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Fotografia tridimensionale


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avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 7:35

L'ultima grande rivoluzione in ambito fotografico sembrerebbe il digitale ovvero l'acquisizione di un soggetto/i tramite un sensore.Anche se sono molto legato al vintage,non posso negare che sia fotocamere che obiettivi siano in continuo miglioramento.Credo rimanga una sola barriera da oltrepassare:la fotografia tridimensionale.E'un paradosso:avete presente gli schermi dove vengono proiettate le dia?Una volta usati si lasciano arrotolare su sè stessi e vengono messi da parte.Per come la penso io arriveremo ai televisori che quando si vorrà vedere il TG si srotoleranno per poi riavvolgerli.In ambito fotografico dove arriveremo?La fotografia tridimensionale sarà l'ultimo traguardo per una riproduzione perfetta e coinvolgente?

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 7:55

La fotografia tridimensionale esiste già ... è la retroproiezione ;-)

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 7:59

OPS...Caspita non ci avevo pensato.Hai ragione chiedo scusa...Capita

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 8:07

Beh in effetti è come se non esistesse Eeeek!!! visto che nessuno la conosce Triste

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 8:43

Intendi,per dire, le invertibili proiettate da dietro un pannello anzichè dalla classica proiezione frontale?

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 8:43

Intendi,per dire, le invertibili proiettate da dietro un pannello anzichè dalla classica proiezione frontale?

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 8:44

Che pirlo che sono...inserito due voltaMrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 11:56

Si.
La retroproiezione si effettua adoperando uno schermo apposito, translucido;
il proiettore è posizionato alle spalle dello schermo e per ovvi motivi proietta delle diapositive che nel caricatore sono state posizionate al rovescio;
l'osservatore è posizionato davanti allo schermo e quindi fruisce di una immagine che, letteralmente, FLUTTUA nell'aria avvolta nella più totale oscurità invece di essere più o meno malamente schiacciata su uno schermo che in alcune situazione è pure fin troppo riflettente;
il risultato è quello di ritrovarsi nella IDENTICA situazione in cui la diapositiva è stata impressionata.
È uno spettacolo unico ... che regala sensazioni semplicemente inimmaginabili!

user81826
avatar
inviato il 01 Novembre 2019 ore 12:02

Mi hai incuriosito, Paolo.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 13:33

Interessante, peccato che in rete non trovo nessun esempio o video. Puoi darci qualche altra informazione Paolo? Grazie.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 14:07

È quasi impossibile trovare informazioni in rete dal momento che, complice il cinema ovviamente, la proiezione è sempre e solo stata quella classica che conosciamo tutti e anche io, del resto, alla retroproiezione ci sono arrivato per sbaglio.
In pratica è accaduto che una trentina di anni addietro mio zio Eolo decise di organizzare una proiezione di diapositive nel suo studio fotografico.
Lo spazio a disposizione era limitato e visto che lui voleva che la cosa arrivasse a un pubblico quanto più vasto possibile pensò di proiettare direttamente sulla vetrina del suo studio e come era nel suo carattere diede subito realizzazione pratica all'idea: piazzò il proiettore, spense le luci, avviò il proiettore e via ... via con un bel niente di fatto perché il fascio luminoso attraversava letteralmente il vetro e si disperdeva all'esterno senza quasi produrre effetto alcuno.
A questo punto era evidente che ci voleva un qualcosa da applicare sul vetro che da un lato consentisse alla luce di fermarsi ma che nel contempo si lasciasse attraversare dalla luce stessa per consentire la visione dall'esterno.
A questo punto l'intuizione: i fogli traslucidi che geometri e ingegneri usavano per certi tipi di disegno tecnico potevano essere adatti alla bisogna e detto fatto: gli bastò farsi prestare un paio di quei fogli da un amico e gli stessi, una volta piazzati sulla vetrina, andarono oltre le più rosee aspettative e diedero vita a uno spettacolo semplicemente epocale!

Semplice no?

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 15:40

Una volta spopolavano anche i TV, a retroproiezione. Erano tutto fuorché eccitanti, se non per le dimensioni, mediamente superiori ai normali CRT. Di certo non avevano nulla di tridimensionale.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 16:45

La fotografia tridimensionale esiste da quasi un secolo, altro che futuro della fotografia. MrGreen








avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 16:50

Beh in effetti è come se non esistesse Eeeek!!! visto che nessuno la conosce Triste

La retroproiezione io la facevo negli anni '80 per le riunioni nei convegni, però non ha nulla a che fare con la fotografia tridimensionale visto che il proiettore proiettava una sola immagine e non due come si fa con le foto tridimensionali.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2019 ore 18:06

Ah si, le fotografie nei convegni ... uh ... e convegni di che se è lecito?

Ah, e a proposito di tridimensionalità, è risaputo fino alla noia che la fotografia NON PUO' ESSERE TRIDIMENSIONALE perché l'obiettivo da ripresa è unico e l'obiettivo da proiezione lo stesso, e pure tutti gli accrocchi mostrati appena sopra servono a poco anche perché alla fine pure i nostri occhi vedono in tre dimensioni solo in una gamma di distanze molto limitate, una quindicina di metri o poco più.
Ragione per cui quando si parla di fotografia non si parla mai di vera e propria tridimendionalità quanto piuttosto di PERCEZIONE della stessa.

E quindi, tornando a noi, hai presente, vero, la enorme differenza che si nota fra la visione di una diapositiva sul tavolo luminoso, quindi IN TRASPARENZA, e la visione della stessa in proiezione?

Ecco ... quella è l'unica condizione in cui, fotograficamente parlando, si percepisce davvero la tridimensionalità ... ed è la stessa condizione che si ritrova nella retroproiezione!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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