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Castelluccio Di Norcia


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Castelluccio Di Norcia, testo e foto by Luca Giustozzi. Pubblicato il 07 Settembre 2011; 7 risposte, 12117 visite.





Castelluccio è nel mio cuore. Difficilmente me ne staccherò, sin dalla prima volta che ho avuto il piacere di calcare il suo molle terriccio, me ne sono innamorato. E' stato amore a prima vista. E dall'amore che ho per quel pezzo di terra, che ho dedicato gli ultimi 2 anni della mia fotografia alla ricerca di qualsiasi posto, all'esplorazione di un territorio ricco di sorprese, e di un contenitore di meraviglie paesaggistiche e naturalistiche.
La sua particolare conformazione, e il fatto che Esso è uno dei paesini più alti d'Italia. Castelluccio infatti sorge a 1456m sul livello del mare, è stato teatro di guerre, di lotte per la conquista del suo territorio in epoca medioevale, un territorio unico in Italia e nel mondo. Meraviglioso nel periodo della fioritura, spettacolo della natura , oramai famoso e ben insito nella mente di ognuno di noi, si trasforma in un posto misterioso e solitario in inverno, dove la pace regna sovrana, e ogni essere sensibile riesce a trovare il suo equilibrio e pace interiore.




L'altopiano di Castelluccio di Norcia era in realtà un grande lago glaciale, della superficie di 80km quadrati, questo lago deve la sua scomparsa agli inghiottitoi di origine carsica attivatosi in corrispondenza della faglia del fosso dei Mergani. L'acqua inghiottita dal fosso, scende poi a valle 800m più in giù. Gli abitanti di Castelluccio tutt'ora diffidano di di mettere piede nel fosso, visto i numerosi animali rimasti bloccati nelle loro sabbie "mobili". Tuttavia nonostante il terreno infido il fosso dei "Mergani" è uno dei meravigliosi spettacoli della natura presenti in questo territorio. La sua strana conformazione, e la vegetazione presente è unica nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La Presenza dell'uomo sull'altopiano è visibile sin da tempi antichissimi. Essa è testimoniata dai vari reperti di epoca romana rinvenuti in località di Soglio, e sopratutto dal leggendario "Lago di Pilato".

I Sibillini, (Come tutte le montagne all'epoca, questo fino alla fine del 700) erano abitati da spiriti maligni,da diavoli e demoni, per cui la maggior parte dei montanari dell'epoca si tenevano ben distanti, dalle meraviglie che i Sibillini possono offrire alla vista e all'animo. La leggenda vuole che Pilato, condannato a morte da Tiberio, venne chiuso in un sacco e messo a trainare da un carro di buoi che cadde accidentalmente dalla cresta del Redentore nel Lago omonimo. Anche per questo a partire dal 13° secolo il Lago divenne nella tradizione popolare, un ritrovo per streghe e negromanti, ed è considerato un luogo magico e misterioso. La presenza umana ben visibile, è legata sopratutto per moltissimi anni alla pastorizia. Solo in epoca moderna , si è pensato di sfruttare questo bellissimo altopiano per la coltivazione della Lenticchia, un prodotto unico , quello di Castelluccio di Norcia, famoso oramai in tutto il mondo.







Alla Lenticchia è legato in maniera indissolubile il periodo della Fioritura. Tra la fine di Maggio e la metà di Luglio, a seconda della stagione, e dello scioglimento delle nevi, gli eterni pascoli di Castelluccio di Norcia, si trasformano in uno spettacolo unico al mondo. Non esiste un giorno preciso per ammirare questo splendido spettacolo, anche se la festa della "Fiorita" di solito ricade in una delle ultime domeniche di Giugno, ho ammirato più volte il pieno splendore della fioritura a Luglio. E' possibile trovare diverse specie di fiori oltre alla lenticchia tra cui genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli e acetoselle. E' incredibile sopratutto per la presenza selvaggia di questi fiori, che donano un aspetto unico a questo altopiano. Esso prende vita piano, si ripopola di insetti e "bestiole" (L'ultimo mi ha punto attraverso i pantaloni e i colzettoni da montagna lo scorso maggio.. mi ha lasciato stordito per 10 minuti), cavalli lasciati pascolare selvaggiamente nella piana, e greggi di pecore in alto. Da qui l'idea di fare il primo JUZARADUNO (2009) sulla piana di Castelluccio. Per motivi familiari,mio padre è entrato in coma il giorno prima, purtroppo non ho potuto partecipare a questa fantastica iniziativa, e non smetterò mai di ringraziare tutti coloro, che hanno partecipato, ma sopratutto si son dati da fare per la riuscita di questa fantastica inziativa. Vorrei ringraziarvi qui col cuore, per essermi stati vicini, in uno dei momenti peggiori di tutta la mia vita. Grazie.

Con la fine della fioritura, e verso fine agosto ritornano immediamente le temperature fredde. L'autunno è forse la stagione meno indicata per visitare Castelluccio di Norcia, e quella dove tutto lo spettacolo presente nei mesi precedenti svanisce.
Un ottima occasione per visitare prima dell'inverno le vette più alte del gruppo, come il Redentore e il Vettore, sempre controllando attentamente le previsioni metereologiche. A Castelluccio, come in una qualsiasi altra località di montagna , il tempo è variabilissimo, sopratutto nelle cosidette stagioni di mezzo. Avventurarsi sulle cime in condizioni di tempo instabile è sconsigliatissimo, per via dei fulmini. Durante un WS del 2008 (fatto all'amico Fiorenzo Carozzi) il cielo divenne plumbeo nel giro di 10 minuti e iniziarono a cadere fulmini in lontananza. Andai a riprenderlo di "forza" per portalo in macchina, appena iniziata la salita verso il paese un fulmine cadde proprio dove lui aveva piazzato il cavalletto per fare la foto. In caso foste, in alta montagna e costretti a bloccarvi, spegnete il cellulare, mettete, cellulare, cavalletto e qualsiasi oggetto metallico a una distanza di almeno 10 metri da voi. Cercate riparo sotto i numerosi appigli che le montagne offrono. Aspettate sempre che il temporale finisca. Il proprietario del Guerrin Meschino e mio carissimo amico, mi ha raccontato di persone che purtroppo , incoscentemente non hanno rispettato queste semplici regole, e purtroppo non sono tornate.
Il periodo autunnale, a Castelluccio di Norcia , finisce quasi subito per l'inverno, forse la stagione che preferisco. Temperature quasi sempre al di sotto dello zero, silenzio e isolamento assoluto trasformano completamente Castelluccio dalla "bolgia" turistica estiva in un luogo magico e assoluto. Basti pensare che il termometro dell'agriturismo lo scorso anno fece registrare -18 gradi proprio quando scattai questo foto, nella notte la temperatura nella piana è scesa fino ai -22:







Sempre l'amico del Guerrin Meschino, Daniele mi fà presente che non è raro trovare temperature artiche proprio nella piana, questo dovuto a uno strano fenomeno di inversione termica, un anno è stata registrata la temperatura record di -36 gradi centigradi. Castelluccio, non è solo un posto da visitare in qualsiasi periodo dell'anno. Castelluccio è un piccolo lembo di eden, dove ognuno di noi, può ritrovare un vero contatto con la natura selvaggia e incontaminata. Per questo se decidete di visitarlo, se potete evitate di rovinare un così bel paesaggio. Che esso possa divenir con gli anni riotrovo e paradiso per fotografi, escursionisti e tutti coloro che amano la natura.Questo articolo è dedicato a tutti, in particolare a Roberto, Marika, Mauro, Hal9000, TheCatcher e tutti coloro che hanno partecipato allo JUZARADUNO di Castelluccio. Grazie!





Luca Giustozzi vive e lavora a Tolentino(MC). E' un fotografo professionista dal 2008. Sempre nel 2008 costituisce insieme a Fortunato Gatto e Matteo Zanvettor, i Dreamer Eye il Primo gruppo paesaggista d'Italia. Dal 2009 collabora per 2 importanti agenzie, una di Milano, e una di Pescara, che si occupano di comunicazione integrata costituzionale. Esse lavorano da anni per istituzioni locali, regionali e nazionali. Scelto tra oltre 35 fotografi professionisti dal giugno 2009 cura le foto del "PSR" della Regione Marche, le sue foto sono apparse nei 6x3 metri in tutte le più grandi città marchigiane tra cui Ancona, Pesaro, Urbino, Macerata, Ascoli Piceno. Pubblicate nei quotidiani di diffusione nazionale e regionale (Il Messagero, Resto del Carlino, Corriere Adriatico, Sole24ore) il 18 dicembre è stato presentato il mini libro della Regione Marche in cui sono presenti 18 foto su 28 totali di Luca Giustozzi. Per maggiori info www.lucagiustozzi.com



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avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2013 ore 11:50

bellissimo racconto di Castelluccio. Sono anch'io un'assiduo frequentatore, dato che vivo poco distante, ma aimè, gli impegni di lavoro mi hanno sempre creato problemi per vedere la fioritura nel suo massimo splendore. Bellissime anche le foto dei laghetti...

Gianluca

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2013 ore 12:32

Complimenti per le foto e l' articolo da cui traspare il tuo amore per questa terra.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2013 ore 12:40

Ricordo l'articolo di allora e le più belle immagini di Pian Grande che io abbia mai visto.
Complimenti ancora Luca.
Ciao
S

avatarjunior
inviato il 20 Agosto 2015 ore 6:23

Ciao a tutti, il prossimo anno vorrei andarci e avrei bisogno di consigli soprattutto per dormire/mangiare e i punti dove andare a fotografare..ma li credo sia sufficiente girarsi attorno..

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2015 ore 7:17

Complimenti per Tutto . Mi hai fatto venir voglia di dare un giro e lo farò grazie !

CC

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2015 ore 7:45

....Bravo Luca, purtroppo però la tua poesia non esiste praticamente più!
Da tempo ormai, Orde di turisti si accalcano con i loro Camper o peggio in Autobus nella ex-incontaminata piana!!
Quast'anno una domenica trà fine giugno e inizio luglio da Visso verso Castelluccio 9 Km di di coda....
Tanti saluti alla poesia.....

avatarsenior
inviato il 26 Marzo 2016 ore 20:09

complimenti per l'articolo e le foto. Conosco bene Castelluccio e ci vado perlomeno 2 volte al mese e pensa che abito a Livorno a circa 3-4 h di auto





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