| inviato il 19 Settembre 2019 ore 9:36
“ È un biglietto da visita nulla di più „
Vincenzo... ni 
Siamo sempre al punto nodale: che ne faccio di un sito?
Tralasciamo il piacere personale: per quello va bene tutto, ma proprio tutto.
Ma se parliamo di un uso che abbia una finalità (solitamente commerciale, ma non solo)...
Oggi, e qualunque esperto credo te lo confermerebbe (esperto di marketing, non di grafica o informatica...), nell'uso contemporaneo del web il sito "vetrina", oppure biglietto da visita come dici, è una scelta assolutamente errata.
Sarebbe lungo farne un trattato, ma l'idea è che se ti porto su un sito, lo vedi e stop, poi ne vedi un altro milione e già ti sei dimenticato.
Quindi dovresti fornire ottime ragioni a fare qualcosa, predisporre il sito affinché, magari, il visitatore possa "agire" subito in qualche modo.
Un sito, al di la delle questioni tecniche che molti già hanno indicato, è comunque uno strumento di marketing, e ne segue le regole.
A partire da una caratterizzazione, una (eventuale) specializzazione. Un'informazione chiara a chi lo visita, che possa fargli pensare "non è il milionesimo tra un milione".
Concretamente: se fai matrimoni (e col sito vuoi trovare clienti e vendere matrimoni) non devi affatto fare un biglietto da visita.
Devi convincere della bontà i quello che fai. Idealmente devi avere testimonianze di gente che dica che sei bravo e fai matrimoni bellissimi. Devi far capire se costi poco o se offri qualità alta a chi vuol spendere di più.
E dovresti avere nel sito una qualche azione che il visitatore possa fare (per conoscerti meglio, per contattarti subito, per ricevere un qualche vantaggio...).
E magari, a seguito di questo, utilizzare l'email marketing, usando il sito per raccogliere contatti.
Anche senza essere esperti, è chiaro che ragionare così ti porta a fare un sito diverso.
Ti porta magari a capire che mettere foto in risoluzione troppo alta serve solo a far scappare i visitatori perché le pagine non si caricano. O che è meglio avere qualche foto in meno e scrivere efficacemente cose che siano utili allo scopo.
E così via.
Ripetiamolo fino alla noia: non è il caso di Felix e di nessun fotoamatore che si crei un sito per piacere personale.
Ma se dal sito vuoi qualcosa, di qualunque tipo, creare un sostanziale biglietto da visita non è oggi sufficiente  |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 9:41
che poi, per definizione, il biglietto da visita ha una sua utilita' se lo dai personalmente ad un cliente durante un incontro. Altrimenti, se lo lasci per esempio sul bancone di un bar, e' piu' probabile che qualcuno lo prenda per farsi il filtrino del cannone... |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 9:44
“ Altrimenti, se lo lasci per esempio sul bancone di un bar.. „
Giusto esempio Salt: un sito fatto con buoni criteri di marketing è un biglietto da visita che userò per trovare soluzione ai miei problemi.
Fatto senza criteri, sarà il centesimo biglietto da visita che mi dimenticherò dopo 5 minuti, trovato sul bancone del bar...
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| inviato il 19 Settembre 2019 ore 10:01
Faccio due considerazioni:
- un sito web per funzionare (in termini di marketing, attrarre nuovi clienti, suscitare il passaparola, ecc.) deve essere professionale e ricco di contenuti di qualità
esempio: inspire.peter-coulson.com.au/
- uno che campa con la fotografia di sicuro non ha il tempo (e nemmeno gli skill) per concepire, realizzare e manutenere un sito professionale
- di solito nell'ambiente della professione il lavoro arriva attraverso il network di relazioni, non perché c'è un bel sito web online ...
Perciò il sito "fai da te" va bene per i fotoamatori e per i piccoli professionisti che non possono fare di meglio, non certo il "fai da te" vale per i professionisti cui non basta il tempo nemmeno per svolgere tutti i lavori che hanno.
A monte di tutto, attualmente i siti web non tirano più quasi niente, i magazines online nascono e muoiono e non fanno soldi, i blog sono superati e i forum in estinzione (Juza è uno dei pochi sopravvissuti).
Oggi funzionano solo i Social Network e Youtube.
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| inviato il 19 Settembre 2019 ore 10:07
“ A monte di tutto, attualmente i siti web non tirano più quasi niente, i magazines online nascono e muoiono e non fanno soldi, i blog sono superati e i forum in estinzione (Juza è uno dei pochi sopravvissuti).
Oggi funzionano solo i Social Network e Youtube. „
Io direi piuttosto che un sito o è parte di un sistema (e in questo ti do assolutamente ragione rispetto al ruolo dei social) o non serve.
Se fa (bene) parte di un sistema, a seconda del tipo di business, può rimanere centrale rispetto all'ottenimento di risultati.
Personalmente ti garantisco che (in area diversa dalla fotografia, il mio sito personale è comunque un gioco o poco più) il sito web resta per me uno strumento d'eccellenza per l'acquisizione e per la gestione ordinaria del lavoro coi clienti. Ovviamente ponendosi come anello di una catena di lavoro più articolata. |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 12:08
Francesco scusami se non sono stato molto chiaro. Un sito web può avere mille scopi e tutto dipende cosa ci vuoi fare e a chi ti rivolgi. Detto questo se lo scopo è commerciale (in cerca di potenziali clienti) sarebbe saggio rivolgersi ai professionisti del settore e non al fai da te ma come ben sai i costi cambiano e anche i risultati. Scelta della grafica, delle immagini e cura dei testi sono fondamentali per attrarre l'attenzione del pubblico (non so che così definirlo) a cui vogliamo rivolgerci. Il mio sito ad esempio è molto semplice e senza pretese, non devo vendere workshop o altri interessi commerciali, non parla di tecniche sulla fotografia (non ho le competenze per farlo).Nasce per cercare di dare un senso a ciò che faccio (raccontare con le immagini il quotidiano) consapevole che quegli scatti pubblicati singolarmente su juza o altri social non sanno di niente. Se non ho inteso male quel gattaccio di Felix intende un lavoro simile senza pretese particolari e oggi giorno tutto questo può farlo chiunque senza grosse spese e un po' di tempo da dedicargli. Sicuramente se lo scopo è tutt'altro le cose cambiano. |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 12:53
“ Se non ho inteso male quel gattaccio di Felix intende un lavoro simile senza pretese particolari e oggi giorno tutto questo può farlo chiunque senza grosse spese „
Assolutamente Vincenzo!
Anche io, mi pare, ho sempre specificato che tutta una serie di cose dipendono dallo scopo di un sito, e che certi criteri hanno senso, ma solo se c'è una data finalizzazione
Per aggiungere carne al fuoco, visto che si parla anche di questo...
Certamente le competenze esterne possono (devono) esserci, in un lavoro di un certo spessore.
Ma in realtà, proprio per quanto riguarda i contenuti, il ruolo dell'imprenditore è centrale e non può essere sostituito.
Io credo che l'imprenditore di questa epoca dovrebbe avere un certo grado di competenze nel marketing e nella comunicazione, tali da renderlo il primo e principale protagonista, per esempio, dei testi che produce.
Solo per fare un banale esempio... se un blog è essenziale, non troverai mai un terzo che possa veramente esprimere te, le tue competenze e la tua credibilità al posto tuo |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 13:29
OK. ... ma tutta questa serie di competenze richieste per piazzare delle foto sul mercato fa riflettere: esse sono complicazioni imposte dall'andazzo dei tempi moderni che pesano sulla parcella finale del fotografo, e il tragico e' che ne hai bisogno anche se sei molto bravo, altrimenti non ti bada nessuno.
Ma una volta, come facevano ??? |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 13:40
Avete dato un occhio al sito proposto da Gr8wings?
Cosa vedi ?
In sequenza:
0) 4 link + join e login
1) Il nome
2) lo slogan che fa mood
3) gnocca
4) ti chiede soldi
6) gnocca
5) tutorial
6) ti chiede soldi
In fondo alla pagina:
Un'altro invito a loggarti & il nome degli sponsor ( e stica che nomi !! ).
E' fatto per fare soldi !!!!! E le foto ? |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 13:45
Per quanto riguarda i blog mi trovi perfettamente d'accordo se gli scopi sono commerciali (azienda in genere) affidare i testi ad un copywriter fa la differenza. Anni fa studiavo l'estetica delle pagine web per alcune agenzie (metà anni '90 circa) ed era tutto diverso. Il sito di un'azienda raccontava la sua storia, parlava dei suoi prodotti, i materiali utilizzati, la lavorazione ma non dei costi... però in base al contenuto del sito ci si poteva fare un'idea ben precisa poi era compito dei punti vendita parlare di costi. Oggi non è più così, mettere in mostra i prezzi del prodotto è d'obbligo per vendere come il proporre sempre nuove offerte. Lo so tutto questo poco c'entra con il post ma era un' esempio di come cambiano le strategie di comunicazione nel web e come sia stato messo da parte il lavoro dei copywriter. |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 14:18
“ Ma una volta, come facevano ??? „
Jacopo, una volta le cose stavano diversamente. Tutto qui.
Quello che tu indichi non è "il tragico", ma la ovvia conseguenza della direzione che ha preso il mondo.
Nessuno è obbligato a seguirla. Ma se poi si lamenta che il lavoro "non è come una volta" e parallelamente snobba gli stumenti essenziali oggi... beh, l'unica cosa che mi viene in mente è: peggio per lui
Siamo seri: a un rappresentante che voglia contestare l'uso dell'automobile, che gli puoi dire?
“ ...come sia stato messo da parte il lavoro dei copywriter. „
In realtà Vincenzo, e se ascolti praticamente tutti i guru del marketing ne hai conferma, l'arte dello scrivere è oggi importante come non mai.
Solo, cambiano modi e tempi, e se fai impresa devi necessariamente appropriartene, poco o tanto.
L'imprenditore che sa far bene solo la sua arte, banalmente non basta più.
Non basta saper cucinare o saper produrre accessori in metallo. E non basta più saper fare fotografie...
(parlando sempre di vendere od ottenere glorie varie) |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 15:10
"Non basta saper cucinare o saper produrre accessori in metallo. E non basta più saper fare fotografie"... purtroppo in molti non l'hanno ancora capito. No si tratta dei tempi che son cambiati perché è sempre stato così.
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| inviato il 19 Settembre 2019 ore 15:21
“ "Non basta saper cucinare o saper produrre accessori in metallo. E non basta più saper fare fotografie"... purtroppo in molti non l'hanno ancora capito. No si tratta dei tempi che son cambiati perché è sempre stato così.MrGreen „
In qualche misura è vero Vincenzo: niente di nuovo sotto il sole
Per un verso...
Per un altro (che sarebbe comunque impossibile affrontare in modo compiuto qui), è molto diverso da com'era fino a non troppo tempo fa
E chiunque, qui, abbia un'esperienza imprenditoriale (che non sia magari quella del fornaio di un piccolo paese) lo sa bene: o per le trasformazioni che ha adottato, o viceversa per le grandi difficoltà in cui si trova... |
| inviato il 19 Settembre 2019 ore 16:25
Secondo me, oggi come oggi fare solo un sito vetrina è inutile primo perché esistono siti e piattaforme dove esporre la tua vetrina, secondo perché penso che la fotografia ormai, da sola, non vende più come una volta.
A meno che non sei un genio, a meno che non catturi veramente situazioni fenomenali, se ti limiti a fare belle o anche ottime foto di paesaggi, animali o ritratti, hai troppa concorrenza e troppi siti dove acquistare foto simili magari anche a prezzi più vantaggiosi.
Quello importante, adesso come adesso, è la storia che c'è dietro, la tua e come la racconti: se sei bravo a raccontarla con le foto soltanto, bene, altrimenti devi offrire qualcosa di più, devi crearti il personaggio che, per un motivo o l'altro, si eleva al di sopra della massa di "fotografi" odierni.
Un sito dovrebbe rispecchiare questo e cercare di accattivare chi lo visita a scoprire di più.
E per questo c'è il blog, ok, ma pensiamo che più andremo avanti e più i video saranno importanti (youtube è il motore di ricerca delle nuove generazioni e anche FB si è adeguato dando importanza ai video) e adesdso come adesso un canale youtube per un fotografo è quasi un must.
La domanda è: momentaneamente c'è bisogno di u sito, qualunnque esso sia, e di video... ma quale sarà la prossima mossa? |
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