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i colori dei sensori (ccd vs cmos)


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avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 10:17

Andiamo sul pratico e parliamo della D850 che è quella che conosco (in generale penso si applichi a tutte):

La mia esperienza è che il prodotto finale (tralasciando colori e contrasti dell'ottica) dipende da: profilo colore impostato in camera (normal, panorama, portrait ecc...), temperatura colore misurata, eventuali variazioni apportate alle impostazioni (profilo colore, contrasto, temp. cromatica) e poi... il programma impiegato per la pp del RAW.

Come programma io impiego DxO Photolab2. Tralasciamo i commenti sul 'meglio questo o quel programma, il fatto è che questo software, se lo si lascia fare, introduce una sua 'interpretazione' del raw che a me non piace (sia su profili Sony che Nikon, gli altri non so). Il problema viene risolto con un po' di esperienza e strutturando un 'preset' che soddisfi i propri gusti. Così ho fatto io, che ora impiego un preset 'low contrast' che mi soddisfa (nel caso posso fornire le indicazioni).

Il bello (incredibile) è che i file della D200 così come escono in jpg vanno già benissimo, a colpo d'occhio si potrebbe dire che sono un pelo più 'terrosi' e con colori meno vivaci rispetto a D800, D850, D7200, D3200. A parte l'enorme vantaggio di avere un prodotto già bell'e fatto dalla macchina, il mio obiettivo è arrivare a capire che settings devo impostare in camera per avvicinarmi a questo.

Penso che sia un desiderio comune, se unissimo gli skills, magari...

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 10:26

Trovo diverse cose poco attendibili, in quell'estratto... tipo la seconda affermazione. Proviamo a chiedere a Zeppo se utilizzerebbe a 2500 ISO la M9 sperando di ottenere risultati decenti... poi chiedete a me se mi fido a usare a 2500 ISO la 6D2 ottenendo risultati buoni.
Ma anche il punto in cui dice che oggi hanno prestazioni equiparabili, non mi pare francamente da prendere in considerazione: se così fosse vedremmo una notevole quantità di macchine con CMOS e altrettante con CCD. Invece il CCD è per una minoranza di fotocamere, dato che viene ricercato per prestazioni e condizioni specifiche (QI a ISO base, fondamentalmente).

Giocano partite diverse, dal punto di vista dell'output (non intendo colore: e quindi siamo anche OT)... c'è poco da fare: e ormai la storia industriale ha decretato che per la massa purtroppo (e dico purtroppo per l'uso a ISO base e per l'efficacia riscontrata dai più sull'implementazione della catena del colore) c'è il CMOS.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 10:41

Non sono un tecnico della questione, non mi sono chiari i motivi per cui un CCD all'atto pratico restituisca colori diversi da quelli di un CMOS. Sinceramente pur avendo le conoscenze scientifiche e matematiche per approfondire, non mi interessa farlo perché per me la fotografia è un hobby artistico e lascio far ciò a chi ha passione o interesse per sviscerare le questioni tecniche. Io voglio solo trovare il modo più rapido per ottenere i risultati che immagino.

Nella mia esperienza c'è un dato di fatto incontrovertibile, sarà per la natura stessa del sensore, sarà per i filtri cromatici, sarà per la curva di profilazione, il tipo di rumore più pastoso, ....., ma i colori del CCD sono diversi da quelli del CMOS. La D200 citata non è l'unico caso.
Conosco bene Olympus che ho avuto per parecchio tempo prima di abbandonarla e i colori delle fotocamere CCD Olympus erano totalmente diversi da quelli delle fotocamere CMOS successive. Quando apro il mio archivio fotografico riconosco a colpo le foto fatte con il CCD o il CMOS delle mie vecchie Oly. La vecchia e-1 o la più nuova e misera e-400 hanno dei colori perfettamente riconoscibili rispetto le fotocamere successive del sistema 4/3 e m4/3 che ho avuto. Anche le foto fatte con la prima compatta CCD sono migliori di quelle fatte con le varie compatte CMOS che si sono succedute.
Sto parlando di Jpeg chiaramente, anche se nel caso delle reflex e ML ho anche i Raw. Però i Jpeg uscenti dalle mie fotocamere CCD non mi suscitano desiderio di rielaborazione miglioramento, invece necessario con le fotocamere che uso attualmente.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 10:48

Le valvole e i transistor hanno la stessa funzione, ma il risultato che danno è diverso.
Non c'è verso di far emulare le une agli altri e viceversa.
. . . si spesso il risultato che danno è diverso ma non in tutti i casi, dipende dalle applicazioni : quando si costruisce un amplificatore in classe A e i componenti sono accuratamente selezionati e usati nel loro range specifico di linearità entrambi i componenti suonano bene con un certo vantaggio per le valvole nel trattamento dei piccoli segnali e nei preamplificatori e un vantaggio negli stadi di potenza per i mosfet.

Per il semplice fatto che un microfono non è un orecchio e un grafico funziona diversamente dal cervello umano che ne recepisce gli stimoli.
. . . perfettamente d'accordo.

Morale della favola, oggi il CD non lo vuole più nessuno e tutti si ricomprano i giradischi messi in cantina 40 anni fa, per farci andare vinili che non sono altro dalla pallida imitazione di quelli dell'epoca.
. . . i dischi vinili prodotti oggi in una % di casi sono migliori di quelli d'epoca perchè il vinile è di qualità migliore e le presse di nuova concezione stampano con precisione e costanza + elevata, se il master è stato prodotto con un processo certificato di alta qualità si ottiene un supporto analogico con dinamica ampia e naturalezza dei dettagli che un cd mal registrato e decodificato non riesce a restituire, come pure ci sono degli XRCD registrati a 24 bit con processo certificato che suonano come i migliori analogici . . . dipende dall'accuratezza di ogni processo.

Tornando ai sensori CCD vs Cmos la mia opinione è che la prima generazione di sensori cmos pur avendo buone prestazioni lato rumore e densità di pixels e iso non erano accurati e lineari nella lettura delle informazioni luminose quanto un CCD che al tempo godeva di maggior qualità costruttiva e di un background tecnologico maggiore, tutto questo a prescindere che qualsiasi fotocamera va settata e profilata. I moderni sensori cmos (non tutti ovviamente) hanno colmato le vecchie lacune e possono godere di circuiti integrati + lineari nella lettura delle informazioni luminose e convertitori AD accurati in decodifica pur risultando poco rumorosi. Quindi un fotocamera moderna sia essa CCD che Cmos costruita con componentistica di alta qualità se ben profilata fornisce risultati comparabili sempre presi a iso base.





avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:06

Come fotocamere CCD ho avuto Nikon D80 e D200, Canon eos 1D da 4 mpx, le ho utilizzate per anni e a iso base ho sempre ottenuto risultati ottimi ma in condizioni di luce ottimale.
Oggi scatto solo con Fuji e Canon settate e accuratamente profilate, ottengo colori fedeli come le vecchie Nikon D80 e D200 ma in un range di utilizzo + ampio.
I colori emozionanti simil CCD li ottengo tranquillamente anche con una Fji Xpro1. Cool - ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:08

io una cosa la devo dire però .. ne parlavano con tony che ho salutato qualche pagina indietro tempo fa sul forum sony .. aprendo con l'ultima versione di photoshop ( pago la licenza mensilmente e ho sempre gli ultimi updates) i raw della a100 ( sensore della d200 , d80 , k10, d40x ) del 2007 , ho notato una situazione diversa rispetto a quando la comprai... addirittura vorrei sbagliarmi ma mi sembra di avere uno stop buono in più sulla gestione rumore.. e la sony a100 era impegnativa già a 400 iso... inoltre ho sempre avuto l'impressione che saltasse il conteggio di uno stop ..nel senso che per me la sony a100 a 800 iso reali in realtà indicava i 400... poi boh.. in ogni caso il ccd nelle belle giornate ben venga, dopo il secondo di esposizione che vada pure a dormire.. e lasciare di guardia il cmos.. Cool

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:08

Consideriamo una componente spesso bistrattata ma specifica dei CCD: il rumore. Quello prodotto ad alti iso dalla mia D200 e' bellissimo, colorato e a grana grossa, vado a cercarmelo apposta per l'atmosfera che introduce, specie tirando gli iso al massimo in espansione, e non riesco in alcun modo a riprodurlo con la D700, men che meno con la D300, nella quale e' secco e a grana sottile, fa solo fastidio a vedersi e cerco di evitare in ogni modo. Invece, condividendo il medesimo sensore, ritorna eccellente con la D80, che sforna jpg addirittura migliori della gia' mitica D200.
Da evitare i raw nelle lunghissime esposizioni per l'altio numero di hotspot bianchi, che invece scompaiono per un buon 80% se si usa il jpg in camera.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:11

con la d700 prova a togliere la compressione

la d80 purtroppo aveva il meccanismo specchio comandato da parti in plastica che dopo un po ti lasciavano a piedi... è stata una delle tante strXXX nzate di nikon per contenere i costi, cosa che fecero anche con la canon 50d ed è il motivo per cui preferisco ricomprare una d300 magari piuttosto che una d5100.. su quelle successive trovi troppi compromessi costruttivi ..cercano di risparmiare anche sulle viti.. un po come fa fiat da marchionne in poi ..

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:25

@Jacopo
Qualche tempo fa ricordo tuo post sul rumore d200 e d700, immagini non demosaicizzate. Si vedeva come il rumore della d200 comincia a presentarsi prima (iso più bassi) in maniera più graduale, ed è più omogeneo. Sotto il colore c'è il rumore, per quello dicevo che il rumore conferisce corposità al colore. Sulla d700 confermo quanto dice Baiosso, meglio togliere la compressione. A volte aggiungo un pochino di rumore in ps, cmq ci sono anche applicazioni specifiche di " simulazione della grana" che non so quanto facciano un lavoro migliore, il tutto in controtendenza ad avere immagini sempre più pulite.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:26

Se intendi la riduzione rumore, l'ho ovviamente gia' disabilitata, in tutte le mie reflex, assieme ad ogni lens correction e apertura ombre. E la compressione del jpg e' al minimo. Pero' di norma intervengo PESANTEMENTE sui parametri dei picture style interni tipo saturazione e contrasto e mi personalizzo il wb ad ogni serie di scatti, sia con il menu' ad assi cartesiani ( D700 e D300 ) sia con i Kelvin da 2500 a 10000 ( D80 / D200 / D300 / D700 ). Di norma in studio adotto contrasto al minimo e la saturazione varia, mentre in esterni saturazione e contrasto alti/altissimi per le CCD e medi/bassi per le CMOS. Perdo un po' di tempo all'inizio, ma poi non devo sbattermi con la PP esterna.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:29

Il mio 3D sul rumore si chiamava " Iso e vecchi merletti "

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 11:30

MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 13:11

mentre in esterni saturazione e contrasto alti/altissimi per le CCD...


Ma... per la D200 è una condizione ingestibile (in base alla mia esperienza), colori vivacissimi e falsati e mezze tinte assenti.

Come mai questa scelta?

avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 13:22

Ma che prove oggettive hai per dirlo? L'ho spiegato che non si può giudicare la questione CCD vs CMOS guardando semplicemente delle foto.



Dalle stampe , molti ti stanno dietro con quei profili che hai inventato che non apprezzo, perché ognuno di noi vede in modo diverso, ho spiegato, la corposita che restituisce a monitor un file, già la dice lunga

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2019 ore 13:47

Mi piacciono molto i colori supersaturi e le ombre assai chiuse, con i neri profondi. Foglie belle verdi e sottobosco scuro, controluce dei capelli accesi e faccia buia.... di solito espongo per le luci e pure in modo conservativo, che il resto affoghi pure nell'ombra; i miei istogrammi sono tutti abbondantemenre a sinistra, usato cosi' il ccd e' il massimo, con i cmos molto meno ! In studio preferisco invece tutto piu' soft, meno squillante...... Da qui le mie scelte di impostazioni on-camera.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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