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Se Dio è bontà assoluta, da dove viene il male?


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avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 21:57

"Se l'uomo è l'opera di un unico principio sommamente buono, sommamente santo, sommamente potente, può essere esposto alle malattie, al freddo, al caldo, alla fame, al dolore, agli affanni? Può avere tante cattive inclinazioni? Può commettere tanti crimini? La suprema santità può creare una creatura peccaminosa? La suprema bontà può produrre una creatura infelice? La suprema potenza, unita a una bontà infinita, non colmerà di beni la propria opera e non allontanerà da essa tutto ciò che potrebbe offenderla o affliggerla?"

(P. Bayle, Dizionario storico-critico)



La domanda dalla quale partiamo è una domanda classica nel campo della teologia: è possibile conciliare la concezione giudaico-cristiana di Dio (buono, giusto, misericordioso, ma anche onnisciente, onnipotente, indipendente, eccetera) con la libertà dell'uomo e la presenza del male nel mondo (male fisico e morale)? L'idea di aprire questa discussione viene da un'altra discussione a questa collegata ( www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3259688 ) dove ho letto il seguente intervento da parte di Maila, che si professa testimone di Geova:

"Come ti ho già detto il male è entrato nel mondo solo per il peccato di Adamo ed Eva. Concetto difficile per te? se lascio una pentola con l'acqua bollente e ti avviso( tu Daniele che non sei un bambino) ma tu decidi ugualmente di metterci la mano dentro è colpa mia? Adamo era un essere adulto, era perfetto perchè Dio lo aveva fatto a propria somiglianza e senza peccato ma ugualmente riuscì a fare la scelta sbagliata facendosi ingannare. Figurati noi figli di Adamo che diventò peccatore, imperfetto e mortale e noi con lui. Cattivo Dio? Se così fosse la razza umana non ci sarebbe più, invece ha mandato suo figlio a salvarci e ci ha dato un'altra possibilità: la conosci? Conosci il significato della morte del Cristo? credo di no altrimenti non potresti dire che Dio è cattivo e non ci ama. Dio sarà cattivo ma ci ama proprio come un genitore che punisce il figlio, ed è giusto e la sua giustizia può portarlo a diventare cattivo per qualcuno."

Mi sono chiesto, però, come conciliare la storia raccontata qui sopra con alcuni attributi divini. Per fare una brevissima lista delle cose che, a prima vista, velocemente, sembravano non funzionare, ho scritto le seguenti obiezioni partendo da altrettanti attributi divini:

Onniscienza divina: Dio creò Adamo sapendo già che avrebbe peccato, non ci sono dubbi al riguardo (altrimenti sarebbe un Dio ignorante, non onnisciente). Quindi è cosa problematica dare la colpa ad Adamo della sua disubbidienza, proprio perché è stato creato disubbidiente. Può essere colpevole Adamo della sua natura di peccatore, se questa natura dipende da un altro? Sarebbe come considerare colpevole una bicicletta di avere solo due ruote... Per tornare all'esempio della pentola, sarebbe un po' come creare un essere a cui piacerà immancabilmente, alla prima occasione, mettere le mani dentro le pentole bollenti, e dopo averlo creato, metterlo proprio davanti a una tale situazione (un'enorme e irresistibile pentola bollente), creata ad arte, sapendo inoltre già, perché onniscienti, come andranno a finire esattamente le cose (in quanto sono stati scritti appositamente copione, scenografia, personaggi, eccetera... perché, ricordiamolo, tutto è creato da Dio e mantenuto in essere da Dio). Poi ci sarebbe il tema delle colpe dei padri che ricadono sui figli, altro tema scottante, che però per ora lasciamo cadere...

Onnipotenza e indipendenza divine: Se Dio non voleva che Adamo peccasse, Adamo non avrebbe peccato (perché Dio è onnipotente). Se Adamo ha disubbidito, se il male è entrato nel mondo, è perché Dio onnipotente ha permesso questa disubbidienza. Ma perché Dio avrebbe permesso il peccato di Adamo, se era un male così grande? Questo è un grosso problema, perché per definizione Dio vuole e persegue solo il bene e il meglio, inoltre, la sua onnipotenza gli permette di mettere in atto ogni sua volontà, mentre la sua indipendenza ci porta ad escludete categoricamente cause non dipendenti da lui. Se il peccato di Adamo è stato permesso, bisogna dedurne che era un male necessario, che forse era addirittura un bene mascherato da male...

Perfezione e immutabilità divine: Dio ha scritto e deciso, forse ancor prima di creare il mondo (si parla per metafore, sia chiaro), la storia e le sorti dell'umanità, che sono immutabili. Pensare che un Adamo, un assoluto nulla in confronto all'infinita potenza di Dio, possa alterare le sorti della creazione, introducendo il male nel mondo, rendendo meno bella un'opera perfetta e immutabile dall'eternità (la perfezione del creato), è semplicemente assurdo. Perché tutto è stato previsto e tutto è stato creato nel modo più perfetto possibile, come piacque a Dio, e viene mantenuto in essere dal potere sovrano e infinito di Dio. Nessuno potrà cambiare le sorti del mondo, forse nemmeno Dio stesso (altrimenti non sarebbe immutabile).

Potrei continuare, ma sembra già chiaro come il discorso, se affrontato seriamente e non in modo affrettato, come ho purtroppo fatto adesso, sia molto complesso. Penso che chi si professa cristiano, abbia almeno una volta nella vita sentito la necessità di affrontare questo problema. Perché le sofferenze? Perché tutto questo male? Perché il peccato? Perché molti saranno i chiamati, ma pochi gli eletti? Insomma, sono qui per ascoltare le vostre soluzioni di questo millenario problema. Sono invitate tutte le persone, credenti o non credenti, che vogliano sostenere o confutare le teorie che verranno via via presentate, mantenendo però un atteggiamento di serietà e rispetto reciproco. Come semplice moderatore, cercherò di non prendere posizione, anche se questo non mi impedirà, a volte, di fare l'avvocato del diavolo. Adesso vi lascio la parola (in particolare a Maila, se vuole gentilmente replicare).

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 22:49

Dalle tue considerazioni logiche si dedurrebbe che il male non nasce con Adamo ma è lo stesso Dio che lo crea. Se non sbaglio, c' è chi attribuisce la paternità del male a Lucifero, l'angelo ribelle.... Comunque cambia poco attribuire ad uno o l altro personaggio del racconto questo onere... Ma se è Dio ad aver creato il male ed è difficile negarlo senza negarne la paternità di tutto il creato, ciò non equivale a dire che non è buono. Il bene, la gioia il bello, la felicità non trovano una loro dimensione senza il loro contrario. Chi non ha passato brutti momenti difficilmente riesce ad assaporare pienamente quelli belli.
Il libero arbitrio, la possibilità di scegliere e cambiare strada, fanno parte di un cammino necessario che può essere gratificante quanto la meta finale. Costruirsi casa, magari con un aiutino dei genitori da più soddisfazione che trovarla pronta in regalo. Detto questo ritengo che le mie siano parole al vento, inutili ed infondate, come tutte quelle spese su questi argomenti.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 22:55

Vorrei precisare innanzitutto un cosa di fondamentale importanza: i Testimoni di Geova non hanno teorie proprie su Dio ma la loro fede ( quindi anche la mia) è basata sulle scritture bibliche ed unicamente su queste; per questo motivo ogni qualvolta sosterrò qualcosa lo documenterò con il versetto biblico relativo da cui prende origine quel determinato pensiero o verità. La Bibbia da cui trarrò i versetti è la versione basata sulla revisione inglese del 2013 eseguita dal Comitato di traduzione della "Bibbia del Nuovo Mondo" con la consultazione delle lingue originali,
disponibile anche on line.

Una seconda cosa da precisare : il titolo è "Se Dio è bontà assoluta" ma nella Bibbia non si parla di Dio in relazione alla bontà bensì si dice che Dio è' AMORE e che ci ama e si interessa di noi e del mondo. Le qualità divine che si trovano nella Bibbia riferite a Dio sono 4: Amore, sapienza, potere, giustizia. Per esercitare la giustizia occorre essere severi col rischio di essere giudicati cattivi: Dio è superiore a noi in quanto a sapienza e giustizia, pertanto i suoi giudizi non sono mai sbagliati e non sta a noi giudicarli con i nostri parametri "umani " e pertanto imperfetti e fallaci.
1Giov.:4:8
Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore .

Il concetto di "buono e cattivo" è soggettivo in quanto un padre anche se ama suo figlio profondamente può essere dal figlio stesso considerato cattivo quando giustamente lo punisce per una marachella e buono quando gli compra un gelato.

Penso che chi si professa cristiano, abbia almeno una volta nella vita sentito la necessità di affrontare questo problema. Perché le sofferenze? Perché tutto questo male?
Credo che questa domanda se la pongano un po' tutti non solo chi è cristiano ma molto spesso si hanno le idee confuse perchè le risposte possono essere tante o nessuna e se non la si cerca questa risposta con umiltà e soprattutto là dove si trova, non la si troverà mai. Io ho sempre creduto in Dio e sono cresciuta come cattolica .abbandonando poi questa religione che di risposte non me le ha mai fornite. Ho trovato queste risposte circa 1 anno e mezzo fa, quando quasi per scherzo ho iniziato uno studio biblico ho trovato il Vero Dio Geova e non senza pormi dubbi e domande e non senza conoscerne le risposte . Scusate il premabolo ma mi sembrava necessario.

Tornado alle domande "Perché le sofferenze? Perché tutto questo male?" la risposta la si trova nella Bibbia.
Ecco perché, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte,+ e così la morte si è estesa a tutti gli uomini perché tutti hanno peccato.?.?.Romani 5:12


L'uomo di cui si parla è Adamo che decise di disubbidire a Geova che lo aveva creato a sua immagine e immortale permettendogli di vivere nel paradiso dell'Eden. Adamo e sua moglie Eva si fecero ingannare da Satana, un angelo ribelle che spinto dall'invidia e dalla sete di potere, decise di prendere il comando del mondo ingannando i due umani e spingendoli con l'inganno a schierarsi dalla sua parte, dicendogli in partica che Dio loro Padre li aveva ingannati e che potevano governarsi da soli e che a differenza di quanto detto da Dio non sarebbero morti.Da quel momento satana governa il mondo con l'appoggio di coloro che sono dalla sua parte e cioè tutti coloro che non fanno la volontà e non ricercano e amano il Vero Dio. Che l'uomo non sia in grado di autogovernarsi è dimostrato da come non sia riuscito a risolvere i problemi del mondo ( ma semmai ad aggravarli)e dal mondo in cui noi oggi viviamo: un mondo alla deriva.


Gen.2:15,17 Geova Dio prese l'uomo e lo mise nel giardino di Èden perché lo coltivasse e ne avesse cura.n 16 Inoltre Geova Dio diede all'uomo questo comando: “Puoi mangiare a volontà i frutti di ogni albero del giardino,o 17 ma il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiarlo, perché nel giorno in cui lo mangerai sicuramente morirai”

Gen.3:1,5 Ora il serpente,a che era il più cauto* di tutti gli animali selvatici che Geova Dio aveva fatto, chiese alla donna: “Dio ha detto davvero che non dovete mangiare i frutti di ogni albero del giardino?”b 2 La donna rispose al serpente: “I frutti degli alberi del giardino li possiamo mangiare. 3 Ma riguardo all'albero che è in mezzo al giardinod Dio ha detto: 'Non dovete mangiarne il frutto, no, non dovete toccarlo, altrimenti morirete'”. 4 Allora il serpente disse alla donna: “Sicuramente non morirete.e 5 Infatti Dio sa che il giorno stesso in cui mangerete il frutto di quell'albero i vostri occhi si apriranno e voi sarete come lui, conoscendo il bene e il male”.f

Mi fermo qui per non mettere troppa carne sul fuoco.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 23:14

il male non nasce con Adamo ma è lo stesso Dio che lo crea.


Nella Bibbia si scrive(Vedi versetto*) che tutto è stato creato da Dio quindi anche il male. Il male però lo si può neutralizzare o renderlo impotente in quanto agisce solamente a seguito delle nostre scelte sbagliate. Dio lo ha creato ma non lo ha messo nel "mondo" è stato l'uomo con il suo "libero arbitrio" che ha scelto di conoscerlo nonostante fosse stato avvisato da Dio di cosa sarebbe successo se lo avesse conosciuto. Dio pone nel mezzo del giardino dell'Eden l'albero del bene e del male: è chiaro quindi che Dio conosceva il male ma avendolo creato lo sapeva chiaramente dominare: il male non agisce se noi non gli diamo la possibilità di farlo ma essendo imperfetti a causa della scelta sbagliata di Adamo, non sappiamo distingue il bene dal male e così il male agisce nel mondo e satana ne è felice.
* L'Iddio che ha fatto il mondo e tutto ciò che è in esso, essendo egli il Signore del cielo e della terra, Atti 17:24
Lucifero, l'angelo ribelle.
Lucifero non è un termine biblico; nella Bibbia si fa riferimento all'angelo ribelle con due titoli ( il nome proprio dell'angelo viene omesso)satana ossia ribelle, e diavolo ossia calunniatore: infatti si ribellò a Geova calunniandolo

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2019 ore 15:14

Anche io vorrei fare delle precisazioni, perchè il rischio è di giocare al telefono senza fili.
Telefono Senza Fili. conoscete il gioco? un bambino dice velocemente un frase nell'orecchio di un altro bambino, con una catena di bambini.
L'ultimo bambino dirà una frase completamente diversa dalla frase originale per effetto degli errori di passaggio del messaggio.

Bene, si tira in ballo la bibbia.
quale bibbia innanzi tutto? La bibbia contiene in sè anche l'Antico Testamento.
L'Antico Testamento è stato scritto in ebraico antico, lingua priva di vocali, fatta solo di consonanti, e nessuno sa come le parole venissero pronunciate in modo originario.
I depositati dell'Antico Testamento, cioè della Torah sono ovviamente gli ebrei.
Gli ebrei dicono che la Torah è un libro che NON parla di dio.
Tale libro descrive la storia di alcuni clan ebrei tra il centinaio di clan allora presenti. Di questi un clan è Israele. è un libro epico e dove si narrano le guerre, gli stermini, gli abusi, e la vittoria di un piccolo clan.

La bibbia dell'Antico Testamento è passata attraverso le mani degli Antichi Greci, che hanno fatto la traduzione a loro modo.
Ogni volta già tra gli ebrei c'erano traduzioni ed errori, ma con i greci molti più errori.
Poi la bibbia è passata nelle mani della Penisola Italica e lì ha subito altre traduzioni, in latino, con ancora più errori, molti dei quali non casuali ma malevoli.
In tutto si contano 1500 termini originali, storpiati, modificati, intesi in modo abusivo, o deliberatamente tradotti in modo malevolo modificando intenzionalmente il significato originale.

Alla fine si sostiene che la bibbia parla di un DIO ETERNO, e da quel libro originario si è fatto un libro sacro.
Potete immaginare la reazione degli ebrei, che si sono visti prendere un LORO libro (che poi sarebbero una serie di scritti formulati in diversi secoli a più mani), e che qualcuno ci ha costruito sopra una religione.

Caso vuole che il termine DIO nella Torah NON ESISTE, ma lo si è ricavato dal termine elohim che nessuno sa cosa significhi ma di cui si ha la certezza che è un PLURALE, quindi intanto anche mal traducendolo in modo abusivo come si è fatto non bisognerebbe parlare di DIO ma di DEI.
Altro particolare: nell'antico ebraico NON ESISTE il termine ETERITA' (olam non significa eternità). Anche questo tradotto in modo ABUSIVO.
Vi domanderete: Ma come è possibile tutto ciò?
la risposta è fin troppo facile:
togliete alla bibbia il termine DIO, toglietegli anche il termine ETERNITA' e tutti si chiederanno: MA DI COSA STIAMO PARLANDO?!? Eeeek!!!
Semplice, stiamo parlando del racconto epico di un clan di ebrei tra il centinaio dell'epoca, chiamato Israele, dove ci sono narrazioni di morte e distruzione, di stragi di altri popoli, di donne, bambini e anche degli animali appartenenti alle fazioni avverse.

Allora prima di tutto facciamo un momento un'opera di esegesi, vogliamo parlare del testo VERO, quello originale, in cui si parla di qualcosa che gli ebrei conoscono benissimo, oppure vogliamo parlare di quell'opera con interpretazioni e abusi teologici che sono asserviti per ricondurre alla regligione per il controllo dei popoli?



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il controllo dei popoli è esercitato attraverso un meccanismo molto semplice che consiste nell'offrire una 1. ricompensa . Tale ricompensa non costa neanche un centesimo a chi detiene il potere perchè consiste nell'offrire la vita eterna.
Nessuno dopo morto è mai tornato indietro a lamentarsi dicendo che era tutto falso.
Ditemi se chi ha concepito tale riconpensa non era un genio.

Differenti sono i meccanismi che hanno permesso di custodire le persone nei recinti e sono tutte opere geniali poichè hanno agito là dove l'umano è più debole e suscettibile.

Il meccanismo della ricompensa inverificabile è stato già detto.

2. altra leva è quella del senso di appartenenza cui l'uomo ha tanto bisogno.
Sentirsi sotto una grande ala protettiva rassicura perchè si ottiene un effetto corale in cui l'unione fa la forza.

3. Altro meccanismo è quello della DERESPONSABILIZZAZIONE.
Ed è attuato con la metafora PADRE-FIGLIO, PASTORE-PECORA.
Essere tutti figli di qualcuno superiore ci fa sentire dei soggetti bisognosi di attenzioni, ma al contempo ci impedisce di prendere a piene mani le nostre responsabilità.
In molte religioni esiste la possibilità di espiare, c'è il perdono.
Faccio una cavolata, chiederò perdono, mi confesserò.
Così gli uomini possono restare figli per tutta la vita e possono essere manipolati facilmente dalle scelte del potere che è sempre stato nella storia degli ultimi due millenni in connubio con la religione. (in realtà da + tempo, vedi egizi).
Però ricordiamoci che il pastore non difende la pecora dal lupo perchè è amorevole ma perchè la pecora se la vuole mungere / mangiare lui. ;-)

Allora, se vogliamo parlare della bibbia, per favore, specifichiamo se vogliamo parlare del testo originale, oppure se vogliamo parlare della bibbia latina, che è stata implementata di significati e interpretazioni teologiche assolutamente abusive e pretestuose che NON compaiono nella fonte originale.

Altra cosa,
domandiamoci perchè i colti, anche gli stessi cristiani colti e studiosi della bibbia si sputano in faccia tra di loro se qualcuno fa traduzione dei termini abusati in modo errato, mentre i testi SOMMINISTRATI al popolino contengono i termini errati.


________________________


Se Dio è bontà assoluta, da dove viene il male?

fatta la premessa sulla fonte bibblica (imprescindibile e doverosa) passiamo al cuore della domanda e vediamo alcune ipotesi:

A) dio limitato: un dio di questo tipo è soggetto al modello degli dei greci. Questi dei arrivano addirittura ad accoppiarsi con gli umani. Non conoscono il futuro, possono mischiarsi tra gli uomini anche in modo carnale, non sono assoluti e possono entrare in competizione tra loro. Di fatto un dio così è del tutto simile ad un essere superiore ad altri che può richiedere adorazione ma che non contiene nulla di particolrmente divinatorio se non agli occhi di chi si beve l'auto - acclamazione.

B) dio illimitato: un dio illimitato se mai ha un inizio parte assieme l'inizio stesso e non avrà mai fine (eternità), se non qualora esso stesso determinesse una fine totale ed assoluta. Non ha quindi limitazioni nè nel tempo nè nello spazio.
Si tratta di un dio ASSOLUTO che tutto decide e tutto determina. In questo caso quindi tale dio tutto conosce, tutto sa, poichè è lui stesso che comanda l'universo intero.
Questo dio quindi CONOSCE il passato, il presente ed il futuro di OGNI luogo nell'universo. Qualsiasi cosa esso determini quindi, per lui è come UN FILM GIA' VISTO. Il libero arbitrio umano è una sua volontà, e un dio siffatto conosce tutta la storia dell'umanità dall'inizio fino alla sua fine, qualora si pensasse che ce ne fosse una.
Dio quindi non avrebbe bisogno di attendere il giorno del giudizio per sapere come andrà a finire perchè si tratta di un dio onnipotente e sa benissimo come andrà a finire.
Un dio così quindi innescherebbe un processo nel tempo in cui gli uomini vivono in modo temporale e con molte incognite, sorprese, umane constatazioni. Ma per un simile dio non ci sarebbe nulla di sorprendente perchè lui tutto sa.
Ovviamente conoscerebbe anche il dolore, la sofferenza ed il male degli uomini, e lui stesso essendo assoluto sarebbe l'unico fautore di tutte le nostre vicessitudini.
Si sarebbe quindi esplicato per generare vicessitudini, dagli uomini vissute con connotati temporali, pur non avendo alcun dubbio su come il film si svolgerà e la storia andrà a finire.

C) Assenza di dio: in tal caso non si interpellerebbe alcuna entità superiore, ma ci sarebbe un processo evolutivo naturale tipico ed insito nella natura dell'universo.
Le nubi materiche tenderebbero a coagulare in galassie, e all'interno delle galassie coagulerebbero sistemi solari con relativi pianeti.
Tali pianeti evolverebbero a volte con satelliti e dall'iniziale calore dovuto al processo di coagulazione subentrerebbe un raffreddamento fino a quando la stella è stabile (non tutta la materia ovviamente seguirebbe questo processo, in astrofisica se ne conoscono altri).
Da alcuni pianeti potrebbe formarsi la vita poichè tra le moltissime possibilità di combinazione materica esiste quella che porta alla funzione replicativa inesatta .
Le repliche inesatte poco prestanti non sono in grado di nuove repliche mentre quelle inesatte prestanti possono replicarsi, talvolta fino a dare esseri molto evoluti in grado di interrogarsi su sè stessi e ciò che li circonda (la senzienza).
In questo caso, inutile quindi interrogarsi sull'origine della bontà assoluta o sul male cercando un dio poichè sarebbe nella stessa natura dell'universo il processo evolutivo che porta alla senzienza e la percezione del bene da ottenere e del male da cui fuggire.
In tal caso quindi la consapevolezza di sè porta a farsi domande, come quella del topic, e va ad approfondire le questioni inerenti sè stessi (non è più sufficiente respirare e riprodursi ma si sente il bisogno di una risposta agli accadimenti).

avatarjunior
inviato il 03 Agosto 2019 ore 17:00

@Alessandro Traverso

Sono qui solo per fare domande, non voglio dare risposte che non saprei dare. Se sia stato Adamo, Lucifero o Dio stesso a creare il male, non lo so, per questo chiedo lumi a chi ne sa più di me. Ma desidero che le risposte possibili siano, per essere un minimo attendibili, anche non contraddittorie, oppure che non vadano contro lo stesso credo o gli stessi principi che vengono professati. Ad esempio, tu dici "Il bene, la gioia il bello, la felicità non trovano una loro dimensione senza il loro contrario" , quindi concludi che la bontà di Dio non verrebbe intaccata dalla presenza del male, anzi. Ma io mi chiedo se per godere di questo momento - che mi trovo davanti al computer con accanto una piacevole tazza di tè a guardare belle fotografie - per godermi questo momento, dicevo, è proprio necessario che magari nello stesso istante, nel mediterraneo, un bambino rischi di affogare in mare? Un bambino magari non battezzato, che rischia quindi anche tremende punizioni dopo la morte, perché infedele? Mi dico, con che faccia potrò consolare la madre di questo bambino, dicendogli che la sua sofferenza sarebbe necessaria per la mia felicità? Onestamente, non credo che se Dio fosse colpevole anche di tremende atrocità (guerre, carestie, pestilenze, calamità naturali, eccetera), per non parlare del male morale, possa essere definito buono senza andare oltre il senso comune del termine.


@Maila

Per prima cosa, ti ringrazio della risposta. Siccome l'argomento è molto vasto, risponderò brevemente punto per punto, dichiarandomi fin d'ora non del tutto soddisfatto dalle tue argomentazioni, che a mio avviso non rispondono alle obiezioni da me già fatte. Forse rifiuti gli attributi di Dio, per questo non hai risposto alle mie iniziali obiezioni? Ad esempio tu dici

il titolo è "Se Dio è bontà assoluta" ma nella Bibbia non si parla di Dio in relazione alla bontà bensì si dice che Dio è' AMORE e che ci ama e si interessa di noi e del mondo.

Ma la Bibbia (dove posso, userò la cosiddetta "Traduzione del Nuovo Mondo") parla proprio della bontà di Dio, ad esempio: "Geova è buono e retto”. (Sl 25:8)" oppure "Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio”. (Mr 10:18)" e potrei continuare. Infatti, i cosiddetti attributi divini trovano riscontro nelle scritture, ad esempio l'onnipotenza :

Genesi 17:1
Quando Abramo aveva 99 anni, Geova gli apparve e gli disse:
“Io sono l'Iddio Onnipotente. Cammina davanti a me e sii integro.

Giobbe
42:1-17
42 Giobbe rispose quindi a Geova:
“Ora so che tu puoi fare ogni cosa,
e che nulla di ciò che hai in mente è per te impossibile.


Sulla onniscienza , potrei citare questo salmo:

Salmi
139:1-24

139 O Geova, tu mi hai scrutato, e mi conosci.
Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo;
comprendi i miei pensieri da lontano.
Mi osservi quando viaggio e quando mi riposo;
ti sono familiari tutte le mie vie.
Prima ancora che una sola parola sia sulla mia lingua,
tu, o Geova, sai già tutto quanto.
Mi stai alle spalle e di fronte, mi circondi,
e poni su di me la tua mano.
Questa tua conoscenza è troppo grande perché io possa comprenderla,
troppo elevata perché io possa raggiungerla.
Dove posso andare per sfuggire al tuo spirito?
E dove posso nascondermi per sottrarmi al tuo sguardo?
Se salissi in cielo, tu saresti là,
e se scendessi nella Tomba, là pure ti troverei. ...


Sulla immutabilità : “Io sono Geova; non cambio."(Malachia 3:6)

Insomma, non è che gli attributi divini siano solo fantasie di qualche teologo, perché è la Bibbia, più o meno velatamente, più o meno esplicitamente, che ne parla. Poi tu aggiungi:

Per esercitare la giustizia occorre essere severi col rischio di essere giudicati cattivi: Dio è superiore a noi in quanto a sapienza e giustizia, pertanto i suoi giudizi non sono mai sbagliati e non sta a noi giudicarli con i nostri parametri "umani " e pertanto imperfetti e fallaci.


Ma anche qui mi chiedo: perché per esercitare la giustizia occorre essere severi e non magnanimi? Inoltre, se i nostri giudizi fossero "imperfetti e fallaci" , come facciamo a giudicare la Bibbia stessa come fonte di autentica verità? Se fosse vero quello che affermi, noi non potremmo sapere più con certezza se un giudizio sia vero o falso. Infine, continui dicendo:

Il concetto di "buono e cattivo" è soggettivo


Dubito fortemente che tu possa trovare nella Bibbia un concetto simile. Comunque, nella parte finale della tua risposta, riproponi la storia del peccato originale. Forse non mi sono spiegato bene nel mio precedente intervento, colpa mia. La domanda era: Adamo è o non è il vero colpevole che ha dato origine al male sulla terra? Se non di Adamo la colpa, qual è l'origine del male? Per spiegarmi meglio, pensiamo un attimo ad un film, dove il personaggio principale all'inizio del film compie un delitto. Ogni volta che facciamo giare la pellicola, lui allo stesso minuto, nello stesso istante, compie sempre quel dannato delitto. Ma il vero responsabile della scena del delitto è l'attore che la recita oppure l'autore del film? Perché sul fatto che la storia del mondo sia stata scritta da Dio, sembra ci siano pochi dubbi. Lo sceneggiatore, infatti, non può che essere Lui e il finale è stato già scritto, conosciamo addirittura il numero di quelli che riceveranno il sigillo e che si salveranno: centoquarantaquattromila, tutti maschi, che sono "coloro che non si sono contaminati con donne; infatti sono vergini" (Ap 14:1-4) . Ripeto la domanda: se Dio è buono, se Dio è amore, perché tutto questo male e queste sofferenze nel mondo? Chi ne è il vero autore? Perché scrivere questa sceneggiatura così drammatica? Infine, perché si salveranno solo in pochi? Anche Gesù dice “Molti infatti sono invitati, ma pochi eletti” (Matteo 22,14).


@Ooo

Vedo adesso che hai scritto tre interessanti risposte, dammi il tempo di leggerle, più tardi, se è il caso, rispondo.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2019 ore 22:20

Ciao Apokatastasis,

grazie anche a te per la risposta. Sono appena tornata dal lavoro e ho letto quanto da te scritto. Sono un po' stanca e quindi mi riservo di rileggere con maggiore attenzione quanto da te obiettato ma per ora vorrei puntualizzare alcune cose in quanto per mia mancanza, non sono state chiarire nel mio messaggio precedente.
Le qualità divine sono quelle da me sopra menzionate: Amore, Sapienza, Giustizia e Potenza.

Queste sono le caratteristiche dell'agire di Dio: Dio agisce sempre con giustizia nel giudicare, potenza manifesta nella sua creazione e nei suoi interventi, sapienza in quanto( come si legge nel salmo che tu hai gentilmente riportato) Lui conosce ogni cosa (perchè è stata da lui creata), anche i nostri pensieri e legge il nostro cuore e Amore che guida e bilancia ogni sua azione. Questa 4 qualità non agiscono ognuna per conto loro ma in sinergia perfetta e le sue azioni sono sempre e comunque indirizzata ad un fine ultimo che è la realizzazione del suo proposito iniziale: far vivere in eterno la sua creatura "l'uomo" nel Paradiso che per lui aveva creato sotto il Suo Regno. Conoscere questo proposito è fondamentale per comprendere tutta la Bibbia e la venuta del Cristo Gesù. Cosa ne sai al riguardo? Così mi so regolare.


Oltre le caratteristiche sopra menzionate che regolano il suo agire, Dio ha anche della caratteristiche divine:
1)è un'entità reale anche se non corporea:

2Giov-1:18
Nessun uomo ha mai visto Dio


2)è Onnipotente (come da te documentato coi versetti da te riportati) ed infatti il nome stesso Geova significa "Egli fa divenire”. Questa definizione si adatta bene al ruolo di Geova quale Creatore. Geova ha fatto venire all'esistenza l'universo e gli esseri intelligenti e continua a fare in modo che la sua volontà e il suo proposito si realizzino: Egli tutto può.

3)Dio inoltre è Eterno : è sempre esistito e sempre esisterà

Salmo 90:2
Sin da prima che i monti nascessero,
da prima che tu dessi alla luce* la terra o generassi il mondo,+
da sempre e per sempre, * tu sei Dio.+

Riv.22:13
Io sono l'Alfa e l'Omèga,*+ il primo e l'ultimo, il principio e la fine.


4) Dio è uno solo:Geova
Isaia44:6
Io sono il primo e sono l'ultimo.+
Oltre a me non c'è nessun dio.+

Salmo 83:18
tutti sappiano che tu, il cui nome è Geova,+
tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra

5)Dio è dotato di ONNISCENZA ( non è onnisciente ma è una sua "capacità" visto che è onnipotente ) ma non è obbligato ad usarla e non sempre infatti, l'ha usata e alcuni eventi biblici lo dimostrano. Questo è un discorso che richiede una pagina intera se non di più ne parleremo dopo se ho chiarito gli altri punti.

6) Dio è immutabile nel suo proposito e nella parola data: possiamo stare certi che tutte le sue profezie si adempiranno anche quelle di Rivelazione. Dio non cambia idea proprio come nel versetto da te citato inoltre si scrive:
Isaia 46:10
Dal principio preannuncio l'esito,
e dai tempi antichi le cose che non sono ancora state fatte.+
Dico: 'La mia decisione* verrà attuata,+
e farò tutto ciò che desidero'.+

e qui ci si fa riferimanto alla realizzazione del suo proposito iniziale di ristabilire il Paradiso di Adamo.



parla della bontà di Dio


E vero nella Bibbia i suoi fedeli lo definiscono "buono" ma sicuramente non i suoi nemici da Lui giudicati negativamente: Satana, ad esempio non lo definirebbe sicuramente "buono". Come detto Geova esercita la sua giustizia con amore e sapienza ma essendo giusto assolve, ma anche condanna. Dio perdona chi si pente ma non chi infrange le sue leggi senza comprendere l'errore e il peccato esattamente come un giudice imparziale. Un giudice umano potrebbe commettere errori nel suo giudizio per diversi motivi, primo fra tutti perchè non legge il cuore delle persone e quindi non può comprendere e sapere la verità fino in fondo facendosi confondere dalle apparenze o da errate prove o indizi. Dio è sapienza e il suo giudizio non può venire ingannato da nulla.
perché per esercitare la giustizia occorre essere severi e non magnanimi?

Dio è un giudice imparziale e giusto e proprio per questo non si può pensare che pur giudicando allo stesso modo chi fa la sua volontà compiendo il bene e chi segue satana facendo il male, alla fine il suo verdetto sia uguale per gli uni e per gli altri; quale giudice sarebbe realmente giusto, assolvendo chi è colpevole e va orgoglioso del suo crimine? Il pensare che Dio sia sempre e comunque buono torna a comodo a coloro che, pur non facendo la sua volontà e peccando materialmente e moralmente senza mai pentirsi anzi pensando di essere nel giusto, credono di avere il diritto di venire comunque assolti. Dio è si benigno ma con chi è meritevole della sua benignità p e con chi pur commettendo gravi peccati ( vedi ad es. la storia del Re Davide) comunque si pente con cuore puro: questo significa esercitare Giustizia con sapienza e benignità.

Deutronomio7:9
Tu sai bene che Geova tuo Dio è il vero Dio, il Dio fedele, che rispetta il suo patto e mostra amore leale fino alla millesima generazione di quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti.+


se i nostri giudizi fossero "imperfetti e fallaci" , come facciamo a giudicare la Bibbia

Infatti non dobbiamo giudicarla ( chi può giudicare Dio?)ma studiarla, meditarci sopra e quindi comprenderla sicuri che Dio non ci inganna per le caratteristiche sue sopra citate.

Scusa ma il mio tempo è terminato: all'ultima parte risponderò senz'altro domani.
Spero di essere stata chiara fin a questo punto altrimenti me ne scuso. Dimmi pure i tuoi dubbi.
non rispondono alle obiezioni da me già fatte

Sono tante e spero poco alla volta di rispondere a tutteSorriso

Buona serata a tutti

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 0:34

@Ooo

Grazie per essere intervenuto, questa è in realtà la tua discussione.

Allora prima di tutto facciamo un momento un'opera di esegesi, vogliamo parlare del testo VERO, quello originale, in cui si parla di qualcosa che gli ebrei conoscono benissimo, oppure vogliamo parlare di quell'opera con interpretazioni e abusi teologici che sono asserviti per ricondurre alla religione per il controllo dei popoli?


Ecco, credo che sia importante sottolineare, ancora una volta, che qui si sta parlando della possibilità di armonizzare l'idea giudaico-cristiana di Dio (buono, giusto, misericordioso, ma anche onnisciente, onnipotente, indipendente) con la libertà dell'uomo e l'ingombrante presenza del male nel mondo, sia il male fisico, sia il male morale. Credo che per discutere delle manipolazioni della Bibbia, che sicuramente saranno state molte e significative, sarebbe meglio aprire un'altra discussione (ma sarebbe un argomento di estrema complessità). Tu hai già in parte risposto al nostro problema:

B) dio illimitato: un dio illimitato se mai ha un inizio parte assieme l'inizio stesso e non avrà mai fine (eternità), se non qualora esso stesso determinesse una fine totale ed assoluta. Non ha quindi limitazioni nè nel tempo nè nello spazio.
Si tratta di un dio ASSOLUTO che tutto decide e tutto determina. In questo caso quindi tale dio tutto conosce, tutto sa, poichè è lui stesso che comanda l'universo intero.
Questo dio quindi CONOSCE il passato, il presente ed il futuro di OGNI luogo nell'universo. Qualsiasi cosa esso determini quindi, per lui è come UN FILM GIA' VISTO. Il libero arbitrio umano è una sua volontà, e un dio siffatto conosce tutta la storia dell'umanità dall'inizio fino alla sua fine, qualora si pensasse che ce ne fosse una.
Dio quindi non avrebbe bisogno di attendere il giorno del giudizio per sapere come andrà a finire perchè si tratta di un dio onnipotente e sa benissimo come andrà a finire.
Un dio così quindi innescherebbe un processo nel tempo in cui gli uomini vivono in modo temporale e con molte incognite, sorprese, umane constatazioni. Ma per un simile dio non ci sarebbe nulla di sorprendente perchè lui tutto sa.
Ovviamente conoscerebbe anche il dolore, la sofferenza ed il male degli uomini, e lui stesso essendo assoluto sarebbe l'unico fautore di tutte le nostre vicessitudini.
Si sarebbe quindi esplicato per generare vicessitudini, dagli uomini vissute con connotati temporali, pur non avendo alcun dubbio su come il film si svolgerà e la storia andrà a finire.


Devi solo completare la risposta riguardo alla compatibilità fra la sua supposta bontà, magnanimità, eccetera, e il problema della presenza del male nel mondo, anche se sei stato molto chiaro sul fatto che Dio sarebbe l'autore delle nostre vicissitudini.


@Maila

Prima di replicare, attenderò che completi con calma la risposta. Grazie.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 1:03

io posso anche completare la risposta, ma ci sarà qualcuno che riporterà per rispondere e far credere di interloquire, dei passi bibblici.
Quindi qualora si ci muova su quei passi, prendendo le scritture come la presunta voce di un dio continueremo a disquisire su spunti discutibili.
Se io conoscessi tutta l'Odissea potrei rispondere usando tale fonte e propinandola come la parola di dio, magari modificando a mio piacimento la traduzione. Mi domando quindi il valore di una finta discussione, anteponendo letteratura maltradotta e usata in modo spregiudicato.

comunque proseguo in tema.
Hai scelto dei 3 punti quello B, in realtà avresti potuto scegliere anche il punto A ma accetto e accomodo la tua scelta.
Prendendo in considerazione il dio del punto B significa solamente che dio stesso è sia il bene sia il male. Lo stesso Gesù è dio, ma lo sei anche tu, lo sono anche io e lo è anche Satana, come lo è anche Mosè.
Un dio totale, che tuttò sa e tuttò può non lascia spazio a null'altro.
Dio è la pietra e l'acqua, il Sole e la nebbia, il fuoco e gli escrementi.
Si tratterebbe di un dio totale e anche il presunto nostro libero arbitrio non sarebbe altro che una sua forma.
Non esisterebbe null'altro che dio in questo universo, e quindi se adorassimo dio dovremmo adorare il bambino che ci nasce in grembo, ma anche Hitler e il cancro, dovremmo adorare i mozziconi di sigaretta e l'arcobaleno, poichè tutto sarebbe in dio, di dio e dio stesso. Tutto ciò che è materiale e tutto ciò che è immateriale, quindi dovremmo glorificare tanto l'atto caritatevole di lasciare il posto a sedere ad una persona anziana quanto il pensiero del pedofilo che sogna di stuprare un bambino di due anni.
A questo punto non ci sarebbe nemmeno la possibilità di determinare cosa sia il bene e cosa sia il male, poichè tutto sarebbe opera di dio e la distinzione da noi fatta sarebbe solo una distinzione voluta da dio, che porterebbe se stesso anche ai livelli di concetti terreni perchè lui oltre ad essere il grande è anche la piccolezza dei nostri pensieri. Così tutto sarebbe spiegato, il male ed il bene sono una distinzione fatta dagli uomini, e gli uomini sono l'ennesima forma di dio, perchè a dio che tutto può così piace, come gli piace che io ti risponda e che questo topic esista.

Soltanto il pensiero che il serpente e satana siano cosa altra sarebbe presunzione, poichè si asserirebbe che non solo dio ha dei competitori (se così fosse sarebbe il misero dio del punto A), ma che questi competitori riuscirebbero anche a tenergli testa, rendendo dio ben poca cosa.
Quindi nell'ipotesi di un dio illimitato e assoluto, anche satana, il serpente ed il male sono essi stessi dio, come tutto il resto.
perchè esistono assieme al bene?
perchè dio è così.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 5:09

Varie cose purtroppo non tornano e se consideriamo anche l'Antico Testamento si potrebbe obiettare che il Dio che ci viene presentato non è un Dio buono né amorevole in alcuni casi:
- vedi la morte dei primogeniti egiziani, si colpiscono tutte le famiglie per via della colpa della decisione del Farone (è come se ai giorni nostri venissero uccisi tutti i primogeniti, per la colpa di una decisione del Capo di uno Stato);
- lo sterminio di Sodoma e Gomorra. A che serve il libero arbitrio se poi nessuno è veramente libero? ;
- la richiesta del sacrifico ad Isacco. Un Dio buono chiederebbe un tal sacrificio? In più se è omnisciente non ha neanche bisogno di richiedere una prova, perché sa già a priori chi crede e chi non crede. Lo saprebbe prima ancora che tal individuo possa nascere e saprà già se e come evolverà il suo credo durante tutto l'arco di vita di tale persona;

Se Gesù è della stessa sostanza del Padre com'è possibile che Satana provi a tentare Gesù? Satana dovrebbe sapere a priori che non è possibile tentare Gesù in quanto Gesù è al tempo stesso anche Dio che non è tentabile.

Se Dio è bontà assoluta, perché ha permesso la creazione del male?
Se Dio è amore, perché esiste l'odio?
Se Dio è giustizia, perché esiste l'ingiustizia?
Dio potrebbe esistere senza la sua controparte negativa? Se la risposta è no, vorrebbe dire che se Dio è tutto ed è anche bivalente?
E questo si riallaccia a quello che ha scritto Ooo.

Ma poi c'è un fatto comune a (credo) tutte le religioni: basiamo le nostre fedi su qualcosa che ci viene tramandato e che è stato scritto da persone che non abbiamo mai conosciuto, inoltre non sappiamo se nel corso dei secoli altre persone abbiano effettuato cambiamenti o selezionato solo alcune parti di quello che veniva tramandato oralmente o se siano anche stati inventati dei fatti.
Si crede per via del fatto che tutto quello che conosciamo è stato scritto ed assunto a verità indubitabile, questo anche perché nessuno può parlare con Dio (indipendentemente da come lo vogliamo chiamare e da quale sia la religione di cui parliamo) e chiedergli cosa sia corretto di quello che ci è stato tramandato e cosa no.
Non possiamo avere certezze assolute, eppure chi crede lo fa per fede e non sulla base di prove e riscontri oggettivi: potenzialmente quello che ci viene trasmesso potrebbe essere tutto vero, tutto falso o in parte vero ed in parte falso.
Io credo, ma ho parecchi dubbi su come siano andate veramente le cose e su quello che ci è stato tramandato/inculcato e mi faccio domande che purtroppo non avranno risposte certe. Le risposte si possono, forse, tentare di trovare solo singolarmente in ognuno di noi e avendo coscienza che in parte saranno fallaci poiché l'uomo non è perfetto.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 7:09

Come dicevo l'unica risposta, che l autore del la domanda ritiene illogica circa la compatibilità di un dio onnipotente con la sua bontà assoluta, ribadisco e non sono il solo a farlo, che la si può ritrovare nell'ineluttabilità logica del male. Senza di esso non c'è libero arbitrio, senza il dolore causato dal male fisico e morale non c'è crescita spirituale e piena consapevolezza. E non mi riferisco al dolore degli altri ma al proprio. Se si prova dolore per accadimento altrui è comunque il proprio dolore che conta. La questione del battesimo mi sembra tanto assurda da non consentire difesa d ufficio.... in tutti questi discorsi non dimentichiamoci che le religioni, al pari delle superstizioni sono basate sulla fede,e sull ignoranza, non sulla logica e il ragionamento non potrà mai minarne la fondatezza per il sempliceotivo che è la stessa fede che ne costruisce le fondamenta. Possibile che gli uomini non riescano ad accettare la loro limitata condizione e credano di poter trovare risposte ultime, non la smettano ti cercare i perché invece di applicarsi ai come? Risposte ultime ed esaustive per fortuna non ne troveremo ma ne preconfezionate in un vecchio testo, né in noi stessi.
L unico atteggiamento intelligente rispetto alle questioni di questo tipo è quello agnostico,
Gli atei peccano di presunzione pensando di escludere con la logica o per atto di fede l esistenza di dio. I credenti fondano la loro conoscenza sulla fede, cioè sul nulla.

user175007
avatar
inviato il 04 Agosto 2019 ore 7:25

chi mi ha preceduto ha avuto modo di espletare chiaramente perché, chi ha fede dovrebbe smetterla di trovare conferma dell'esistenza di Dio nelle sacre scritture, perché le contraddizioni che emergono se valutate con occhio obiettivo e non appannato dalla fede sono letali


ma poi un Dio che vuole essere adorato, lodato, pregato...non vi sembra un egocentrico mitomane

io comunque mi sono liberato di Dio rifiutando il ricatto della vita eterna, non mi interessa, posso annullarmi per sempre alla morte non mi importa e non ho paura, quindi la mia preghiera per lui e f0ttiti


avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 10:37



gli israeliti attraversarono il Mar Rosso.
Anche la cinematografia si è prodigata con effetti speciali per rappresentare l'evento.
Peccato che nella bibbia c'è scritto che attraversarono un mare di canne o di giunchi e non il Mar Rosso.
questa volta il teologo di turno l'ha sparata un po' troppo grossa. e pensare che la bibbia era ancora in Grecia, non era ancora transitata nella scrittura in latino.
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ilprof.net/2016/02/15/mose-lattraversamento-del-mar-rosso-o-di-un-cann

user175007
avatar
inviato il 04 Agosto 2019 ore 12:01

Se Dio è bontà assoluta, da dove viene il male?


per me la domanda principe non è questa nell'ipotesi che Dio esista, ma

perché ha creato l'uomo e un universo dalle dimensioni spropositate per la sua esistenza, bastava la via lattea non servivano 100 miliardi di galassie più 10 volte tanto se sommiamo quelle non visibili

ma soprattutto perché ha creato la realtà che viviamo, cosa gli è passato per la testa nel minuto antecedente che schioccasse le dita, si sentiva solo, si annoiava, siamo un divertimento, voleva essere amato e adulato...ma queste sono emozioni miseramente umane





avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 16:23

@Ooo

La tua risposta è completa e per certi versi mi ricorda il Dio della sostanza unica di antica memoria. Ma siccome io devo fare la parte dell'avvocato del diavolo, dovrò contestare alcuni passaggi.

un dio illimitato se mai ha un inizio parte assieme l'inizio stesso e non avrà mai fine (eternità), se non qualora esso stesso determinesse una fine totale ed assoluta.


Qui l'obiezione che mi viene da fare è che dal nulla non nasce nulla. Da dove uscirebbe fuori questo Dio? Non sarebbe più semplice sostenere la sua eternità? Inoltre, se ha un inizio, perché non dovrebbe avere una fine?

Hai scelto dei 3 punti quello B, in realtà avresti potuto scegliere anche il punto A ma accetto e accomodo la tua scelta.


Ho scelto il punto B, perché il punto A mal si accorda con le caratteristiche di un Dio onnisciente, onnipotente, indipendente, eccetera.

Prendendo in considerazione il dio del punto B significa solamente che dio stesso è sia il bene sia il male.


Non potrebbe essere che siffatto Dio abbia una sua morale? Non potrebbe essere che permetta solamente il male, magari per raggiungere un bene maggiore?

Si tratterebbe di un dio totale e anche il presunto nostro libero arbitrio non sarebbe altro che una sua forma.


Se fosse davvero onnipotente, non potrebbe riuscire, in qualche modo, ad accordare il nostro libero arbitrio con la prescienza divina? Ovviamente, in questo caso, bisognerebbe trovare un modo che abbia una logica, una giustificazione davanti al tribunale della Ragione.

A questo punto non ci sarebbe nemmeno la possibilità di determinare cosa sia il bene e cosa sia il male, poichè tutto sarebbe opera di dio e la distinzione da noi fatta sarebbe solo una distinzione voluta da dio, che porterebbe se stesso anche ai livelli di concetti terreni perchè lui oltre ad essere il grande è anche la piccolezza dei nostri pensieri.


Questo passo, onestamente, lo trovo un po' oscuro. Potresti spiegarti meglio?

Quindi nell'ipotesi di un dio illimitato e assoluto, anche satana, il serpente ed il male sono essi stessi dio, come tutto il resto.
perchè esistono assieme al bene?
perchè dio è così.


Ma perché Dio sarebbe così? Perché è la sua natura, giusto? Ma allora tutto il discorso dei premi e delle pene, di comportarsi secondo coscienza, del paradiso e dell'inferno, tutti questi antichi e vetusti discorsi cadrebbero. Sarebbe minata la morale cristiana e tutto sarebbe permesso. Dopo la morte potrebbe non esserci nulla, i nostri sacrifici per ottenere salvezza sarebbero ridicoli e inutili, il malvagio e il mafioso non verrebbero puniti nell'aldilà, eccetera. Alla fine, un Dio siffatto, non sarebbe compatibile con alcun concetto umano di bene, perché per definizione lui è il sommo bene e per definizione tutto è anche Dio, ne consegue che tutto è bene . Ne consegue anche che non dovrebbero esistere (non avrebbero più alcun fondamento morale) tribunali, pene, penitenziari, diritti e doveri, eccetera. Ognuno sarebbe libero di fare come meglio crede (un po' come è già oggi, in fondo). Infatti, qualunque cosa faccia, sarebbe sempre il bene. Chissà, forse il buon Dio della tradizione ebraico-cristiana aveva anche una sua utilità...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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