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Leica, solo macchine per collezionisti?


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avatarjunior
inviato il 23 Febbraio 2019 ore 14:31

Prendo spunto dall'articolo/intervista dedicato a Gabriele Micalizzi, il fotoreporter del collettivo Cesura scampato alla morte due settimane fa in Siria, per aprire un “dibattito” sul posizionamento di Leica nel mercato fotografico...

www.occhidellaguerra.it/intervista-micalizzi/

Con l'augurio di pronta guarigione a Gabriele affinché torni a fare quello che ama di più.

avatarsenior
inviato il 23 Febbraio 2019 ore 20:48

Ognuno fotografa con quello che più le pare e piace. Se avesse avuto una compatta da 200 euro avrebbe detto che la compatta gli ha salvato la vita. Se invece, come sembra ha una Leica vuol dire che gli piace la leica

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 20:20

La Leica a telemetro è ideale per ottenere una qualità "da lavoro", con un impegno operativo snello e discreto.
Per quasi un secolo non ha avuto competitori e avere almeno una Leica in qualsiasi corredo reflex, era la norma tra i professionisti impegnati in teatri di guerra o ambienti critici per la "salute" del fotografo o dare all'occhio il meno possibile. Oggi è parecchio diverso, poiché può venire sostituita anche da compatte da quattro soldi, ma di certo avere al collo una o due fotocamere in grado di "fermare la scena"... e pure le pallottole, può fare comodo. Casi di fotocamere "toste", che hanno salvato la vita al fotografo, sono tanti...Sorriso


Di certo, questo caso fa una pubblicità formidabile a Leitz..

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 20:36

Ai tempi della pellicola le Leica avevano fama di estrema affidabilità. Io acquistai, nei primi anni '70, una Leica IIIf del 1954 che, con vent'anni sul groppone, funzionava che era un piacere. Erano anche macchine ambite da collezionisti perché mantenevano comunque il loro valore nel tempo. Poi l'avvento del colore nell'editoria le mise in disparte. Il colore, specialmente quello in diapositiva, necessitava di un'esposizione accurata e le Leica , anche quelle a baionetta, come le M3 o M4, non avevano nemmeno l'esposimetro se non come accessorio da inserire nella slitta portaflash e collegato meccanicamente alla ghiera dei tempi....nel bn si poteva esporre anche in base all'esperienza, col colore no. La Leica corse ai ripari con la M5, macchina poco amata, e poi con l'M6 che fu un successo. Poichè erano richieste le focali estreme la Leitz sviluppò anche le reflex, con le eccellenti meccaniche dei primi modelli. Poi con l'avvento dell'elettronica si affidò alla Minolta e la magia incominciò a declinare. Tra le reflex il duo Nikon Canon, era imbattibile. Le reflex di conseguenza vivacchiarono tra gli amatori facoltosi, mentre le telemetro continuarono imperterrite per la loro strada, anche se con volumi di vendita ridotti. Il mercato dei professionisti non è mai stato enorme e quello degli amatori era ammaliato dai fish eyes, dai grandi teleobbiettivi ecc. Ho avuto anche una M6. Per capire la Leica basterebbe prendere in mano la M6, con i pochi comandi che stanno dove dovrebbero stare e col mirino decentrato che lascia fuori dal dorso il naso del fotografo; poi, basterà avanzare la leva di carica per capire.....Oggi i modelli digitali non reggono il trascorrere del tempo, per forza di cose. Però mi piacerebbe usare l'irrazionale Monochrom..

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 20:52

Iniziai con la IIf nel '74 (circa) e fino alla M6 avute tutte tranne la IIIg. Sempre usate senza esposimetro e tenevo la M6 senza batteria. Abituarsi a esporre anche per le diapositive con minimo errore è possibile, ma se si utilizza un corredo misto, fotocamere con esposimetro assieme a quelle senza, non è possibile stabilizzare la sensibilità di valutazione.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 21:20

Di certo, questo caso fa una pubblicità formidabile a Leitz..


Probabilmente Leica regalerà a Micalizzi una fotocamera nuova di zecca? anche Robert Capa utilizzava Leica nei reportage, nel suo libro "leggermente fuori fuoco" parla di un brutto momento (uno dei tanti, sia chiaro) durante la seconda guerra mondiale nel quale si ritrova da solo in cima a una collina a tu per tu con due militari tedeschi che gli intimano la pelle, tenta invano di farsi riconoscere e quando la tensione sale si apre il giaccone mostrando ai tedeschi le due Leica che aveva al collo, quelli riconoscono il blasone del loro marchio e in qualche modo comprendono che è solo un fotoreporter innamorato di Leica e lo risparmiano. . . Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 21:21

Leica, solo macchine per collezionisti?
. . assolutamente no, anche per eroi !Cool

user120016
avatar
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 22:48

Sinceramente non ho mai testato una Leica come giubotto anti-proiettili. So che all'epoca, Romolo Rappaini mise sotto la ruota di una Porsche la sua R8 che ne uscì intatta. Ma per il resto io le ho sempre usate solo per fotografare ;-)
Come scritto correttamente in precedenza, il sistema a telemetro e quello reflex hanno campi di applicazione ed utenti molto diversi. Tant'è che il sistema reflex è stato abbandonato mentre quello a telemetro è stato portato anche in digitale è continua a fare le fortune di Leitz...
Personalmente adoro le Leica R (inevitabilmente le ho tutte) ed in particolare la R6 che ritengo la migliore di sempre. Nella mia personale graduatoria segue la Leicaflex SL2 che ho apprezzato alla lunga poiché inizialmente non era scattato il feeling. Ed ovviamente la R4 (la mia primissima Leica) per motivi affettivi. Tra le telemetro, M3 tutta la vita. Un mirino da favola che fa perdonare la mancanza di esposimetro... un capolavoro di meccanica...
Si possono amare o si possono odiare ma non ho mai visto nessuno rimanere indifferente al bollino rosso Cool

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 22:59

Pensa se aveva al collo una m4/3!!!
Stavo già gustando le 15 pagine ricche di confronti con birra e pop corn!

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 23:12

magari fosse più diffusa Leica! anche stasera, concerto per violino e pianoforte, arriva il fotografo ufficiale (a programma già iniziato) e comincia a scattare, con una reflex. una reflex ad un concerto. ed è sempre così, cambiano i fotografi ma sempre con quelle c@zz@ di reflex.

user120016
avatar
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 23:36

La colpa non è della reflex ma dei suoi utilizzatori. Esiste la modalità Q (da ''quiet'') con specchio sollevato che permette di scattare senza il minimo rumore ;-)

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 23:38

Leica alla fine è sempre l'innovatrice. Dopo la pellicola, prima il sistema medio formato S, poi la Q e la SL, le prime mirrorless con caratteristiche professionali. Per i nostalgici delle M, il sistema ottico per eccellenza, Leica ha continuato a sviluppare ed evolvere il sistema digitale M.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 8:12

Veramente la Q non è una mirrorless e il fotografo rimasto ferito aveva una compatta Leica con ottica fissa 28mm

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 8:18

Se avesse avuto un'ammiraglia Canikon, bella grossa come un mattone e dura, probabilmente si feriva meno, lo parava meglio.

Comunque, chi gioca col fuoco ogni tanto si brucia, i reporter di guerra lo sanno benissimo ed accettano il rischio.

user120016
avatar
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 9:37

Premetto che son d'accordo che qualunque ammiraglia reflex avrebbe fatto lo stesso o anche meglio, ma in ogni caso questa situazione mi fa fare due riflessioni:
1 i reporter di guerra fanno un lavoro rischioso ma ne sono consapevoli ed accettano il rischio.
2 chi decide di fare il reporter di guerra non sceglie l'attrezzatura in base alla vanità ma in base alla robustezza ed alla rapidità operativa. Perché sono questi due fattori che gli fanno portare la pagnotta a casa.

Per il resto vorrei rispondere a due affermazioni di Phsystem con cui non sono d'accordo. La prima sulla Leica Q, che nominalmente, è vero, rientra nelle compatte, ma semplicemente perché non ha ottiche intercambiabili ma, tecnicamente È una mirrorless perché comunque lo specchio è assente... e poi, perdonatemi, ma definire compatta una fotocamera con sensore FF e quella qualità ottica. Ci va un minimo di elasticità mentale...;-)
Seconda affermazione, è vero, al collo aveva la Q ma quella che gli ha parato le schegge era una SL con il suo bel 24-70 mm... CoolCoolCool

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