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Hard disk esterno backup foto


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avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 14:35

Buongiorno ragazzi, riprendo questa vecchia discussione dato che anche io pensavo a un western Digital da vari GB con USB 3. Ma credete sia sufficiente per tenerci le foto esternamente e lavorarci direttamente tramite catalogo lightroom? Oppure meglio usare una connessione Thunderbolt? Ci sto ragionando anche in previsione dell'acquisto di un MacBook Air, rientra nell'ambito della riflessione su quanti GB interni deve avere, anche se da un certo punto di vista questo è ininfluente. Grazie mille


L'usb3 va benissimo, supera in velocità il transfer rate dei dischi meccanici.
La connessione TB è più veloce ma se dall'altra parte hai il collo di bottiglia di un HDD, allora è inutile averla.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 15:01

Ma credete sia sufficiente per tenerci le foto esternamente e lavorarci direttamente tramite catalogo lightroom?

Io tengo le due cose separate.

LAVORO su un SSD Sandisk da 1Tb. E' veloce, antiurto e portatile, il che mi permette di attaccarlo al notebook di casa o al pc in studio.
Ogni mezza giornata faccio il backup del lavoro in corso (catalogo LR + files) sull'HD del computer che sto usando.

ARCHIVIO su due HD da 4Tb ciascuno che collego al computer tramite una dock station.

In questo modo ho un buon compromesso tra velocità operativa, portatilità e spazio di archiviazione.
Negli ultimi tempi sto utilizzando anche il cloud, ma ho una mole di dati tale che è necessario del tempo e per ora mi limito ai Jpg.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 16:55

io invece ho il catalogo su un SSD, con (ovviamente) le anteprime delle foto.
I raw sono su dischi meccanici.

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2022 ore 15:56

Grazie a tutti. Credo che alla fine potrei fare qualcosa come te, Checco. Ovvero sto pensando di prendere un macbook con poca memoria ssd e acquistare una memoria ssd esterna, ad esempio samsung t5 o t7 da 500gb (c'è molta differenza fra le due secondo voi?) per lavorarci direttamente, e ogni tot salvare il lavoro su ulteriori 1/2 hd esterni. Ma scusate l'ignoranza, il catalogo lightroom può essere posizionato anche su memoria esterna, ad esempio una ssd? E' un file fisico, può essere preso e spostato da pc a device esterno? Triste

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2022 ore 20:15

I Samsung non li conosco, ho i Sandisk e non posso far altro che parlarne bene.
Sì, io tengo tutto (catalogo, anteprime e foto) sull'SSD esterno, utizzo il disco del pc solo come backup.

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2022 ore 14:47

Ma scusate l'ignoranza, il catalogo lightroom può essere posizionato anche su memoria esterna, ad esempio una ssd? E' un file fisico, può essere preso e spostato da pc a device esterno?


sì, certo.
Lo puoi anche spostare su macchine diverse, non importa che siano mac o windows. Funziona tutto comunque.

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2022 ore 16:36

Partiamo dal presupposto che tutti i dischi magnetici si rompono. E' solo una questione di quando, e non possiamo anticiparlo.
Gli Hard Disk hanno parti meccaniche in movimento e sono influenzati dal magnetismo intrinseco nella tipologia del supporto.
Gli SSD hanno un ciclo di scritture/cancellazioni limitato e sono suscettibili all'elettricità erogata.
Tutti i supporti sono soggetti a sollecitazioni fisiche di qualunque genere (temperatura, shock fisico, ecc ecc) che ne potrebbero danneggiare il contenuto.

Per venire incontro a questa nostra consapevolezza, i sistemi RAID ci aiutano: si rompe uno o più dischi, i dati non vengono persi.
Attenzione però, NON si tratta di un backup, perché in caso di sollecitazioni fisiche del sistema RAID in sé (o di cosa gli sta attorno, ad esempio un calo di tensione, un fulmine, un bambino che rovescia un bicchiere pieno sopra, ecc ecc) perderemo comunque i dati. Anche nel caso di inavvertita cancellazione di file, di ransomware, ecc ecc, perderemo comunque i dati.

Non abbiamo però considerato che le perdite di dati avvengono anche per corruzione dei dati stessi: quando scriviamo un file, stiamo memorizzando miliardi di bit magneticamente. Qual è la possibilità che ne vada perso qualcuno? Abbastanza probabile. E da qui nascono i file corrotti che portano alla perdita dei dati.

Per venire incontro a questa nostra successiva consapevolezza, entra in gioco il backup.
Una volta era consigliato il sistema 3-2-1: 3 copie di dati, in 2 media diversi, di cui 1 offsite rispetto al resto delle copie.
Il backup deve essere versionato e controllato periodicamente nella sua integrità. Senza versionamento, non possiamo recuperare una versione del file oggi corrotto o perduto, che invece era intatto un mese o un anno fa.
A mio avviso però, con i sistemi odierni possiamo attuare una strategia che prevede una copia locale e 2 copie offsite.
Questo perché l'unione di un sistema RAID ad un file system che prevede checksumming e snapshotting, può farci prevenire la corruzione dei dati e ci offre una forma (seppur basilare) di versionamento (e quindi backup) locale.

La copia locale risiederebbe quindi su un sistema RAID con file system robusto usato dalle grandi corporation, tipo BTRFS o ZFS, mentre le copie offsite possono essere su sistemi cloud che preferite.
Se i dati sono tanti, si sceglieranno dei cloud economici (che comunque sconsiglierei), quindi meglio averne 2.
Anche qui, meglio andare su cloud e sistemi che sono utilizzati dal 90% delle grandi corporate mondiali, quindi parliamo di Amazon S3, Microsoft Azure e Google principalmente.
Devono garantirci che il momento in cui ne avremo bisogno, una copia sarà sempre a nostra disposizione e recuperabile senza problemi.

Un'altra possibilità di archiviazione è sicuramente quella del nastro, ancora usata per archiviazione in ambiti militari per esempio. Utile se i file non cambiano nel tempo e se vogliamo avere un'ultima copia di salvataggio contenuta in un posto sicuro (cassetta di sicurezza bancaria?).
Il disco ottico M-DISC, sostanzialmente un Blu-Ray che arriva fino a 100/128GB di capacità su singolo disco, è un supporto che viene dichiarato dal produttore avere 1000 anni di durata. Chi sarà presente per verificarlo tra un millennio ce lo potrà confermareCool

Spero di esser stato chiaro e di non aver fatto troppi errori ma ho avuto in passato a che fare con più o meno tutte le possibilità da me immaginate e si sa....dagli errori si imparaMrGreen

avatarjunior
inviato il 13 Febbraio 2022 ore 14:16

buon pomeriggio, leggermente fuori topic ma solo perché non ho fatto una ricerca mirata e questa discussione è recente, voglio resettare il pc e sto eseguendo copia di backup delle cose che mi servono: ho il sistema operativo Windows 10 che risiede in un ssd nvme m2 da 512 gb, tutto il resto dei dati che sono documenti, foto, video, eseguibili di software, su altri 2 dischi meccanici interni ciascuno da 2 tera partizionati in base al tipo di contenuto. Oltre a copiare/incollare le cartelle contenenti le foto (molte da cestinare, risalenti anche ad oltre 10 anni fa, circa 700 gb di foto) si potrebbe adottare un software, anche a pagamento, per svolgere in automatico backup ad esempio delle foto, dotandomi di più hard disk esterni? Ho un lacie usb 3 con 2 dischi in raid con capienza di 1,5 tera al quale potrei sostituire i dischi con altri più capienti, un wd Black usb 3 meccanico da 5 tera, un altro disco toshiba usb da 2 tera ed un disco di rete lacie con hard disk da 2 tera ma per il quale ho preso un disco tipo nas da 4 tera che userò per altri scopi collegato ad un pc con macchine virtuali, la domanda finale è : conviene fare manualmente le copie oppure ad oggi esistono software ben fatti in ambiente Windows con cui fare copie di backup incrementale su più destinazioni messe in coda, ad un certo orario, cercando di automatizzare il più possibile questa attività? in questo lavoro, a patto di avere il pc acceso, un nas è migliore? (so che non si può parlare di backup solo usando il nas, ma lo vedrei come la base per poi sincronizzare via software le copie su più dischi esterni già posseduti o da aggiungere). Non ho menzionato il cloud pur avendo amazon prime perché la velocità di upload è di circa 20 megabit ma la quantità di foto da caricare è già enorme

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2022 ore 19:11

Io ho una copia su prime, circa 2Tb, fatta lasciando il PC acceso h2r fino al completamento e poi 2 dischi backup che sincronizzo con rsync. Rsync lo si trova su sistemi Unix e similari, non so se su win possa esserci una versione, di certo ci saranno varie alternative a interfaccia grafica

avatarjunior
inviato il 15 Febbraio 2022 ore 10:39


conviene fare manualmente le copie oppure ad oggi esistono software ben fatti in ambiente Windows con cui fare copie di backup incrementale su più destinazioni messe in coda, ad un certo orario, cercando di automatizzare il più possibile questa attività?


I backup devono essere automatizzati, sia perché nella vita ci meritiamo di occupare il tempo in maniera migliore MrGreen sia perché sono meno proni ad errori e/o dimenticanze.
Ti consiglio duplicacy o Arq, che fanno versioning, deduplica e crittografia.


in questo lavoro, a patto di avere il pc acceso, un nas è migliore?


Senza dubbio, basta un NAS con file system solido e integro nel tempo (quindi BTRFS o ZFS), e una o più copie offsite (il cloud è più efficiente ed economico nel medio/lungo periodo).
Come ho spiegato sopra, fai versioning in locale e in cloud, e fai backup ricorrenti e incrementali (volendo solo su cloud).
Per il primo caricamento sul cloud, vai in una postazione con fibra dal buon upload e i successivi saranno incrementali.
Poi butta o regala tutta la montagnetta di hard disk che hai e vivi sereno Cool

Io ho una copia su prime, circa 2Tb, fatta lasciando il PC acceso h2r fino al completamento e poi 2 dischi backup che sincronizzo con rsync.


Hai però una copia non crittografata di tutti i tuoi dati su un cloud, e questo può non piacere a tutti.
Rsync è una sincronizzazione, non un backup.
Sono 2 cose ben distinte e il sync, se non hai bisogno di tenere file sincronizzati per lavorarci da più postazioni, è a mio avviso inutile se si impiega una strategia di versioning e backup consistente.

avatarjunior
inviato il 15 Febbraio 2022 ore 10:47

Oggi con 1$/TB/mese possiamo avere storage di archiviazione sul cloud che ci mette al riparo da catastrofi (Glacier Deep Archive, Google archive, ecc).
Invece, pagando un pò di più, con 5$/TB/mese (Backblaze B2) oppure 9,99€/5TB/mese (Hetzner storage), possiamo avere storage accessibile istantaneamente e, a seconda del fornitore, anche visibile come se fosse in locale sulla nostra macchina.

Tutto crittografato, versionato, integro nel tempo.
Senza costi di acquisto iniziali, manutenzione, riacquisto in caso di fault, corrente elettrica.
Basta solo il software giusto, per il resto gli hard disk e i NAS sono antieconomici (oltre che scomodi) ormai. (se non per mantenere integrità locale dei milioni di byte che abbiamo memorizzati, nel caso di file system come BTRFS o ZFS)

avatarjunior
inviato il 17 Febbraio 2022 ore 15:53

grazie per i suggerimenti in ambito software e cloud, cercherò ulteriori informazioni

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