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Diffrazione in Bayer e Merrill


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avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2019 ore 17:55

Ma la Quattro non supportava i DNG? Mi trovo invece i classici file X3F inutili su Lightroom, così non riesco ad utilizzare la mia solida deconvoluzione e non posso confrontare i file alla pari.
Inoltre vedo che sono scattati con il 150mm, ottica che non conosco, ma che trovo di qualità inaccettabile per essere f/5.6, non ci siamo, aberrazione cromatica laterale, astigmatismo sulle aree prossime allo sfocato. Meglio fare il test con il 40mm.

Anche aprendo i file con sigma photo pro la qualità è scarsa a f/5.6, le etichette che sono di maggiore rilievo per il test sono a bordo fotogramma, non va bene. Per quello dicevo meglio fare un test ad infinito, almeno si rimuovono alcune variabili problematiche, la sony a f/5.6 è pure mossa. Chiudo i file senza soffermarmi più di tanto e attendo una prova significativa.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2019 ore 18:28

@Michele SIGMA una volta era solita etichettare APO ottiche che non lo erano. Questo 150/2.8 sembrerebbe APO davvero, cmq lasciamo la parola a Enrico che lo usa (vai su Flickr sotto Henry62, ha postato un numero di album pazzesco!;-)).

A Natale Yamaki-san ha regalato un plug-in che converte da X3F a DNG solo sotto PS.
www.sigma-global.com/en/download/cameras/sigma-x3f-plug-in-for-photosh
I DNG "tradiscono" gli X3F originali. Rendono l'istogramma raw molto più simile ad un Bayer. Per confronti seri: sconsigliabile.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2019 ore 18:42

Ma di cosa stiamo parlando? A parte che la scritta APO la può mettere chiunque ma anche fosse messa li per un motivo valido questa indica solo una più o meno decente correzione dell'aberrazione cromatica ma non dice altro sulle qualità dell'ottica che può essere pure APO ed un fondo di bottiglia allo stesso tempo. Non sarà il caso di quest'ottica ma la vedi o no l'aberrazione cromatica laterale? Perchè è palese. APO un piffero. Ma fosse quello il problema principale... tu e chi altro abbia guardato prima questi file, datemi una risposta sincera, vi siete accorti del mosso nello scatto a f/5.6? Se stiamo cercando di provare una teoria partiamo con il piede sbagliato se non si ha la lucidità di scartare immediatamente questo risultato o se peggio non si è in grado di accorgersi dei problemi che mostra. Non è diverso dal voler effettuare una misura ed avere uno strumento che funziona male (occhio)

Discorso a parte sui DNG che tradiscono.. con questa affermazione torni a darmi ragione sul fatto che sono difficilmente confrontabili diffrazione tra foveon e bayer per il fatto che
1) le differenze sono date da un differente software che applica algoritmi diversi (e ho dimostrato quanto entro certi limiti si possa intervenire con un software per diminuire la diffrazione)
2) le differenze sono date da una perdita del software non originale rispetto al file X3F di partenza.

Ma paradossalmente a noi se ci troviamo nel primo punto non abbiamo modo di confrontare alcunchè, non dovrei nemmeno spiegarlo per quanto è basilare ma se il mio scopo è analizzare una differenza tra file al picco della risolvenza ed uno in diffrazione, e poi volessi misurare la differenza tra i due valori ottenuti per le 2 fotocamere, non mi importa niente del punto di partenza e di quanto perde un file rispetto al suo massimo potenziale, perchè quello che sto analizzando è una differenza tra il file dello stesso sensore elaborato alla stessa maniera. Ecco che il punto 2 mi consente un confronto mentre il punto 1 mi da un falso risultato.

Ripeto.. vogliamo dimostrare questa teoria? Sulla carta è valida ma fino ad ora non si è fatto niente di utile o di probante.
PS: Se volete spedirmi una camera Sigma le prove ve le faccio io. MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2019 ore 20:13

Michele: che l'APO sia più o meno corretto non conta niente ai fini della prova, se viene usato allo stesso f/ su Foveon e Bayer in condizioni di luce ragionevolmente alla pari. Sul micromosso non mi pronuncio, cmq f/5.6 non c'entra con la prova, c'entra il diaframma più chiuso possibile, in questo caso f/22, se è mosso bisogna chiedere a Enrico che cavalletto usa.;-)

1) le differenze sono date da un differente software che applica algoritmi diversi (e ho dimostrato quanto entro certi limiti si possa intervenire con un software per diminuire la diffrazione)
Fine delle prove, GAME OVER. Poiché quasi tutto cambia passando da Bayer a Foveon e non esiste equivalenza, le differenze sono molto più significative della diffrazione, se ho capito bene.
Non mi trovi d'accordo su questo.Eeeek!!!

vogliamo dimostrare questa teoria? Sulla carta è valida ma fino ad ora non si è fatto niente di utile o di probante.
Un po' esagerato. Ho fatto tante prove. Nessuna contraddice l'ipotesi finora. Sono Popperiano. Suggerisci prove dirimenti o sottoponi risultati tuoi come prove contrarie.
Riguardati anche i tuoi scatti con 5DII e 5DSR nel frattempo e qualcosa già ne trai.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 11:14

Parzialmente OT:



dimostra che in questo 3D abbiamo scherzato, infatti le aperture degli obiettivi hanno diametri dell'ordine dei mm, lontani dalla lunghezza d'onda del rosso a 0.700*10^(-3) mm. Que pasa?Sorry

user175007
avatar
inviato il 02 Agosto 2019 ore 13:52

Non ci ho agito un H o meglio un cacchio MrGreen

quindi la diffrazione non esiste negli obiettivi, se chiudo a f64 il buco comunque è più largo della lunghezza d'onda della luce

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 14:02

@Flare ho riportato un articolo che dovrebbe aiutare studenti di fisica delle superiori.
Del film: attenzione a cosa si legge in rete e si prende per buono...MrGreen

user175007
avatar
inviato il 02 Agosto 2019 ore 14:04

quindi non ci si può fidar più nemmeno dei libri di scuola Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 14:14

@Flare tu stesso privilegi (come me, anche se non parrebbeSorry) l'immagine sulle teorie.
Molti insegnanti hanno una cultura scientifica libresca, non sperimentale.Eeeek!!!



avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2019 ore 13:00

Ripeto.. dove sono le prove? Per te sono valide quelle postate fino ad ora? Perchè se è così cala l'opinione che ho del tuo giudizio, non riconoscere un mosso, dell' astigmatismo, o dell'aberrazione cromatica in un'immagine significa anche non riuscire a determinare da cosa è dato quello che si vede. Sai distinguere un'acutanza sull'immagine e determinare se è data dal constrasto ottico o da un'algoritmo?
Ancora non mi è stato fornito un RAW in cui a parità di software mi sia possibile comparare due risultati a pari condizioni di scatto che prende in analisi la differenza tra f/5.6 e f/22 tra i due sensori, se viene a mancare questa comparazione viene a mancare una conclusione.

Un po' esagerato. Ho fatto tante prove. Nessuna contraddice l'ipotesi finora.

Se è per questo basta sbagliarle per provare la teoria, se ti sembra il modo di procedere allora ti cito.. game over

Riguardati anche i tuoi scatti con 5DII e 5DSR nel frattempo e qualcosa già ne trai.

E cosa dovrei trarne? Che il sensore con più potere risolvente descrive meglio lo stesso fenomeno diffrattivo? In che modo questo mi aiuta a dimostrare che sui foveon si verifica meno diffrazione ottica? Come già dicevo temo si faccia confusione sul descrivere una data diffrazione e su quanto questa diffrazione è veramente presente. La teoria sulla diffrazione della luce prende in considerazione il fatto che una luce blu sia meno diffratta, il fatto che una luce bianca sia poi descritta con più precisione da un sensore che privilegia lo spettro blu è ancora una teoria, se mi posti due foto in cui il foveon a diaframmi chiusi ha più dettagli di un Bayer prova solo la capacità di quel sensore di rappresentare una tale diffrazione in modo diverso per diversi motivi (tra cui il potere risolvente di quel sensore). Quello che non dimostra è che all'atto della registrazione il sensore Foveon veda meno diffrazione del Bayer, ed è per questo che è importante il risultato a f/5.6, perchè senza questo stai facendo una comparazione alla cieca. Il risultato a f/5.6 è indispensabile come punto di partenza per determinare il calo di risolvenza da diffrazione all'interno dello stesso sensore, se mi posti solo il risultato a f/22 tra due sensori diversi ma non hai idea di quanto sia calata la risolvenza all'interno dello stesso sensore quello che stai osservando è la differente elaborazione.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2019 ore 13:28

Facciamo un altro esempio teorico visto che di pratica non si è ancora visto niente.

In un mondo ideale e senza variabili prendo un sensore fullframe da 80 megapixel ed un foveon fullframe da 20 megapixel, entrambi senza filtro AA, ridimensiono tutto a 20 megapixel, la diffrazione che dovrei ottenere è identica in un mondo dove la luce ha la stessa diffrazione ad ogni lunghezza d'onda. Questo perchè la grandezza di 4 pixel nel bayer saranno della stessa dimensione dei pixel nel foveon e la misura combacerebbe.
Ma visto che la diffrazione si comporta diversamente in base alla lunghezza d'onda entra in gioco la tua teoria, per altro molto valida, il vantaggio visibile dovrebbe ricadere nel sensore che sfrutta il canale con meno diffrazione. Allora vogliamo dimostrarlo o ci limitiamo a prenderlo per vero? Mi sembra assurdo che non ci sia la volontà di mostrare una prova simile.

Due scatti a f/5.6 perfettamente fermi, perfettamente risolti e senza aberrazione al centro del fotogramma, ed i rispettivi diaframmi chiusi. Una volta pareggiati in post produzione i due risultati a f/5.6 si procede ad applicare la stessa elaborazione a f/22, per provare la teoria i due file a f/5.6 devono essere identici mentre aprendo poi i file a f/22 deve vedersi un vantaggio del foveon. Punto, non c'è "si" o "ma", non posso prendere ingenuamente il risultato a f/22 e vederlo migliore nel foveon ed essere convinto di aver provato qualcosa, così si è provato solo che si ottengono dei file migliori out of the box, ma il come si è arrivati li è sommerso da tutte quelle variabili del mondo reale di cui parlavo nel mio primissimo intervento.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2019 ore 21:40




Ai miei stanchi occhi di vecchietto (nostrano) brianzolo sembrerebbe che una delle due è più velata a f/16.;-) Che sia per via della diffrazione? Potrebbe anche non essere.Eeeek!!! Con Sony ho fatto LiveView a 14.4 x, con SIGMA a 10 x. Il crop SIGMA è stato ridimensionato all'insù per pareggiare il Sony (crop 1.5), non il contrario, come di solito fanno i complessati Bayer.MrGreen

I due raw sono qui: drive.google.com/open?id=1lNv9Y1p-mHxrg9sRIUzOVpwwdmORPObq
Have fun!

avatarsupporter
inviato il 04 Agosto 2019 ore 4:30

Lasciando a te lo sviluppo del merril MrGreen ho provato a rifare quello dell'arw sony in C1.
Questo è il mio modesto risultato:




la "velatura" per me è facilmente recuperabile, purtroppo non ci sono dettagli sufficientemente fini ma se dovessi scommettere su chi li avrebbe risolti meglio, saprei bene su chi puntare.;-)

user92328
avatar
inviato il 04 Agosto 2019 ore 5:04

Comunque Valgrassi, meglio evitare l'f/16 anche perché già a f8 la pdc è spettacolare, se poi si fa paesaggistica, su scene lontane, già a f2.8 fa impressione e se si chiude verso l'f/4 si hanno risultati eccellenti, anche agli angoli con tutte le focali...




Ho dato una sviluppata veloce al file di sony, domani sviluppo quello della Merrill, poi li carico...

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 12:58

@Otto, Salvo a voi due "sleepless" (ma lo sono anch'io...Sorry) rispondo con più calma.
Per adesso un f/16 e un f/32 di un Nikkor Micro AF 60/2.8 focheggiato a mano (il bugiardino non è piano per far vedere la pdc).



Qui TIFF e ARW: drive.google.com/open?id=1tWfogxfRKvjpNJLptVy8DVNt9ixT_hbD

PS un paio di compressioni intermedie rendono illeggibile il post, mi spiace, cmq in originale da f/16 a f/32 si vede la diffrazione sempre più importante;-)

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