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Acqua - sistemi di filtratura


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avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 12:14

Voglio dire basta all'acqua in bottiglia di plastica ma quella che mi arriva dall'acquedotto comunale non è di buona qualità.
Vorrei installare un sistema di purificazione .
Qualcuno ha da condividere un esperienza positiva, o al contrario negativa ?

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 12:33

Mi pare che sui sistemi di filtratura, dopo alcuni anni di entusiasmo, ci siano oggi molti ripensamenti.
Tre possibili rischi: eccessivo impoverimento dell'acqua dal punto di vista chimico; contaminazione batterica per scarsa manutenzione del filtro; rilascio di sostanze chimiche per decadimento del filtro.
Nella mia città (Bologna) ho sempre bevuto l'acqua del rubinetto.

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 13:03

L'acqua è l'elemento più importante per la nostra esistenza e deve essere di qualità e priva di contaminanti. Quella in bottiglia , proveniente solitamente, da sorgenti di profondità è sicuramente migliore rispetto alle acque "classiche" di acquedotto che solitamente si riforniscono da invasi o corsi di superficie.
I problemi delle acque in bottiglia sono legati ad un, non ancora del tutto confermato, inquinamento da plastica e da un problema a cui non possiamo più non tenerne conto: il costo in co2 per il trasporto etc etc.
Inoltre intere zone del nostro paese hanno ormai le falde acquifere compromesse da inquinanti fuori ogni tollerabilità.
Anche io già alcuni anni fa avevo cercato di risolvere il problema ma mi ero fermato perché non trovavo una valida soluzione.
Speravo e spero che qualcuno ci porti qualche esperienza positiva.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 13:25

molte cooperative includono una certa quantità d''acqua nella spesa a domicilio e purchè si raggiunga una certa cifra è gratis. Agevolazioni ulteriori per pensionati ed invalidi.
fai una spesa a domicilio ogni tanto e prendi dell'acqua in vetro con restituzione dei vuoti.
Non mi preoccuperei troppo per l'acqua della pasta.

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 13:50

Ooo concordo con te sull'acqua della pasta.
Sul vetro,purtroppo, non esiste una scelta se non acque dal costo proibitivo.
Penso al vetro come, anch'esso , una NON soluzione al problema co2 che anzi aumenterebbe, dati i maggiori pesi in gioco.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 14:28

Io mi trovo molto bene, li uso da più di 20 anni. L'acqua che mi arriva in casa non è poi così buona quindi sono stato per certi versi costretto.

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 14:36

Io sono un chimico e ho lavorato in laboratori di analisi ambientali (tra cui anche quelle dell'acqua).
Per casa mia ho scelto la soluzione del doppio impianto: 1) addolcitore a monte di tutte le utenze che evita la formazione di calcare (da noi l'acqua è molto dura) e migliora le prestazione del secondo impianto; questo ti consente di eliminare tutti gli anticalcare che usi normalmente (lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro, ecc.) e inoltre migliora lo scambio termico dell'acqua nella caldaia (risparmiando anche sul gas); 2) solo sul rubinetto della cucina, impianto di osmosi inversa , dal quale si preleva l'acqua per bere e per cucinare (ma non per cuocere la pasta, visto che questa va salata e bollita e sarebbe quindi uno spreco usare l'acqua osmotizzata). L'acqua può essere "regolata" come contenuto di sali, in modo da venire incontro a differenti esigenze (anche di "gusto") ed esiste anche la versione di osmotizzatore che permette la produzione di acqua gasata (mediante bomboletta di CO2), ma a noi non piace... Io ho acquistato la versione "slim" o carenata, che viene alloggiata sotto lo zoccolo della cucina, quindi completamente invisibile.
Ho acquistato 3 bottiglie di vetro nelle quali raccolgo l'acqua osmotizzata e la conservo in frigo.
Costo totale di entrambi gli impianti: circa 2000 euro, ma oltre all'acqua in bottiglia (e relativi residui di polietilene disciolti che comunque assimili), come detto, non compri più gli anticalcare, risparmi sui detersivi (ne occorrono minori quantità) e sul gas per il riscaldamento.
Spese di gestione/manutenzione per una famiglia di 4 persone: circa 6 euro al mese di sale (per rigenerare l'addolcitore); circa 80 euro all'anno per sostituire le cartucce dell'osmosi inversa; circa 200 euro (dipende dal sistema) ogni 4 anni per sostituire le membrane dell'osmosi inversa.
Se la manutenzione è fatta correttamente nei tempi stabiliti, non c'è alcun rischio (o almeno è trascurabile) di contaminazione del sistema.
P.S. Chimicamente è più corretto parlare di "filtrazione".
;-)

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 14:43

mamma che fucilata! Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 14:43

mamma che fucilata! Eeeek!!!

In che senso?

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 14:48

nel senso che mi sembra una fucilata come costi iniziali e costi di mantenimento.
forse giustificabile in una località che fa particolarmente a botte con il Ca, ma per il resto d'Italia credo non avrebbe senso.


se abiti in condominio cercherei di rifarmi delle spese vendendo la tua acqua in bottiglie di vetro. :-P

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 15:05

Vedi Ooo nella vita è tutta questione di priorità.
Per me spendere 2000 euro (ovvero quanto un'ammiraglia) per un doppio impianto che tutela la salute mia, ma soprattutto di mio figlio e anche l'ambiente (di plastica da smaltire ormai se ne parla abbondantemente in questi mesi...) non è un costo eccessivo, anzi lo Stato dovrebbe, almeno in parte, rimborsarlo, ma questo è un altro discorso... Onestamente preferisco spendere per queste cose, investendo nella salute, piuttosto che per l'ultimo modello di smartphone o per una nuova auto.
In merito ai costi di mantenimento se 200 euro all'anno ti sembrano troppi, pensa che da questi vanno sottratti i soldi per acquistare le casse d'acqua (fornitura annuale) e i prodotti anticalcare...alla fine vai in pareggio!

Per quanto riguarda, la durezza dell'acqua, ti posso assicurare che più della metà degli acquedotti italiani eroga acqua troppo calcarea (ricca in sali di calcio e magnesio). Ad ogni modo, ove l'acqua non presentasse questa criticità, si può tranquillamente optare per il solo impianto di osmosi inversa.
;-)

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 15:08

hai detto che sei un chimico.
Per curiosità, fai analisi periodiche chimico-fisiche e di conta biologica su quanto produci?
intendo analisi di laboratorio.

hai mai fatto un esame colturale delle membrane o di altre parti?

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 15:22

Ho detto che sono un chimico, non un biologo...
infatti faccio analisi periodiche su conducibilità, durezza e pH dell'acqua che bevo, per verificarne la potabilità (in senso chimico) e il funzionamento degli impianti. In più a breve darò un campione ad un mio collega che ha un laboratorio privato (anche per le analisi batteriologiche) per un'analisi completa.
Comunque, non capisco dove vuoi andare a parare... hanno chiesto un consiglio e io sto dando il mio, che ritengo essere, senza offesa per nessuno, abbastanza studiato, ragionato ed elaborato.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 15:26

voglio andare a parare sul fatto che tanta spesa a mio parere necessita di una verifica per essere giustificata.
gli esami colturali li puoi affidare ad un laboratorio.
devi procurarti i recipienti sterili adatti, per oggetti


e per striscio


per conoscere quanti e quali ioni sono contenuti potrebbe bastare uno studio veterinario.
un chimico-fisico su urine costa 10 euro, proverei a chiedere.

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2019 ore 15:33

Antonche un paio di domande: che differenza c'è tra le cartucce per osmosi inversa e membrane per osmosi inversa?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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