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i colori dei sensori (ccd vs cmos)


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avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 14:03

Al di la delle differenze tecniche dei sensori , non è che la differenza di risultati dipende dalla post produzione ? Anche se fatta in macchina e quindi si salvano solo i JPG , dovrebbe dipendere dalla post produzione effettuata automaticamente dalla macchina . O sbaglio ?

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 14:24

dovrebbe dipendere dalla post produzione effettuata automaticamente dalla macchina . O sbaglio ?


Per quello che so io è così come dici, poi il raw permette ulteriori e più ampie correzioni rispetto al jpg. Ma se non fai nulla, raw e jpg sono visivamente identici e dipendono dal profilo scelto in macchina, cioè allo scatto. La questione è che le immagini dei CCD -come elaborate dalla fotocamera- sembrano un po' a tutti più accattivanti rispetto a quelli dei sensori CMOS.


user172437
avatar
inviato il 09 Luglio 2019 ore 15:28

I jpeg dell'M9 sono notevoli e la cosa interessante è che i DNG aperti in LR hanno già le impostazioni utilizzate nel profilo in macchina!

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 15:40

Dalle stampe , molti ti stanno dietro con quei profili che hai inventato che non apprezzo, perché ognuno di noi vede in modo diverso, ho spiegato, la corposita che restituisce a monitor un file, già la dice lunga


Ok.. quindi tu giudichi la questione CCD vs CMOS giudicando l'output a stampa; quindi una catena ancora più lunga :

filtro CFA -> Sensore -> Read Out -> Circuito A/D -> Caratterizzazione -> esportazione in uno spazio Output Referred -> conversione verso lo spazio colore della stampante

La variabile CCD e CMOS è ancora più nascosta.

In ogni caso.... con i profili che tu non apprezzi e non conosci (a differenza di tutti quelli che li hanno presi), si ottiene questo confrontando una Pentax 645D (CCD) e una Nikon D800 (CMOS) :





A me sembrano sufficientemente simili da non essere riconoscibili, anche con la luce che cade in modo diverso.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 15:58

A me sembrano sufficientemente simili da non essere riconoscibili...


Vero.

La domanda logica è: che profilazione è stata data alla D800?

Edit: ho usato la D800 per sei anni e fin dall'inizio le avevo dato un profilo colore suggerito da DPreview (non ricordo le variazioni). In effetti era più accattivante di quello che uso ora per la D850

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 16:15

@Gsabbio

Ho usato, sia per la Pentax 645D che per la Nikon D800, i profili da me prodotti; nello specifico il Cobalt Standard.

Unificando l'architettura dei profili e imponendo la stessa color correction integrata le differenze cromatiche si appiattiscono molto, fin quasi a sparire.

Se invece prendi quei due raw e li passi da profili che sono fatti in modo tecnicamente assai diverso e con una color correction che non è nemmeno parente, allora sì... ovviamente non combaceranno mai, anche a starci ore su Photoshop.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 17:15

L'ho scritto anche in un altro 3D: costrinsi la mia povera figlia piu' grande a farmi vedere 100 ( cento ! ) foto prese a casaccio dalle gallerie delle recensioni reflex, per vedere se effettivamente la mia del ccd era una pippa mentale o c'era effettivamente qualcosa di reale nei colori fichissimi..... ebbene fu uno smacco clamoroso: riuscii solo a beccare con sicurezza qualche scatto della Nikon D80. Da quel giorno mi sono messo il cuore in pace: sono internamente, profondamente convinto che la D200 sia meglio delle altre, ma in fondo, in virtu' della prova prima citata, adesso preferisco concentrarmi sul bel rumore digitale e sulla piacevolezza e sensazioni d'uso di macchna ed ottiche, e, sinceramente, non ESISTE macchina moderna che io abbia impugnato che mi faccia felice come la D200.

.... Che ha il CCD ! MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 20:36

Rispondo all'amico Cirillo e chiedo scusa per l'OT
. . . si spesso il risultato che danno è diverso ma non in tutti i casi, dipende dalle applicazioni : quando si costruisce un amplificatore in classe A e i componenti sono accuratamente selezionati e usati nel loro range specifico di linearità entrambi i componenti suonano bene con un certo vantaggio per le valvole nel trattamento dei piccoli segnali e nei preamplificatori e un vantaggio negli stadi di potenza per i mosfet


Assolutamente no. L valvola è la valvola e non c'è niente da fare. Le sue doti di naturalezza, assenza di spigoli, ricchezza armonica e profondità d'indagine sono inavvicinabilli per qualsiasi stato solido.
Peggio che mai per i Classe A, generalmente mosci da fare paura ed enormi dilapidatori d'energia. Negli stadi finali, purtroppo, non c'è mosfet che tenga: un valvolare ben costruito abbina le caratteristiche menzionate a un'erogazione di potenza impeccabile e soprattutto eseguita con una scioltezza non alla portata dello stato solido.



. . . i dischi vinili prodotti oggi in una % di casi sono migliori di quelli d'epoca perchè il vinile è di qualità migliore e le presse di nuova concezione stampano con precisione e costanza + elevata, se il master è stato prodotto con un processo certificato di alta qualità si ottiene un supporto analogico con dinamica ampia e naturalezza dei dettagli che un cd mal registrato e decodificato non riesce a restituire, come pure ci sono degli XRCD registrati a 24 bit con processo certificato che suonano come i migliori analogici . . . dipende dall'accuratezza di ogni processo.


I vinili attuali fanno pena nella stragrtande maghgioranza dei casi e cercano di nascondere la loro pochezza dietro i 180 grammi che non significano niente. Anzi mettono più a dura prova le presse con problemi di stampaggio diffusi. I master attuali derivano da digitale per le ristampe e da mentalità volta al digitale per le nuove edizioni. Risultato, i dischi migliori dell'epoca analogica non hanno rivali. Tranne forse alcune edizioni speciali di case specializzate che però costano parecchio.
Il maggior numero dei bit conta come i 180 grammi e non di rado si dimostra controproducente per una serie di questioni che qui non è il caso di affrontare, data la loro complessità.

In generale comunque, anche nel mondo dell'audio, il ritorno alle tecnologie dipinte come superate trova sempre più seguaci, proprio come in fotografia ci sono tante persone che preferiscono i CCD, pur nelle loro limitazioni.
A dimostrazione che diversi tra i numeri su cui si basano i cosiddetti avanzamenti tecnologici trovano scarso o nullo riscontro nella percezione umana.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 20:40

Mi sembra che da questo thread emergano almeno due cose:

1) Siamo nell'esoterismo del profilo colore, un po' come la classica discussione 'suona meglio il valvolare oppure il vinile...', qui invece si disquisisce sui colori del CCD e del CMOS (io dico che 'suona meglio' il CCD).

2) Raamiel ha dimostrato che con l'opportuna profilazione (e sapendolo fare) si può arrivare ad una resa colore del CMOS molto vicina a quella del CCD

La questione ora è: come e dove intervenire per profilare la macchina per arrivare alla resa colore che preferiamo

Per me, la profilazione è un processo importantissimo che fa parte della preparazione della fotocamera e permette di dare un carattere personale alle immagini, però, ho l'impressione che sia un argomento assolutamente trascurato e sconosciuto.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 21:41

I master attuali derivano da digitale per le ristampe e da mentalità volta al digitale per le nuove edizioni.

Motivo per cui è semplicemente inutile e stupido pensare di prendere, oggi, un vinile pensando che suoni meglio ;-)
Ormai è rimasta solo Neve a fare banchi analogici, ormai anche SSL ha abbandonato i gloriosi banchi da wow :-P

P.s.: il vinile suona meglio, qualsiasi cosa voglia dire, solo per musica pop(olare) prodotta tra gli anni '50 e '70, altrimenti...

Fine OT MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 22:19

Ciao BAIOSSO,

sono contento anche io di risentirTi.

Qual'è l'altro forum a cui fai riferimento, che non mi ricordo?


avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 22:27

@Leo_Pistone

Non condivido il Tuo pensiero a riguardo di quello che si chiamava HI-FI.

L'analogico ha un suo perché nei sistemi "vintage" ovviamente, ma il digitale è e sarà sempre meglio.

Questo è accaduto prima nel settore AUDIO ed oggi in quello FOTO / VIDEO.

E, credetemi, la differenza è semplicemente abissale ....

Eeeek!!!SorrisoSorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 22:31

Grazie Leo, per aver risposto, bisognerebbe aprire un Thread apposito per discutere di hi end e registrazioni digitali vs analogiche. . . in genere propendo per l'analogico ma anche gli XRCD a 45€ al pezzo non scherzano. Fine OT Sorriso

avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 22:41

Va beh.. vedo che la deriva è pesante... agito le acque... chi scrive con la stilografica?
Contemporanea o vintage ( intesa come fino agli anni 50 o poco dopo )?
Fine OT per davvero altrimenti mi rimetto a litigare tra me e me su quale pre di classe inarrivabile mi piacesse di più tra il Convergent SL1 e il Classé Audio DR6 MrGreen
Marco

avatarsenior
inviato il 10 Luglio 2019 ore 1:01

Caro Tony, rispetto il tuo pensiero, che peraltro rispecchia un'opinione diffusa, ma le cose stanno in maniera opposta.
Oggi anche il miglior digitale sfigura rispetto all'analogico di pari livello qualitativo, ma anche in passato non è mai riuscito ad eguagliarlo in termini di realismo e naturalezza, vincendo ovviamente per praticità.
Alcuni importanti passi in avanti dell'analogico peraltro sono avvenuti grazie alle conseguenze pratiche del digitale.
Se poi parliamo di costi, oggi l'analogico di classe è roba da ricchi, ma con un sistema ben messo a punto non ci sono paragoni.

Grazie a te Cirillo, concordo col terminare qui l'OT, dicendo solo che anch'io uso il digitale, ma quando accendo il giradischi è tutta un'altra musica.

Jack 96, già in epoca analogica esistevano LP tratti da registrazioni digitali: suonavano e suonano tuttora molto bene, proprio perché malgrado le loro origini, erano realizzati con mentalità, scelte e prospettive dedicate all'analogico.
Il vinile attuale è basato invece su un sistema di produzione curato da personale nato e cresciuto sul digitale, con conseguenze che sono ovvie.

Grazie a tutti per l'attenzione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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