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Rodaggio sensore?







avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 11:43

@Massimo con questa
Anche i cavi hanno bisogno di rodaggio.
hai gettato la maschera. Confessa che sei un audiofilo e sei propenso a investire in cavi "buoni"...MrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 12:00

Apro un piccolo OT sul rodaggio di cavi e diffusori, tipica fissa dagli audiofili, o meglio degli idiofili.
E' opinione di molti di loro che sia necessario un lungo rodaggio prima che le prestazioni diventino ottimali, c'è chi lo effettua con normali segnali musicali, chi ha registrato degli "sweep" di frequenze ecc ...
Anni fa ero a casa di uno dei più conosciuti progettisti di diffusori italiani, approfittando della presenza quel giorno del responsabile dell'ufficio tecnico di uno dei principali costruttori di altoparlanti in Italia, chiesi loro cosa ne pensassero de rodaggio degli altoparlanti.
Attenzione, entrambi ingegneri, il primo aveva passato la vita a progettare diffusori, l'altro si occupava della messa in produzione di altoparlanti, ebbene, si consultarono pochi secondi e mi dissero che, ad altoparlante nuovo, calcolando l'assestamento dei vari materiali, si potevano calcolare 10-15 ... minuti.
Dopo, le prestazioni restavano invariate, a parte il degrado che potevano subire nel corso degli anni. Sui cavi poi, si facevano delle grasse risate, perché non è che rodando un filo di rame, gli elettroni poi vadano più dritti.
Gli chiesi allora perché alcune case consigliassero il rodaggio, beh questo serviva un po' a far contenti gli appassionati, e poi il tempo serviva a far abituare l'utilizzatore al suono dei diffusori Cool
Tutto questo lo posso raccontare tranquillamente, a distanza di anni, perché ormai sono morti entrambi.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 12:23

Per le valvole deli amplificatori valvolari però si:
www.accordo.it/article/viewPub/68964




avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 12:27

Parli di Aloia?
Beh dopo l'esperienza esb, mi pare che sia finito a vendere kit.
Sono stato ad un paio di sue "dimostrazioni".
A parte cercare di rendere sordi i presenti, non mi pare di ricordare molto altro di pregevole.
Sul suono dei cavi ci sarebbe da dire, ma il contesto non è quello giusto, tantomeno la platea.

Ebbene si Valerio, mi hai scoperto...MrGreen
Nel mio caso XLO e Tara Labs.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 14:10

Veramente parlavo di Renato Giussani (Audiolab, ESB e altro) e di Lino Esposto (Ciare). Bartolomeo Aloia mi risulta sia ancora tra di noi, e poi non credo che abbia mai lavorato con ESB, visto che si è sempre occupato di amplificazione e non di diffusori, vedi STEG.
Tranne configurazioni molto particolari, che possono provocare scompensi su certe amplificazioni, i cavi, perché non si usino quelli degli scambi del trenino elettrico per un amplificatore da 1 Kilowatt, non sono influenti.
Giussani a casa sua usava normalissimi cavi elettrici di sezione adeguata, poi, se state buoni vi racconto del chiodo arrugginito alla mostra.


user59759
avatar
inviato il 17 Giugno 2019 ore 14:14

Sui cavi è più un fatto di marketing che di tecnologia.
Alle frequenze di utilizzo, da 8 a 21khz, nel caso del WiFi, non ci sono neppure i problemi legati alla impedenza.;-)

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 14:38

Scusa. Pensavo giussani ed ho scritto aloia. Mio errore.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 15:02

Negli ambiti scientifici, la tecnologia di oggi permette di misurare tutto, ma poi ci sono degli aspetti particolari in cui gli appassionati (o i fissati) si sentono in dovere di dire la loro.
Di un obiettivo possiamo misurarne la risoluzione ai vari diaframmi, le distorsioni e le aberrazioni, e le risultanze del test sono oggettive, salvo problemi di costanza degli standard produttivi, che possono causare differenze tra un esemplare e l'altro.
Su aspetti come il famigerato bokeh siamo già border line, ma poi si scivola nella "filosofia", e così c'è chi afferma che quell'obiettivo ha una resa "rotonda", mentre quell'altro risulta eccessivamente "tagliente".
Badate bene sono termini che dal punto di vista tecnico scientifico non significano nulla.
Nell'audio è peggio, perché le imperfezioni sono maggiori ed è difficile stabilire un parametro di riferimento.
Ma da quando il digitale è entrato profondamente nell'audio il gioco si è scoperto.
Qualcuno di voi avrebbe il coraggio di affermare che i file delle foto (JPG e RAW), scaricati con due cavi usb differenti, non abbiamo gli stessi colori, oppure che le schede Sandisk abbiano i colori più saturi rispetto a quelle di altra marca? Non credo proprio, eppure nell'audio c'è gente che giura che un file WAV e la sua copia compressa in FLAC (formato lossless quindi senza perdita di qualità) siano differenti, o peggio, che i file, inviati attraverso un cavo di rete ethernet, possano suonare in maniera diversa a seconda della qualità del cavo.
Questo naturalmente serve a vendere i cavi audiofili, così un volgarissimo cavo di rete può arrivare a costare centinaia di € al metro.
Noi a questo punto ancora non ci siamo arrivati, per fortuna.

user59759
avatar
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:54

Ci manca poco però. ;-)

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 20:14

Precisazioni sparse: in elettronica non esiste rodaggio, al limite qualche componente elettromeccanico per la componente meccanica appunto, gli altri componenti al limite degradano ma non migliorano

Il rodaggio degli altoparlanti esiste, può richiedere anche più di 15 minuti per alcune tipologie particolari, tipo i coni in cartone full range che raggiunta l'elasticità ottimale tra gli anelli concentrici tendono a lavorare meglio sulle frequenze altre. Un ampli per chitarra elettrica può metterci ore prima di iniziare a suonare bene, e se spinto al massimo da subito può subire dei danni che non ne inficiano il funzionamento ma lo porteranno ad essere sempre "vuoto"

Il degrado in elettronica esiste, nei semiconduttori in maniera molto lieve ma in altri componenti in maniera più marcata. I primi a cedere sono i condensatori in cui continuamente si hanno delle perforazioni dell'isolante che si autoriparano a discapito della capacità, poi le resistenze che subiscono fenomeni ossidarivi. Anche le saldature degradano e cristallizzano in modo degenerativo, soprattutto da quando il piombo è stato sostituito con elementi più o meno rari e finché non si è trovata la quadra con le nuove leghe di stagno

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2019 ore 7:43

Concordo in buona parte con Marco, sull'inesistenza del rodaggio in elettronica.
Al massimo si può parlare di riscaldamento per certi tipi di apparecchi, ma vale per tutte le volte che vengono accesi, come certi amplificatori valvolari, che, se non li fai scaldare adeguatamente, suonano come una radiolina.
Poi c'è il degrado dovuto all'usura che, in alcuni casi non avvertiamo, perché avviene gradualmente nel tempo.
Insomma è come quando incontri dopo trent'anni un amico e ti dici "ammazza quanto è invecchiato!", ma non ti succede con chi vedi tutti i giorni.
Comunque la suggestione è un elemento importante, i test andrebbero sempre fatti in doppio cieco, per evitare influenze esterne.
Anni fa fu fatto un test a confronto di due amplificatori, di cui uno con la spia di accensione rossa e l'altro blu.
La maggioranza degli ascoltatori notò nel primo un suono più caldo. l'unica differenza tra i due apparecchi era il colore della spia.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2019 ore 7:55

si, e bisogna cambiare l'olio dopo i primi 2000 scattiMrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2019 ore 8:58

Le valvole nuove suonano a radiolina anche calde.
Ti dirò di più, il periodo di rodaggio dipende se parliamo di pentodo, triodo o triodo a riscaldamento diretto.
Se avessi avuto un amp a valvole lo sapresti.
Mischiare poi la suggestione con altre questioni, è il solito discorso qualunquista.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2019 ore 9:59

Il rodaggio in elettronica non esiste ma esiste invece il degrado dei componenti.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2019 ore 10:00

Chiamalo come ti pare. Ma una valvola nuova è inascoltabile.

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