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eizo cs230 vs dell u2415


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avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2019 ore 17:10

@Temporale...ma grazie infinite per le preziose informazioni e per la disponibilità,
allora, premetto che di stampe ne faccio pochissime, la fotografia è solo una forte passione che non mi ha mai portato guadagno, faccio altro per vivere, parlavo infatti della copertura adobe Srgb proprio perchè non stampo quasi mai, volevo spendere non più di 500 euro, per quanto riguarda la dimensione...come dicevo mi interesserebbe un 32 pollici...o minimo un 27"...il BenQ PD2700Q che mi hai suggerito tu infatti è il 27" mentre quello che avevo intenzione di comprare è il 32" esattamente con le stesse caratteristiche , ho fatto una ricerca riguardo il Philips 328P6AUBREB (99% Adobe RGB) sul sito che tu mi hai segnalato...sembra un bel monitor...ho capito che la calibrazione di fabbrica non è il massimo ma forse si può calibrare...
www.tftcentral.co.uk/reviews/philips_328p6aubreb.htm
Ti ringrazio ancora per i suggerimenti...
Buona serata...
Valter

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 11:50

Figurati Valter.
Allora, ho letto per bene la recensione, e ti esprimo le mie considerazioni: se compri questo Philips, sicuramente DEVI comprare una sonda di calibrazione: la calibrazione di fabbrica non è sballata, di più, è una roba oscena.
Dai dati riportati, questo monitor mi sembra usabile per il fotoritocco solo in modalità AdobeRGB (calibrato ovviamente), perché in modalità sRGB non ha un'accuratezza cromatica esemplare.
Inoltre, mi fa molto strano quella modalità "SmartUniformityOn": se funziona ed il monitor è così uniforme, gran bella roba. Altrimenti, con quella modalità disattivata, l'uniformità del pannello è davvero poco decente.
Tieni conto poi che, per coprire realmente lo spazio colore AdobeRGB, serve un monitor Wide-Gamut, ovvero a 10 bit nativi, e su qua permettimi una digressione per chiarire le idee: per rappresentare il colore di 1 pixel, vengono usati 3 gruppi di bit (1 gruppo Rosso, 1 gruppo Blu, 1 gruppo Verde). In base a quanti bit ci sono per ogni gruppo, hai più combinazioni possibili per rappresentare il colore. Quindi, per rappresentare tutte le tonalità dello spazio colore AdobeRGB, servono 10 bit per ogni gruppo (1024x1024x1024, ovvero 1.073.741.824 colori possibili).
Il punto è che i monitor a 10 bit nativi non sono costosi - di più: non li troverai al di sotto dei 1.000/1.500€.
Difatti, questo monitor Philips - come qualsiasi altro monitor che potrai comprare con 500€ - è un 8 bit + FRC (Frame Rate Control, una tecnica di simulazione per "aggiungere" 2 bit). Quindi alla fine della fiera, mi viene da dire un grosso meh.

Qui allora, il punto: se le stampe che fai non sono ad un livello alto a livello professionale, ma anzi sei un normale fotoamatore che stampa giusto le sue migliori foto, usare un monitor che permetta di visualizzare anche lo spazio colore AdobeRGB mi sembra oltre che una spesa non giustificata, anche un po' fuorviante: questo è un discorso derivato solo dalla mia esperienza personale - quindi non posso portare dei dati a riguardo - ma riporto che, talvolta, modificando una foto con un monitor che ricopre lo spazio colore AdobeRGB, e poi visualizzare la stessa foto su una schermo ad esempio del telefono/TV/qualsiasi altro monitor, o fare una stampa dove si manda la foto con profilo sRGB, non sempre ci fa rimanere "soddisfatti", perché magari andiamo a lavorare (saturare/desaturare, ecc...) su certe tonalità di colore, che poi vengono perse sugli altri supporti (per fare un discorso più terra a terra, ho provato a modificare dei ritratti dove sul monitor AdobeRGB, visualizzavo delle tonalità di rosso e arancio, e dopo aver finito di post-produrre la foto, visualizzandola sul telefono, la faccia della persona appariva quasi smorta).
Quindi con questo Philips dovresti lavorare in modalità sRGB - ma come si evince dalla review, l'accuratezza cromatica non è un granché, anzi.

La decisione la lascio a te ovviamente, visto che ora hai tutte le armi per capire quale sia la cosa che fa per te :)

Ultimo discorso, poi giuro che chiudo questo poema MrGreen
Per il discorso 27 Pollici o 32 Pollici: se stai a 60cm dal monitor, forse un 32" QHD è un po' esagerato, ma per certi versi non troppo: non avresti una grande densità di pixel (quella "giusta", a mio vedere, è sui 109 PPI circa), però avere maggiori dimensioni quando si lavora con programmi in ambito di fotoritocco fa sempre comodo (fondamentale se fai video-editing), non tanto per "visualizzare la foto più in grande", quanto più per visualizzare meglio le finestre di lavoro.
Ribadisco nuovamente: ti consiglio sempre, in ogni caso, di comprare il prodotto VENDUTO e spedito da Amazon stesso, così da avere zero sbattimenti in caso di reso (ricevere un prodotto difettoso/non troppo conforme alla qualità che ci si aspettava, è una cosa da tenere sempre in considerazione con i monitor).
Buona giornata, figurati per i suggerimenti ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 13:26

Tieni conto poi che, per coprire realmente lo spazio colore AdobeRGB, serve un monitor Wide-Gamut, ovvero a 10 bit nativi, e su qua permettimi una digressione per chiarire le idee: per rappresentare il colore di 1 pixel, vengono usati 3 gruppi di bit (1 gruppo Rosso, 1 gruppo Blu, 1 gruppo Verde). In base a quanti bit ci sono per ogni gruppo, hai più combinazioni possibili per rappresentare il colore. Quindi, per rappresentare tutte le tonalità dello spazio colore AdobeRGB, servono 10 bit per ogni gruppo (1024x1024x1024, ovvero 1.073.741.824 colori possibili).


Ma anche no; ma da dove diavolo viene una cosa simile?
L'estensione del gamut di una periferica è una questione fisica, dipende dalla posizione dei suoi primari.

La quantizzazione a 8 o 10bit è una cosa successiva.

Guarda... interrogo il profilo del mio Nec, che è un wide-gamut che copre AdobeRGB.

Prima a 8bit:

255 0 0
255.000000 0.000000 0.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 0.282135 0.679822 0.309985 [Yxy]


Poi a 10bit:

1023 0 0
1023.000000 0.000000 0.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 0.282135 0.679822 0.309985 [Yxy]


La cromaticità del primario rosso sempre lì è; come è logico che sia.

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 13:54

@raamiel provo a risponderti, anche se non sono sicuro di aver compreso il tuo messaggio.
Comunque, provando a chiarire le mie parole:
- se il monitor è a 8 bit, tu hai 16.777.216 combinazioni possibili.
- se il monitor è a 10 bit, si hanno 1.073.741.824 combinazioni possibili.
Mi pare una cosa logica: con un monitor a 10 bit, hai la possibilità di rappresentare molte più tonalità che con un monitor a 8 bit.
Anche l'esempio che hai riportato temo di non comprenderlo in pieno, visto che mi pare ovvio che sia con 10, che con 8 bit, si rappresenti il rosso - seppur con un numero di bit differenti, anche se il risultato è lo stesso (in questo caso).
Ma nel primo caso, per rappresentare le sue varie sfumature, avrai meno combinazioni possibili che nel secondo caso.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 15:38

Si tratta della quantizzazione; ma il gamut è lo stesso.

Tu affermi che per coprire il gamut di AdobeRGB siano necessari i 10bit; è una leggenda metropolitana.
Ma dove l'hai trovata scritta una castroneria del genere?

Un monitor wide-gamut è definito dalla posizione dei suoi primari, si tratta di una caratteristica fisica del pannello.
Non importa se è un 8bit o 10bit.

E' esattamente la stessa cosa per uno spazio colore teorico; puoi indirizzare lo spazio che vuoi sia a 8 che a 16 o 32bit. Ma il gamut quello rimane. La profondità in bit ti consente una quantizzazione più o meno fine di quello che sarebbe uno spazio definito nell'ambito dei reali positivi.

AdobeRGB è del 1998 e simulava periferiche reali; che al tempo erano tutte a 8bit. E infatti esistono schermi wide-gamut nativi 8 bit che coprono AdobeRGB (come il mio).

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 16:08

Ma dove l'hai trovata scritta una castroneria del genere?

Mi confronterò appena possibile con la persona che mi spiegò ciò, motivando il tutto.
Appena avrò risposta scriverò qua, attualmente però non mi tornano i conti sinceramente.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2019 ore 16:40

Ma è semplice... un primario di un monitor è una emissione di luce, un fenomeno fisico.
Se lo misuri con un colorimetro ne hai una misura colorimetrica in XYZ o Lab; se invece usi uno spettrofotometro puoi avere il suo spettro di emissione, che corrisponderà a uno stimolo di colore e di nuovo a una coordinata Lab o XYZ.

Di tutto questo, la profondità in bit del pannello non ha nulla a che vedere.

Il primario rosso in rgb device dipendent sarà sempre 255.0.0 o 1023.0.0 qualsiasi cromaticità abbia.

Nello stesso identico modo per gli spazi teorici; il primario rosso di sRGB o di Prophoto è sempre 255.0.0 ma ovviamente hanno cromaticità diverse e quindi assumono valori diversi quando tradotti verso il PCS.

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2019 ore 8:19

@Temporale grazie per il tempo che mi hai dedicato, alla fine ho optato per il BenQ PD2700Q ha solo copertura Srgb 100% ma spero sia un ottimo pannello che non mi affatichi troppo gli occhi in primis, non stampo quasi mai ed è assolutamente un uso amatoriale, quel Philips nonostante dichiaravano la copertura AdobeRGB 99% non mi convinceva troppo, ho visto troppi resi su amazon, ne sono uscito con una spesa di 300 euro e in confronto al vecchio samsung 23 pollici che peraltro non era nemmeno ips credo che il salto di qualità sia notevole, lascerò un commento appena mi arriverà a casa...buona giornata e grazie ancora...
Grazie anche a Raamiel per le specifiche tecniche...

avatarmoderator
inviato il 08 Settembre 2019 ore 10:20

Se la scelta è tra Eizo CS230 e Dell U2415
a pro del Dell cè il rapporto prezzo/qualità, l'offrire l'utilissimo formato 16/10i per la post produzione, spazio cromatico dichiarato maggiore
(imho)

avatarjunior
inviato il 08 Settembre 2019 ore 23:05

@Raamiel ora mi è più chiaro il tuo discorso, ma voglio sempre attendere il confronto con la persona con cui parlai.
Ti ringrazio nel frattempo per la precisazione in merito, se hai altre critiche costruttive in merito ben venga.
@Cosmik Valter, figurati, facci sapere!
Nel caso tu ne fossi sprovvisto, ricordati di comprare una sonda per calibrare il monitor ;)

avatarjunior
inviato il 08 Settembre 2019 ore 23:26

Ragazzi un sacco di informazioni, grazie mille spt per lo spunto sullo schermo Benq, sembra davvero ottimo per il mio utilizzo!
Di LG invece cosa sapete? Son loro a produrre i pannelli IPS a quello che ne so, per cui dovrebbero esser buoni...

avatarjunior
inviato il 10 Settembre 2019 ore 17:14

Ragazzi un sacco di informazioni, grazie mille spt per lo spunto sullo schermo Benq, sembra davvero ottimo per il mio utilizzo!
Di LG invece cosa sapete? Son loro a produrre i pannelli IPS a quello che ne so, per cui dovrebbero esser buoni...

Dipende sempre da monitor a monitor: per ogni modello, va presa una recensione adeguata e vanno tirate delle "conclusioni" (per quanto lo si possa fare) in merito, come per ogni marchio (anche se sicuramente, NEC ed EIZO godo di una certa reputazione).
Citando ad esempio Dell, esistono monitor fantastici per certi utilizzi (ad esempio, certi monitor TN particolarmente adatti in gaming, con un'accuratezza cromatica decisamente "ottima").

In generale, comunque, ho notato che LG più di tutti si è buttata sul mercato dei 21:9 (che punta ad un'altra fascia), personalmente non ricordo di aver mai notato validissime soluzioni per il fotoritocco.

avatarjunior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 15:38

@raamiel ho avuto risposta, e ti interrogo nuovamente.

Ma è semplice... un primario di un monitor è una emissione di luce, un fenomeno fisico.
Se lo misuri con un colorimetro ne hai una misura colorimetrica in XYZ o Lab; se invece usi uno spettrofotometro puoi avere il suo spettro di emissione, che corrisponderà a uno stimolo di colore e di nuovo a una coordinata Lab o XYZ.

Di tutto questo, la profondità in bit del pannello non ha nulla a che vedere.

Il primario rosso in rgb device dipendent sarà sempre 255.0.0 o 1023.0.0 qualsiasi cromaticità abbia.

Nello stesso identico modo per gli spazi teorici; il primario rosso di sRGB o di Prophoto è sempre 255.0.0 ma ovviamente hanno cromaticità diverse e quindi assumono valori diversi quando tradotti verso il PCS.


Ho ricevuto in risposta ciò: "Quanto alla profondità di bit da gestire (bit depth), non so se ci si renda conto, ma i 10 bit (o 30 bit, in base alla classificazione della periferica utilizzata; 3 canali da 10) riproducono una quantità di colore esageratamente più larga del comune 8 bit (parliamo di 16 milioni contro 1 miliardo...).
Il gamut limitato a 8 bit aveva senso anni fa, non ora.
Il monitor NEC che usa, non può riuscire fisicamente a gestire un wide-gamut completo come un odierno con 10 bit nativi (anche rispetto agli 8 bit + FRC).
Poi si parla di cromaticità del rosso immutata: anche questo è del tutto normale, visto che i 3 primari DEVONO restare all'interno dello spettro con le stesse coordinate.
Altrimenti, l'immagine risulterà con predominanti del primario fuori scala."

Onestamente mi torna molto di più questo discorso, ma nel caso, sono ben felice di ricevere altre spiegazioni da te :)

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 16:04

Oddio...

Per questo la gestione del colore è piena di leggende; si diffondono cose del genere Triste.

La profondità in bit è solo la precisione di quantizzazione nel digitale.
La distanza reciproca dei primari la puoi calcolare in Lab con la formula che preferisci; così come il gamut in DeltaE.

Esistono e sono sempre esistiti monitor wide-gamut a 8bit.
Con 10bit hai una suddivisione dello stesso gamut più fine e questo è sicuramente un vantaggio, ma affermare che con 8bit non puoi avere un wide-gamut è ridicolo.

Guarda, questo è il mio monitor a confronto con AdobeRGB (plottato in rosso):




Come volume arriva a 1.293.580 DeltaE, di poco superiore a 1.207.520 di AdobeRGB.

Sono misure, non opinioni.
Puoi anche eseguire delle prove su un Eizo di alta gamma e provare a misurare il suo gamut pilotandolo a 8 o 10bit; non cambierebbe nulla. Il colorimetro o lo spettrofotometro misurano la luce emessa dal pannello, se ne sbattono se il monitor sta dialogando a 8 o 10bit con la scheda grafica.

Il gamut è una caratteristica intrinseca del pannello; viene a priori della quantizzazione.
Ovvio che più è ampio più la singola unità digitale diviene grezza. Sia sRGB che ProPhoto indirizzati a 8bit hanno a disposizione 16 milioni di permutazioni; ne consegue che sRGB è diviso in unita più piccole, quindi è quantizzato in modo più preciso. Ma uno spazio colore è una astrazione matematica nel campo dei reali positivi, teoricamente ha infinitesimali suddivisioni.

Anche lo spazio colore delle periferica reale ha in teoria infinite suddivisioni; ma nel mondo digitale siamo confinati ad avere una quantizzazione finita.

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 17:50

A volte penso di aver sbagliato a scrivere un articolo come quello sui 10 bit, dopo quello é stato un fiorire di copie piú o meno carbone contenenti semplificazioni eccessive che portano l'utente a confondersi.

É ovvio che 1 miliardo di "colori" descrivano "meglio" il gamut nativo ma non ne aumentano il volume, i primari nativi del pannello rimangono fissi.

Il vantaggio é di poter ridurre la posterizzazione, un banding che cresce se all'aumentare del volume del gamut si mantengono fissi i dati per descriverlo.

L'unico modo per muovere i primari é quello di emulare un gamut piú piccolo, impostandoli diversamente via software, ma lo fanno pochi produttori e serve solo in alcuni ambiti.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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