| inviato il 09 Giugno 2019 ore 7:47
Ciao a tutti,
avete mai pensato di concretizzare i vostri sforzi nel creare le vostre immagini vendendole a chi le apprezza? Pensate che sia una mercificazione del vostro modo di vedere il mondo o una soluzione per sbarcare il lunario?
Che ne pensate?
Ciao |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 8:18
Credo sia un “sentiero periglioso”
I siti di stock, se da un lato hanno aperto un visibilità per chiunque a livello mondiale, hanno disintegrato il valore di mercato, chi vuole monetizzare con quel canale deve avere tantissimo tempo da dedicargli, sia per il livello qualitativo spesso richiesto che per la quantità necessaria a raggiungere introiti almeno “misurabili”. Chi vuole una foto bella spendendo pochi euro al contrario si fa un giro su quei siti ne acquista l'uso e puó usufruirne in base alla licenza. Sempre se intende pagare... Credo che pochi fotografi siano in grado di sfruttare quel canale, certamente sono meritevoli. Siamo ormai abituati ad avere immagini fruibili facilmente ed economicamente (leggi “gratis”) sui nostri dispositivi mobili.
C'è chi riesce a vendere le proprie stampe, si cura a dovere tutto il processo dallo scatto alla post produzione fino alla selezione dello stampatore, se non utilizza le proprie stampanti, e del supporto di stampa; anche qui sono richiesti molto lavoro oltre che passione, e spesso è difficile far comprendere il valore del prodotto “finito”; perció anche qui chi riesce a “vendersi” ha capacità superiori alla media, quantomeno di “marketing”.
Come per tutti gli hobby è difficile valicare il confine dalla passione alla commercializzazione, perchè spesso richiede rinunce o sacrifici, almeno iniziali, che poco compatibili con l'idea di passatempo e svago associata ad un hobby.
Aggiungi che ormai tutti si sentono fotografi col cellulare...
Dato lo scarso valore che purtroppo molti danno al singolo prodotto (la foto) ben realizzato, immagino sia più proficuo trovare soluzioni alternative di commercializzazione, vendendo un progetto od un lavoro a chi sappia davvero apprezzarlo (ad esempio un libro, un servizio fotografico, o soluzioni alternative fantasiose) perchè più rappresentativo dell'autore stesso. È forse più “vendibile”, ecco. Ripeto, opinione personale. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:09
Sono sostanzialmente d'accordo con quanto sopra. ... in un'epoca in cui tutti, ma proprio tutti possono realizzare ottime immagini anche con uno smartphone, credo che un'immagine "vendibile" debba essere veramente straordinaria sia come realizzazione che come "location" il che la pone al di fuori delle possibilità della maggior parte dei fotoamatori, oppure essere "mirata" a particolari settori di mercato; c'è da dire inoltre, che la cosa richiede una considerevole quantità di tempo da potervi dedicare e, insomma, temo che alla fine, se non si è proprio dei fuoriclasse e già affermati (ma credo che questi abbiano già i loro circuiti e committenti) forse il gioco non vale la candela! |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:14
Il solo tempo che perderesti per cercare di monetizzarle costituirebbe una perdita non compensata appunto dal tempo.
Anni fa Getty Photography quando attingeva da flickr mi chiese parecchie foto. Ne misi sul sito una 15 ina. Ogni tanto arrivava qualche euro, penso in tutto 250 euro. Il solo processo di fare upload ad alta risoluzione, taggarle ecc. ecc. mi ha fatto passare la voglia |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:31
per guadagnare dalle foto occorre dedicargli molto tempo... perchè invece per guadagnare con le altre attività bastano 5 minuti al giorno?
Con lo stock mi pago da vivere e non mi reputo un fenomeno. Peró gli dedico tutto il tempo che dedicherei ad un altro lavoro, non ci trovo nulla di strano. La domanda crescente di immagini ha creato lo stock, non il contrario. I fotografi che l'hanno capito si sono adeguati e campano felici (e secondo me più soddisfatti di prima). L'errore è prendere a riferimento l'insoddisfazione delle migliaia che ci provano ma falliscono. Ma almeno con lo stock non si fa male nessuno, al massimo si perde tempo. Se apri uno studio e dopo un anno lo devi chiudere, ti fai molto più male :) |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:14
l'errore è essere convinti di partire a fare foto di soggetti dove il mercato è strapieno e venderli a 200€ a foto.
nello stock premia le foto che non ci sono, capire il mercato cosa cerca.
per la mia esperienza e per il poco tempo che posso dedicare , i paesaggi premiano poco, oppure foto di città stra-fotografate , per esempio di venezia per dirne una.
oltre alle foto consiglio video, timelapse ecc..
capire anche su quale agenzia andare a caricare le foto e che target hanno, fa la differenza
“ per guadagnare dalle foto occorre dedicargli molto tempo... perchè invece per guadagnare con le altre attività bastano 5 minuti al giorno? „
concordo
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| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:20
I campi in cui c'é più richiesta nella mia esperienza sono le foto di prodotto e le cerimonie e spettacoli.
Con lo stock/microstock sicuramente ci si può guadagnare, ma io lo trovo un poco dispersivo. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:27
@Nessunego cosa intendi per poco dispersivo? |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:43
Qualunque fotografo amatoriale x merito o presunzione, ( troppo spesso nel secondo caso), almeno un pensierino in tal senso, credo lo abbia fatto - personalmente, in 2 occasioni ho concretizzato l'idea e sono arrivato alla conclusione che, se rimane una opportunità occasionale, oltre che permetterti di integrare (marginalmente), i costi relativi alla passione fotografica, ti insegna molto, in particolare dal punto di vista emotivo - imporsi di soddisfare le aspettative del "cliente" (ammesso che poi ci siano) e dare contemporaneamente un' impronta personale ai propri scatti, non e' certo impegno da poco - x il resto, preferisco evitare e sperimentare in piena liberta' , rendendo conto del risultato solo a me stesso - mi limiterebbe troppo scattare su commissione, visto che non ho le capacità di garantire un risultato di buon livello a prescindere - un "Pro", questo deve poter garantire - che poi sulla piazza, molti Pro non siano all' altezza neppure di un mediocre amatore, ma abbiano solo saputo sfruttare il "canale" giusto .... questa e' altra faccenda e non ci autorizza certo, ( moralmente parlando), a ritenerci pronti x il mercato - PS: nei miei 2 casi, oltre alla soddisfazione economica, e' stata la soddisfazione dei committenti a gratificarmi maggiormente, ma questo se da un lato alimenta la mia ( inopportuna ) autostima, non mi impedisce di mantenere un certo livello critico sui miei scatti - errori ne ho commessi e pure tanti, in base al mio criterio di valutazione - se fossi un Pro , probabilmente, mi concentrerei esclusivamente sulla soddisfazione dei clienti "standardizzandomi”, perdendo la soddisfazione a sperimentare - .... vuoi mettere, fare una cerimonia in chiesa con il fish-eye  |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:05
Non sono un fotografo professionista, leggendo nei vari commenti sopra ho notato che tutto ciò che è stato detto io mi aggrego...
Aggiungo anche che il mondo fotografia è immenso e purtroppo come tale è quasi impossibile vendere una foto.
Purtroppo il valore che io darei alle mie foto..(principalmente emotivo) non sarebbe mai ripagato da nessun cliente..e le mie foto preferisco tenerle per me..
Tanta gente crede che la fotografia sia un click, da amatore posso dire che non è cosi, e dietro c'è tantissimo impegno ..(in fin dei conti si paga anche l'arte).
In conclusione posso dire che è difficile trovare qualcuno disposto a comprare e riconoscere in una foto un valore elevato.
L'unico consiglio che posso dare è di cercare di esporre le proprie foto in una galleria insieme ad altre foto o da sole. E cercare di farsi conoscere. Qualcuno diposto a comprare potrebbe anche passare
Un saluto.
Pier |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:07
Un poco dispersivo intendo che si impiega molto tempo nella parte di catalogazione e attribuzione di parole chiave. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:24
“ avete mai pensato di concretizzare i vostri sforzi nel creare le vostre immagini vendendole a chi le apprezza? „
Per fortuna non le vendo le immagini,me le comprano le varie agenzie con cui collaboro,o,mi pagano per scattare ed avere le immagini,per fortuna non devo vendere nulla,oggi sarebbe impossibile visto la piega che ha preso il mercato delle immagini in vendita o scaricabili gratuitamente dal web,o,delle agenzie microstock.La via per guadagnare con la fotografia non credo sia il microstock,anche getty,una volta l'agenzia di riferimento per alcuni settori ci ha lasciato le penne e pure le mutande volendo confrontarsi con la giungla del microstock.Oggi per monetizzare con la fotografia,portare a casa uno stipendio,non qualche centinaio di euro saltuariamente,si devono scattare foto che nessuno,tranne qualquno il pro può scattare,backstage sfilate,editoriali,campagne,clienti corporate,opere d'arte esclusive,normalmente non accessibili al grande pubblico.I professionisti,alcuni,continuano a guadagnare,chi fà foto inutili e dozzinali,tramonti,paesaggi,natura,eventi donne nude,finti editoriali autoprodotti,poi ci sono anche quelli che guadgnano sopravvive.Il mercato del microstock,come il social non è la fotografia.Nessuno dei clienti sopracitati si rivolgerebbe ad un'agenzia di microstock.I clienti che pagano ed anche bene vogliono un prodotto degno di tale nome,non qualcosa. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:24
“ Un poco dispersivo intendo che si impiega molto tempo nella parte di catalogazione e attribuzione di parole chiave. „
con lightroom, un plug in tipo mykeyworder si va veloci
poi se sono foto di una stessa serie descrizione e parole chiave sono le stesse
esistono agenzie speicifiche per copertine di libri che questa parte la curano direttamente loro.
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| inviato il 09 Giugno 2019 ore 14:37
Ci sono vari servizi web che ti permettono di monetizzare sulla vendita di foto tipo per citarne qualcuno 500px o Fine Art America ma fino adesso sinceramente non ho mai sentito e visto che qualcuno si sia arricchito.
D'altronde con tutte le protezioni antidownloader possibili proposte dai servizi citati si riesce lo stesso a catturare le foto con un semplice screenshoot, certo saranno in formato medio piccolo se poi le dai in pasto a un programma tipo Topaz Gigapixel te le ingrandisce senza perdita di qualità e te la riporta a livello dell'originale.
Come disse un saggio fotografo al momento che pubblichi una foto l'hai venduta inconsapevolmente gratis sapendo che potrebbe essere scaricata abusivamente da chiunque, pubblicata, manomessa e neanche lo sai.
P.S. e se ricorri alle leggi internazionali sul diritto d'autore. Ebbene molti sanno che ci sono Paesi che non aderiscono per mancanza di un assetto governativo stabilizzato dove scaricare un software pirata non è riconosciuto neanche come reato tipo come la repubblica del Bunga Bunga dove non c'è neanche il tracciamento dell'IP. Praticamente c'è da attaccarsi al tram :) |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 15:12
“ La via per guadagnare con la fotografia non credo sia il microstock,anche getty,una volta l'agenzia di riferimento per alcuni settori ci ha lasciato le penne e pure le mutande volendo confrontarsi con la giungla del microstock. „
Getty ci ha lasciato le mutande come tanti altri in altri settori. Da kodak a nokia sono molte le aziende che non hanno saputo gestire il cambiamento. In genere la selezione naturale avvantaggia chi sia adatta, non chi è più scarso.
“ Oggi per monetizzare con la fotografia,portare a casa uno stipendio,non qualche centinaio di euro saltuariamente,si devono scattare foto che nessuno,tranne qualquno il pro può scattare „
Sono convinto che oggi i 100 fotografi più pagati siano proprio fotografi microstock. Abbiamo anche qualche illustre italiano tra l'altro. Ma ammetto di non avere dati in proposito, è solo la mia opinione.
“ Il mercato del microstock,come il social non è la fotografia.Nessuno dei clienti sopracitati si rivolgerebbe ad un'agenzia di microstock.I clienti che pagano ed anche bene vogliono un prodotto degno di tale nome,non qualcosa. „
I clienti di cui parli tu, non si rivolgono allo stock solo perché per sua natura il microstock non produce ondemand. Non certo per ragioni di qualità!
Se sono la BMW per esempio, dovrò per forza rivolgermi ad un fotografo, per la semplice ed ovvia ragione che nel microstock non troverò l'immagine dell'ultimo modello, nella colorazione e l'allestimento che desidero promuovere.
Comunque ci si dimentica (o lo si ignora) che anche 30 anni fa c'erano agenzie come zefa, olympia e anche getty e tante altre con archivi che fornivano lo stesso identico servizio del microstock. Ci trovavi le medesime immagini, il pesciolino con l'acquario, la bionda col sorrisone, il businessman ecc... con "l'unica" differenza che uno scatto ti costava (senza esclusiva) dalle 150 ale 600 mila lire. Lo so perché ai tempi le acquistavo per i miei clienti. E come per il microstock oggi, dovevo dedicare molto tempo nella scelta delle immagini perché nell'archivio trovavi materiale di qualità e materiale letteralmente immondo! Si, persino nell'archivio getty. |
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