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La stupenda Lanzarote


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La stupenda Lanzarote, testo e foto by Toquinho76. Pubblicato il 01 Febbraio 2019; 3 risposte, 2650 visite.


Ho scelto per caso il mio primo viaggio a Lanzarote; mia moglie voleva, per il nostro anniversario, fare un viaggetto a Parigi. Dopo aver passato notti insonni a cercare voli e hotel tra Parigi, Londra, Barcellona… mi sono imbattuto sul sito Ryanair nella, per me sconosciuta, destinazione Lanzarote. Beh che dire, dopo una veloce ricerca in internet (tra cui ho notato la gradevole temperatura invernale di 19°!) ho cercato di convincere mia moglie (implorandola) di rimandare il nostro viaggetto a Parigi. Lei, dopo non pochi tentativi ha accettato ed eccomi qui a raccontarvi il mio diario di viaggio. Parto con la premessa che, a causa budget limitato, abbiamo deciso di spendere un solo weekend visto che l'aereo Ryanair parte alle 6:30 di Venerdì e torna alle 00 di Domenica. Si parte!

1° Giorno
Partenza da Bergamo Orio al Serio: svegliataccia alle 04:15 di Venerdì, freddo glaciale in cui neanche i pinguini hanno il coraggio di uscire, nebbia, mi sentivo un po' Fantozzi nelle mitiche gite fuori porta! Fortuna che Ryanair è abbastanza puntuale e dopo 3h 40 arriviamo all'aeroporto di Lanzarote con un tempo un po' nuvoloso, ma tanto siamo in ferie! Dopo aver fatto 1 ora di coda per ritirare l'auto a noleggio, ci siamo diretti verso Arrecife dove avevo prenotato un albergo vista mare. Non mi sembrava vero di passare dai 2° di Bergamo ai 19° di Arrecife…




Castillo de San Gabriel (Arrecife)



Chiaramente mi ero già preparato l'elenco dei posti da visitare, visto il poco tempo che dovevamo passare sull'isola. Partiamo dalla prima tappa:

Jameos del agua
Partiamo in direzione nord verso la nostra prima grotta: Jameos del agua, uno stupendo tunnel lavico modificato dalle mani dell'architetto Cesar Manrique, originario di Lanzarote. Praticamente ha modificato questa stupenda grotta costruendo dei passaggi, bar e ristoranti. Che dire: favoloso! Si scende e si arriva al primo bar dove sulla sinistra possiamo notare la parte terminale di quello che il vulcano ha creato: il tunnel atlantico che va direttamente nell'oceano mentre a destra si scende nella grotta principale dove ci si ferma estasiati dalle forme e dall'atmosfera che questa grotta riesce a offrire. Particolare interessante: nel laghetto che si è formato nella grotta vive una specie di granchio cieco e albino che esiste solo qui a Lanzarote… Incredibile!



Laghetto della grotta. I puntini che si vedono nell'acqua sono i nostri simpatici granchietti!



Seconda tappa: Cueva de los Verdes
Dopo 5 min di macchina arriviamo alla seconda grotta che è in realtà si trova tra ola prima e il vulcano. Dopo aver pagato e aspettato la guida siamo scesi. Qui bisogna stare attenti alla testa perché si deve entrare in un budello e si scende fino a 50 mt sotto terra! Vale la pena questo piccolo sforzo perché si arriva a un tunnel di incredibile bellezza e maestosità: i colori sono fantastici, esaltati anche dalle luci appositamente collocate. Come ha spiegato la guida, 20000 anni fa dopo un'eruzione la lava scendendo in direzione all'oceano, nella parte a contatto con l'aria si è solidificata mentre quella interna è rimasta fluida. Questo ha permesso che si formasse quest'opera d'arte. E' difficile spiegarlo a parole, bisogna vederlo. Sono tunnel che si intrecciano tra di loro, con dei colori che passano dal nero al rosso e al giallo; la grotta è lunga 7 km! Purtroppo ne è visitabile solo 1. Consiglio: andate verso la chiusura perché altrimenti ci sono troppi turisti ed è molto difficile fare le fotografie, anche per la scarsa visibilità. La cosa interessante è che ci si trova a 50 mt di profondità ma la temperatura è di 20°!




Un particolare della grotta


Jiardin de cactus
Altra opera voluta da Cesar Manrique: un bellissimo giardino con più di 1000 cactus dalle forme stravaganti; vale la pena visitarlo perché ci sono cactus che non avevo mai visto prima. All'entrata ce ne uno che sarà 10 mt di altezza! Siamo entrati all'orario di chiusura ed è stato meglio visto che non c'era quasi più nessuno.



Attenti alle spine!


L'ultima tappa del nostro primo giorno, purtroppo non siamo riusciti a visitarla per il maltempo: si trattava del mirador del rio, un bar panoramico dove si può ammirare la parte nord di Lanzarote con l'isoletta la graciosa. Purtroppo c'era un nebbione che neanche a Milano e quindi nada! (mi ero già pregustato le foto che sarebbero uscite).


Un altro particolare di cui vale la pena parlarne: a Lanzarote si mangia un pesce delizioso e la vita non è affatto cara, a patto che non si voglia mangiare nei centri turistici. E qui si conclude il nostro primo giorno.



2° giorno

Sveglia alle 08:30 e dopo un'ottima colazione partiamo per la destinazione, secondo me, migliore di Lanzarote:


Parco nazionale del Timanfaya

Quando si entra in questo posto, eletto dall'Unesco riserva biosferica, sembra di essere atterrati su un altro pianeta, sembra di essere sulla luna o su Marte: distese di lava solidificata, con crateri che si aprono a dismisura. Veramente, non ho mai visitato un posto come questo e penso che non ce ne sia un altro così. Dopo aver parcheggiato siamo saliti su un pullman che fa un piccolo giro mostrando il parco con una voce registrata che spiega le varie eruzioni successe in questo posto.




La bellezza selvaggia del parco


Dopo la visita si torna al ristorante el Diablo dove usano il calore del vulcano per cuocere i cibi: proprio così, un pozzo profondo 10 mt dove appoggiano una griglia per cuocere i cibi (ho provato a guardare di sotto e a momenti mi rifacevo le sopracciglia!!). Fuori degli addetti mostrano come versando un po' d'acqua in tubi che vanno sottoterra si forma un geyser.




Usciti dal nostro pianeta, ops dal parco, abbiamo avvistato una mandria di cammelli che mi sembrava di essere nel Sahara! Sguardo complice con mia moglie e ci siamo detti: mah si e facciamoci sto giro in cammello! Molto bello, a parte che viene quasi il mal di mare se non si sviene prima dalla puzza! Anche qui vale la pena anche se il giro dura solo 15 min (tra l'altro, impossibile fare anche una mezza foto sul suo dorso).



Charco de los clicos

Un'altra perla: una bellissima laguna di un verde smeraldo. Ci si arriva dopo aver parcheggiato vicino a un villaggio di pescatori, El Golfo, e dopo 2 min a piedi si arriva a questo gioiello che la natura ha creato. Un vecchio cratere è collassato sotto il suo peso e l'acqua marina, infiltrandosi ha creato questo laghetto; un tipo di alga marina ha completato l'opera colorandolo di un verde spettacolare! Purtroppo non ci si può avvicinare e neanche toccare l'acqua. Si può vederlo solo dall'alto ma è forse meglio per il pdr delle nostre fotografie… A 30 mt della laguna c'è l'oceano ma, sembra quasi un caso, anche con l'alta marea l'acqua dell'oceano non riesce a mischiarsi con qualla del lago. Ho visto tanti laghetti alpini ma nessuno con il colore dell'acqua di questo gioiello. Qui sotto potete vedere una foto ma comunque non rende l'idea.




Il gioiello di Lanzarote



Vicino al Charco de los clicos c'è una scogliera che si chiama "Los Hervideros" dove le onde dell'oceano si infrangono erodendo la roccia e formando delle grotte naturali. Anche qui è un ottimo posto dove trovare degli scatti interessanti.
A questo punto mi sono accorto che il mio stomaco stava decidendo di andarsene da solo a mangiare, e quindi ci siamo diretti verso un ristorante poco distante dal nome "mirador de las salinas" con una terrazza che si affaccia appunto su delle saline. Abbiamo mangiato una paella da urlo!! Il ristorante non è affatto economico ma non ve ne pentirete.

Tornati ad Arrecife abbiamo ammirato il tramonto sul mare che è sempre bellissimo. La vita notturna di Lanzarote non è molto caotica, almeno ad Arrecife. Abbiamo dovuto girare 2 notti prima di trovare un posto con un bel po' di gente, ma per quanto mi riguarda meglio così; preferisco una città tranquilla dove ti puoi gustare un ottimo polipo alle gallega e sorseggiare le tue 2 o 3 medie di birra in tranquillità (tra l'altro costano 2 €, il paradiso dell'ubriacone).



3° e ultimo giorno

Appena svegli già siamo stati assaliti dalla tristezza, anche se avevamo ancora un intero giorno davanti, sapendo che alla sera saremmo dovuti rientrare alla nostra amata Bergamo!
Dopo la solita colazione e dopo aver effettuato il check out dall'hotel ci siamo diretti a sud, destinazione playa do papagayo. Dopo aver macinato 5 km offroad (povera Polo!) abbiamo raggiunto quest'altro angolo meraviglioso di Lanzarote… una spiaggia dai variegati colori e dalle stupende scogliere; qui ci si può perdere con i soliti pensieri: ma chi me lo fa fare di restare in Italia, quando vado in pensione verrò ad abitare qui, etc, etc. e ve lo dice uno che ha abitato 2 anni in Brasile a Bahia. Questa spiaggia è indescrivibile; i colori dell'acqua vanno dall'azzurro turchese al verde bottiglia; ho resistito alla tentazione di tuffarmi solo perché sicuramente mi sarebbe venuta la cagarella, ma è stato difficile resistere.





L'ultima località che abbiamo visitato è stata La geria, una regione di Lanzarote dove viene coltivata l'uva in un modo stravagante. L'uva viene protetta da muretti circolari che fanno da paravento e viene cosparsa di sabbia vulcanica nera; quest'ultima assorbe la rugiada di notte e bagna le piantine. Qui siamo entrati in una vinicola e aho mangiato un pesce favoloso condito da un ottimo bicchiere di vino locale.


A questo punto, amici miei, è finita la nostra vacanza (sto piangendo ancora adesso!) ma mi sono ripromesso che ci tornerò a Lanzarote magari fermandomi un po' di più. Perché lo dico sinceramente anche a nome di mia moglie: Lanzarote è entrata nel nostro cuore e non ne uscirà mai più.


Se volete vedere più foto eccovi il link:
https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=262668&l=it





















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avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2019 ore 19:51

Ciao Toquinho76.

Leggo con molto piacere le tue descrizioni.
Sono stato due settimane ad agosto a Lanzarote, e ovviamente ho visto gli stessi posti, e altri.
Si può pensare che due settimane siano eccessive, ma assicuro che non è così. Ci sono molti posti da vedere (e rivedere), in cui fare foto o semplicemente osservare le bellezze di questa isola vulcanica e molto molto particolare, sempre sferzati da un vento che va dal forte al fortissimo.
Con poco si affitta un'auto e si percorre con molta tranquillità l'intera isola. Solo al Timanfaya (ad agosto) si fa una lunga (ma lunga davvero) coda per entrare, a meno di arrivare mezz'ora prima dell'apertura e riuscire ad entrare per primi.

Grazie per avermi fatto rivivere dei bei ricordi con il tuo ottimo articolo e le tue belle foto.

Ciao.

Luca

avatarsupporter
inviato il 21 Febbraio 2019 ore 13:26

Ciao Luca,
Lanzarote mi è rimasta nel cuore e sicuramente ci tornerò per passarci più tempo. Mi mancano ancora alcuni luoghi da visitare... Comunque è un luogo per me magico! Grazie a te della visita. ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2019 ore 16:14

Bel racconto!
È uno dei posti che vorrei fotografare di più





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