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Stampa a pigmenti di carboncino


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avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 1:06

Ciao a tutti,
Devo stampare delle immagini con dei neri molto profondi e ricchi di dettagli.

Premetto chei riferisco a stampa digitale a getto di inchiostro.
Il mio stampatore di fiducia insiste per una carta baryta al fine di valorizzare e non appiattire i neri.

Io però amo le carte opache, quindi ho preso contatto con un secondo stampatore, che lavora solo con carta 100% cotone e inchiostri a carboncino. A breve passerò per dei provini, nel frattempo però vorrei sapere qualcosa in più su come funzionano questi inchiostri e se è vero che restituiscono performance migliori sui neri. Avete avuto esperienze?

Grazie

avatarjunior
inviato il 10 Settembre 2019 ore 9:23

Up Sorriso

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2019 ore 9:37

La stampa ai pigmenti di carbone, fino a qualche anno fà era molto performante rispetto alla normale stampa inkjet, poi la tecnologia ha fatto il suo corso e oggi i neri profondi si trovano tranquillamente. La stampa ai pigmenti di carbone ha un aurea particolare, estremamente morbida e con sfumature molto omogenee, il problema è la reperibilità degli inchiostri Piezography (io usavo i K7) e il fatto che bisogna modificare una stampante per usarli (io avevo modificato una Epson 3800), inoltre bisogna usare un RIP per effettuare le stampe (QToneRip era quello più in voga) aggiungi che la stampa non era perfettamente neutra e tra una copia e l'altra poteva esserci qualche variazione.
Oggi i neri profondi li ottieni, giustamente come ti ha detto il primo stampatore con carte baritate, in primis la Ilford Gold Galerie Fibre Silk, se ti piace la carta opaca la Canson Rag Photograpique, magari reinchiostrata, è una carta con il dMax più basso tra le cotone...

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2019 ore 9:38

piezography.com/piezography/carbon/

;-)

diciamo che sarebbe meglio che ti spiegasse lui il sistema di stampa adottato... hai stampato ??'

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2019 ore 9:41

scusa abbiamo risposto assieme....ma la tua risposta è molto più dettagliata ;-)

avatarjunior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 9:25

Grazie!
Domani vado a ritirare i provini a carboncino, dopo di che valuterò se chiedere al primo stampatore un nuovo provino su carta opaca, perché mi è sembrato molto professionale, ma i riflessi della carta barita proprio non mi piacciono.

Tra la Canson Rag Photograpique e la hahnemuehle photo rag bright White ci sono molte differenze? Nella mia zona sembra che lavorino tutti con la seconda e in linea di massima sono dell'idea che lo stampatore debba lavorare con il materiale che conosce meglio....

Ultimissima cosa... Cosa si intende per reinchiostrata?

Grazie! Sorriso

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 16:27

la canson rag photograpique è una carta cotone di alta qualità, iso 9706 total acid free e clorin free, ha una base bianca neutra dovuta alla presenza di sali minerali, la Hah Brighr white non'è totalmente acid free poiche usa delle clorine come sbiancante per avere una base bianca (quasi fredda) personalmente preferisco la canson ... reinchiostrare significa che usando un rip per stampare puoi decidere di aumentare la quantità dell'inchiostro nero (max 5%) non di più ma lo deve fare uno stampatore che usa un RIP (io uso EFI) e ha esperienza altrimenti rischi di comprimere la dinmica o di far galleggiare l'inchiostro nella carta ...

avatarjunior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 18:06

Grazie mille Blve!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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