RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Paesaggi d'Irlanda


  1. Altro
  2. »
  3. Articoli
  4. » Paesaggi d'Irlanda


Paesaggi d'Irlanda, testo e foto by Darioca. Pubblicato il 07 Settembre 2011; 1 risposte, 7457 visite.





L'Irlanda. Una destinazione raggiunta quasi per caso. Una di quelle destinazione a cui si giunge dopo averne valutato molte altre per le vacanze estive. No che non sia stata nella mia lista dei viaggi da fare, ma sicuramente non tra i primissimi posti. La chiamano l'isola di smeraldo a causa del colore verde che regna ovunque, perfino quando il tempo non è dei migliori (il che accade molto spesso) il verde sembra molto brillante. Il brutto tempo durante tutto il viaggio, durato 8 giorni, non ci ha dato tregua, tranne che in un paio di casi in cui il sole ha fatto capolino tra le nuvole. In Irlanda è pioggia che non bagna, mi dicevano prima di partire quando chiedevo delle piogge, sarà anche così, ma a noi ci ha bagnati e come. Le temperature sono state tutto sommato sopportabili, a volte perfino piacevoli, con una oscillazione tra i 14 ed i 20 gradi centigradi, per essere la prima decade di Agosto si stava decisamente freschi.

Prima di partire ho chiesto informazioni sulle condizioni meteo perchè ero preoccupato per l'attrezzatura fotografica non tropicalizzata che possiedo. Alla fine ho risolto tenendo lo zaino coperto con la sua copertura antipioggia e la macchina appesa al collo protetta sotto il k-way impermeabile, tirandola fuori solo il tempo necessario per lo scatto. Con questo sistema non ho incontrato problemi. Anche se non tropicalizzata, l'attrezzatura qualche goccia la tiene bene. L'unico inconveniente che ho incontrato è qualche problema di appannamento delle lenti e del mirino dovuta agli sbalzi di temperatura e all'umidità elevata, comunque niente di preoccupante.

L'attrezzatura da me utilizzata è la seguente: Nikon D80, Nikkor 70-300mm VRII, Nikkor 18-70mm DX, Nikkor 50mm f 1.8, Sigma 10-20mm EX, Flash Nikon SB-600, Manfrotto 190XPROB e testa 486RC2. Il viaggio è cominciato a Dublino, città con un miscuglio di antico e moderno, in continua evoluzione. Sono in costruzione decine di mega centri commerciali dalle superfici vetrate che un po cozzano con la Dublino del Trinity College e della zona di Temple Bar. E' una città molto dinamica ed ordinata.




Sito archeologico di Clonmacnoise

La città è attraversata dal fiume Liffey, lungo le cui sponde sorgono numerosi belvedere sui quali è possibile sorseggiare qualche buona birra. Lasciamo la città di mattina presto. Abbiamo deciso di fare un viaggio fly and drive in modo da avere maggiore libertà di movimento. Avevo qualche timore sulla guida a sinistra. Invece ci si abitua e si fa presto a prendere confidenza. Un cosiglio a chi volesse fare un viaggio in paesi dove si guida a sinistra, è quello di fare una assicurazione integrativa che copra tutti i danni. A noi è servita e per cento euro abbiamo evitato di rimborsare una danno di quasi mille.

La nostra prima sosta la facciamo a metà strada tra Dublino e Clifden, presso il sito archeologico di Clonmacnoise. Presso questo sito sono presenti i resti di edifici religiosi che vanno dal VI al XI secolo. Situato in cima ad una collina ha la particolarità che nel susseguirsi del tempo presso questi edifici venivano seppelliti i defunti dei villaggi circostanti, usanza durata fino al 1994, deponendo sulle lapidi delle originali croci in stile Celtico. Presso questo sito sono state ritrovate anche croci celtiche risalenti al VIII e X decimo secolo. Gli originali sono esposte preso il visitors-center, metre sul sito originario sono state messe delle copie.

Dopo la breve sosta proseguiamo per Clifden, attraversiamo tutta la penisola del Connemara passando alle pendici delle famose Twelve Pins, dodici cime caratteristiche di questa regione. Clifden è considerata la capitale della regione del Connemara. Il Connemara è una regione selvaggia e aspra situata nell'Irlanda occidentale, più precisamente nella Contea di Galway.
Tutta questa regione è caratterizzata da una miriade di laghi e specchi d'acqua, e anche dove l'acqua non è immediatamente visibile, basta fare qualche passo a piedi nei territori interni per vedere i piedi affondare nei terreni zuppi d'acqua. Il territorio interno infatti è caratterizzato da torbiere, basse ma aspre e brulle montagne e soprattutto costellata da laghi. Per gli appassionati del trekking questa regione è un paradiso.




Uno dei laghi nella regione del Connemara

La mattina presto ci dirigiamo verso il Connemara N.P con l'idea di pecorrere il Bog-Road, il sentiero delle torbiere che copre una distanza totale di circa 12 km con un notevole dislivello nel tratto intermedio. Il tempo non è decisamente dei migliori ma non ci facciamo scoraggiare e ci incamminiamo; il vento decisamente ci farà compagnia per tutto il percorso...

Bisogna fare attenzione dove si mettono i piedi o si rischia di affondare nelle torbiere. La torba è un deposito composto da resti sprofondati e impregnati d'acqua che, a causa dell'acidità dell'ambiente, non possono decomporsi interamente. Essa può includere molti altri tipi di materiale organico, come cadaveri di insetti ed altri animali. La torba si accumula in suoli più o meno saturi d'acqua e in assenza di ossigeno. Gli Irlandesi la estraggono con uno speciale strumento tipo una zappa che taglia dei panetti che poi vengono fatti asciugare ed utilizzati come combustibile.




Passerella su una torbiera nel Parco Naturale del Connemara

Anche se in alcune zone del mondo il fenomeno raggiunge livelli simili alle sabbie mobili, da queste parti è abbastanza limitato. La direzione del parco sulle zone più marcate dal fenomeno ha insallato delle robuste passerelle.

Lo spettacolo che si offre alla vista man mano che si sale è bellissimo. Nonostante il brutto tempo i panorami che si possono ammirare da lassù sono spettacolari e raggiungono il massimo dalla vetta, da dove si possono ammirare le isole e le insenature all'estremo della regione del Connemara.







Vista dall'alto del Parco Naturale del Connemara

Rifocillati e rinfrancti dalla bella sfacchianata, ci dirigiamo verso la famosa Sky-road. Questa è un circuito ad anello situato nella zona di Clifden, all'estremità sud occidentale della penisola, da cui nelle belle giornate si godono dei paesaggi fantastici. Si divide in Upper Sky-road e Lower Sky-road, che come facilmente intuibile passano rispettivamente in alto ed in basso della penisola. Purtroppo noi non siamo fortunati con il tempo, ma pur di tener fede alla tabella di marcia ci andiamo lo stesso. Non possiamo rinviare, le cose che vogliamo vedere sono tante ed il tempo a disposizione è limitato. Cominciamo dalla Lower Sky-road e veniamo sopresi dalla Bassa Marea. Il fenomeno è particolarmente marcato e lascia scoperta una notevole parte di fondale marino, portando allo scoperto tutta la vegetazione in genere sommersa che crea un paesaggio colorato ed insolito.




Il giorno dopo ci dirigiamo verso il Burren per arrivare alle stupende Cliffs of Moher, con una sosta al Pulnabrone Dolmen. Il Burren è una vasta regione desertica, dai paesaggi lunari totalmente rocciosa. Una regione talmente aspra che nel '600 venne definita come "... una regione dove non c'è abbastanza acqua per annegare un uomo, ne abbastanza alberi per impiccarlo, ne abbastanza terra per sepperlirlo". Attraversando questa regione non si hanno difficoltà a comprendere le ragioni che hanno motivato questa definizione.

In realtà in epoca preistorica la regione era molto popolata, come lo testimoniano le numerose testimonanze megalitiche presenti sul territorio, tra cui il più famoso Pulnabrone Dolmen. A prima vista sembra un gigantesco tavolino da pic-nic dei Flinstones. Risale pressapoco al neolitico, tra il 4.200 e il 2.900 a.C. Nel 1985 durante dei lavori di ristrutturazione, furono effettuati degli scavi che hanno portarono alla luce i resti di almeno 22 persone tra adulti e bambini. Con i defunti furono ritrovati anche diversi oggetti personali ed utensili vari.

Lasciamo la regione del Burren, ma non il maltempo, e ci dirigiamo verso le famose Cliffs of Moher. Durante il tragitto si scorgono paesaggi molto sugestivi, e forse il maltempo contribuisce a renderli tali.
Le Cliffs of Moher sono delle scogliere alte, nere e dall'aspetto drammatico. Impressionante, in certi momenti ho avuto la sensazione che il Sigma 10-20 non mi bastasse per abbracciarne la vastità. Sembra che alcune scogliere raggiungano i 216 metri di altezza a picco sul mare, ed essendo sul posto non si fa fatica a crederlo. Ci sono dei sentieri che corrono lungo tutta la lunghezza delle scogliere a circa un metro dal ciglio, e se non si soffre di vertigini, con un po di attenzione, consiglio a tutti di percorrerli, è la parte più suggestiva. Hanno una estensione di circa 8 km.




Dopo le scogliere ci dirigiamo verso sud, dove domani abbiamo intenzione di fare il Ring of Kerry ed una capatina alle cascate Torc nel Killanrey N.P. Nel frattempo scorci come questo ci accompagnano lungo il percorso.

La mattina seguente ci incamminiamo verso il Killnrey N.P. Un parco molto bello, pieno di boschi, laghi e cascate. Decidiamo di fare ua capatina per prima cosa al Munkross Lake per poi passare dalle Torc Waterfall e l'Upper lake, in modo da trovarci già in direzione giusta per effettuare il Ring of Kerry. Proseguiamo quindi per il Ring of Kerry. E' uno dei più famosi percorsi turistici d'Irlanda che si snoda per la penisola di Iveragh, attraverso un paesaggio incontaminato che cambia curva dopo curva. Le valli tappezzate di pini si alternano a chilometri di brughiera che diradano verso il mare, con lo sfondo di isole, baie e lagune. Nel pomeriggio il maltempo ci dà un po di tregua.




Spiaggetta lungo il Ring of Kerry

La sera facciamo una sosta presso il lago Lough Leane, che, complice il brutto tempo, ci regala una vista molto suggestiva.
Il giorno seguente risaliamo verso Nord. Ci aspetta la penisola di Dingle. La penisola di Dingle non ha niente da invidiare a quella di Kerry. E' una propagine montuosa formata da monti e colline aride, rocciose, coperte di scarna vegetazione, che giocano con il cielo e con le nuvole fromando contrasti cromatici che spariscono nel mare. Anche questa penisola può essere percorsa lungo tutto il suo perimetro seguendo il Ring of Dingle. Noi abbiamo deciso di percorrere il versante sud del ring fino alla punta estrema dello Slea Head (punta estrema della penisola), per poi torare indietro fino fino alla cittadina di Dingle e passare al versante nord del ring attraverso il Connor Pass.

Arrivando allo Slea Haed ho avuto la stessa sensazione di qualche giorno prima, l'angolo di campo del Sigma 10-20 mi sembrava stare stretto. Una volta saziata la vista con lo spettacolo appena ammirato, facciamo dietro front e ci dirigiamo verso il Connor Pass. Una strada talmente stretta da poter percorrere al massimo in auto, gli autobus dei turisti non ci arrivano perchè non ce la farebbero a percorrerla. Nelle belle giornate è possibile ammirare entrambi i versanti della penisola di Dingle, noi perseguitati dal brutto tempo ci siamo dovuti accontentare...

Una volta scesi dal Connor Pass ci rendiamo conto che la marea è ancora bassa. Questo fenomeno così accentuato sicuramente per qualcuno è fastidioso, ma per qualcun altro è un vantaggio. L'ultimo giorno sulla via del ritorno, faccaimo due soste a visitare due castelli. Il primo, il castello di Chair, molto ben tenuto, è stato anche scenografia del film Braveheart di Mel Gibson. L'altro la Rocca di Cashel nella contea di Tipperary dove vi sono anche i resti della più antica cappella romanica d'Irlanda.




La mia idea iniziale era quella di fare un resoconto eslusivamente paesaggistico con impronta naturalistica. Mi sono trovato a rappresentare parecchi scorci d'Irlanda dove la presenza dell'uomo è prevalente. Ho capito solo dopo che raccontare dell'Irlanda senza inserire l'uomo di oggi e le testimonianze del passato è praticamente impossibile. I due elementi sono elementi imprescindibili l'uno dall'altro e fanno di questo paese una terra unica. Spero di avervi trasmesso almeno un po della bellezza di questo paese.


Dario Capuozzo è appassionato di fotografia a 360 gradi. Predilige la fotografia naturalistica, in particolare i paesaggi, cercando di far coincidere questa passione con quella dei viaggi.



Risposte e commenti


Che cosa ne pensi di questo articolo?


Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2018 ore 15:40

Un racconto ben scritto con ottimi scatti!
(So che è un articolo del 2011...ma quando le cose son fatte bene si possono guardare anche a distanza di anni).
Saluti e auguri.





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me