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The Highlands


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The Highlands, testo e foto by Seo Photo. Pubblicato il 12 Gennaio 2019; 6 risposte, 2882 visite.


Subito dopo l'avventura sulle fantastiche isole Lofoten dello scorso anno, la testa ha iniziato a pensare dove organizzare il prossimo viaggio. Valutando varie mete, alla fine ho scelto di tornare in nord Europa, che per la sua conformazione paesaggistica, a quanto pare è la zona "a portata" che più rispecchia i miei gusti. Si parte per le Highlands scozzesi!
La scelta del periodo non è stata facile e infatti mi sento mi aver sbagliato quasi in pieno, scegliendo il periodo di luglio. L'idea originale era di partire ad aprile/maggio ma per alcuni motivi ho dovuto posticipare.

Partenza da Milano MXP al mattino presto, atterriamo ad Edimburgo verso le 8.30. Ci accoglie subito un meteo non dei migliori, niente pioggia ma tirava vento e non era per nulla caldo. Tempo di prendere la macchina a noleggio, mangiare qualcosa e via prima possibile dalla metropoli, che ho trovato esattamente come tutte le altre: caotica e innervosente. Se non si è capito non sono assolutamente un amante delle città!

Prima tappa sull'itinerario è il castello di Kilchurn. Ancora un po' timorosi del nuovo paese, decidiamo di mettere la tenda sulla sponda opposta al castello che solo poi scopriamo non essere parte del suo comprensorio. Faccio subito conoscenza di un ragazzo tedesco da solo, anche lui li per fotografare il castello. La situazione di luce non è delle migliori: il sole tramonta dietro le montagne che coprono il soggetto e sorge nella stessa situazione, per poi illuminarlo quando è già quasi troppo alto. Ma non importa, si prova comunque a portare a casa qualcosa di buono, oltre alle immancabili emozioni di assistere alla nebbiolina fumosa sul lago alle 4 di mattina immersi nella pace e al silenzio più totale.





Prima di spostarci nella zona di Glencoe, passiamo un paio di giorni a Oban, meta necessaria per poter raggiungere l'isola di Mull e successivamente l'affascinante isola di Staffa. Come già sapevo, gli orari per visitare l'isola non sono ideali per scattare foto, ma mi sono arrangiato in qualche modo portando a casa qualche bel ricordo, soprattutto per quanto riguarda i Puffins che non mi aspettavo di vedere così piccoli e confidenti. Per il resto, la grotta caratteristica dell'isola è veramente impressionante ed è valsa la cifra e il tempo spesi per vederla.

I giorni successivi li passiamo a Glencoe, tra boschi, laghi e fiumi anche se questi ultimi sono praticamente quasi del tutto asciutti. Anche se nel periodo più caldo e secco, mai mi sarei aspettato di non vedere acqua nei torrenti scozzesi. Mi sono sfatato un mito da solo. Poca acqua e la luce durissima non aiutano la mia fotocamera e le albe e tramonti sono sempre stati tutti sfortunati, con cielo quasi sempre coperto e minaccioso nei momenti topici e puntualmente limpido e libero durante tutto il resto della giornata. Anche dalla location forse mi aspettavo qualcosa di più o forse solo delle situazioni migliori per fotografare.. non so, quei giorni non verranno ricordati certo come i migliori del viaggio, anche se tutto sommato non mi posso lamentare!




Ci spostiamo sempre più verso nord e una tappa al viadotto di Glenfinnan, dove è stata girata la famosa scena di Harry Potter è inevitabile per un appassionato come me. Anche qui gli orari sono quelli che sono e non mi aspetto grandi cose (che infatti non arriveranno) ma l'emozione di vedere il vapore e il fischio del Jacobite è stata tanta! Nel periodo di luglio veramente tanta gente si accumula per vedere il passaggio del treno e molti si appostano diverso tempo prima, magari per evitare di perderlo, come è capitato a noi la prima volta. Poco male, la zona è molto bella e qualche camminata da fare la si trova facilmente in attesa di un successivo passaggio.

Durante i vari tragitti vediamo spesso La montagna, il Ben Nevis, la più alta del Regno Unito. Ma non c'è posto per lei nel percorso che abbiamo disegnato, anche visto l'impegno che richiede per raggiungere la cima (si parla di circa 7 ore tra andata e ritorno). Da appassionati di montagna però, ci promettiamo che se dovessimo fare prima del previsto e il tempo fosse stato delle giuste condizioni, ci avremmo provato. In effetti siamo riusciti a vedere tutto con molta calma, ma purtroppo sulla via del ritorno il tempo non è stato dalla nostra e abbiamo riempito i buchi in altri modi, sicuramente meno interessanti.

È passata una settimana o poco più dal nostro arrivo e la vacanza è ancora lunga. L'ultimo stop prima di raggiungere l'Isola di Skye è il bellissimo castello di Eilean Donan, preso d'assalto sia nel tardo pomeriggio quando arriviamo, che la mattina successiva. Passiamo la sera in un pub nei dintorni vedendo una partita dei mondiali di calcio e mangiando qualcosa per poi scattare le ultime foto della giornata, sempre al castello, che accende le luci ad una certa ora creando una bella atmosfera. Tirava un forte vento e tenere ferma la fotocamera non è stato affatto facile. Abbiamo dormito in macchina nel parcheggio del castello stesso (non ho ancora capito se si potesse fare o no, ma non credo) per cercare di scattare le foto all'alba, magari in condizioni migliori ma ci siamo svegliati con la pioggia e quindi via, subito verso quella che aspettavo da tempo: l'Isola di Skye.




Sicuramente era il posto che più aspettavo di vedere e una volta attraversato lo Skye Bridge, ero li, impaziente di esplorare e raggiungere le mete prescelte.
La prima tappa, prima ancora di assicurarci un posto dove dormire, sono state le Fairy Pools. Arriviamo sul posto dove una leggera pioggia ci attende ma il tempo è incerto. Non fa freddo ma con la felpa si sta bene e il mio impermeabile da ciclista non mi entra, così me lo metto in testa e inizio a risalire il fiume ammirando le decine di cascate che si formano in questo luogo, una più bella e particolare dell'altra. La pioggia non molla, non è intensa ma da fastidio e inzuppa l'attrezzatura in poco tempo e i midges non danno un istante di tregua (terribili, veramente). Tento lo stesso qualche scatto, raggiungo i piedi della montagna e torno verso la macchina non del tutto soddisfatto. Durante la discesa la pioggia smette e le nuvole sembrano aprirsi ma sono ancora ben presenti. Faccio qualche altro tentativo sicuramente più soddisfacente ma solo quando raggiungo la macchina degli spiragli di sole vengono fuori e le nuvole basse si diradano quanto basta. Cosa fare se non rifare tutta la strada e tornare nuovamente su? Mi metto in maglietta, stringo forte lo zaino e mi metto a correre, così oltre a non far aspettare troppo il mio socio, faccio anche un po' di allenamento. Inutile dire che tutti mi guardavano in strano modo. In venti minuti arrivo su e riprovo le stesse foto fatte prima, ma con un risultati ben diversi. Si vede l'azzurro freddo nelle pozze d'acqua e l'atmosfera è molto diversa. Le Fairy Pools diventeranno uno dei miei posti preferiti di tutto il viaggio.






La sera dello stesso giorno, ci dirigiamo verso il campeggio di Sligachan e piazziamo le tende per la notte. Ero già molto soddisfatto (e anche stanco a dire il vero) della giornata ma il tramonto prometteva troppo bene per stare in campeggio, così sono andato verso il famoso ponte a pochi metri dal campeggio; ma è solo risalendo il fiume che mi sono trovato davanti ad un bellissimo paesaggio inaspettato con il Sgurr nan Gillean davanti, sopra al fiume, nonché il tramonto più bello del mio viaggio. E qui ho conosciuto Pawel, un ragazzo polacco che vive in UK appassionato di timelapse. Per quanto io non sia un tipo particolarmente di compagnia, trovo sempre interessante conoscere persone che condividono le mie stesse passioni e le coltivano in modo simile o diverso dal mio. Lui scatta foto a raffica su una slitta motorizzata per il suo prossimo progetto, mentre io mi limito a cercare il punto secondo me migliore e ottengo qualche foto. Quando il sole va giù e la magia finisce, ci salutiamo e chissà se ci vedremo ancora.




Il giorno dopo il meteo è ottimo e decido di approfittarne per vedere le mete più gettonate dell'Isola: The Quiraing e The Old Man of Storr. Inutile dire che ero esaltatissimo. Raggiungiamo in macchina il parcheggio del Quiraing in altura, non troppo comodamente perché la strada è spesso molto stretta e c'era un gran viavai di gente. E poi si inizia a camminare, col sentiero che si divide in due. Ma io già sapevo che il mio obbiettivo era “The Prison” e vederla da vicino. Durante il tragitto vedo il simpatico alberello che fotografano in molti (e ovviamente io non potevo essere da meno) e che si affaccia sulla vallata da dove siamo saliti. Dopo circa un'ora e diversi scatti, sono sotto alla montagna, devio il percorso e inizio a risalire non troppo agilmente visto il brecciolino scivoloso presente su tutto il sentiero -stretto- che circonda la prigione. Il sentiero principale potrebbe andare avanti per altre ore, non vedo la fine. Così mi giro e decido che va bene così.
Qualche km più avanti (verso sud) si trovano diverse macchine parcheggiate a bordo strada e capisco subito dove fosse l'inizio della via per The Old Man of Storr. Sono le 17 inoltrate ma non c'è fretta, ci sono ancora diverse ore di luce a disposizione. Le famose rocce si nascondono molto bene e non mi accorgo di passarle se non girandomi per caso e riconoscendo l'inconfondibile forma. Cerco di trovare un punto di ripresa un po' diverso dal solito ma non è facile e alla fine cedo nello scattare le “foto solite”, come le chiamo io, rivolgendomi alle Classiche. Ma mi importa poco.. il posto è troppo bello e devo portare a casa quell'immagine.




I giorni passano e le mete restanti sono sempre meno. Optiamo per visitare la Talisker Bay, altra meta abbastanza quotata. Prendiamo qualcosa da mangiare e ci dirigiamo nel tardo pomeriggio verso la bellissima spiaggia con l'intenzione di cenare sul mare, nella pace più assoluta. Purtroppo il fiume che poi sfocia in una cascata sul mare era asciutto, come comunque già mi aspettavo e il meteo non è dei migliori. Non piove ma le nuvole coprono il cielo e sono riuscite nell'intento di rovinarmi anche questo tramonto, ma non importa, la baia mi permetterà di portare a casa qualche foto lo stesso. Musica new age in sottofondo, rumore del mare e relax totale. Quella è stata una delle serate più belle del viaggio.

Nei due giorni successivi le previsioni danno pioggia e ce ne accorgiamo al risveglio. Decidiamo quindi di spostarci dall'Isola e visitare Inverness e il lago di Lochness. Lascerò perdere questa parte del viaggio che non ho trovato per nulla interessante e riprenderò da quando, dopo due giorni appunto, torniamo sull'Isola di Skye e ci posizioniamo sotto lo Storr per tentare di essere su all'alba il giorno dopo. Mi sveglio verso le 3 e vedo che il cielo è ancora coperto capendo subito che si vedrà ben poco ma sul posto c'è già gente che inizia a muoversi (fotografi ovviamente) e mi faccio come coinvolgere, trovando la forza e la voglia di uscire dalla macchina calda per iniziare la salita. Sul punto più alto ed esposto tira un forte vento freddo che non permette alla fotocamera di stare ferma sul cavalletto ma in qualche modo mi arrangio e dopo qualche scatto torno giù alla macchina un po' scettico del risultato, che invece poi mi darà molta soddisfazione. Un po' il contrario di quello che succede di solito quando le foto al display della fotocamera sembrano tutte perfette e invece poi.. XD




Durante il giorno il cielo si apre e decido di raggiungere Neist Point per il tramonto ma arriviamo sul posto un po' in ritardo e la scogliera è già presa d'assalto. Trovato il piazzamento, inizio a regolare la fotocamera e guardando in giro vedo un ragazzo con una slitta metallica posizionata che scatta a raffica e che riconosco subito: era Pawel. Aspettiamo insieme il tramonto parlando delle solite cose da appassionati ma un fascio di nubi all'orizzonte copre il sole proprio nel momento migliore e riesco solo in parte a salvare la serata con qualche tempo lungo. Saluto Pawel e dopo questa volta non lo vedrò più, ma potrò apprezzare i suoi lavori sulle sue pagine sui vari social network. Il sole è sceso e tutti abbandonano il posto ma io volevo vedere meglio il faro così mi metto a scendere la ripida scala che conduce poi al sentiero per aggirare il grosso scoglio e raggiungere il faro che intanto è entrato in funzione. La luce diminuisce sempre più e mi accorgo che in realtà è quasi mezzanotte e sono ancora lì a fotografare quello che probabilmente è il posto che più mi ha impressionato durante questo viaggio, così inizio a tornare indietro con la torcia che illumina la strada. Dall'alto della scogliera si sentono e vedono centinaia di uccelli che contribuiscono a rendere l'atmosfera di quel posto unica.




L'ultimo giorno su Skye lo usiamo per raggiungere la baia di Elgol, più comoda anche logisticamente per iniziare il viaggio di ritorno, ma il posto delude un po'. C'è un porticciolo confusionario con un parcheggio e qualche altra casa e andando un po' in là c'è la spiaggia di rocce che guarda sulle montagne al di là del mare, ma finisce li. Vengono delle buone foto in determinate condizioni ma sul posto non c'è assolutamente l'atmosfera che cerco, al di là della fotografia. Torniamo indietro dopo poco e durante l'ennesima stretta stradina troviamo un punto dove piazzare la tenda e passare la notte in compagnia di un forte vento. Girando un po' in giro mi rendo conto che quel posto nel mezzo del percorso suscita in me ben più interesse della baia di Elgol stessa e anche qui scelgo qualche punto per fotografare il tramonto, che per l'ennesima volta sarà coperto dalle nuvole ma che mi soddisferà lo stesso.









È il momento di salutare l'Isola di Skye e mettersi in viaggio per il ritorno e da un lato sono contento perché il troppo mi stanca subito e anche perché è stato un viaggio fisicamente abbastanza provante: il posto mi è piaciuto molto, ho visto quello che mi interessava vedere e anche più ma alla fine la trasferta è durata quindici giorni dove abbiamo dormito quattro volte in macchina e le restanti per terra in tenda.
Facciamo un salto al monumento di Wallace e poi subito in aeroporto per tornare a casa dove ci aspetterà la routine quotidiana e il pensiero per il prossimo viaggio, soddisfatti della nuova esperienza fatta.

Qui il link alla galleria completa del viaggio:
https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=247861&l=it


Appunti di viaggio e attrezzatura:

Da un paio d'anni ho abbandonato le reflex in favore della leggerezza. Nei miei viaggi porto il seguente materiale
-Sony a6000 con tre batterie
-Sony 16-70mm f4.0
-Samyang 12mm f2.0
-Cavalletto leggero in carbonio cinese
-Immancabili filtri neutri e graduati a lastra

Nel periodo di luglio c'è molta gente che esplora l'isola e per i miei gusti, sicuramente troppa. Mi aspettavo forse un po' meno turismo, ma più passavano i giorni e più capivo che il forte afflusso era probabilmente dovuto alla facilità che si trova nel raggiungere le mete più gettonate. Per la maggior parte, si scende dalla macchina e si è arrivati, mentre per quelle "difficili" (come ad esempio può essere lo Storr) c'è da camminare un'ora.
I midges sono realmente fastidiosi e non pensavo fossero così tanti, soprattutto nelle zone d'acqua (Fairy Pools è stata terrificante da questo punto di vista) anche se mi avevano avvertito. Col senno di poi sicuramente avrei comprati uno di quei cappelli appositi e mi sarei vestito sempre lungo a costo di patire il caldo.
I prezzi sono all'incirca allineati con l'Italia, attenzione a non farsi ingannare dal cambio sfavorevole.
Ho speso complessivamente 1300€ con aereo, macchina a noleggio divisa in due, 15 giorni dove abbiamo dormito sempre in campeggio e qualche volta in macchina, mangiato poche volte al ristorante e i circa 50€ per l'escursione all'isola di Staffa.

Buona luce a tutti,
S.




Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2019 ore 9:56

Bel reportage e ottimi scatti, davvero suggestivi.

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2019 ore 21:47

Ti ringrazio Trackmaster :)

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2019 ore 22:37

Bel giretto, pensavi di andarci ma maggio/giugno massimo.

avatarsupporter
inviato il 08 Febbraio 2019 ore 0:57

Bel resoconto, penso che sarà la mia meta per questo anno.Cool

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2019 ore 11:10

Non ve ne pentirete ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 6:02

Bel reportage
Complimenti
Ciao





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