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La fotografia non è reflex, MTF e profili ICC


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avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 12:26

Qui sotto riporto un post su FB di poche ore fa di Paul Nicklen, uno dei miei fotografi preferiti. Personalmente lo ammiro per il culo che si fa per portare a casa il suo lavoro, non tanto per le sue foto spettacolari. Ho sempre pensato che la Fotografia, quella con la F maiuscola, prima di tutto sia fatica, ricerca, perserveranza, abilità, aver qualcosa da dire, costanza nei risultati, marketing e poi, in fondo, l'attrezzatura. Altrimenti al massimo si possono ottenere belle immagini, ma proprio se si è fortunati. Ovviamente sencondo me.

I truly love and appreciate all of the comments that I get on my social media but this one always gives me a chuckle. “I want to travel the world like you and capture snaps and work for National Geographic. What type of camera do you think I should get”? I never want to be rude by not responding however it is very difficult to convey what it means to shoot at the level of National Geographic or @sealegacy for that matter. It is kind of like saying, hey, I want to play in the NFL, what type of shoes should I buy? It is all about perseverance, patience and passion. Could you live in this tent that is falling apart for 2 months with two other smelly guys, waiting out blizzard after blizzard, on sea ice that is constantly breaking up and forcing you to move camp. Once, we had to move camp four times in one day or else we would drift out to sea. Which has happened. All of this is in hopes of getting a few good hours of shooting each month. It is a waiting game and at times you feel like you are going crazy. How many weeks, days and months of being wet, cold, miserable, hungry and tired are you willing to go before getting a good picture? It has nothing to do with what camera you are using and it has everything to do with how much you are willing to suck it up, lead and encourage your small team and to chase your vision and achieve your desired outcome by ultimately telling an important and powerful story. When people tell me that they want to join me and swim with narwhals for example, well I lived like this for six seasons before having one great day of shooting on the 6th year. That is job. There is the dream and then there is the reality. If you want it then you have to fight for it, work for it, get knocked down constantly, get up and go at it again. I fail about 97% of the time. Imagine any other job in the world with that rate of failure.
Paul Nicklen

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 13:23

Ha scritto tutte cose vere, quello che conta e' la dedizione e la passione, ha eluso solo di dire che servono anche soldi per fare quello che fa. Perche' una persona normale non e' in grado di autosostentarsi per due mesi vivendo in una capanna. Quindi dietro c'e' la troup e tutto il resto, che ovviamente non menziona, per non sminuire l'alone di magia che ricopre le sue foto. Tutte cosa che per l'amatore sono off limits. Ma che servono a farlo sognare e a fare vendere Canon, che e' il marchio che lui usa.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 13:36

Esattamente.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 13:45

Ha scritto tutte cose vere, quello che conta e' la dedizione e la passione, ha eluso solo di dire che servono anche soldi per fare quello che fa. Perche' una persona normale non e' in grado di autosostentarsi per due mesi vivendo in una capanna. Quindi dietro c'e' la troup e tutto il resto, che ovviamente non menziona, per non sminuire l'alone di magia che ricopre le sue foto. Tutte cosa che per l'amatore sono off limits. Ma che servono a farlo sognare e a fare vendere Canon, che e' il marchio che lui usa.

Messa così non condivido. Ora vado a fare una passeggiatina sui monti e argomenterò al mio ritorno. A dopo, ciao.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 17:23

Beh, puoi anche non condividere, ma dietro ogni grande scatto, e l'autore da te citato fa grandi scatti, come dietro ad esempio ad un Vincent Munier, ci sono organizzazioni che non riusciamo nemmeno a immaginare. Come ci sono dietro a gente che fa ritratto in modo serio, ma lì costa di meno. La naturalistica fatta in luoghi esotici (reportage naturalistico che ritengo e amo davvero come genere) costa tanti quattrini, perche' ricorda, che l'occidentale non e' piu' abituato a vivere nelle capanne per mesi, viene da se' chiedersi se si sia “arrangiato” in altro modo, ma comunque certe cose sono scritte per autocelebrarsi, rendendosi modesto allo stesso tempo. Ottima tecnica per rimanere serio e non sembrare esoso agli occhi dei followers.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 17:58

E' triste vedere che la gente, con regolarità, riscopre l'acqua calda.

Sembra che il contenuto di intelligenza del pianeta Terra sia un invariante nel tempo, mentre…...la popolazione è, ahimè, in aumento.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 18:00

Paul nicklen fa parte di quel ristretto gotha di "veri" fotografi naturalisti... Di quelli che vivono e raccontano senza compromessi la natura e che grazie a sacrifici e dedizione ci permettono di ammirare storie di natura grandiose....
Non ne ne vengono in mente tanti di nomi di quel calibro....Unterthiner, munier, Rikardsen, pochi altri....

Detto questo, se devo essere sincero testi come questo mi lasciano abbastanza indifferente....
La grandezza di questi fotografi traspare dai loro lavori, e post come questi non aggiungono nulla....
Soprattutto se a scriverli è uno come nicklen, che è sempre supportato da troupe coi contrcaz.zi e che ha sempre la migliore attrezzatura a disposizione.....
Poi ovvio.... Passione e dedizione sono tutto....
E il tempo, aggiungerei, unico dei tre elementi citati di cui sono a corto....

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 18:03

“. Passione e dedizione sono tutto....
E il tempo, aggiungerei, unico dei tre elementi citati di cui sono a corto..”

Purtroppo anche io. Il tempo. E' la cosa piu' preziosa oggi. Di questo passo, finiremo per acquistarlo. Triste

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 18:04

Io già lo faccio

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 18:06

Se intendi le ferie, Sì. Quello e' tempo acquisito grazie al lavoro. E gia' pagato.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 18:09

No no....
Nel senso che rinuncio a soldi per qualche ora in più del mio tempo....

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2019 ore 18:13

E' gia', e' come se te lo pagassi. Hai ragione.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2019 ore 8:15

" per vivere ci vuole tempo"...

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2019 ore 8:24

Io, invece, non vedo nella fatica e nel sacrificio niente che aggiunga o tolga qualcosa ad una foto , la foto è bella o meno a prescindere dal fatto che , appena uscito di casa ti sei trovato di fronte al soggetto ed hai scattato oppure hai dovuto viaggiare tre giorni a dorso di cammello per farla , provo soddisfazione nel viaggiare per ricercare soggetti e situazioni a cui ho piacere di assistere e voglia di condividere . Ma è ininfluente al risultato nel senso estetico e narrativo della fotografia.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2019 ore 8:35

Nel senso estetico, vero.....
Nel senso narrativo sono un po' meno d'accordo....
In naturalistica non conta solo il "cosa" fotografiamo, ma anche (e a volte soprattutto) il dove, quando e perché....
Un cervo fotografato a Piacenza non potrà mai, ai fini narrativi, avere la stessa valenza di un cervo fotografato a villetta barrea....

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