| inviato il 10 Maggio 2019 ore 20:14
Arrivo io con la riflessione del venerdì sera. Parlando delle foto che scatto, spesso mi capita che mi piacciono di più quelle che ho eseguito in maniera istintiva, quasi casuale. Di contro, la foto ragionata, magari con il treppiede, quella cercata, non ha mai la forza che hanno le altre immagini quasi non-volute. Mi salta l'occhio su un dettaglio, su un momento, un colore e non devo nemmeno cercare tante inquadrature: buona la prima!, per dirla nel linguaggio cinematografico. Magari fra decine e decine di foto esce bene l'ultima, che scatti quasi alla cieca prima di andartene perchè non ci pensi. Mi capita anche con i paesaggi e molte sono anche pubblicate qui su Juza, non solo con cose in movimento. Sono l'unico? |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 1:28
Io sto nel mezzo. Trovo che la maggior parte delle foto di cui vado orgoglioso sono nate d'istinto, con l'occhio che viene catturato da una forma, luce o contrasto. Da lì ad ottenere in camera il risultato più vicino a quello che voglio ne passa ancora di lavoro sulle impostazioni |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 10:56
È esclusivamente un approccio individuale di ogni fotografo. Come ci sono quelli che escono sempre con la camera per non perdersi nessuna occasione. E ci sono quelli che che fotografano solo quando decidono di uscire per fare solo quello. Io ho capito di essere tra questi ultimi. |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 11:39
Per situazioni dinamiche posso capire ma per foto paesaggistiche non sono d'accordo. Nel paesaggio un foto ragionata e studiata (composizione, posizione, periodo dell'anno, ora in cui scattare, particolari condizioni climatiche) porta quasi sempre ad un risultato migliore. |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 12:35
Sulla post produzione è vero, ma quelle uscite bene hanno bisogno di pochi ritocchi. Appena un'aggiustatina. A me capita anche nel paesaggio.. La pensi bene, poi ti capita una nuvola in più e in mezzo secondo hai fatto la differenza. |
user28347 | inviato il 11 Maggio 2019 ore 13:17
dan più soddisfazione le foto a sorpresa e torni a casa contento ,per esempio stamane volevo fotografare i fenicotteri fermi e bianchi,mi son preparato con esposizione semispot e sottoesposto ,invece dopo pochi minuti ho trovato uno scatto in controluce venuto scuro e che poi a casa con ps ho corretto ,ma son contento, www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3183137&l=it |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 13:21
Ok, una nuvola può fare la differenza, però se sono nel posto da una mezzoretta con treppiede e tutto e ad un certo punto arriva anche una nuvola la vedo sempre come una foto ragionata. Non è il passaggio di una nuvola o la luce di un bel tramonto inaspettato a trasformare una foto studiata da una istintiva, bensì è il modo con il quale ci approcciamo. |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 13:33
Le foto istintive sono quelle più pianificate. Per avere prontezza e colpo d'occhio, salvo occasionale fortuna, bisogna avere capacità tecniche, compositive e artistiche che sono da allenare e coltivare con consapevolezza giorno dopo giorno. Istinto sono capacità ed esperienza condensate in un istante. |
user177356 | inviato il 11 Maggio 2019 ore 18:52
Per me è un po' diverso. Le foto che considero davvero riuscite fanno parte di sequenze di venti-trenta scatti dello stesso soggetto. Quasi sempre parto con un'idea, o vengo attratto da qualcosa, che poi non c'è nello scatto che scelgo. Se riguardo la sequenza degli scatti spesso è evidente il percorso che ho fatto, dall'idea iniziale al momento nel quale mi accorgo che c'è qualcos'altro da esplorare, a quello nel quale riesco a coglierlo, e infine gli ultimi scatti che faccio perché, pur avendo capito istintivamente che quello "buono" l'ho catturato, voglio la prova che non sia in grado di fare meglio. Insomma, il percorso è spesso esplorazione - scoperta - caccia - cattura - relax. |
user90373 | inviato il 11 Maggio 2019 ore 20:52
Molto spesso è la situazione che mi trova e non è disposta ad aspettare più di tanto, quindi vado giù di primo acchito e poi, se la situazione è paziente , cerco soluzioni "altre" che non è sempre detto siano migliori. |
user177356 | inviato il 11 Maggio 2019 ore 21:27
Secondo me un soggetto interessante richiede pazienza da parte del fotografo. Una delle mie maggiori frustrazioni in viaggio è che sono spesso vincolato a tempi che collidono con le mie esigenze fotografiche. Però io sono il tipo che fa una prima visita senza macchina fotografica, una seconda di prova e una terza per scattare davvero. Ho imparato che se una situazione è interessante, lo sarà probabilmente anche il giorno dopo. Quindi è un'improvvisazione all'interno di un percorso controllato. |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 22:02
Puro istinto !!! |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 23:02
La maggior parte sono d'istinto ma se ho la possibilità di curare lo scatto ben venga. In comune hanno solo l'improvvisazione. In ogni caso quelle che ritengo valide sono poche o nessuna...ma ne sono consapevole. |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 23:15
Insomma, tante persone, tante teste |
| inviato il 11 Maggio 2019 ore 23:25
Non penso esista una regola, conta il risultato finale. |
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