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Creazione della nitidezza percettiva


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avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 10:45

Ovviamente impossibile, ma per chi ha forti basi di tecniche di post produzione di non solo editing e clone,
è possibile ingannare "la percezione di nitidezza" migliorandola con alcune tecniche basate sulla conoscenza di elaborazione high end e digital painting.
Tralasciando le constatazioni sul cestinare una foto cannata o tanto vale rifarla etc etc . che sono ovvie e lecite, a che punto ci si può spingere
per riprendere e correggere problematiche in uno scatto meno problematico di quello in allegato? Il risultato per quanto non sia più una fotografia
e qui apriamo un mondo di "retorica", sul digitale, sensori, sviluppo on camera etc. è da ritenersi valido ad "ultimazione lavori?"

Premesso che il .......50% delle foto "digitali" sono riviste per innumerevoli variazioni dallo scatto d'origine, una correzione come quella in allegato,
è una mera prova di tecnica o può realmente essere utile in situazioni meno ostiche?
Chiaramente il post è maggiormente indirizzato a chi già è pratico di post produzione di un certo tipo e non del solo editing o fotomontaggio.
I puristi del settore fotografico tenderanno a denigrare interventi del genere ed hanno ragione Sorriso ma come specificato, questo genere di esempio è esasperato volutamente per mostrare un tipo di tecnica che "percettivamente" da buoni risultati a "dimensioni reali".
Quanto più si è meticolosi, migliori saranno i risultati.
Ma è chiaro che.........meglio rifare "quello scatto" anche se non sarà perfettamente lo stesso.
Topic nato giusto per avere un riscontro da post produttori "fotografici", quindi da chi scatta e post produce nel proprio workflow; semmai leggerano il post. Sorriso




avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:06

Hai fatto tutta una lunga disquisizione a mio avviso del tutto inutile, le tue sono solo pippe mentali gratuite, del tutto inutili.


In Fotografia, conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita.

E stop.


Come si arriva all'immagine finita non conta un razzaccio di nulla, zero.

user28347
avatar
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:13

io avrei fatto la zona occhio-naso come la seconda foto e il resto morbido come la prima,presumo che nella prima in raw era a parametro 0 la nitidezza.indovinato?

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:17

Hai fatto tutta una lunga disquisizione a mio avviso del tutto inutile, sono pippe mentali del tutto inutili.
In Fotografia, conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, tutto quello che non si vede non conta un razzaccio di nulla, zero.

E' chiaro. Per me è lo stesso. Ma......non lo è per tutti. Allora meglio disquisire. Sorriso
Tant'è una fotografia finita, verrà letta in uno o nell'altro modo a seconda se "costruita" in un modo o nell'altro.
Ma restando in topic la risposta nel tuo caso è? E' lecito in "fotografia", per un risultato fotografico/fotorealistico, post produrre come citato?

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:18

@SergioFermi
No Sergio. La foto è totalmente fuori fuoco, non è con nitidezza a zero. Puoi notarlo dal lato reggiseno sinistro, dove probabilmente la messa a fuoco sarà caduta in quella zona. La seconda foto è il ripristino della prima. non esiste una foto come la seconda.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:22

Dipende dai generi, se l'immagine deve essere la rappresentazione della realtà (documentari, scienza, reportage), SECONDO ME, un'elaborazione del genere è eccessiva.
Se l'immagine deve solo essere "bella" (moda, ritratto), sempre secondo me, è ammissibile.

user28347
avatar
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:22

per me se è abbastanza realistico e poco artificioso allora va bene,e se uno è bravo con ps deve fare in modo che non si noti la lavorazione.non mi piace se la pelle è troppo piallata,meglio che si trucchi la modella come è abituata

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:32

per me se è abbastanza realistico e poco artificioso allora va bene,e se uno è bravo con ps deve fare in modo che non si noti la lavorazione.non mi piace se la pelle è troppo piallata,meglio che si trucchi la modella come è abituata

Si questo è quando si esegue una post approssimativa o con tecniche non professionali, senza tener conto della texture della pelle. Quindi nel tuo caso condivido la frase:
per me se è abbastanza realistico e poco artificioso allora va bene

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:33

Dipende dai generi, se l'immagine deve essere la rappresentazione della realtà (documentari, scienza, reportage), SECONDO ME, un'elaborazione del genere è eccessiva.
Se l'immagine deve solo essere "bella" (moda, ritratto), sempre secondo me, è ammissibile.

Condivido anche questo. Nel caso di "documenti", non è ammissibile la post produzione. A mio avviso, in nessuna modalità.
Anche il solo contrastare un'immagine, può compromettere la perdita di dettaglio importante, se non effettuata in modo corretto.

user28347
avatar
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:37

. fra qualche mese mi prendo il 50 migliore del mondo e provo a cambiare genere,se posso ti chiederò consigli;-) www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=pentax_d_fa50_f1-4sdm

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 12:39

SorrisoSorriso
Inizierai a scattare modelle? Ma bene; Da avifauna è un bel cambiamento Sorriso

avatarjunior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 13:09

è una mera prova di tecnica o può realmente essere utile in situazioni meno ostiche?

premesso che sono d'accordo con chi dice che l'accettabilità di una correzione del genere dipende oltre che dai gusti e cultura dell'osservatore dallo scopo per cui l'immagine è presentata, sull'utilità sarei cauto nel senso che probabilmente lo sforzo di post produzione tenderebbe ad diventare insostenibile per risultati di realismo alto (quindi paragonabili a quelli ottenibili rifacendo la foto). Utilità da valutare quindi nei casi in cui rifare la foto non è possibile o molto costoso.

Argomento meglio guardando la foto di esempio.
Il recupero di nitidezza sulla modella (con una spalla sinistra inizialmente a fuoco ed il resto no) comporta una modulazione dello sfocato al variare della distanza innaturale che credo sia molto difficile e costoso correggere pienamente.
L'occhio destro della modella, il sopracciglio come anche la spalla destra etc. sono sfocati come nella foto originale mentre i particolari del corpo più vicini a noi restano nitidi o quasi come da originale o lo sono di più.
Riprodurre una profondità di campo realistica, spostando artificialmente il punto di messa a fuoco come hai fatto tu penso sia piuttosto complesso. Lo è a partire da immagine tutta a fuoco, figuriamoci se ampie porzioni sono sfocate.

Concludo testimoniando che mi sono trovato a fare operazioni del genere (con meno arte di te) solo in casi in cui l'immagine mi interessava a prescindere (per ricordo o documento) e avevo bisogno di 'salvare' un soggetto rilevante, a discapito del resto. In tutti gli altri casi ho preferito rinunciare.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 14:43

Riprodurre una profondità di campo realistica, spostando artificialmente il punto di messa a fuoco come hai fatto tu penso sia piuttosto complesso. Lo è a partire da immagine tutta a fuoco, figuriamoci se ampie porzioni sono sfocate.

Molto complesso. Perchè le variabili sono troppe, ma nel caso particolare di questa foto lo è maggiormente.
Ma come hai fatto notare, quando l'immagine interessa si cerca per quanto nelle proprie possibilità di correggere il problema. E' ovvio che bisogna capire fin dove ci si può spingere per non perderne di realismo. In una situazione come quella in esempio le variabili sono troppe, perchè si tratta di ricreare per l'appunto la nitidezza e non solo correggerla, con il rischio quindi di ottenere qualcosa di fotograficamente errato, come saldi di pdc da un punto all'altro.

avatarsupporter
inviato il 15 Luglio 2019 ore 15:08

Puoi accennare alle modalità digital painting utilizzate?

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2019 ore 15:55

Puoi accennare alle modalità digital painting utilizzate?

Certo. Cerco di elencarli.
Separazione di frequenza da utilizzare alla fine, solo per recupero texture.
1) Creazione livello "help/guida" Curve e modifica della frequenza creando un'onda di frequenza esasperata per evidenziare il margine di sfocatura
2) Inizio attenuazione sfocatura lungo i bordi con clone durezza media e larghezza appena più piccolo del margine di sfocatura.
3) creazione del dettaglio delle sopracciglia con 3 tinte di pennello. Sfocare fino ad uniformare le sopraciglia disegnate con le sopraciglia reali. Maschera di contrasto per staccare maggiormente il dettaglio.
4) Disegnare le ciglia con pen tool rimpicciolendo l'immagine a video cercando di leggerne il percorso basandosi anche dal livello Curve realizzato all'inizio come guida.
5) Creare un nuovo livello di ombreggiatura in relazione a contorno retina, profondità occhi, mento etc.
6) Idem per le luci alte.
7) Disegnare i capelli con la stessa modalità utilizzata per le sopraciglia.
8) Separazione di frequenza.
9) Recupero texture pelle e mascheramento delle aree non necessarie.
10) Pennello miscela colori per uniformare le transizioni e ricreare le zone di PDC diventate troppo evidenti nella ricreazione del dettaglio per la texture pelle perduta.
Capisco che non è tutto molto chiaro nella lettura, ma molti passaggi sono complessi da spiegare sintetizzando.
Ma in linea di massima il digital painting è basilare per questo tipo di "restauro". Quindi alle tecniche elencate, si deve aggiungere il saper osservare come rendere l'immagine più fotorealistica possibile lasciando che il dettaglio creato appaia percettivamente realistico, anche se in realtà non è quasi presente in foto.



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