RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

.







avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2019 ore 7:04




avatarsupporter
inviato il 14 Settembre 2019 ore 8:10

“Titolo modificato Sorriso”
Ok, ma trovavo bellissimo il titolo di PinscherMrGreen
Meglio quello;-)

Sono molto soddisfatto del sistema comunque anche se il “degradatore” non degrada ho deciso che sostituirò 24 e 50 Art con i rispettivi S.
L'adattatore degrada i coglioni....metti l'adattatore ....leva l'adattatore....arimettiloMrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2019 ore 15:27

Ciascun accoppiamento tra due organi meccanici viene realizzato con delle tolleranze di lavorazione.
Già il termine "tolleranza" dovrebbe far riflettere alcuni intervenuti perché la mia, nei loro confronti, é davvero ampia.MrGreen

Le tolleranze sono sia dimensionali che geometriche.
Le tolleranze geometriche sono di diversi tipi ma, per restare in tema e cercare di circoscriverlo al massimo, mi concentrerei maggiormente su quelle di parallelismo (tra due superfici), di perpendicolarità (tra una superficie e un asse) e di concentricità (tra due assi).

Ciò detto, se esaminiamo l'accoppiamento tra un corpo e un'ottica avremo le seguenti tolleranze:
- di parallelismo tra il piano della baionetta del corpo e il piano del sensore
- di concentricità tra l'asse della baionetta del corpo macchina e l'asse del sensore
- di perpendicolarità tra la baionetta dell'ottica e l'asse dell'ottica stessa
- di concentricità tra l'asse dell'ottica e quello della sua baionetta
- di concentricità tra la baionetta dell'ottica e quella del corpo macchina

Se si frappone tra il corpo e l'ottica un qualsiasi altro oggetto quale un adattatore, un moltiplicatore di focale, un tubo di prolunga, é evidente il discorso fatto prima viene "moltiplicato" per ciascun accoppiamento e che le tolleranze vanno quindi a sommarsi ALGEBRICAMENTE.
Sottolineo ALGEBRICAMENTE e spiego perché con degli esempi (i numeri sono esemplificativi):

- se sarò "fortunato" e mi troverò una tolleranza tra quelle elencate del tipo +5 e -4 la somma algebrica sarà +1
- se sarò molto fortunato mi troverò +5 e -5 e quindi la somma sarà 0
- se sarò "sfortunato" e mi troverò +5 e ancora +5 avrò +10.

Quindi QUALSIASI elemento che moltiplichi gli accoppiamenti in QUALSIASI organo meccanico INEVITABILMENTE fa si che le tolleranze si sommino ALGEBRICAMENTE.

E' quindi evidente che l'FTZ, come peraltro un moltiplicatore di focale o un tubo di prolunga, POSSA portare a un degrado dell'immagine.
Come ho spiegato sopra la cosa non é automatica (dipende se sarò fortunato o sfortunato) ma indubbiamente l'introduzioni di ulteriori accoppiamenti introduce una probabilità ulteriore che si verifichi un degrado.

Tutto ciò senza considerare le usure dovute all'utilizzo che INEVITABILMENTE non possono fare altro che peggiorare la situazione iniziale.
Con buona pace dei soliti noti.
My two cents please

avatarsupporter
inviato il 14 Settembre 2019 ore 16:50

Hai dimenticato le variazioni di queste tolleranze in funzione delle variazioni della temperatura ambiente.
Il tuo discorso e' corretto ma bisogna vedere quanto sono considerevoli rispetto alla qualità del risultato.
Comunque credo sia già stato metabolizzato il fatto che il futuro dovrà essere senza adattatore, poi ci metteranno i loro tempi chiaro, ma il tempo prima o poi delegara' l'adattatore a fermacarte o metterà l'annuncio su mercatino.
Io probabilmente con il 300 F4 sarò stato fortunato alla roulette delle tolleranze, con il 300 2.8 VR ho fatto meno scatti e pure a mano libera, alcuni anche con TC2III, sfidando ancora di più la roulette delle tolleranze e i risultati mi sono parsi più che accettabili. Ma debbo provare un numero maggiore di scatti per confermarlo.
Su i due art sinceramente non noto grandi problemi di perdita di nitidezza, forse saranno lenti già molto nitide dirette sulla baionetta.

Per chi come te rimarrà su reflex e non passerà ad ML il problema non si pone, gli altri conviveranno questa situazione di passaggio...ma sento che c'è ne sono molti soddisfatti...saranno anche loro fortunati.

Se lo vai a dire ai sonisti che convivono con svariati adattatori immagina che succedeSorriso

user58495
avatar
inviato il 14 Settembre 2019 ore 18:40

Discorso accademico ma abbastanza privo di riscontri reali:da cinquant'anni esistono i tubi di prolunga per macro e i teleconverter:seguendo questa logica gli ultimi dieci anni dovrebbero essere pieni di persone che lamentano problemi di nitidezza...Se parliamo di tubi e tolleranze, questo vale innanzitutto per i tubi di prolunga e per i teleconverter.
Perché nella realtà non accade quasi mai?
Semplice:il termine tolleranza sta proprio ad indicare un range entro cui l'eventuale difetto introdotto è rilevabile strumentalmente, ma non affligge nella pratica la nitidezza dell'immagine.
E questo ha a che fare non solo con le tolleranze meccaniche pure, ma anche entro certi limiti ridottissimi col posizionamento delle varie lenti all'interno del corpo dell'obiettivo.Ci sono lenti che si disassano e materiali che vanno fuori tolleranza meccanica per i motivi più disparati, ma se non superano i limiti definiti dalla tolleranza stessa non succede assolutamente nulla.
Sempre parlando di tolleranza meccanica, sono proprio le reflex a riservare le sorprese più brutte, non essendo possibile nessun aggiustamento anche minimo del piano focale.Un sensore ML in grado di muoversi su 5 assi, normalmente riesce assieme al software a compensare egregiamente.Nikon possiede inoltre la possibilità di tarare finemente il fuoco ANCHE sulle ML,se le cose dovessero essere decisamente oltre la scala della tolleranza.
Difetti del genere esistono, ma il fatto che siano rari (e mi riferisco al fatto che è un quarto di secolo che si usano tubi di prolunga e teleconverter senza grosse disperazioni e lamentele),di per se fa capire come la tolleranza meccanica e ottica sia uno degli aspetti che contribuisce laddove possibile a non inficiare il risultato finale.
Poi per puro gusto di accademia si può certo dire che in quanto parti meccaniche accoppiate ci sia il parametro della tolleranza da tenere in considerazione, ma che questo quotidianamente costituisca un reale problema o lo sia nel caso degli FTZ è,al solito, una sciocchezza tutta da dimostrare.
Infatti,i commenti da parte dei REALI possessori sono tutti positivi ed escludono queste fole.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2019 ore 18:45

Tutto corretto, Maurizio.
Ma al lato pratico? Preferisci anziché venga detto "con FTZ non c'è perdita di qualita'" che si dica invece "con FTZ la perdita di qualità è risibile, ma soprattutto NON percepibile" ? Ok...diciamo così, allora. Perche questa è la realtà riscontrata da molti. E questa perdita di qualità che "puo" avvenire (ed è probabile, dato che la perfezione tra innesti non esiste) porta ineluttabilmente a sconsigliare l'uso di ottiche F con FTZ su Nikon Z6/Z7? Per conto mio assolutamente no. Questo è il punto, al di là di disquisizioni di meccanica applicata. Lo scopo vero, a mio modo di vedere, è l'immagine, la foto, il risultato... che deve essere pienamente sovrapponibile a quello ottenuto con un obiettivo F su reflex Nikon paragonabile ad una mirrorless Z corrispettiva. Questa, dall'esperienza di molti, è la realtà.
E a me questo basta e stra-avanza...

user58495
avatar
inviato il 14 Settembre 2019 ore 19:01

Presto si invocheranno teorie quantistiche e subspaziali per dimostrare l'indimostrabile...Me lo aspetto da un momento all'altro...

user58495
avatar
inviato il 14 Settembre 2019 ore 19:04

@Roomby
Veramente basta e stra avanza a tutti i possessori e utenti...Pare che solo i teorici dell'ultima ora e NON utenti abbiano da ridire...Peraltro facendo figure meschine

avatarsupporter
inviato il 14 Settembre 2019 ore 19:37

Qualcuno ha avuto modo di provare la z6 anche con ottiche di terze parti o meglio sigma ?

Grazie

user58495
avatar
inviato il 14 Settembre 2019 ore 19:38

Io col 35 1,4 ART ed è perfetta

user58495
avatar
inviato il 14 Settembre 2019 ore 20:15

P.S.
LE TOLLERANZE,di cui ci è stata data una estesa,sapiente,approfondita quanto inutile descrizione (solito atteggiamento da Guru),valgono in quanto tali anche per tutti gli obiettivi innestati direttamente e senza intermediari meccanici sulla flangia del corpo macchina.Ergo e per quanto detto,prima o poi qualunque obiettivo finirebbe per dare problemi...Vi risulta?
La teoria è una bella cosa...la pratica è ancora più bella.Vivere nella teoria pensando di farci aderire a ogni costo la realtà se va bene è velleitarismo,al peggio è una patologia mentale accuratamente descritta nel DSM IV.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2019 ore 22:04

Qualcuno ha avuto modo di provare la z6 anche con ottiche di terze parti o meglio sigma ?

Sì, con diversi Sigma (24/1.4 Art, 24-105/4 Art, 24-35/2 Art, 150-600 Sport): nessun problema, vanno tutti perfettamente.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2019 ore 22:25

Nessun problema anche con 105 Macro OS e 70-200 f/2.8 OS (quello precedente all'attuale). Ok anche con TC 1.4x

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2019 ore 22:31

Figure meschine le fa solo chi parla di cose che non conosce.
Ci sono norme UNI EN e ISO (dubito che sappiano cosa siano gli Enti UNI, EN e ISO) a supporto ma chi straparla é evidente che non ne conosce né l'esistenza (sia di norme che l'esistenza di organismi nazionali, Europei e Mondiali), né l'applicabilità di tali norme.
Nessun interesse quindi al confronto con tali soggetti.
L'ignoranza e la convivenza felice vanno spesso (non sempre) a braccetto.

Vorrei solo far notare ai soliti "soloni" che NON ho fatto valutazioni di merito ovvero NON ho mai detto QUANTO POSSA essere influente.
Ho detto che l'introduzione di un accrocchio "amplifica" il "problema".
Di QUANTO lo lascio giudicare a Voi depositari della verità assoluta.

Chi poi debba o voglia fotografare il cagnetto, con la serie S avrà "grasso che cola". Corpo e ottiche sicuramente fantastiche. Ma forse anche con un iPhone X .... chissà. Forse si sarebbe avuto lo stesso risultato ?

Ho da sempre una pessima abitudine: quando leggo un commento vado a vedere la galleria del commentatore: spesso, anzi, quasi sempre, trovo la risposta a molti dubbi.

Anche in questo caso, leggendo i vari interventi e applicando la teoria di cui sopra, ho trovato molte risposte MrGreen

user58495
avatar
inviato il 14 Settembre 2019 ore 23:04

Carissimo Guru,nessuno ha mai messo in dubbio l'esistenza di norme UNI EN e ISO e della tua enciclopedica conoscenza di tali materie,ma tu gli obiettivi li usi per fotografare o per misurarli con regolo e microscopio elettronico?
E' evidente che sei convinto di poter usare le tue conoscenze sicuramente da laureato (spero non invece frutto di un mero copia/incolla da Wikipedia),per dimostrare che il tuo Verbo è assoluto e veridico.Tale è il tuo TOTALE scollamento dalla realtà,che non riesci ad ammettere con te stesso di sostenere una tesi con dati scientifici,ma assolutamente bislacca,arrogante e priva di logica.
Ma vediamo di capirci:un oggetto si definisce infiammabile,in base a un certo numero di caratteristiche e parametri,spesso elencati proprio nelle norme UNI EN ISO.Se è infiammabile non può certo essere considerato ignifugo,per carità.Ma infiammabile NON significa che necessariamente il suo destino sia quello di prendere fuoco inevitabilmente:è parametrato in base alla possibilità (oltre certi limiti o TOLLERANZE) di incendiarsi.Questo determina la possibilità o il rischio.Ma non tutti gli oggetti infiammabili si incendiano:molti arrivano per così dire a fine vita,senza che questo accada mai o magari solo in parte.
Ecco che:INFIAMMABILE perchè può incendiarsi,non perchè DEVE.Se non accade è perchè le possibilità di innesco rientrano nelle tolleranze entro cui l'incendio non si sviluppa.
Non si può cacciare a viva forza la realtà entro i propri comodi o peggio utilizzare la conoscenza come saccenza.Si può imparare a memoria un intero volume di un'enciclopedia,ma questo non rende acculturati,nè c'è la certezza che vi ci si abbia capito qualcosa,Anzi...un tubo,visto che è di quello che stiamo parlando...
Le norme che citi descrivono,codificano,regolamentano e tabularizzano una serie di caratteristiche e di variabili,ma non predicono il futuro,nè ahimè possono essere sostituite a proprio garbo,alla realtà dei fatti.
Insistere nel farlo è sperare avventatamente di trovarsi di fronte persone che non siano della materia o che si intimidiscano al linguaggio saccente e tecnico che usi.
Malauguratamente hai di fronte a te due ostacoli di ordine diverso,ma egualmente insormontabili:la cultura ed esperienza altrui (non saccenza) e la cruda dura inderogabile indiscutibile invariabile,crudele realtà dei fatti.
Non si parla MAI di ignoranza altrui:se è il caso ci si spiega...E' una delle regole della buona educazione,ma soprattutto caratteristica SEMPRE evidente di chi non ha bisogno di sfoggiare saccenza per mettersi al di sopra e imporre a tutti i costi la propria visione vanesia,autocelebrativa e fantasiosa,ancorchè illusoria percezione della realtà.
L'umiltà,che si dice essere virtù rara e propria delle persone illuminate e in buona fede,dovrebbe far si che,di fronte all'evidenza dei fatti quotidiani,si smetta di cercare inutilmente una spiegazione nell'ignoranza altrui.
Qui chi ignora,cioè l'ignorante è quello convinto di sapere (Ipse Dixit) e che per tema di essere smentito rifiuta l'evidenza dei fatti e della realtà quotidiana.
Quest'ultima peraltro avviene,esiste e persiste in barba ai Guru.
Cioè:"di Don Chisciotte che convinto d'esser cavaliere senza macchia e senza paura,la guerra fece contro i mulini a vento,a lui parsi come cavalieri in arcione".
E,se mi permettete,questo sarebbe un titolo stupendo per un thread,altro che quello di Korra!;-)
Quanto al confronto con certi soggetti,forse dovresti prima usare uno specchio e vederti per quel che sei,non ammirarti per quel che dici...
DSM IV,comunque...e di corsa!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 241000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me