| inviato il 10 Settembre 2019 ore 14:43
Ieri mi è capitato di fare foto a una festa in una condizione di luce molto difficile, ovvero nelle ore del tardo pomeriggio / crepuscolo di una giornata nuvolosa, con luce "fredda/blu" proveniente dall'esterno ben presente (eravamo in una terrazza verandata, quindi ampie finestre su 3 lati) e luce interna artificiale con lampade dalla tonalità gialla, non giallo ambrato, proprio giallo tipo "segnale stradale lampeggiante". L' illuminazione era quindi orrenda e per fortuna si tratta di poche foto ricordo, ma vorrei essere preparato in caso mi si presenti in futuro l'occasione di fare foto "importanti" in situazioni difficili. Avendo scattato in RAW pian piano ne sto venendo fuori, applicando correzioni selettive in zone diverse delle foto, ma è un lavoro non da poco per me che sono una capra in PP, e in alcune foto mi è difficile gestire la transizione fra le aree con wb differente... mi chiedo se esistano degli stratagemmi per addomesticare le luci in queste situazioni al momento dello scatto, così da non dover perdere tanto tempo in post. Mi viene in mente il flash (non ci avevo pensato sul momento) ma attualmente il mio corredo ha solo il popup della macchina... sarebbe bastato per un'ambiente di circa 4x5m? Grazie |
| inviato il 10 Settembre 2019 ore 15:20
non vale assolutamente la pena fare più scatti in situazioni come quelle che hai detto, sarebbe solo un'inutile complicazione. Impara a postprodurre correttamente, la regolazione del bilanciamento del bianco e della tonalità sono un settaggio banale, basta fare un po' di pratica. Se la scena è molto critica puoi anche agire selettivamente sulle tonalità dei colori primari per addolcirle. Ti consiglio di fare esperienza con le notturne per velocizzare il processo di apprendimento, non c'è nulla di meglio di qualche notturna con all'interno varie luci di tonalità diverse per imparare bene a regolare il wb. |
| inviato il 10 Settembre 2019 ore 20:17
Stasera ho fatto alcune prove alla stessa ora, con luce artificiale mista a luce esterna del crepuscolo. Nel bilanciare i colori a mio gradimento, in modo da evitare la forte dominante gialla ma preservando un pò di calore della scena, ho notato che, almeno in questa situazione, kelvin e shift sull'asse ambra/verde vanno di pari passo, ovvero aumentando i kelvin si va a creare una dominante verde, quindi occorre shiftare il wb verso il rosso... Ho fatto una prova fotografando un foglio bianco sotto l'illuminazione del caso, usandolo poi come campione per lo strumento (pipetta) di lightroom... così facendo si ha un buon punto di partenza, però un pò troppo clinico e freddo... ovvero viene annullata del tutto l'illuminazione ambientale... Devo dire che riguardando mie foto precedenti, non ho mai fatto caso a quante e quanto fossero sbagliate in caso di illuminazione artificiale... questo un pò mi scoraggia, perché mi fa capire quanto poco io abbia imparato nei miei 3 anni di digitale, ma d'altra parte mi rincuora perché vuol dire che piano piano un pò di occhio lo sto facendo. Per esempio di recente non riesco più a usare il formato jpeg per le foto, perché mi saltano sempre all'occhio cose che non mi trovano in accordo col software della fotocamera, vuoi sui colori, vuoi sull'esposizione o il contrasto, vuoi sulla gestione di nitidezza e rumore... mentre tempo fa tranne in situazioni di grande contrasto fra luci e ombre, non sentivo la necessità di scattare in raw... Indubbiamente dovrei fare tanta più pratica, sia di scatto che di postproduzione, ma il tempo a disposizione è sempre troppo poco... |
| inviato il 10 Settembre 2019 ore 21:56
Puoi convertire in B&N se i colori sono cosi brutti come dici e se la composizione funziona non servono a niente....ma ha volte proprio il contrasto luce fredda/calda se saputo sfruttare gia allo scatto con un soggetto adatto puo dare foto molto interessanti cromaticamente parlando.....se no se proprio vuoi correggere i colori non vedo altra soluzione che una wb selettiva per zone effettivamente assai fastidiosa a realizzare. |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 9:25
Non ti preoccupare, alla fine 3 anni sono pochissimo per imparare veramente a fotografare postprodurre , piuttosto Direi che sia un ottimo punto di arrivo quello di ammettere i propri limiti e cercare di lavorare per superarli, invece di nascondersi dietro un dito o pensare di saper far tutto. |
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