| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 15:51
Antonio concordo....
Se non sono ritrattista ci può stare che non conosca Avedon.....
Ps
Secondo me stiamo sprecando troppi byte per parlare di benedusi... |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 15:52
“ Con tutta sincerità, se io non mi occupo di ritratto, perché qualcuno deve criticarmi perchè non conosco grandi ritrattisti? „
Beh, Antonio, io credo che il senso non sia che si debba conoscere ogni fotografo sul pianeta.
E che "buchi" anche importanti possa averceli chiunque.
Ma credo che sia il concetto nel macro a essere significativo.
Anche io non ho interesse particolare verso il paesaggio, ma un Adams bene o male l'ho incocciato nella vita. Qualche mostra sul landscape americano mi è capitata. Anche se non è il mio genere, Minor White mi ha colpito...
Poi, come dici, anche a me mancheranno moltissimi paesaggisti interessanti e di grande spessore. Ma il punto è, sempre in senso generale, una certa apologia dell'ignorare.
Cioè, non è certo una vergogna, ma nemmeno qualcosa di cui essere orgogliosi, se si vuole dialogare e magari esprimere idee intorno alla fotografia.
Perlomeno, voglio pensare che il senso del discorso sia più o meno questo, e non mettere all'indice chiunque non conosca tutti i fotografi esistiti nell'ultimo secolo...  |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 16:13
Bhe ragazzi, vantarsi dell'essere ignoranti, è come vantarsi di avere il caxxo piccolo. Personalmente adoro acculturarmi su altri generi fotografici, anche se quello che approfondisco di più è quello di cui ho interesse, (quello che approfondisco di meno è il ritratto). Credo che avere una cultura generale sia importante, ma poi ognuno sceglie la sua strada e sceglie di approfondire gli artisti che gli aggradano, che siano più o meno conosciuti. |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 16:16
La colpa grave è quella di essersi accorti qualche volta, che si tratta di foto molto normale(mediocre), con ovazione e altrettanta soffiatura, di riferimenti culturali di superficie...
ma c'è l'ostentazione di questi atteggiamenti...fino ad arrivare allo scontro verbale nel quale se cerchi di specificare qualcosa che non puo' essere messo in discussione,si cade automaticamente fra gli assolutisti.
|
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 16:16
Mi linkate dove si é vantato quel poveraccio?
Perché al momento (anche leggendo quanto postato da Benedusi) la famosa frase e conseguente vanto non sono mai avvenuti. Io non sono riuscito a trovarla.... |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 20:02
“ Mi linkate dove si é vantato quel poveraccio?
Perché al momento (anche leggendo quanto postato da Benedusi) la famosa frase e conseguente vanto non sono mai avvenuti. Io non sono riuscito a trovarla.... „
La frase quotata è in questa pagina, però non trovo la risposta.
O è stata modificata o è stata cancellata.
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=563371&show=8 |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 20:46
Se continuo a non vederla é preoccupante? |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 20:51
N_i_c_o
Rilassati ti aiuto io.....
“Scusate Avedon chi?” |
| inviato il 13 Ottobre 2019 ore 22:50
ma pag. 8???? |
| inviato il 14 Ottobre 2019 ore 0:44
Si continua a confondere il linguaggio con il mezzo e il mezzo con il linguaggio. Benedusi sicuramente lo fa di proposito, evidentemente per qualche motivo ritiene che la provocazione sia utile (a se stesso? a chi lo legge? Non so). Sul forum invece ci si avvita intorno a questa cosa. In parte dipende dal fatto che l'aspetto tecnico della fotografia (soprattutto in era digitale) è facile da padroneggiare rispetto ad altri linguaggi (parola, disegno/pittura, musica, etc...).
Chi fa disegno naturalistico avrà bisogno di imparare la tecnica e al tempo stesso di avere conoscenze di biologia, etologia e anatomia. Non conoscere il Vasari non gli impedirà di essere un ottimo disegnatore naturalistico. Punto. Per parallelismo chi fa foto naturalistiche può benissimo essere un grande fotografo naturalista e avere un bagaglio di cultura fotografica ridotto all'osso.
Per fare un esempio concreto voi direste che Irene Kung non è una fotografa? Ha iniziato la sua carriera come pittrice, per sua stessa ammissione manca di una vasta cultura fotografica e si ispira a Caravaggio e Vermeer per la luce e Klee, Picasso e Richter per i colori. Il suo lavoro (credo) più noto, Invisible Cities, ha origine dalla lettura del romanzo di Calvino Le Città Invisibili.
Per concludere e riassumere il mio pensiero, la fotografia è un linguaggio e per fare buone foto, ossia foto che trasmettano un messaggio, bisogna conoscere la tecnica, e questo è facile, e avere qualcosa da dire e dirlo efficacemente, e questo è molto più difficile, davvero impossibile senza un buon bagaglio culturale (sia esso letterario, musicale, scientifico, antropologico, ... ). Ciò non toglie che non ci si possa divertire a fare foto per il gusto di farle, così come si può disegnare o dipingere per il gusto di farlo, senza avere la pretesa di essere grandi artisti, ovviamente. |
user175007 | inviato il 14 Ottobre 2019 ore 6:34
stare qui a compiacersi della ignoranza altrui e peggio dell'ignoranza stessa.
fatevene una ragione, si può essere fotografi anche senza conoscere Avedon, Benedussi e compagnia |
user175007 | inviato il 14 Ottobre 2019 ore 6:56
Poi bisogna chiarire il concetto di fotografo
se per fotografo si intende chi PRATICA la fotografia lo siamo tutti, da chi usa lo smartphone a chi usa una phase one, lo è chi conosce Avedon e anch3 chi non lo conosce
Se per fotografo si intende solo chi OTTIENE un risultato artistico che trasmette emozioni, anche qui prescinde il mezzo o la conoscenza di Avedon, però diciamo anche che se va bene è 1% di chi pratica la fotografia
quindi se per voi fotografo e solo chi ottiene un risultato artistico, l'altro 99% che fotografa come lo chiamiamo, perché io pensavo di essere fotografo ma scopro che per molti di voi non lo sono
Da oggi ci definiamo, fruitore di mezzo fotografico, può andar bene  |
| inviato il 14 Ottobre 2019 ore 7:38
Chi è lo scrittore? Quello che scriba chia in casa per conto suo?
E il pittore? Quello che senza sapere nulla dei movimenti artistici butta tempera su tela nella sua cantina?
Ci sono gli outsider in tutte le discipline ma sono molto pochi e hanno sempre un grande talento
Esiste il teemi e fotoamatore comunque |
user175007 | inviato il 14 Ottobre 2019 ore 7:40
Questo accanirsi sul termine fotografo e chi ha la patente per definirsi tale, mi ricorda tanto lo stesso disprezzo che hanno i chirurghi che verso gli psichiatri, entrambi Dott. in Medicina e Chirurgia
tanto che tra i chirurgi gira una barzelletta, ad un congresso di psichiatri un tizio ha un infarto, centinaia restano pietrificati sul da farsi ma non c'e tempo da perdere, fin che uno de tanti psichiatri prende la situazione in mano e urla, chiamate un medico
Ecco chiamate il fotografo, dato che io sono fruitore di macchina fotografica, chi di voi ha la patente per definirsi fotografo |
| inviato il 14 Ottobre 2019 ore 8:10
È un po' diversa perché parli di 2 categorie che comunque si basano su una laurea e uno studio specifico confrontandoli con uno a caso che in genere fa l'idraulico ma che pretende di operati di appendicite
Il primo sa più di discussione sulla post produzione tra Gardin e Lachapelle il secondo è più un confronto tra Valentino e la ferragni sulla sartoria |
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