| inviato il 21 Maggio 2019 ore 14:50
Criptico... |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:18
I confini sono labili, e quindi interpretazioni autentiche non esistono. Abbiamo solo il nostro bagaglio culturale per cercare di definire una rotta. I limiti e le regole sono una gabbia e/o uno scudo, a seconda delle diverse sensibilità di ognuno di noi, ci consentono di muoverci con una certa tranquillità e sicurezza al loro interno, ma inevitabilmente ci impediscono di essere totalmente liberi. Anche l'etica e la morale (mutevoli nel tempo e nello spazio) possono costituire sia una opportunità per un fotografo che una limitazione. Possiamo apprezzare le foto di un autore eticamente scorretto? Possiamo riconoscere la bellezza di una foto moralmente riprovevole? Dobbiamo attenerci al rispetto delle regole senza porci troppe domande, o dobbiamo dubitare e quindi interrogarci e quindi anche coscientemente violarle? @Matteo, immagino che i tuoi esempi spieghino molto meglio delle mie parole ;-) |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:18
@MatteoGroppi e quindi? vanno "bene" o no? potrei far notare che per alcune persone queste foto non sarebbero accettabili proprio per un fine "superiore", che è evidentemente diverso da quello di chi le ha scattate e torniamo sempre li: giustificare qualcosa che viola le regole di altri in nome del proprio fine superiore....e magari imporlo anche agli altri, riservandosi nel contempo il diritto a imporre altre regole per preservare il proprio....ci sono esempi, anche se essendo per lo più riferiti a certi fatti di storia e politici, evidentmente citarli porterebbe alla chiusura del topic nel giro di poco tempo. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:22
“ Voi Moralisti vietereste i selfie o il tabacco? „ Ma non puoi esprimere la tua idea senza dare addosso agli altri ? Hai proprio bisogno di litigare per poter affrontare un contraddittorio ? |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:24
PS: ma esco come Anonimo? |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:27
Tendenzialmente faccio ciò che serve per fare la foto che mi serve, facendo in modo di non danneggiare né me né il prossimo. Le regole come quella delle grotte esistono perché tengono conto di caratteristiche "medie" o "minime" dei soggetti (e non potrebbe essere altrimenti) e devono dunque fare i conti con qualcuno che per inesperienza o inaccortezza fa scattare il flash. Ma se io ad esempio non ho nemmeno il flash montato sulla mia reflex o so disattivarlo e so cosa sto facendo, me ne frego completamente di quello che dice la guida e le foto le faccio perché sono consapevole di ciò che sto facendo e del danno che non sto arrecando. Se poi qualcuno mi vede e mi imita (ma a lui il flash parte) é un problema suo, io certo non mi sono messo lí a dare un esempio o una lezione o a dire "fate come me". Chi sceglie di imitare deve avere la consapevolezza che non siamo tutti uguali e che le condizioni possono essere molto diverse. Quindi se vedo Schumacher Junior in autostrada che supera a 150 km/h la mia panda e poco dopo decido di andare anche io a 150km/h tirando il collo al mio motore il problema é mio che non ho capito che io ho una Panda e non una Ferrari e soprattutto che io non sono Schumacher Junior. Ovviamente il limite di 130km/h l'hanno messo perché mediamente su un certo tratto di strada le vetture con caratteristiche medie guidate da gente mediamente capace il limite massimo per una percorrenza sicura é quello. Ma se la mia macchina é fatta per andare a 300 km/h e io sono un pilota di formula 3,quel limite pee me non ha nessun senso e posso quindi serenamente andare a 150 km/h. Quelli che andrebbero multati sono gli 80nni sulle smart a 140 km/h, quelli sono delle bombe su ruote perché hanno tempi di reazione letargici e una scatoletta cubica fatta per schiantarsi. Consapevolezza e buon senso rendono per me le regole molto spesso un qualcosa da ignorare e aggirare. Andrò all'inferno, lo so, e soprattutto sarò nuovamente bersaglio di bigotti intransigenti come nel mio ultimo post, ma... Chissenefrega! |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:36
Matteo, sei certo che quelle immagini abbiano violato delle leggi ? certo, riprendono minori in situazioni imbarazzanti, contro una "regola morale" che ci si da per la foto, ma non mi paiono illegali. in generale: Normalmente una regola, ancor di più una legge, non viene inventata ad cacchium per dare fastidio, ma solitamente per difendere un interesse. La sopravvivenza di un habitat sotterraneo, il futuro di un minore, la regolarità di un evento sportivo, la possibilità di condurre una vita normale di una persona con visibilità pubblica, i diritti di immagine di un museo. Nel momento in cui violi quella regola, oltre ad avere conseguenze tue legali, devi anche valutare l'entità del danno che provochi, potenziale o in atto, e anche valutare l'effetto sommatoria. Nelle grotte di Borgio Verezzi non sarà la tua singola foto col flash a fare un particolare danno, ma tu devi calcolare che se lo fai tu, devono poterlo fare tutti. In questo senso si possono prefigurare queste possibilità a seguito della trasgressione: - la trasgressione è solo formale, in quanto mi comporto in maniera tale da rispettare l'interesse tutelato o non provocare danno alcuno; - in effetti possono esserci delle conseguenze, ma i benefici che ne derivano (interesse sociale, politico, di cronaca) sono ampiamente superiori o il soggetto tutelato sono io stesso e sono disposto ad assumermi il rischio; - a me delle conseguenze non me ne frega nulla, quello che conta è il mio tornaconto. Qui non si discute tanto di quello che si può fare, si può fare tutto basta assumersi la responsabilità delle conseguenze, ma di capire quanto sia etico posizionarsi nella terza casella. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:39
Loyety, la terza opzione che hai indicato e' l'unica di cui non mi interessa discutere. trovo molto piu' interessanti le altre due. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:43
@MatteoGroppi. Grazie a quelle foto hanno risolto i vari problemi denunciati? Non credo! |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:50
“ Matteo, sei certo che quelle immagini abbiano violato delle leggi ? certo, riprendono minori in situazioni imbarazzanti, contro una "regola morale" che ci si da per la foto, ma non mi paiono illegali. „ La foto di Kevin Carter vinse il Pulitzer, ma portò il fotografo al suicidio anche considerando l'onda di polemiche che scatenò e direi che risponde bene alla domanda: “ Ci si deve basare sulla propria morale o su quella condivisa? „ La foto di Clark chiaramente è legata a un comportamento contro la legge, è legata a un mondo particolare delle confraternite dove i giornalisti non avevano accesso. Ma tutte pongono degli interrogativi se vogliamo "morali", quelle fatte in vietnam hanno contribuito a cambiare certe cose, il napalm non venne più prodotto anche grazie a quella foto “ @MatteoGroppi. Grazie a quelle foto hanno risolto i vari problemi denunciati? Non credo! „ quindi la scelta è non mostriamo più nulla tanto comunque ce nè freghiamo tutti fino a che il problema non è a casa nostra? sinceramente non è mio modo di pensare. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 15:58
Mostrare sempre e comunque..... Ma fino a un certo punto però.... Quale sia il punto ognuno di noi lo sa. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 16:03
A me viene in mente molto il film into the wild . Nulla a che fare con la fotografia, molto col non seguire le regole. Il protagonista decidere di fuggire dal sistema di regole sociali in cui era imbrigliato, e vivere sempre di più senza regole. Ad un certo punto decide di andare a vivere nella terra selvaggia, dove oltre a violare delle regole sulla proprietà e sulla caccia, viola anche le regole del buon senso. E muore. Per molti un mito, per me uno che muore a poca distanza dall'ingresso di un parco (così mi hanno raccontato, io debbo ancora andarci) senza seguire le regole di comportamento quando ci si muove in ambiente naturale, è semplicemente uno stupido, altro che mito. Che ha determinato altri morti suoi emuli. Questo perché le regole, delle volte, hanno un significato. Ma se oggi le agenzie organizzassero viaggi organizzati in zone di guerra per fotografare bambine che scappano nude da bombardamenti al Nalpam avrebbe lo stesso senso ? |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 16:04
Avete presente le foto di "Alan Kurdi"? Io non sarei riuscito a scattarle... Ovviamente è un mio limite e non essendo io un reporter, sono libero di non superarlo. Ma cito il caso solo come esempio. Voi queste foto le avreste scattate? |
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