| inviato il 10 Agosto 2019 ore 20:03
La naturalistica può avere tante finalità....
Può essere documentativa, divulgativa....
Oppure può avere un taglio più emozionale, autoriale....
L'importante è che al fruitore dell'immagine sia chiara la connotazione che il fotografo ha dato....
Capita non di rado che nemmeno il fotografo abbia ben chiaro il taglio che vuole dare ai suoi scatti....
In genere gli scatti naturalistici che vedo qui su juza non mi entusiasmano, ma è una mia visione personale, totalmente diversa dal gestore del forum che invece premia un tipo di scatto che non cattura la mia attenzione....
Ma la naturalistica non è solo qui su juza |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 7:24
Ci sono vari problemi secondo me rispetto a molti ritratti:
- troppa importanza all'attrezzatura fotografica, con ricerca di nitidezze estreme controproducenti
- poca importanza a tutto il resto dell'attrezzatura e al setup (panelli diffusori, riflettori, posizionamento, distanza, potenza, bilanciamento, fondali)
- poca importanza all'interazione col soggetto e al suo studio preliminare.
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| inviato il 11 Agosto 2019 ore 8:06
Mah, la tecnologia è solamente un supporto, una foto banale rimane tale con o senza eye-af. Sta al fotografo saper sfruttare tutto il potenziale che ci viene fornito e usarlo a suo vantaggio. E' sempre valido il paragone con un bravo musicista, una chitarra da 200€ la suona ma una prs custom collegata ad un ampli valvolare la fa cantare. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 8:25
Se hai una Ferrari ti aiuta ad andare forte posto che la sai guidare , ma nessuno che ha una Ferrari la cambierebbe con una Polo .. l'attrezzatura non ti fa fare buone foto per forza ma sicuramente ti aiuta a realizzarle ... La tecnologia non è piattume .. lasciate stare juza e date un occhiata in giro e vedrete che meraviglia .. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 8:26
“ una chitarra da 200€ la suona ma una prs custom collegata ad un ampli valvolare la fa cantare. „
Si, ma non sempre bisogna dar fuoco alla chitarra sul palco in concerto.
Spesso i ricordi piu belli sono legati a chitarre da duecento euro suonate attorno al falo' sulle spiagge d'estate.
Si', appartengo alla generazione che ha potuto fare un falo' su una spiaggia.. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 8:28
Il ritratto, così come ogni genere, è diventato alla portata di tutti. Sport, ritratti, foto matrimoniali...si vedono molto più facilmente. Complice la poca autocritica, il cattivo gusto e il non accettare le critiche ed i consigli ne esce una raccolta di immagini brutte che abbassano la qualità media. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 9:32
Oggi, rispetto a ieri è cambiato parecchio il mondo in generale ...30 anni fa fare un viaggio all'estero era molto più oneroso in termini di tempo e denaro...
Oggi diciamo più o meno tutti (anche l'operaio) si può comprare una buona reflex, un programma di fotoritocco e farsi un bel viaggetto all'estero....fare reportage, visitare posti incredibili che i nostri genitori, nonni si sognavano...il tutto ben organizzato da tour operator nel giro di una settimana di ferie l'anno...
Con il digitale ti spari 1/2 tera a viaggio e poi hai materiale per tutto l'anno esistono belle modelle accessibili e disinvolte a prezzi decenti, esistono capanni studiati per fauna selvatica, internet velocizza parecchio l'acquisizione delle conoscenze tecniche e le apparecchiature ti vengono incontro con automatismi sempre migliori che ti fanno "cannare" meno foto.
Insomma sicuramente oggi è tutto più alla portata di tutti e questo ovviamente ha dei pro e contro...
Il ritratto al bimbetto povero africano è diventato alla portata di tutti e non fa più notizia, cosi come fotografare un'orso in libertà non è più un'impresa assurda ma basta pagare
A questo punto la tecnica fa da padrona, nel senso che potendo tutti fare certe foto si differenzia quello che la fa meglio e di più alta qualità tecnica....
Poi ovviamente il tutto è mediato dal mezzo di presentazione, una bella foto su juza può darsi che ad un concorso fotografico manco se la considerano e viceversa, le foto su istagram e facebook hanno un target diverso, insomma.....resta comunque il fatto che ogni tanto qualcuno (indipendentemente dalla tecnolologia del momento storico) riesce ad andare oltre la tecnica, oltre lo standard, e a trascinare appassionati ad imitarlo, a copiarlo e a spingerli a fare cose fuori dall'ordinario...bene quelli sono i geni della fotografia...e a quelli secondo me ci dobbiamo ispirare se la fotografia è una passione e non una necessità di lavoro  |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 9:49
Direi che hai riassunto appieno molti concetti comuni e dei quali tenere conto quando di osservano certe tipologie di foto. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 14:07
Ma che vi fumate? Non è che l'eye focus sta diventando. Il capro espiatorio per la desolante mancanza di idee?
La fotografia ritrattistica si è sminkiata grazie agli shooting organizzati con 2 modelle e 20 fotografi, così come la fotografia naturalistica è sminkiata dalle oasi con capanni riscaldati e trespoli ben piazzati.
Dai su... Non nascondiamoci dietro sciocche scuse.
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| inviato il 11 Agosto 2019 ore 15:20
vero |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 15:30
“ O questo preso a caso cosa significa? „
questo scatto è notevole per 2mila motivi.
se non li cogli è un tuo limite.
pazienza.
goditi qualcos'altro che riesci ad apprezzare.
davvero... qual'è il problema ? |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 15:44
@zen ma che dici? La. Mia vita va benone...
Semplicemente trovo parecchio fastidiosa la prosopopea con cui vendono trattati certi argomenti!
Fatevi le Vs foto al meglio di quello che riuscite (possibilmente divertendovi) e non crediate di cambiare il mondo. La fotografia cambia come tutto in questo mondo. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 15:48
“ così come la fotografia naturalistica è sminkiata dalle oasi con capanni riscaldati e trespoli ben piazzati. „
non solo per 4 uccelli da capanno ma anche da chi utilizza PP senza senso.
Anche la foto di ambiente è naturalistica , vedo colori moooooooooooooolto ritoccati. Dato che io non capisco un cefalo , come qualcuno ha già santificato, però resto della mia idea. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 15:58
Caligola non credo proprio che il livello basso della fotografia naturalistica sia da imputare alla post produzione...
È semmai il celodurismo, il poter dire "guarda quanto so avvicinarmi", guarda quante specie ho fotografato, il non dichiarare condizioni e luogo di scatto.... Il non sapere andare oltre il ritratto perché non si ha nulla da dire e comunicare, la mancanza di progettualità, la mancanza di cultura (in ambito naturalistico e non).... E mi fermo....
Dire che è colpa della post produzione è come dare la colpa dello scioglimento delle calotte polari alle scoregge di orsi e pinguini.... |
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