| inviato il 07 Marzo 2019 ore 21:21
Buonasera a tutti. Dopo una lunga disquisizione tra amici (irrisolta) ho pensato di rivolgermi agli amici di juza. La domanda è: se monto una lente su app-c con una apertura massima di f1,4 (x esempio) questa mantiene la stessa apertura come sul full frame? Oppure devo calcolare la stessa apertura per 1,6 su Canon e x 1,5 su Nikon? Spero di essere stato chiaro. Grazie per le eventuali risposte. Saluti. Luigi |
| inviato il 07 Marzo 2019 ore 21:24
Il diametro del buco quello è e quello resta. |
| inviato il 07 Marzo 2019 ore 22:18
La focale resta quella come l'apertura e quindi anche il loro rapporto ma restituirà una foto che per inquadratura e profondità di campo sarà paragonabile ad una scattata con una focale ed un rapporto tra focale/apertura moltiplicati per 1,5 su full frame: ad esempio scattando con un 100 ad f/4 su apsc avrò una foto paragonabile per inquadratura e profondità di campo a quella scattata con un 150 ad f/6 su full frame. |
| inviato il 09 Marzo 2019 ore 0:44
Grazie a tutti, penso di aver capito. Non cambia il "buco", ma la resa si! Saluti |
| inviato il 09 Marzo 2019 ore 0:53
Non cambia nemmeno la resa. Non cambia nulla. Su Apsc si ottiene solamente un ritaglio rispetto alla stessa immagine inquadrata con FF. A far cambiare le cose siamo noi che per ottenere una inquadratura uguale fra i due formati, utilizzando su entrambi la stessa focale, ci muoviamo influendo quindi sullo sfocato che diminuisce o aumenta a seconda della vicinanza/lontananza rispetto al soggetto (ovviamente il tutto mantenendo la stessa apertura di diaframma). |
| inviato il 09 Marzo 2019 ore 0:57
Ora mi è ancora più chiaro! Grazie Aster. Quindi l'apertura della lente resta sempre uguale. |
| inviato il 17 Aprile 2019 ore 14:27
Per me la risposta giusta e' quella di Walther 59 Provate a mettere quella lente f 1.4 davanti al minuscolo sensore di un cellulare e lo sfuocato sparisce |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 14:04
In generale per chiarirti le idee il concetto che deve passare è che un sensore APSC dal punto di vista ottico è come se fosse un crop del FF, con tutto cio che ne consegue. :) |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 22:02
Per rispondere occorrerebbe chiarire cosa significa "f": rapporto tra lunghezza (focale) e diametro dell'obbiettivo. Trattandosi di un rapporto, prescinde dai numeri assoluti, e indica una misura della "grandezza del buco", come hanno detto altri, rispetto alla lunghezza dell'obbiettivo stesso, e quindi in sintesi di quanta luce arriva al sensore. Ergo, un obbiettivo f1.4 consente di usare, a parità di ISO, lo stesso tempo (per esempio 1/125) a prescindere dal fatto che il sensore sia micro 4/3, APSC o FF. Il discorso della profondità di campo è diverso: un 50mm su APSC inquadra un angolo di campo equivalente a quello di un 75mm su full frame, unicamente perchè proietta l'immagine su un sensore più piccolo, quindi su un ritaglio dell'immagine. E' come fare una foto col 50mm su FF, CON LA STESSA PROFONDITA' DI CAMPO, e poi ritagliare una porzione di foto uguale a quella che si otterrebbe col 75mm. In sintesi, a parità di luminosità (f1.4) il valore ISO e tempi resta invariato coi vari formati, ma la profondità di campo diminuisce all'aumentare del formato. |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 22:40
Seguo con interesse! |
user163519 | inviato il 18 Aprile 2019 ore 23:18
“ la profondità di campo diminuisce all'aumentare del formato „ Ne siamo sicuri? La stessa lente, utilizzata con la stessa lunghezza focale (nel caso di zoom) e la stessa apertura di diaframma, su APS-C e su FF, dovrebbe avere la stessa identica resa, anche in termini di PDC/DOF. Ovviamente mantenendo invariato il punto di ripresa. L'unica cosa che cambia è sicuramente l'angolo di campo . |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 23:46
Se ci pensi, usando apsc la differenza di fuoco fra centro e bordi è minore essendo un crop del ff. Ecco perche la pdc apparente è minore su ff. In percentuale è cosi. |
| inviato il 19 Aprile 2019 ore 5:50
@Makkio ?! |
| inviato il 19 Aprile 2019 ore 7:58
Provo a riformulare la frase, che effettivamemte è complicata.. Ipotozziamo di avere una ff e di scattare una foto ad un prato, mettendo a fuoco al centro dell immagine. Supponiamo anche di dare dei valori percentuali alla sfocatura: 100% sfocato a cio che sta al bordo inferiore dell immagine, 0% sfocato a cio che abbiamo messo a fuoco, -100% sfocato a cio che starà in fondo al prato, che si trova al margine superiore della foto. Ora immagina di fare un crop dell immagine, utilizzando solo la porzione che sarebbe sottesa dall'angolo di campo di un ipotetico sensore aps-c di pari densità: Cio che sta al bordo inferiore del crop adesso corrisponderà all'80% circa dello sfocato originale, cio che sta al centro sempre a 0%, cio che sta in alto, in fondo al prato, a -80%. Quindi se sulla foto fullframe avevamo una differenza percentuale fra il primo piano e il fondo del prato del 200%, sul crop aps-c avremo il 160%. Ecco perche si dice che le ff abbiano uno sfocato piu intenso e tridimensionale, in altri termini ina minore pdc. Piu chiaro ora? |
user163519 | inviato il 19 Aprile 2019 ore 15:18
Makkio, non è così. Esiste un piano di messa a fuoco, supponiamo che sia a 5 mt, tutto ciò che avremo più vicino o più lontano dei 5 mt sarà gradualmente sfocato, man mano che ci si allontana dal piano di messa a fuoco. La parte che andrai a ritagliare per simulare un crop APS-C rimarrà IDENTICA . |
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