user39791 | inviato il 20 Aprile 2019 ore 11:38
Ho aperto il capitolo 7 |
user39791 | inviato il 20 Aprile 2019 ore 11:38
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3128100
Riprendiamo da qua
Matteo aveva proposto questi fotografi.
Gilles Perres con "telex iran",
Yann Gross con "the jungle Book",
Milton Rogovin con i trittici a Buffalo,
Raffael Dallaporta cop il reportage sulle mine antiuomo.
Francesco Giusti con "in case of loss"
|
| inviato il 20 Aprile 2019 ore 18:17
Devo studiare non li conosco |
user39791 | inviato il 24 Aprile 2019 ore 15:08
Creare ordine dal caos. Così Richard Billingham esordiva parlando degli scatti che gli diedero celebrità, raccolti nel libro 'Ray's a Laugh'. Le immagini, che ritraevano la sua famiglia disfunzionale (il padre alcolista, la madre obesa, con i tatuaggi e le vesti a fiori, gli innumerevoli cani e gatti, e la casa del comune, fatta di macchie, ninnoli e colori sfaldati) dovevano inizialmente servire come spunti per dei dipinti, invece portavano già in sé una particolare qualità pittorica, che è ciò che caratterizza le opere a seguire.
www.google.com/search?q=richard+billingham+fotografo&tbm=isch&ved=2ahU
|
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 1:39
“ Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere .”
Queste parole di Robert Doisneau accompagnano la locandina della sua mostra fotografica in atto qui a Trieste fino a giugno. Devo ancora andarci.
Le ho citate perché mi viene spontanea la riflessione su quanta sia la distanza tra il suo mondo fotografico e quello di Billingham.
Ci vuole un coraggio graffiante e un'altrettanto solida capacità fotografica per raccogliere scatti come quelli di 'Ray's a Laugh'. E non credo si tratti soltanto di un limite da varcare per la necessità di dire qualcosa di nuovo: se così fosse, le immagini non avrebbero la forza che hanno. Degrado, crudezza, impietà sono il contenuto e il linguaggio.
Ma sono Poesia. C'è chi scappa da una condizione di vita e di relazioni familiari di questo tipo e chi trova la forza, non soltanto di guardarla con lucidità, ma di narrarla.
Mi viene da pensare anche un'altra cosa: c'è e ci sarà sempre qualcuno che sarà capace di fare Fotografia, anche quando sembra che tutto sia stato già detto o già fatto. Niente male. |
user39791 | inviato il 25 Aprile 2019 ore 13:02
Pure io ci vedo una grande forza in questo fotografo e una grande capacità di mettere poesia anche nella desolazione. |
user39791 | inviato il 29 Aprile 2019 ore 19:59
Margaret M. De Lange
Nata nel 1963 a Oslo, dopo aver studiato fotografia presso la School of Photography della stessa città, Margaret inizia a lavorare come fotografa commerciale. Il suo primo progetto personale "Daughters” ha ricevuto importanti riconoscimenti della critica e il secondo posto nel prestigioso premio Leica Oskar Barnack nel 2007.
www.google.com/search?safe=off&biw=1920&bih=937&tbm=isch&sa=1&ei=aTvHX |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 14:05
“ Creare ordine dal caos. Così Richard Billingham esordiva parlando degli scatti che gli diedero celebrità, raccolti nel libro 'Ray's a Laugh' „
questo mi ha ricordato quanto scrive Robert Adams in "La bellezza in fotografia":
“ Se la bellezza è il vero fine dell'arte, come oggi credo, la bellezza che mi interessa è quella della forma, sinonimo della coerenza e della struttura sottese alla vita. „ e poco sotto, “ Perché la forma è bella? Perché - penso - ci aiuta ad affrontare la nostra paura peggiore, il timore che la vita non sia che caos e che la nostra sofferenza non abbia alcun senso. „ |
user39791 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 12:36
Guy Cohen è uno dei fotografi israeliani emergenti più promettenti. Studente di fotografia di soli 24 anni, gira in lungo ed il largo la sua terra e nel resto del mondo per catturare immagini in cui ombre, luci e prospettive si mischiano e si fondono.
www.google.com/search?q=guy+cohen+fofografo&tbm=isch&ved=2ahUKEwiOhMqP |
user177356 | inviato il 18 Maggio 2019 ore 21:57
Se non ho letto male, usa una Nikon D7000. Giusto per ricordare quanto sia fondamentale l'attrezzatura 
Edit: no, me foto più recenti su 500px sono scattate con una D610. Comunque, non certo il top di gamma. |
user39791 | inviato il 19 Maggio 2019 ore 8:53
Per fare buone foto non sono indispensabili le top di gamma. |
| inviato il 19 Maggio 2019 ore 14:21
SEI IN ERRORE!!!
Non solo deve essere la top di gamma, ma è assolutamente indispensabile che sia l'ULTIMISSIMO modello, dal momento che, appena questo viene presentato, il penultimo modello si mette a sfornar foto che fanno schifo ai maiali.
Qui descrivo questo fenomeno (e suggerisco anche un possibile espediente per ovviare a ciò):
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=15&t=2532784#14477758 |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 9:50
“ Guy Cohen è uno dei fotografi israeliani emergenti più promettenti. Studente di fotografia di soli 24 anni, gira in lungo ed il largo la sua terra e nel resto del mondo per catturare immagini in cui ombre, luci e prospettive si mischiano e si fondono. /QUOTE]
Ho dato una rapida occhiata al link che hai postato, mi piace il suo stile...con calma mi studio il suo profilo su 500px.
Grazie della segnalazione Fil!!!!
Davide „ |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 241000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
