| inviato il 17 Settembre 2019 ore 22:21
Manuel, la crescita dei social ormai è diventato un dato di fatto ineludibile. Persino a me (che sono abbastanza refrattario) capita di cercare autori interessanti su queste piattaforme.
Poi sono d'accordo con te: è un lavoro. D'altra parte si sa che il fotografo si guadagna la pagnotta dedicando il 20% del suo tempo a fare foto. Il resto è promozione e burocrazia.
Photoshelter è molto interessante. Ha una serie di strumenti pensati per il rapporto con i clienti, tipo gallerie con password. Ha le funzioni di e-commerce anche se si tengono una percentuale. Cura il SEO.
Può essere interessante per il professionista che non è legato ad agenzie ma fa da solo.
Naturalmente costa ma non esageratamente. Se uno ci lavora si giustifica.
Ce ne saranno altri così...
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| inviato il 17 Settembre 2019 ore 22:22
"aggiungo che molto dipende da quello che si vuole fare: se si vuole lavorare di fotografia e tutti i suoi contorni, essere sui social è un lavoro non pagato, direttamennte, ma che deve essere fatto."
"In ogni caso, su qualunque piattaforma si decida di "spingere" bisogna essere presente e lavorarci, se no rimane una piccola soddisfazione personale fina a se stessa."...due punti da tenere sempre presente. . Bello il sito Manuel, complimenti. |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 22:26
Grazie Ale
pensavo di provare a vendere su 500px ma proprio non mi piace il sistema, il dover "essere costretto" a dedicare al sito ore al giorno per avere visibilità, ma è come funziona tutto oggi...
Darò un'occhiata a Photoshelter |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 22:26
Grazie Vincenzo, di cuore :) |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 22:36
Ma comunque il sito su Photoshelter rimane il tuo sito personale... i clienti lì sopra li devi portare tu... |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 22:52
Ah... |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 23:02
Però se guardi tutte le caratteristiche, vedi che ha molte cose interessanti per un professionista.
Anche alcune template sono molto belli... |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 23:04
Ci stavo dando unn'occhiata, il discorso di integrare l'e-commerce con il sito sembra interessante soprattutto perché ti togli tutta la menata dello stampare e spedire (io vivo in Svezia e molti clienti sono in Italia).
Poi, una volta che crei il portfolio e lo aggiorni quando hai materiale, diciamo che sta lì e non serve "perdere" tempo a mettere likes e commentare come su altre piattaforme... o sbaglio? |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 23:19
Sì, questo sì. Ti rimane senz'altro il lavoro di promozione delle immagini sui social se ti interessa. Ma mi pare che in gran parte si possa fare da dentro Photoshelter.
Il sistema delle gallerie è interessante perché a partire dal tuo archivio, puoi creare selezioni diverse per scopi (clienti) diversi. E il contenuto è aggiornabile. Questo senza duplicare il materiale sul sito.
Ad esempio se mandi ad una redazione il link ad una galleria che si chiama "le mie novità" (titolo orrendo...), successivamente tu puoi cambiare il contenuto e loro nel tempo vedranno cose diverse aprendo sempre lo stesso link.
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| inviato il 17 Settembre 2019 ore 23:40
Ecco. E come ti trovi?
Bella Venezia a la Giudecca. |
| inviato il 18 Settembre 2019 ore 0:21
Io ho preferito non puntare su un sito particolarmente "fotografico" come struttura, nel senso di essere fondamentalmente strutturato in funzione di gallerie varie (che comunque ci sono, senza esagerare...)
Cercando magari sottolineature su quello che per me può essere funzionale in un paio di direzioni, senza troppa preoccupazione, per esempio, di avere immagini di particolari dimensioni o template troppo creativi per la loro visione.
Ha un blog, ma per le ragioni dette prima, non viene sfruttato nel modo più funzionale oggi, ovvero con un costante aggiornamento, ma attraverso un numero relativo di articoli, prevalentemente orientati a esprimere un punto di vista sulla fotografia coerente col resto.
In pratico, l'idea è quella di tramettere un approccio e un modo di intendere la fotografia (auspico) in una visione unitaria. Che tanto, comunque vada, con un sito raccontiamo noi stessi |
| inviato il 18 Settembre 2019 ore 7:48
Non esistono pasti gratis su internet.
Pensare che basti mettere li le foto e dedicare mezz'ora al giorno per ottenere visibilita' e' una pia illusione.
Oggi il prezzo della visibilita' e' carissimo.
E' la componente fondamentale su cui poi puoi innestare tecniche di neuromarketing. Le uniche efficaci per vendere oggi. Quindi essendo la visibilita' indispensabile e piuttosto rara e' molto cara.
Nel marketing si arriva a pagare cifre importanti per ogni contatto.
E' difficile immaginare quanto costi il singolo contatto. Spesso una consistente parte del prezzo di vendita e' composto proprio da questi costi.
A volte addirittura, il costo di promozione e' molto superiore al costo del prodotto stesso. Per esempio le acque minerali. Quando compri una bottiglia, paghi la sua pubblicita' non il prezzo dell'acqua e della bottiglia.
Bello il sito.. e' una buona idea..
ma, se vuoi fare passaggi e salire di ranking, ti conviene cominciare a ragionare subito in termini commerciali di costi-benefici.
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| inviato il 18 Settembre 2019 ore 9:31
Ale z
Mi trovo che mi sembra facilmente customizzabile lo volevo semplice lineare a basso costo sia di dispendio di tempo che di danaro . Spendo c.a 60€ all'anno il dominio è dove c'era il vecchio sito su Aruba poi rediretto. Lo uso perché bene o male ne ho sempre avuto uno, ma nn mi ricordo nemmeno di averlo.
Ciao
Rob |
| inviato il 18 Settembre 2019 ore 10:16
Se il sito deve avere finalita' commerciali, quanto scritto sopra da Salt ritengo sia piu che condivisibile.
Serve tempo e denaro...e va considerato parte della propria attivita'. Quindi il discorso di dedicarci meno tempo possibile non funziona.
Se invece deve essere solamente un posto dove faccio l'upload delle mie foto e nulla piu a livello amatoriale, tanto vale usare Flickr o simili.
Discorso diverso se si vuole creare un blog, ammesso di essere coscienti di quello che comporta e di avere idee tali da tenere vivo un blog almeno su base settimanale. Molti blog comunque non fanno altro che ripetere la stessa notizia ripresa da altre fonti. Infatti nascono come funghi e come tali dopo tre giorni di pioggia sono gia morti.
Interessante invece l'ultima frase di Francesco Merenda sul tentativo di trasmettere una visione da condividere. Questo puo fare la differenza tra un blog visitato ed un blog gia morto senza passare dal via. Basta ricordarsi che non saranno certo gli amici a far funzionare il blog oltre le sue prime 24 ore online. |
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