| inviato il 23 Giugno 2020 ore 10:26
Per la prima volta ho avuto un problema meccanico. Si è rotto un setto separatore in plastica dei contatti metallici di una SD da 64GB che causava il mancato contatto mettendosi di traverso. Mi spiaceva buttarla e l'ho incollato con una goccia di attack che anche messo in quantità minima è straripato sui contatti che quindi ho dovuto pulire. Se perdo tutto nel senso che non riuscirò più a leggere il contenuto, me ne pentirò. Andrebbe buttata e via senza lo rimpianti. Dipende da come mi sveglio e mi sa che lo farò al primo giro di backup periodico. Ormai non mi fido più. Le memorie metti e togli si usurano meccanicamente. Anche se c'è consumo, dovrebbero migliorare lo scambio wireless senza estrarle quasi mail. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 10:31
La SD più vecchia che ho, la utilizzo da più di 10 anni e continua a funzionare perfettamente. Certo bisogna acquistare memorie buone. Attualmente quelle più resistenti, sia fisicamente che per temperature, sono le Sony Tough |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 10:41
Due SD 64 gb sandisk acquistate nel 2011 (per andare in Nepal, perciò ricordo bene la data) Una delle due è senza dubbio la più usata con almeno 200k scatti. Non so se sia quella... ma una delle due ora mi da saltuariamente errore (tolgo e reinserisco e lei guarisce). In sostanza... indipendentemente da quanto la SD è buona qualitativamente (le mie due erano allo stato dell'arte quando le acquistai) da quello che qui si scrive e dalla mia esperienza, comincio a pensare che dopo -almeno- 200k scatti sia più che opportuno pensionarle (magari usandole come pen drive, piuttosto) |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 12:39
Dipende quanto sono grandi e da quanto spesso uno ha riscritto gli stessi settori, e dipende anche un po' dalla fortuna che non si vada a riscrivere troppo su un settore magari più delicato degli altri per come è uscito di fabbrica... Insomma dipende da tante cose: di sicuro acquistare le serie di memorie non proprio più economiche giova, dal momento che la qualità costruttiva e il controllo dell'uniformità di produzione è prerogativa solitamente delle "serie" di schede un pelino più costose (mi riferisco ad esempio alle celebri Extreme o Extreme Pro della SanDisk). |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 13:22
Ragazzi, è come andare con un motore con 500mila km... Può lasciarvi a piedi... Sinceramente fare come fa GSABBIO per me è incomprensibile, bastava cambiarla prima, poi ci credo che a qualcuno serva per forza il doppio slot |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 14:04
Concordo e anche se è una memoria di marca pagata bei soldi la butterò prima del disastro annunciato |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 14:23
In ogni caso di solito si hanno avvisaglie come quelle sopra, i meccanismi di controllo interni tendono a preservare i dati evitando o tentando di evitare settori danneggiati, provando così a ritardare più possibile il suddetto "disastro". Io francamente la cambierei, una scheda che mi stesse dando quei segnali negativi! PS: un dato utile alla discussione, anche io ho una scheda di quella longevità, ma di sicuro ci ho scritto ben meno di 200k scatti, quindi è datata ma ancora ha altri cicli di scrittura da darmi. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 14:30
Io ho comprato la prima scheda di memoria nel 2007 per usarla nella compatta e funziona ancora senza problemi. Poi dal 2009 ho comprato la SD per la prima reflex digitale e pure questa funziona ancora. Poi nel 2011 ne ho comprata un'altra per la seconda reflex, infine le ultime le ho comprate nel 2016 perché ho acquistato un'altra reflex. A tutt'oggi tutte le mie SD card non sbagliano un colpo. Le SD sono di marca Panasonic (una) Lexar (quattro) e Sandisk (una) |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 16:11
“ Dipende quanto sono grandi e da quanto spesso uno ha riscritto gli stessi settori, e dipende anche un po' dalla fortuna... „ In effetti anche gli SSD hanno una vita operativa che viene stimata in numero di cicli Ora... disquisire va bene, ma si pone una domanda: ESISTE? un programma che sia in grado di valutare il numero di cicli di scrittura che ha subito una scheda? |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 18:01
No assolutamente no G... Per lo meno a livello nostro, consumer. Che poi è proprio questo il difficile, nel valutare lo stato di usura e l'aumentare dei rischi nel tempo per una memoria flash, in effetti. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:01
Con tanti negozi "Fisici" che ti possono dare la giusta assistenza come in questi casi, non capisco perchè certi oggetti si debbano acquistare su Amazon!...Hai sicuramente risparmiato, ma ora? Non ho niente contro Amazon...anzi, sono cliente Premium, ma compro tutt'altro genere di cose! Scusami per l'intromissione e mi dispiace anche per la tua disavventura! Ti auguro di poter risolvere tutto...anche in breve tempo! Ciao, Remigio |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:35
Invece Amazon è l'unico posto dove comprerei SD e simili... L'assistenza è TOTALE, il cambiomerce in 24H |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 20:04
Idem... Nei negozi fisici, fra l'altro, per lo stesso identico articolo, il ricarico è piuttosto insostenibile... Per avere un prezzo uguale bisogna acquistare, guardacaso, la serie meno affidabile e meno performante. Invece le memorie negli shop online conservano ancora un prezzo onesto, suppongo per i volumi di vendite che ne rendono comunque conveniente la vendita a ricarico ridotto. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 20:17
Personalmente le SD le compro solo "vendute e spedite da Amazon". Ha i prezzi migliori in assoluto e sono sempre originali. Con Altri venditori, anche fisici, la scheda contraffatta è sempre dietro l'angolo, mentre le grandi catene (Mediaworld & co) hanno sì prodotti certamente originali, ma i costi sono assolutamente improponibili rispetto ad Amazon... |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 20:23
E l'assistenza unica è di Amazon |
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