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fuji sottoespone?







avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2019 ore 10:44

Secondo me la lettura in multi e media è abbastanza coerente con la luce sulla scena, che è piuttosto contrastata. Quindi la macchina per non bruciare le alte luci rimane conservativa, ma nemmeno troppo.

La misurazione spot, che è quella che io utilizzo la maggior parte delle volte, in questo caso brucia il cielo perché hai esposto sul palazzo. Dovevi trovare un punto di luminosità media oppure compensare in negativo di almeno uno stop. Comunque mi paiono tutti scatti ampiamente lavorabili in postproduzione.


Concordo su tutto. E non trovo che sia una questione di una marca o l'altra di fotocamera.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2019 ore 11:08

grazie a tutti per le opinioni!

per pura didattica, proverö a "spottare" l'esposizione in un punto piü bilanciato, e vedere se le impostazioni in camera (Dr, alte luci..) riescono a bilanciare meglio la situazione. poi chiaramente per foto importanti c'è sempre l'opzione raw, ma non vorrei finire per fare foto meno ragionate "perchè tanto poi sistemo tutto a pc", la mia pigrizia è sempre in agguato Sorriso


avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2019 ore 11:16

Dubito che un marchio sottoesponga.
La singola macchina può avere qualche staratura.
Per vedere se la tua è tarata è molto semplice, usando il sapere della più vecchia della fotografia, ossia le regola del 16.
Scatta in av a iso 100 f16 misurando il cielo in una giornata di pieno sole. (esposimentro 0). T deve essere 100.
Scatta in Tv 100 iso 100 misurando il cielo subito dopo. (esposimentro 0). f deve essere 16.
Scatta in manuale impostando iso 100 t100 f16. L'esposimetro deve segnare su 0.
Di solito basta una sola delle tre.
Se nel primo caso T è 100, nel secondo f è 16 e nel terzo l'esposimentro è 0 studia i principi dell'esposizione.

Diversamente hai l'esposimetro starato.

user170782
avatar
inviato il 19 Giugno 2019 ore 11:29

www.dropbox.com/s/jhv2h1ue5od35xt/DSCF5246_DXO.jpg?dl=0

Ho provato a lavorarne una, anche dal jpeg si tirano fuori informazioni più che sufficienti.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 11:16

Regola fondamentale sull' esposizione, dall analogico al digitale. La prima regola che bisogna imparere quando si prende una macchina fotografica in mano: l esposimetro della macchina regola in automatico l accoppiata diaframmi/tempi, con ISO fissi, per ottenere un grigio 18% in relazione alla luce misurata dall spesometro. Oppure, se si lavora in modo semiautomatico o manuale la camera darà le indicazioni affinché il fotografo regoli da se diaframma e tempi per ottenere sempre una scena con valore medio grigio 18%, se si misura con metodo "misurazione media" o per ottenere sempre il grigio 18% in una porzione della scena con misurazione "spot". Ma sempre grigio 18%.
Ora, se io inquadri un muro bianco, la camera si regola per ottenere il muro con un grigio 18%, ma se io lo voglio bianco, devo sovrapporre con la ghiera della compensazione. Tutto al contrario se voglio fotografare un muro grigio molto scuro. Per ottenerlo sicuro nella fotografia devo sottoporre con la compensazione.
Il vantaggio delle mirrorless sta nel fatto che nell operazione di sottoesposizione o sovraesposizione con la ghiera di compensazione vedo subito il risultato grazie al mirino digitale. Con le reflex questa operazione di correzione la devo fare a esperienza, non vedo subito il risultato. È per questo motivo che, a mio avviso, la misurazione spot con mirrorless serve a poco. Per non bruciare i bianchi basta farsi aiutare dall istogramma.
La correzione dell esposizione è quindi fondamentale per ottenere la luminosità della scena che il fotografo desidera. La macchina è stupida, sempre il grigio 18% ti da. Il fotografo dovrebbe ragionare. Non ci sono automatismi che impostano quello che il fotografo ha in mente

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 14:29

Questa dovrebbe essere una delle basi.
Ma hai fatto bene a ripeterlo, che più semplice di così non si puòSorriso
Repetita juvant ma capoccium durex estMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 14:41

La cosa fondamentale sarebbe partire dalla esposizione. Si continua a saltare invece direttamente alla fase due, tre e seguenti. MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 15:20

il quesito era appunto esposizione corretta in foto ad alto contrasto evitando la pp, nessuno mette in discussione l'importanza della compensazione nel caso si usino gli automatismi..

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 15:51

Non esiste un espoiszione corretta in assoluto. Esiste quella che il fotografo vuole dare.
A che con alto contrasto, se vuoi evidenziare un gioco di ombre espono in in modo, se vuoi cercare di "tirare su" le ombre il più possibile esponi più "a destra" possibile senza bruciare le ombre aiutandoti con l istogramma rgb della camera. Se fai raw poi schiarisci le ombre in pp. Se fai solo jpg ti aiuti con la modifica della curva che tutte le camere hanno. In più Fuji ha la possibilità di esporre in modo diverso nelle luci e nelle ombre nello stesso fotogramma

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 15:54

Quando c'è alto contrasto la coperta comunque è corta. Se compensi per le luci perdi le ombre e viceversa. Senza pp non si va da nessuna parte. La scelta della "giusta" esposizione poi è puramente personale e comunque in funzione della conoscenza della potenzialità (o limiti) del sensore, delle ottiche, del fotografo, e della pp.
Poi se qualcuno, in una scena ad alto contrasto, riesce ad avere (usando la compensazione) esposte bene sia le luci che le ombre (si parla di unico scatto in macchina eh;-) ) allora sveli il segreto.
Molto utile o almeno parzialmente in questi casi è la feature d-light di nikon ad esempio

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 16:03

La tecnologia fotografica ha e avra6sempre dei limiti rispetto all occhio umano in termini di capacit6di vedere adeguatamente nelle luci e nelle ombre allo stesso momento. Conoscendo i limiti del proprio mezzo alle volte non si può far altro che dare un imterpretrazione all immagine facendo leva compositiva proprio su quei limiti. Ma bisogna essere bravi nell interpretrazione e nella composizione.
Alle volte voler a tutti costi dare un immagine simile a quella che l occhio vede si ottiene solo un risultato che sa di falso

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 16:05

Perché non potrebbe essere starato Alessandro?

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 16:45

gaga, capo, non parlavo di controluce o sole a picco a mezzogiorno; un po' più indietro avevo postato la foto di un edificio in mezzo all'acqua; l'edificio risulta un po' troppo "scuretto". sia esponendo per zona che in matrix. questo prima di notare che il cielo (una buona metà del fotogramma) rimaneva correttamente esposto: esponendo per spot sull'edificio, una piccola zona risulta bruciata. (si vede da istogramma, ad occhio nudo è impercettibile comunque)

era solo qualche prova, è la prima fuji e volevo capire un po' come si comporta.

Non essendoci condizioni di luce particolarmente critiche in realtà, immagino che abbassando le alte luci o sfruttando la funzione dr di fuji si possa ottenere un jpeg correttamente esposto nella sua interezza.
poi certo, sono tutte pippe mentali finalizzate a conoscere meglio la macchinetta, per uno scatto "importante" di va di raw per stare tranquilli, o si compensa per avere una foto dove il soggetto è correttamente esposto, non lo sfondo.

Alessandro: capita di ritrovarsi con una macchina difettosa, o un obiettivo con prestazioni più o meno buone. ma se ti riferisci al titolo era una domanda sul comportamento generale del marchio, che magari elabora jpeg più contrastati, o con più vividezza, o più scuretti di 1/3 di stop magari

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 17:39

guarda io sono una talpa, avevo letto che alcuni lamentavano esemplari che tenevano meno ai bordi e simili, ma effettivamente il tuo ragionamento non fa una piega MrGreen poi è chiaramente plausibile che l'errore più probabile è quello umano, però nel dubbio.. MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 17:52

Ripeto, studia l'esposizione. È un valore. Poi la misurazione della stessa. Gli orologi misurano il tempo (che è un valore). Due orologi devono misurare lo stesso tempo dando lo stesso valore. Le tolleranze devono rientrare nei limiti. Non è che ciascuno possa fare come crede... MrGreen Alessandro non hai ancora postato due, tre o più foto con esposizione diverse della stessa terna sulla stessa scena... ciauZzz parla meno e porta qualche esempio concreto. Se vuoi riposto le mie. 15 pagine è ancora non hai raggiunto l'oblio!

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