro di Men Ruz a Ploumanach, il paesaggio è veramente molto strano, rocce di forme stranissime scolpite dalla forza del vento e del mare, le quali sembrano "accatastate" una sopra l'altra.

Il viaggio prosegue, ma dopo aver visitato Roscoff, ultima località portuale, dovremmo dire addio (almeno per questo viaggio) alla costa atlantica. Roscoff segna un'inesorabile, dato di fatto, dopo aver puntato per giorni verso est, attraversando la meravigliosa campagna Normanna e la selvaggia costa Bretone, facciamo quindi ritorno verso ovest, chiudendo tra qualche giorno la nostra vacanza. Proseguiamo verso Josselin, cittadina resa celebre perché risiede il più famoso castello Bretone, onestamente il luogo non ci entusiasma, durante il tragitto attraversiamo velocemente la foresta di Paimpont, e nel tardo pomeriggio arriviamo a Rennes, città universitaria molto caotica e che ben poco ha a che vedere con i paesaggi visti e apprezzati finora, il primo giorno di ritorno ci ha un po' delusi, ma era previsto. Il giorno seguente siamo rinfrancati dalla visita di Rouen, capoluogo dell'alta Normandia, città d'arte e di storia per la qualità dei monumenti e dei musei. Spicca per bellezza la cattedrale di Notre Dame e il Palais de Justice sede del Parlamento Normanno. L'indomani, siamo a Giverny, piccolo paese immerso nella campagna, dove si trova ancora oggi, in perfetto stato la casa di Claud Monet, al suo interno passeggiamo nel giardino dove l'artista trovò ispirazione per i suoi dipinti.




Ebbene si, nel pomeriggio il volo di ritorno ci aspetta, se cosi si può dire, lasciamo definitivamente un paese caratterizzato da paesaggi suggestivi e differenti tra loro, in cui natura, storia e uomo hanno saputo amalgamarsi trasmettendo sensazioni di pace e tranquillità valori che al giorno d'oggi in molti paesi industrializzati, sono oramai scomparsi.

Note tecniche: le foto cha hanno accompagnato questo articolo sono state eseguite, con Nikon D80 e obbiettivi Nikon 18-135mm Nikon 70-300mm VR e sigma 10-20mm.



Matteo Zonta, classe 1980, comincia ad esplorare ed appassionarsi al mondo della fotografia nel 2003, con apparecchiature digitali, predilige scatti di natura paesaggistica, senza disdegnare, gli altri generi fotografici. Continua tutt'oggi nello studio fotografico principalmente da autodidatta. Il suo sito è www.zontamatteo.it .



Risposte e commenti


Che cosa ne pensi di questo articolo?


Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2014 ore 12:45

luoghi magici ci sono stato lo scorso anno e ho dei ricordi splendidi sia personali che a livello fotografico:)
complimenti per la tua recensione

avatarjunior
inviato il 05 Ottobre 2014 ore 23:54

Complimenti per le foto e per la recensione. Mi ha fatto venir la voglia di tornare in quei magnifici luoghi.





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me