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TENERIFE- Magic Island PARTE 2


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TENERIFE- Magic Island PARTE 2, testo e foto by Luca Guido. Pubblicato il 18 Marzo 2019; 11 risposte, 2141 visite.


Giorno 8 (11 Settembre): PUNTA TENO

Come anticipato nel precente capitolo, oggi è la giornata della zona nord della parte meridionale dell'isola (scusate il gioco di parole): la strada da fare è notevole, non solo per la lunghezza, ma anche per a difficoltà del percorso, perciò ci riposiamo la mattina. Le strade in questa parte dell'isola sono particolarmente impegnative e richiedono particolare attenzione, specie perché la macchina non è nostra.

Pranziamo in uno dei soliti chioschetti di Los Cristianos, e ci rimettiamo in auto. Il percorso prevede diverse tappe, anche per lenire la nausea che il percorso tortuoso fa venire, anche a me che guido e che non ho mai sofferto l'auto. Ci alterniamo anche alla guida, sempre per lo stesso motivo e per rendere meno noioso il viaggio per entrambi.

Lungo il percorso il cielo si fa nuvoloso e cupo, anche il clima si fa un po' freschetto. Non appena l'altitudine torna a scendere, la temperatura si fa più gradevole, e pure un po' afosa. Nel momento in cui scolliniamo inoltre, si apre un paesaggio molto particolare e bello, con la visione su alcuni vulcani ormai spenti e addirittura le cui caldere sono riempite di acqua piovana a formare dei laghetti. Insomma, un paesaggio da computer grafica, ed in realtà è verissimo!




Qui incontriamo la strada peggiore di tutta l'isola, piena di buche, con una pendenza mostruosa, che ora facciamo in discesa ma soffro al pensiero di doverla fare in salita e far soffrire la piccola spompa Adam. La superiamo e giungiamo a Buenavista del Norte, dove decidiamo di fare un giretto. Qui l'atmosfera richiama moltissimo il Meridione italiano, i paesi dell'entroterra salentino, con le case scrostate dalla salsedine, lo stesso colore chiaro delle case, così come anche l'aspetto della piazza, con un chiosco al centro. Ci prendiamo una spremuta, scambiamo qualche chiacchiera con gli anziani seduti sulle panchine e giochiamo a fare qualche foto ad un bimbo. Il tempo passa in
fretta e riprendiamo l'auto per dirigerci verso Punta Teno.




La strada torna a salire e ad arrampicarsi sulla scogliera, la strada è incredibile, e io mi fermerei ogni 10m per scattare, ma le piazzole di sosta latitano e le poche disponibili sono prese d'assalto, perciò proseguiamo. Non appena scolliniamo nuovamente e la strada torna a scendere, davanti a noi si palesa una piana dominata da cespugli, piante grasse, piante di aloe, simbolo dell'isola. Insomma, il richiamo al paesaggio del Nevada, una atmosfera molto western, è immediato.

Ci avviciniamo all'attrazione principale di Punta Teno, il suo famosissimo faro, con la sua colorazione bianca e rossa a strisce. Il cielo qui è improvvisamente tornato ad essere terso, anche se all'orizzonte c'è una striscia opaca che ricorda quella presente costantemente in pianura padana a causa dell'umidità e dell'afa…e scopriremo presto il perché della somiglianza.
Comunque, parcheggiamo l'auto e iniziamo a fare una passeggiata verso il faro, per andare a scattare le nostre fotine #FOLLOWMETO!




Il vento è fortissimo, e in alcuni punti ti sbilancia molto, perciò ci allontaniamo dai punti troppo esposti e a picco sull'oceano. L'istinto fotografico irrompe nuovamente in me perciò propongo alla mia metà di spostarci sulla costiera in modo da poter fotografare il tramonto col faro. In questo modo abbiamo anche modo di toccare con mano la flora del posto, in quanto lungo il sentiero ci sono piante grasse, cactus, aloe.




Il posto è magico, sarò scontato, l'ho detto per tutti i posti, ma è così: si respira un'aria preistorica!
Mentre Elisa si accomoda su un pianoro a godersi gli ultimi raggi di sole che rendono più sopportabile il forte vento, io saltello come da tradizione per scattare tante foto, cercando di fare del mio meglio. Purtroppo assistiamo al peggior tramonto di tutta la vacanza, il sole scompare dietro la foschia all'orizzonte e quindi niente golden hour. Va beh, sarà per la prossima volta, penso.
Ci dirigiamo verso l'auto per avviarci a casa, ci aspetta un po' di strada tortuosa da affrontare al buio, non il massimo della vita.
Arriviamo a casa, doccia veloce e riusciamo nuovamente, ci dirigiamo nello stesso ristorante dove abbiamo mangiato pesce poiché questa sera la cena ce la offrono i genitori di Elisa (tanto love per voi, Michele e Susy) e vogliamo andare sul sicuro!
Per fortuna di Elisa, le foto notturne sono finite, perciò dopocena al massimo si fa un giretto per le vie di Los Cristianos e poi dritti a letto a recuperare ore di sonno.





Giorno 9 (12 Settembre): EL MEDANO, EL PUERTITO, GITA IN BARCA

Inizia l'ultima giornata piena vissuta in quel di Tenerife. Perciò decidiamo di spremerci del tutto, e partiamo uscendo di casa prima dell'alba. La sveglia è suona alle 7, alle 7.20 siamo fuori casa e ci dirigiamo verso l'auto che abbiamo lasciato in una zona dove il divieto di soste inizia alle 7.30.

Siamo tranquilli quindi, arriveremo per tempo sicuramente. Elisa aveva avuto una qualche sensazione premonitrice, perchè uscendo di casa mi chiede "non è che ci stanno portando via la macchina?“ e io "ma figurati, mancano 10 minuti“…si vede che siamo italiani anche da questi particolari. Saliamo le scale che portano al viale dove abbiamo lasciato l'auto e in lontananza vediamo die lampeggianti. Ci guardiamo in faccia, controlliamo l'orario, sono le 7.23, ed iniziamo a correre come due disperati per bloccare il carro attrezzi. Arrivo per primo, faccio vedere l'orario al vigile e mi giustifico con il mio inglese stentato "sorry, i'm a bit late, few minutes“, il vigile e l'autista del carro attrezzo si mettono a ridere e cancellano il verbale e interrompono le operazioni di carico dell'auto. 1 minuto di ritardo probabilmente e ci avrebbero rovinato la vacanza. Però per fortuna è andato tutto per il meglio.
Accendiamo l'auto e partiamo, ridendo per tutto il viaggio di questo aneddoto che finiremo a raccontare alle prossime 3 generazioni. La macchina ci porta ad El Medano, una montagna che si affaccia su di una spiaggia sabbiosa, un must per chi si reca a Tenerife. Ricordo che le prime foto che vidi quando digitai Tenerife su Google furono tutte di questa location. Anche in questo caso una foschia antipatica rovina tutto. Tiro fuori qualche scatto ma nulla di che. Eli intanto gioca a fare Baywatch perchè si nasconde dentro ad un baracchino del bagnino per ripararsi dal vento e per controllare i miei movimenti.




Ovviamente mi pare scontato dire che mi sia lavato giocando con le onde dell'oceano alla ricerca di uno scatto con un primo piano dinamico. Finisce l'alba, finisce la pacchia e ci dirigiamo verso Los Cristianos per fare colazione. Troviamo delle dune di sabbia lungo la strada e decido di tentare qualche scatto, anche se la luce ormai è troppo alta e poco fotogenica, ma è l'ultimo giorno sull'isola, si tenta il tutto per tutto.





Quest'oggi, come anticipavo, la giornata sarà molto piena e all'insegna dell'osservazione della fauna di Tenerife. Eli ha letto su qualche sito che ad El Puertito si possono vedere le tartarughe e nuotarci insieme. Chiedendo informazioni però, sembra che queste informazioni appartengano al passato, e che purtroppo le tartarughe, a causa dell'eccessivo turismo, si siano trasferite in acque più calme. Qualcuno avanza anche l'ipotesi che siano state uccise.




Decidiamo comunque di tentare la sorte e di fermarci in questa piccola e graziosa baia, nascosta e frequentata solo da nord europei che praticano sport marittimi. Appoggiamo la nostra roba su una spiaggia di sassi e ci buttiamo subito in acqua, andando alla ricerca delle tartarughe lungo la costa. È uno dei bagni più belli che abbia fatto sull'isola, non solo per l'acqua cristallina, ma anche perchè la costa è fatta da roccia vulcanica, rappresenta l'incontro tra il vulcano e l'oceano, con bellissimi scorci anche subaquei. Raggiungiamo un punto piano della costa e proviamo a cercare le nostre amiche tartarughe ma purtroppo sembra proprio che avessero ragione le persone che dicevano avessero cambiato posto (…sperando che il motivo sia questo e non altro).
Facciamo qualche tuffo e qualche foto con la gopro e torniamo a riva.

Andiamo a cercare un posticino per pranzare ma il richiamo occidentale verso il McDonald's è irresistibile e quindi optiamo per questa scelta. Nel pomeriggio dovremo essere a Puerto de Santiago, dove ci sono le scogliere Los Gigantes, per la visita con la barca alla ricerca di balene e delfini.
Dopo aver parcheggiato nel nostro posto segreto, raggiungiamo il baracchino delle prenotazioni, e scopriamo che il turno 17-19 in realtà è libero (ci era stato detto fosse tutto occupato), perciò Elisa entra in modalità Dobermann e riesce ad ottenere che la nostra prenotazione venga spostata.
Il cielo però, già da un paio di giorni, non è più limpido e sereno, ma è sempre molto opaco, complice anche l'afa e l'umidità. Inizio quindi ad abbandonare la speranza di fare la foto dell'anno con il delfino che salta col tramonto infuocato.
Giungono finalmente le 17, arriva la nostra barchetta e, con uno scatto da centometristi ma con molta nonchalance, saliamo per primi sulla barca e prendiamo i posti a prua, quelli migliori per avere una visione il più vasta possibile. Ci allontaniamo dal porto e in circa mezzora siamo nel mezzo dell'oceano e la barca si ferma. I marinai iniziano a cercare con lo sguardo qualche sbuffo d'acqua ed all'improvviso, ecco che compaiono! Sono balene, mostrano le loro pinne caudali, e probabilmente sono con due piccolini, perche spesso escono in coppia e alcune hanno delle pinne nettamente più piccole.

Ad un certo punto nuotano accanto alla barca. Elisa impazzisce e scatta foto e video a raffica, io ho la mia Olympus, con la quale però non riesco ad ottenere buone foto, complice anche il continuo dondolio della barca che inganna l'autofocus. Ci spostiamo nuovamente con la barca per cerare di osservare i delfini e…eccoli, che saltano giocano, ci seguono, ci spruzzano, insomma, non sono mica timidi!




Viaggiano accanto a noi, al punto che quando saltano quasi riesco a sfiorarli. In tutto ciò, dei due, Eli è quella che riesce a fare le foto migliori, perciò alla fine rinuncio ad usare la mia macchina ma mi godo semplicemente lo spettacolo.

La barca sta ferma un quarto d'ora, poi ci spostiamo poichè la gita prevede anche la visita del Barranco di Masca e un bagnetto. Giungiamo alla scogliera e vediamo Masca da una prospettiva diversa rispetto a quella della scorsa visita. Noi però il bagno non lo facciamo, perchè la baia è piena di barche e sul mare si vede chiaramente una patina oleosa, perciò preferiamo rimanere puliti.




La gita finisce ma non lo spettacolo: rientrando infatti, i marinai prendono dei biscotti e attendono che i gabbiani arrivino intorno alla barca per prendere al volo i biscotti. Non sbagliano un colpo! Chiamali scemi, cibo gratis!
Rientriamo nel porto, contentissimi die soldi spesi, ma soprattutto dell'esperienza vissuta, a stretto contatto con degli animali difficilmente osservabili nel Mediterraneo.
Sono le 19, il sole è sempre dietro alla patina nebbiosa, aspettiamo una mezzoretta a Los Gigantes dove scatto qualche altra foto approfittando dell'atmosfera un po' dark ma non sono ispirato, il tramonto che speravo anche quest'oggi non ci sarà. Torniamo perciò alla macchina e ci dirigiamo verso casa, cenando così ad un orario decente. Domani sarà l'ultima a Tenerife, ed il programma non ci risparmia!








Giorno 10 (13 Settembre): LAS AMERICAS

Ebbene si, è l'ultima giornata. Impieghiamo la mattinata a sistemare i bagagli e liberare la casa; portiamo i bagagli nel deposito che l'hotel ci lascia a disposizione, in modo da poterci muovere senza troppe ansie. La giornata prevede la visita di Las Americas, dove ci dirigiamo per l'ora di pranzo. Nuovamente sottostiamo al volere della nostra pancia e, dopo aver trovato parcheggio, parte la ricerca del miglior posto dove pranzare. Individuato il posticino, pranziamo e visitiamo un po' Las Americas: non è un caso che si chiami così, sembra di essere a Las Vegas, con insegne enormi e luminose, negozi su due piani e terrazze molto sceniche. Ci sono anche delle colonne greche, lì dove si trova l'Hard Rock Cafè. Ed è subito #FOLLOWMETO!



Alle 14 circa abbiamo appuntamento con Andrea. Chi è Andrea? Conosco Andrea su un gruppo facebook poichè avevamo la stessa moto. Spesso postava nel gruppo le foto dei suoi giri in moto e dopo poco si scopre appunto che lui vive a Tenerife. Perciò nei mesi prima della partenza gli rompo spudoratamente le scatole per chiedergli lumi e informazioni e lui, gentilissimo, mi aiuta sempre dandomi indicazioni preziose. Venendo sull'isola, non era tollerabile che non lo incontrassimo per offrirgli qu alcsa da bere. Ci troviamo lungo il viale di Las Americas e andiamo a bere qualcosa.




Inizia a raccontarci del perchè si sia trasferito, di come abbia visto i cambiamenti dell'isola, di come La Palma stia per aprirsi in due con un terremoto e tante eruzioni (cosa che terrorizza letteralmente Eli al punto che…no, sto spoilerando, non si fa), ci conferma per l'ennesima volta che Los Cristianos è terra italiana e che se vuoi affittare un appartamento tutto l'anno e sentono che sei italiano, aumentano il prezzo e ti chiedono un'infinità di mesi di anticipo come cauzione. Insomma, abbiamo terrorizzato questi canari e loro come conseguenza ci ghettizzano. Come biasimarli, francamente?
Scopriamo anche che questa nebbia che ci perseguita da due giorni è la famosa Calima, un vento caldo e umido che giunge dalla costa marocchina e che trasporta sabbia. Ecco spiegato il perchè il clima negli ultimi giorni sia afoso e ben poco terso, perchè ha fatto due gocce di pioggia ma sembra sia piovuto sabbia, e spiega anche perche gli ultimi due tramonti siano stati davvero deludenti. Colpa della Calima!

Passiamo un'ora a parlare con Andrea e letteralmente vola, ci racconta un sacco di aneddoti della sua vita e della sua morosa, die suoi giri in moto per Tenerife, e delle sue escursioni sul Teide, insomma, saremmo rimasti ore ad ascoltarlo perchè eravamo davvero in adorazione per questo ragazzotto che ha cambiato la sua vita nel giro di 3 giorni.
Purtroppo però le cose belle durano sempre troppo poco e dobbiamo salutare Andrea per dirigerci in aereoporto, ormai le nostre ore sull'isola stanno finendo.
Ammetto che dal momento in cui ho salutato Andrea mi è venuto un magone incredibile, forse perchè ho realizzato che davvero la vacanza stava finendo. Ovviamente non è un addio, è solo un arrivederci.
Ci dirigiamo all'aereoporto e dobbiamo riconsegnare la nostra amata Adam. Il contachilometri segna ormai 7000km, ciò significa che in 10 giorni abbiamo fatto almeno 1300km, incredibile.

Arriva il nostro aereo arancio, ci imbarchiamo mentre il sole ormai inizia a scendere. In un battito d'occhio siamo in volo, le bocche vulcaniche, El Medano, la terra brulla e marrone si allontana per lasciare il posto al blu dell'oceano.
Arrivederci Tenerife, Arrivederci Arcipelago, Arrivederci Canarie!
L'isola decide di sorprenderci ancorea una volta e ci regala un magnifico tramonto visto da prospettiva favorevole a 6000m!




Ma non ho detto una cosa: cosa stavo per spoilerare quando si parlava di Las Palmas? Ecco, per un po' di tempo Eli è rimasta un attimo spaventata da questo fatto, e perciò quest'anno, quando abbiamo iniziato a discutere di destinazioni, ha escluso a priori le Canarie per questo motivo. Dopo averla però rassicurata e averle spiegato che il rischio è infinitamente piccolo, dopo aver vagliato anche altre ipotesi, quest'anno abbiamo deciso di tornare nel nostro Arcipelago, perchè quest'anno visiteremo…….rullo di tamburi…..FUERTEVENTURA e LANZAROTE!!!!

E' giunto il momento delle conclusioni (per fortuna e finalmente, dirà qualcuno):
ovviamente non ho potuto pubblicare tutte le foto che avrei voluto mettere per un discorso di rapporto testo/foto (di cui è stato avvisato il nostro caro Juza), perciò trovate molte altre foto nelle due gallery "Tenerife- Blog e Tenerife- Blog2, troverete sia foto "serie" sia foto scherzose o storte ahah

Voglio altresì dire che il viaggio è stato estremamente utile per vari motivi, ma i più importanti sono due: sono queste avventure che ti fanno capire se la persona che hai accanto è quella Giusta oppure no; inoltre è stato il viaggio col quale ho riacceso la fiammella della Fotografia dopo dei periodi intensi e per colpa dei quali avevo un po' perso l'entusiasmo.

Per qualsiasi info o curiosità, non esitate a scrivermi o a commentare questo articolo.

Saluti!

LG



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avatarjunior
inviato il 24 Marzo 2019 ore 11:29

Bel racconto e belle immagini. L'ho letto saltando un pò qua un pò la per la lunghezza, ma mi riprometto di leggerlo con maggiore calma e attenzione più avanti, perchè Tenerife rientra tra i miei programmi futuri. Qualche hanno fà ho visto Lanzarote e da poco sono rientrato da Fuerteventura, due isole per me magiche e che mi sono piaciute moltissimo. Le Canarie sono veramente qualcosa di spettacolare; spero solo che Las Palmas resti sù ancora qualche tempo:MrGreen
Saluti

avatarsenior
inviato il 24 Marzo 2019 ore 12:03

Grazie mille Paul!
Preparati a prendere una settimana di ferie perché quest'estate arriverà un racconto lungo il doppio ahahah

"Purtroppo" sono conscio che sia lungo e talvolta prolisso, però voleva essere un racconto diverso dai soliti che si trovano in giro, cercando anche di dare una vera e propria road map e dimostrare che sia fattibileSorriso

avatarjunior
inviato il 24 Marzo 2019 ore 12:28

No, ma va bene soprattutto se ci sono informazioni utili. Grazie comunque per la condivisione.

avatarsupporter
inviato il 29 Marzo 2019 ore 13:42

Bel racconto. Già immagino la bellezza di Tenerife perchè a Gennaio sono stato a Lanzarote e ti renderai conto di quanto stupenda è quest'isola... Non voglio raccontarti niente ma se leggi negli articoli ne ho scritto uno recentemente che può darti delle dritte... ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2019 ore 16:48

Ti ringrazio Toquinho, già letta la tua ovviamente e ben memorizzata MrGreen

avatarjunior
inviato il 03 Ottobre 2019 ore 12:53

Ciao Luca ho letto ora il tuo report, sono stato a Tenerife diverse volte e devo dire che l'hai descritta bene soprattutto quando parli di "mini continente". Trovi davvero tutto, foreste verdi, terreni aridi, nord umido e sud secco a me piace molto.
Quest'estate sono stato per la prima volta a Lanzarote dove vuoi andare, pure lei mi ha davvero sorpreso (a breve conto di mettere qualche foto sul sito).
Complimenti per il servizio.
Ciao
Andrea

avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2019 ore 17:58

Ciao Andrea, nei prossimi mesi conto di fare il reportage anche di Lanzarote e Fuerteventua, anche se ti anticipo che, mentre Lanzarote mi ha davvero colpito, Fuerteventura mi ha lievemente deluso. Tenerife in tutto ciò rimane in vetta al mio gradimento! MrGreen

avatarjunior
inviato il 04 Ottobre 2019 ore 9:55

Sicuramente visti i miei ritmi pubblicherai prima tu MrGreen MrGreen
Comunque anche a me Lanzarote ha impressionato in positivo, non me l'aspettavo così bella. Tenerife resta super completa come paesaggi.
Ciao
Andrea

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2019 ore 12:29

L'altra che non vedo l'ora di visitare è La Palma, e anche Gran Canaria (che chiamano piccolo continente mica per niente)!
Insomma, si è capito che tutto l'arcipelago mi sta piacendo moltissimo?MrGreen

avatarjunior
inviato il 04 Ottobre 2019 ore 13:05

MrGreenMrGreenMrGreen no figurati non si era capito!!!anche a me piace molto e per la prossima estate stavo proprio puntando La Palma;-)

avatarjunior
inviato il 14 Agosto 2020 ore 5:34

Complimenti per il racconto! Molto scorrevole la lettura, mentre leggevo mi sembrava di essere lì. Grazie ?
Renato





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