| inviato il 21 Ottobre 2019 ore 18:22
Ciao a tutti, sono sempre stato attratto dal digiscoping, ora che l'età avanza credo sarà la prossima mia occupazione, vorrei dei suggerimenti sull'attrezzatura, userei la 5DSr,è possibile? |
| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 18:49
La 5DSr su un costoso cannocchiale Swarovski, Zeiss, Leica andrà benissimo, ma prima di spendere molto ti suggerirei di fotografare da lontano con questa bridge, la Nikon P1000 che è in pratica un telescopio che arriva a 3000 mm:
Guarda questo confronto di Alberto Ghizzi Panizza tra Nikon P1000 contro Nikon D850: www.nikonschool.it/experience/coolpix-p1000-2.php |
| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 19:59
Per avere informazioni prova a fare un giro su "Digiscoping Italia" è un mondo affascinante qualcosa ho fatto anch'io vedi foto di gatta una delle ultime da me postate.
Non demoralizzarti è meno facile di quello che sembra  ! |
| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 20:30
Ciao Alberto,
inizio mettendola sul ridere....Il Digiscoping non è il terminal pensionistico di alcuni fotografi
Anche se onestamente siamo in pochi e di giovanotti ancora meno.
Tecnicamente è possibile fotografare con una reflex.Siccome è un binomio,dipende molto anche da che Spotting Scope o Rifrattore hai o hai intenzione d'acquistare.Detto questo la tendenza di questi ultimi anni è l'utilizzo delle Mirrorless
Peso inferiore,no vibrazioni specchio e fattore moltiplicativo sensore 2x.Tieni presente che con il mio rifrattore con focale da 430mm con Kenko 1,4 e sensore ML arrivo a 1200 mm di focale.
Ti allego il link del Ns sito,l'unico in Italia,non prospera per attività ma ci sono dentro i più grandi Digiscoper italiani e potrei dire in alcuni casi anche mondiali
www.digiscopingitalia.it
Una risposta anche li non ti verrà negata
E'ovvio anche che esistono delle differenze e dei limiti con la fotografia tradizionale.E' un modo diverso di fotografare e di vedere il mondo che ci circonda
Buona serata
Giorgio
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| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 21:14
OT Ciao Giorgio se sei l'autore delle ultime foto postate su digiscoping italia ti faccio i miei complimenti!
Fine OT
Ciao Gigi
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| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 21:28
Grazie Gigi
Fin troppo gentile...sì,sono io
Buona serata |
| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 22:23
Il digiscoping è l'attività fotografica che meno disturba la fauna perché chi la pratica è sempre ben lontano dal punto di fuga ed è solitamente un vero naturalista prima che fotografo.
Faccio anch'io i complimenti a Giorgio! A Giorgio chiedo: dato il costo enorme degli spotting delle tre marche sopra citate cosa ne pensi dell'alternativa P1000 i cui risultati sono riportati nel link che ho citato sopra? Questa bridge sembra usabile a mano libera fino a 2000mm. |
| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 22:44
A proposito di tarabuso ecco il mio primo ed unico:
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| inviato il 22 Ottobre 2019 ore 22:56
Grazie Fabrizio,mi state facendo troppi complimenti ragazzi stasera!
Ti giro parzialmente la frittata ma cmq risponderò lo stesso alla Tua domanda
E'chiaro che i tre marchi da te menzionati sono il top e necessitano di un investimento decisamente importante.Io son partito fisicamente da zero,non sapevo nulla di cannocchiali e ancora meno di fotografia, e quindi in ogni caso ho speso una badilata di soldi anch'io ma se parliamo solo del rifrattore beh...quello costa 360 euro e sappiamo tutti molto bene che con quei soldi non ci compri nulla a livello fotografico e i risultati cominciano ad essere discreti
Per quanto concerne le Bridge il mio pensiero è che sono un ottimo compromesso per chi non vuole farsi carico di troppo materiale,sono molto accessibili come prezzo e offrono focali paurose.Sulla qualità fotografica non sono in grado di metter becco semplicemente perchè nella mia breve esperienza non ho mai trovato qualcuno che la utilizzasse.Certo l'utilizzo all'estremo e vale per tutte le tecniche riduce la qualita',sicuramente anche lei avrà un range operativo dove cmq i risultati possono essere più che soddisfacenti |
user47513 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 0:18
“ Questa bridge sembra usabile a mano libera fino a 2000mm. „
Anche a 3000mm, e con tempi davvero incredibili... 1/100 e più lenti se si ha mano ferma. lo stabilizzatore è straordinario... a 2000m si può scendere anche a 1/30... La qualità del raw è molto buona e molto più lavorabile rispetto al jpeg... in condizioni ottimali con buona luce,sulla lunga distanza, da del filo da torcere anche a super teleobiettivi da 10 mila euro ....
è concepita apposta per essere usata a 3000mm e preferibilmente su treppiede e soggetti fermi o lenti.
La P900 comunque non è da meno,soprattutto per il prezzo nettamente più basso e il peso molto inferiore, ma non può scattare in raw e non ha la ghiera per la messa a fuoco. |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 0:50
Ho provato proprio la p900 per caso qualche giorno fa. La 1000 mai. Beh che fotocamera incredibile, da un parcheggio di un centro commerciale ho zoomato fin dentro una finestra di un appartamento, non so tipo 2 300 metri di distanza ed era nitido, si vedeva chiaramente la gente dentro. certo qualità cellulare o poco più ma era di sera, di giorno e o con un po' di tempo a disposizione per capire come funziona si possono tirare fuori foto impensabili. Non so se si possono fermare uccelli in volo ma per scorci di paesaggio macro e per naturalistica in genere, non di ghepardi in corsa ovviamente, penso sia una valida alternativa. Sono rimasto piacevolmente sorpreso. |
user68000 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 1:53
però, se i birdwatcher usano cannocchiali terrestri e non la P1000 un motivo ci sarà, non credete?
P.S. a chi fa birdwatching non interessa contare le barbule di una penna a 100 metri di distanza
foto e video servono per documentare e riconoscere le specie
e hanno solitamente attaccato al cannocchiale uno smartphone che gli consente di passarsi le informazioni alla svelta o caricarle su appositi siti
ciò nonostante ho visto foto e video di buon livello uscire da quegli accrocchi |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 8:20
La p900 (neanche la p1000, troppo pesante) è giustamente lo strumento preferito di chi (biologi, naturalisti) si muove parecchio sul campo e deve documentare con foto e video....
Il digiscoping è una valida alternativa, se si considera che chi fa osservazione spesso si porta appresso anche un "lungo".... Ma tendenzialmente chi conosco e fa quel lavoro preferisce binocolo e p900....
Tempo fa mi interessai al digiscoping...mi piace l'idea di fotografare con il minimo o addirittura nullo disturbo la fauna....
Il fatto è che lo avrei affiancato alla attrezzatura fotografica (uno a mio avviso non può sostituire l'altro) e i costi sono un po' troppo alti.... |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 10:01
i birdwatcher di solito si accontentano di riconoscere la specie per annotarla sul taccuino delle osservazioni, quasi mai si preoccupano di leggere gli anelli e di comunicarli; un buon binocolo o un cannocchiale sono più che sufficienti in questo caso.
Già un naturalista ha ben altre esigenze, per esempio può voler riconoscere il singolo esemplare leggendo l'anello se possibile, oppure tramite le caratteristiche del mantello o del piumaggio, ma soprattutto deve documentare le sue osservazioni.
Faccio parte di un gruppo impegnato in alcuni progetti di ricerca, non ho provato ne la P900 né la P1000, ma posseggo una più modesta e vecchia Canon SX40HS che uso quando voglio rimaner leggero e a distanza (per esempio durante i controlli dei nidificanti) e posso dire che almeno in buona luce con i suoi 840mm equivalenti fa benissimo il suo lavoro anche se a un confronto diretto non mostra più dettagli del mio 400mm. Non stento quindi a credere che quelle Nikon possano anche superare un un 600mm montato su una reflex o ML.
Inoltre negli ultimi anni sempre più spesso vedo i miei colleghi usare qualcuna di queste bridge super zoom, avvantaggiandosi del minor ingombro rispetto al classico cannocchiale e treppiede e con risultati fotografici non inferiori a quelli ottenuti in digiscoping. |
user68000 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 12:12
grazie del contributo Regolus
aggiungo il dato alle mie conoscenze sui birder, che in effetti non frequento più tanto come prima
tuttavia, quelli che conoscevo e frequentavo facevano entrambe le cose: riconoscere la specie e identificare gli anelli o altri caratteri indicativi, e tutto con tutti gli strumenti a disposizione, quindi la differenza fra birdwatcher e naturalista non l'ho mai vista (finora)
aggiungo un dato importante: il cannocchiale non consuma energia e può essere usato per lunghi periodi in continuo; un macchina foto no
la P1000 non è tropicalizzata, mentre i cannocchiali sì
e poi ci sono altri vantaggi di un cannocchiale (purché che sia di qualità), non stanca la vista, permette una buona visione anche con luce al tramonto, ecc. che una bridge non ha
in più la bridge non trasmetti i dati, o se lo fa perché dotata di modulo wifi, la batteria muore alla velocità della luce mentre trasferisci i dati allo smartphone che comunque devi avere per passare i dati altrove
in buona sostanza, credo che i birder, o i naturalisti come li chiami tu, intelligenti useranno tutti i sistemi che esistono (certi usano anche il RADAR) in modo complementare, a seconda della situazione, cercando di trarre il massimo vantaggio dalle peculiarità |
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