| inviato il 01 Agosto 2019 ore 20:32
continuazione di questo www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3258354&show=1
Riporto le PROPOSTE , che sono state fatte facendo finta che si abbia il tempo ed il finanziamento detti nel topic precedente.
troverete in fondo un'estrema sintesi:
SergioFermi
pago a turno fino a 10000 euro dei ragazzi per costruirsi un piccolo orto al fine di coltivarsi in futuro la sana verdura per vivere meglio e più sani e più responsabili, forse 3 su 10 continueranno a coltivare l'orto anche se non più pagati.in 30 anni 1000 persone con orto e più ossigeno per tutti.
Lordcasco
rimango dell'idea che necessariamente una domanda del genere comporta solo una possibilità cioè la divulgazione di un insegnamento.
Bernalor
Siddhartha, secondo i racconti, non ha fatto nient'altro che sedersi sotto l'ombra di una pianta e ha semplicemente raccontato e spiegato le 4 nobili verità a chi era interessato. Ogni giorno le raccontava e spiegava.
Nonostante i millenni che sono passati, le 4 nobili verità sono ancora un punto di riferimento per vivere bene, se le si approfondisce poi sono molto complesse e piene di sfaccettature.
(Le riporto in breve per chi non le conosce:
I Verità del dolore
II Verità dell'origine del dolore
III Verità della cessazione del dolore
IV Verità della via che porta alla cessazione del dolore)
Wolfschanz
creare un'impresa che si occupi di ripulire il mare (e non solo) dalle plastiche, riciclandole/trasformandole/riutilizzandole e con il (presunto) ricavato, finanzierei, magari con borse di studio, le ricerche sulla fusione nucleare, per risolvere in modo definitivo, sicuro, ecologico e a basso costo la sempre maggiore fame di energia del pianeta.
(Cui io aggiungo: ma magari una spiaggetta la pulisci e forse anche un piccolo golfo, cioè buon progetto ma da ridimensionare in base alle risorse proposte).
Bernalor
Con 10'000 euro, in africa uno stipendio medio è di 10 euro al mese, posso arruolare 1000 persone. Posso istruirle per per insegnare a altra gente come vivere al meglio, in 30 anni (mettendo che siano 5 anni di istruzione) posso istruire 6000 persone.
... un nulla in confronto alla quantità di gente in africa, da qui in avanti si può solo sperare che non finisce qui, ma venga insegnato anche a altri.
Ooo
chiederei aiuto in un topic perchè ho le idee confuse e spererei in qualche ispirazione.
(considerate la mia consapevolezza d'essere limitato, e d'avere bisogno degli altri per allargare i miei orizzonti, quindi potete leggere tutta la frase con un'unica parola: collaborare).
SergioFermi
la ricerca per la sla
(non è stato specificato il meccanismo per farla o finanziare istituzioni già presenti, nè come assicurarsi che le eventuali donazioni vadano a buon fine).
Luca Questa
credo che cercherei di fare qualcosa per aiutare bambini in difficoltà. Nella speranza che una volta cresciuti siano adutili grati dell'aiuto ricevuto e ispirati a fare lo stesso con altri bambini.
(non è specificato come e cosa e per quali bambini in difficoltà).
Serpico89
Avviare iniziative innovative che " scuotono il mercato " e lo fanno andare in una direzione che giova anche al genere umano, e non solo al portafoglio delle aziende.
in un comune di dimensioni contenute, potrei aprire una piccola ditta che faccia concorrenza al servizio di raccolta rifiuti pubblico.
Potrei pagare ogni persona che porti al mio centro di ritiro i rifiuti (differenziati in un certo modo), che poi io, attraverso le adeguate tecnologie, riciclo e reimmetto sul mercato, ottenendo (si spera) un profitto.
In questo modo, oltre che a sensibilizzare la popolazione sulla differenziata offrendogli un guadagno, si fa concorrenza al comune che potrebbe pensare di investire per fornire servizi altrettanto validi.
Skylab59
1. accompagnare i figli piccoli a scuola A PIEDI !!! non in auto se la distanza è maggiore di 50m.
2. insegnare ai figli più grandicelli ad andare a scuola da soli A PIEDI, o IN BICICLETTA.
3. se non ci sono i percorsi adatti, rompere le palle alle amministrazioni pubbliche affinché facciano qualcosa. Ci vorranno 10 anni, ma poi qualcosa si muoverà. Parlo per esperienza diretta.
4. introdurre il PEDIBUS, un sistema di accompagnamento dei bambini per recarsi in modo sicuro a scuola a piedi, basato sul volontariato.
1. fare in modo che la distanza fra l'abitazione e il posto di lavoro sia la più corta possibile
2. nell'ordine: andarci a piedi, in bicicletta, coi mezzi pubblici.
3. se i mezzi pubblici scarseggiano, rompere le palle alle amministrazioni pubbliche, o organizzare dei bussini privati, o perlomeno non andarci ognuno con la propria auto, ma cercare di occupare tutti i posti disponibili.
4. incentivare il CARPOOLING
Rifiuti:
1. Non acquistiamo cose inutili, così, tanto per...
2. Non acquistiamo oggetti che hanno troppi imballaggi, ma possibilmente beni sfusi.
3. Utilizziamo gli oggetti finché funzionano e sono utilizzabili. Non gettiamoli solo perché non ci piacciono più o ci siamo stufati.
4. Scegliamo oggetti che durano nel tempo, anche se dobbiamo pagarli qualcosina in più (Scegliamo oggetti di produzione locale, anche se costano un tantino di più).
5. Acquistiamo oggetti usati, così eviteremo di sprecare risorse.
6. Non lasciamo in giro i rifiuti. Se altri lo fanno non è che per forza lo dobbiamo fare anche noi...
7. Separiamo i rifiuti.
8. Acquistiamo oggetti realizzati con materiali riciclati.
Daniele Ferrari
mi muovo a piedi, in bici e con i mezzi pubblici. Sul posto di lavoro riciclo tutti i fogli di carta stampata che abbiano il retro in bianco, inoltre riciclo persino i ritagli delle copertine in plastica derivanti dalla rilegatrice a caldo per i libri della biblioteca (ne escono ottime buste di varie grandezze e per mille usi), cercando di "contagiare" direttamente anche i colleghi e indirettamente il pubblico del museo dove lavoro, soprattutto i ragazzini che partecipano alle attività didattiche dove spesso utilizziamo quei fogli di carta e quelle buste. Quando lavoro col pubblico cerco di trasmettere la passione e, di conseguenza, il rispetto per la natura in tutte le sue forme
Frarossi
Dei 10000 iniziali ne destino 2000 allo stipendio di un collaboratore e i restanti li utilizzo per mettere a dimora diciamo mille alberelli al mese presso tutti coloro che mettano a disposizione un terreno, privato o demaniale che sia. Alla fine dei 30 anni di permanenza sul pianeta avrei piantato 360000 alberi. Esistono vivai specializzati in questo tipo di coltura, dalle mie parti tendenzialmente pioppi e querce, si acquistano per pochi euro, so che la forestale regalava piantine di conifere per il rimboschimento in certi territori, Legambiente è molto sensibile su questo tema.
Si contattano, per cominciare, amministratori di parchi e comunità montane, i terreni vanno messi a disposizione gratuitamente. La logistica e la piantumazione si risolvono anche attraverso il volontariato.
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| inviato il 01 Agosto 2019 ore 20:36
SergioFermi
la ricerca per la sla
(non è stato specificato il meccanismo per farla o finanziare istituzioni già presenti, nè come assicurarsi che le eventuali donazioni vadano a buon fine).
su queste iniziative mi preoccupa molto l'utilizzo dei danari.
non è la prima volta che si sente di scandali in cui in realtà quei soldi sono andati a finire in villette varie...
di certo l'intento è nobile, ma mi piacerebbe che ci fosse una maggiore trasparenza sull'uso delle risorse. |
user117231 | inviato il 01 Agosto 2019 ore 21:46
Ho 10.000 euro al mese per 30 anni.
Espongo la mia proposta.
..
Costruirei una sorta di catena di Sant'Antonio.
Senza scopo di lucro.
L'unico obiettivo sarebbe quello
di veicolare un messaggio semplicissimo,
fatto di due soli elementi :
a)
gente abbiano un problema molto serio
b)
l'unica soluzione è la seguente,
quindi METTETELA IN PRATICA SUBITO
Investirei tutto il budget mensile
per portare in giro il messaggio tutti i giorni.
Lo farei in un luogo
di grande aggregazione popolare..
i mercatini di paese.
La catena dovrebbe portare
alla consapevolezza comune del problema
e dell'applicazione delle contromisure.
Ogni tot di persone raggiunte e convinte,
dovrebbe autofinanziare un'altra situazione
uguale alla mia..
e così in progressione geometrica.
...
Secondo me potrebbe funzionare. |
| inviato il 01 Agosto 2019 ore 21:51
felix
purtroppo non ho capito. |
| inviato il 01 Agosto 2019 ore 22:26
Ooo, mi sa' che piu' soldi abbiamo e piu' danni facciamo.... |
| inviato il 01 Agosto 2019 ore 22:27
sono li a disposizione eventualmente anche per non essere usati.
se si ritengono un intralcio o problema non si usano.
Alcuni in certe proposte non li hanno usati. |
| inviato il 01 Agosto 2019 ore 22:39
Educazione sessuale e fornitura di contraccettivi in particolare la' dove c'e' altissima natalita'(da buon genovese non li rifiuto, li prendo e giuro non ne faro' uso personale  !!!...).
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| inviato il 01 Agosto 2019 ore 22:40
per fare questo servono soldi credo.
i soldi sono 10.000 euro al mese per 30 anni ma non possono essere impiegati per uso personale. In questa specie di esperimento mentale. |
user117231 | inviato il 02 Agosto 2019 ore 6:57
Ooo..
investirei i soldi nell'inculcare e perpetuare
nelle teste della gente,
che o cambiamo o siamo fottuti.
TUTTI |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 8:16
“ L'unico obiettivo sarebbe quello
di veicolare un messaggio semplicissimo,
fatto di due soli elementi :
a)
gente abbiano un problema molto serio
b)
l'unica soluzione è la seguente,
quindi METTETELA IN PRATICA SUBITO „
Che è quello che fanno da millenni tutte le religioni, ma va sempre a finire che i vari teologi di turno si arenano sul fatto che ad intervenire NON potrebbe essere l'uomo, ma gli Dèi (ne va del loro prestigio), quindi l'unica soluzione sarebbe quella di sedersi ed aspettare, come tante marionette di legno senza mezzi né capacità di metterli in atto, esattamente come qualunque altro animale o vegetale del pianeta.
Inoltre, non c'è mai una sola causa ad innescare i problemi a livello planetario, quindi sarà ben difficile che ci sia un'unico modo di cercare di porvi rimedio, e alcuni potrebbero scaturire da situazioni particolari e locali.
Terzo, ma non meno importante, il concetto di "unica soluzione" da mettere in pratica senza se e senza ma, suona sempre come un qualcosa di calato dall'alto, un'imposizione di stampo dittatoriale che persino i volenterosi e ben disposti finirebbero per non accettare.
Alla fine, quello che veramente andrebbe veicolato agli altri (attraverso la scuola, i media ecc.) è l'insieme delle conoscenze scientifiche necessarie per capire la situazione, ma poi ognuno dovrebbe farsi carico di agire in base alle proprie capacità, possibilità e contesto di vita; |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 9:59
Luca Questa
credo che cercherei di fare qualcosa per aiutare bambini in difficoltà. Nella speranza che una volta cresciuti siano adutili grati dell'aiuto ricevuto e ispirati a fare lo stesso con altri bambini.
(non è specificato come e cosa e per quali bambini in difficoltà).
A volte sottovalutiamo quanto un bambino possa crescere e diventare un adulto differente.
Ricordiamoci per es. dei ragazzi selvaggi, allevati da mammiferi quali orsi, o lupi, o cani selvatici. Ci sono poche documentazioni. Comunque sappiamo con certezza che se un bambino non sarà mai sottoposto all'uso del linguaggio per i primi 4 anni egli non riuscirà mai più a parlare, forse ad articolare solo qualche parola.
Diamo troppa importanza alle caratteristiche innate di ciascuno di noi, e crediamo di essere nella ragione confrontando tra loro dei fratelli.
Ma guarda! non vedi che carattere diverso tra loro!
e ci dimentichiamo che il primo fratello nasce senza fratelli e poi ne avrà uno più piccolo, mentre il secondo nasce che ha già un fratello che è e rimarra per sempre più grande di lui. Solo per rilevare le più semplici differenze che li renderanno differenti adulti. Inoltre i genitori del primo sono genitori più giovani e trascorreranno un certo periodo di vita in un certo modo, mentre i genitori del secondo saranno più vecchi e avranno di nuovo differenti esperienze.
In pratica sono fratelli ma hanno vissuto esperienze completamente diverse, ecco perchè sono così differenti.
Tutto questo per dire che, i primi mesi, i primi anni, il primi 2 decenni di come tiri su i bambini contano, e contano tantissimo.
Se noi fossimo nati nel 20ennio fascista probabilmente non saremmo molto diversi da resto della gente di quel tempo. Lo stesso se fossimo nati nel medioevo.
L'educazione conta moltissimo, e i figli della guerra sono sconvolti. Per togliere di dosso il loro senso di morte e d'angoscia è probabile che occorrano ancora 3 generazioni, perchè i loro incubi ricadranno sui loro figli (vedi Roger Water infofree.myblog.it/wp-content/uploads/sites/427907/2019/03/zzz.png ).
I figli dei genitori che bisticciano, che usano violenza tra loro e sui figli stessi, questo è veramente un problema enorme. Tali bambini da adulti porteranno in sè tutta la loro esperienza e agiranno nella società con la risonanza della loro infanzia. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 18:29
pare che questa proposta non susciti molto interesse. Forse x non conoscenza?
La sla (sclerosi laterale amiotrofica), è una malattia dei motoneuroni.
è progressiva, e si manifesta con una stanchezza nel fare le cose, poi non si muovono + gli arti e andando ancora avanti non si muovono neanche i muscoli toracici ed il diaframma.
è invece conservata la mimica facciale, la vista, l'udito, il gusto, l'intelletto.
Può colpire anche persone giovani.
Non essendoci alcun capitolato improvviso, quando i muscoli della respirazione sono inefficienti si pratica una tracheotomia. Si crea un foro artificiale e si introduce una cannula che sfocia in trachea. Si mantiene la respirazione in modo artificiale collegando il respiratorio ad una macchina che pompa aria attivamente e la fa espellere.
Quest'intervento però pregiudica totalmente la verbalizzazione, e la comunicazione diventa molto difficoltosa.
Al momento non esistono cure efficaci.
www.direttanews.it/wp-content/uploads/72864695-1.jpg |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 9:55
Ci sono tantissime malattie la sla è solo una delle tante purtroppo... |
| inviato il 06 Agosto 2019 ore 19:40
Serpico89
Avviare iniziative innovative che " scuotono il mercato " e lo fanno andare in una direzione che giova anche al genere umano, e non solo al portafoglio delle aziende.
in un comune di dimensioni contenute, potrei aprire una piccola ditta che faccia concorrenza al servizio di raccolta rifiuti pubblico.
Potrei pagare ogni persona che porti al mio centro di ritiro i rifiuti (differenziati in un certo modo), che poi io, attraverso le adeguate tecnologie, riciclo e reimmetto sul mercato, ottenendo (si spera) un profitto.
In questo modo, oltre che a sensibilizzare la popolazione sulla differenziata offrendogli un guadagno, si fa concorrenza al comune che potrebbe pensare di investire per fornire servizi altrettanto validi.
in questa iniziativa mi sembra che sfruttando il plus di danaro a disposizione si ci immetta in mezzo alla concorrenza per dare corso ad un'iniziativa ecologica.
occorre vedere se tale iniziativa avrebbe un risalto nell'opinione pubblica.
Mi pare comunque abbastanza parallela a quella di Wolfschanz. |
| inviato il 14 Agosto 2019 ore 12:37
Skylab59
1. accompagnare i figli piccoli a scuola A PIEDI !!! non in auto se la distanza è maggiore di 50m.
2. insegnare ai figli più grandicelli ad andare a scuola da soli A PIEDI, o IN BICICLETTA.
3. se non ci sono i percorsi adatti, rompere le palle alle amministrazioni pubbliche affinché facciano qualcosa. Ci vorranno 10 anni, ma poi qualcosa si muoverà. Parlo per esperienza diretta.
4. introdurre il PEDIBUS, un sistema di accompagnamento dei bambini per recarsi in modo sicuro a scuola a piedi, basato sul volontariato.
1. fare in modo che la distanza fra l'abitazione e il posto di lavoro sia la più corta possibile
2. nell'ordine: andarci a piedi, in bicicletta, coi mezzi pubblici.
3. se i mezzi pubblici scarseggiano, rompere le palle alle amministrazioni pubbliche, o organizzare dei bussini privati, o perlomeno non andarci ognuno con la propria auto, ma cercare di occupare tutti i posti disponibili.
4. incentivare il CARPOOLING
Rifiuti:
1. Non acquistiamo cose inutili, così, tanto per...
2. Non acquistiamo oggetti che hanno troppi imballaggi, ma possibilmente beni sfusi.
3. Utilizziamo gli oggetti finché funzionano e sono utilizzabili. Non gettiamoli solo perché non ci piacciono più o ci siamo stufati.
4. Scegliamo oggetti che durano nel tempo, anche se dobbiamo pagarli qualcosina in più (Scegliamo oggetti di produzione locale, anche se costano un tantino di più).
5. Acquistiamo oggetti usati, così eviteremo di sprecare risorse.
6. Non lasciamo in giro i rifiuti. Se altri lo fanno non è che per forza lo dobbiamo fare anche noi...
7. Separiamo i rifiuti.
8. Acquistiamo oggetti realizzati con materiali riciclati.
sono una serie di principi. Si potrebbe quindi scrivere il manuale del buon operare e aggiornarlo ogni tanto per adeguarlo ai tempi che cambiano.
Ma verrebbe letto? verrebbe attuato?
dovrebbe essere insegnato nelle scuole o da altre parti?
come si potrebbe fare per fare in modo che non diventi lettera morta? |
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