| inviato il 30 Luglio 2019 ore 6:20
Qui uno studio che potrebbe essere clamoroso www.pnas.org/content/116/28/13825 Qui la versione semplificata di quello che è successo in italiano www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2019/07/0 ""A lasciare davvero a bocca aperta i ricercatori, però, è stato un altro fatto: D3M è in grado di simulare accuratamente l'universo modificando certi parametri (come per esempio la quantità di materia oscura) anche se il modello non è mai stato addestrato con dati dove quei parametri vengono variati. "E' come addestrare un software per il riconoscimento usando foto di cani e gatti per poi scoprire che è in grado di riconoscere anche gli elefanti", spiega Ho. "Nessuno sa come ci riesca e questo è il grande mistero che va risolto"."" Se fosse confermato anche in altri test sarebbe l'inizio di un intelligenza artificiale capace di prevedere da sé certi parametri importanti per lo sviluppo di una teoria, e non solo elaborare dati che noi umani gli abbiano dato da studiare.. Non male per essere ancora un ia del 2019... Una bambina insomma.... |
user175007 | inviato il 30 Luglio 2019 ore 7:24
io mi stupisco che ci si stupisca, se operasse solo all'interno delle direttive che da il software sarebbe un normale computer, il concetto di AI non sta nella complessità di calcolo nel riconoscere cani e gatti, quello è un procedimento lineare da computer, ma migliorarsi ad evolvere facendo congetture sull'ambiente circostante come la mente umana sono proprio questo risultati che danno ai ricercatori la prova che si è sulla buona strada |
user111807 | inviato il 30 Luglio 2019 ore 7:40
Seguo |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 8:03
Si ma per intanto non è scontato che funzioni così, anzi.... |
user111807 | inviato il 30 Luglio 2019 ore 8:12
Se noi siamo delle macchine molto complicate un giorno forse ci si arriverà a dei calcolatori che ragionano . Ma dal mio punto di vista anche se un giorno fosse possibile quel giorno è ancora molto lontano e la strada per ora è ignota, un po' come esplorare l'universo con i viaggi spaziali con le conoscenze attuali cioè prossime allo zero. |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 21:06
non capisco il clamore. alle funzioni + tradizionali si aggiunge un algoritmo che può dare infinite possibilità di ricombinazioni, ed un altro algoritmo esclude o addirittura abortisce prima del risultato finale tutto ciò che carica inutili complessità portando a risultato solo le opzioni + "semplici". un'operazione adatta ad una macchina, che all'uomo piace denominare "intelligenza artificiale". |
user175007 | inviato il 24 Settembre 2019 ore 10:25
quindi l'AI serve a far dire cazzate fake povero Asimov |
| inviato il 24 Settembre 2019 ore 10:38
Serve anche a fare queste cazzate, però immagina di mettere degli occhiali domani o col pensiero dopodomani, di poter parlare con un tuo amico di Facebook, e vedere il suo avatar che sembra proprio lui e che si muove realisticamente mentre ti parla, magari sotto alla tour effeil, in un ambiente nel quale potrai spostarti solo col pensiero e vedrai il tuo amico li con te.. Notizia di oggi... www.google.it/url?sa=i&source=web&cd=&ved=2ahUKEwigra2fh-nkAhWmM-wKHT3 |
| inviato il 25 Settembre 2019 ore 7:58
L'AI sarà utilissima ma ci esporrà a dei rischi, come tutte le cose del mondo. Basterà saperla gestire. Questa crea volti di persone inesistenti: thispersondoesnotexist.com/ sono fatte da tecnici della Nvidia, nota casa di schede grafiche, tramite software in AI, loro hanno quella che chiamano GAN. …...sono tremende nel loro realismo, perdi il contatto con il reale, cade il confine tra il reale ed il virtuale. Ci faranno poi dei video e sarà la fine della festa, addio agli attori del cinema, addio agli studi costosi ed immensi, addio a tutto quello che usiamo oggi per fare films e tutto il resto. Ne vedremo non solo delle belle, ma anche tremende. |
| inviato il 25 Settembre 2019 ore 10:41
diciamo che l'AI va un po oltre a queste rappresentazioni semplicistiche. Innanzitutto dovrebbe essere applicata ad un bigdata. E la potenza di una Ai per me e' definita dalla capacita di sintetizzare un risultato univoco estraendolo da un bigdata. A questo punto sei a cavallo. Ti basta sapere l'opinione (o il gusto) di un miliardo di umani ed hai ottenuto la capacita' da parte di una macchina di percepire sensazioni. In realta' i CAFA questo stanno facendo, accumulando profili nei loro bigdata ed applicandoci su tecniche di AI. Come per gli Higlander… ne restera' solo uno! comunque mi pare che 300mila persone in giappone siano andate a vedere il concerto di un artista virtuale che nella realta non esiste (o meglio e' sintetizzato da una macchina) Palco e artisti erano un ologramma. |
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