RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Abituato a modalita manuale mi son trovato meglio


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Abituato a modalita manuale mi son trovato meglio





avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2019 ore 21:48

Sig. Mario definire cosa sia l'esposizione permette di capire che tra le finite combinazioni della triade iso tempi e diaframmi per avere la stessa esposizione (non esiste una giusta o corretta esposizione ma solo l'esposizione che si vuole ottenere in funzione del risultato finale), siamo liberi di muovere una, due o tre rotelle ma il risultato non cambia mai se il criterio di misurazione è lo stesso, essendo una equazione. A coloro che misurano in manuale a occhio, tipo regola del 16 e via dicendo, e che si ritengono bravissimi indico solo di provare a sviluppare un positivo in analogico in condizioni di luce e tempi variabili e verificare se hanno preso almeno un terzo delle esposizioni che intenzionalmente volevano raggiungere. Secondo me sono meno. Se in effetti ne hanno prese in terzo sono davvero bravi. Avendo la fortuna di potermi disinteressare di almeno una delle tre rotelline, riesco talvolta spesso a semplificarmi la vita potendo girarne una sola (la quarta MrGreen quella del l'esposimetro) al posto di due ottenendo lo stesso risultato (di luce) che otterrei in manuale girandone due. Buona notte.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2019 ore 23:16

Il Signor Mario, stai facendo confusione fra diversi concetti: misurazione della luce; esposizione corretta; calcolo dell'esposizione. Sono cose diverse.

Quando si parla, come nel caso di questo thread, di "modalità di scatto" (manuale, priorità tempi, priorità diaframma, ecc.) ci si riferisce al calcolo dell'esposizione , ovvero al bilanciamento dei tre fattori che determinano l'esposizione corretta: sensibilità ISO (valore EV); tempo di scatto; apertura del diaframma.

Prima domanda: cosa c'entra l'esposimetro esterno con il tema della discussione? Nessuno ha chiesto quali sono i metodi di misurazione della luce.

Vediamo se riesco a spiegare meglio cosa intendevo dire. In due parole.

Nella medesima situazione di scatto, l'esposizione corretta (la "giusta" quantità di luce sul sensore) puoi ottenerla allo stesso modo variando i valori dei suddetti tre parametri (ISO, tempi, diaframmi), purché tu mantenga il cosiddetto "rapporto di reciprocità".

Esempio banale. Con le seguenti triplette puoi ottenere la stessa esposizione della scena
f2.8 - 1/500s - ISO 400
f16 - 1/15s - ISO 400

In entrambi i casi l'esposizione è la stessa, ma i differenti valori di diaframmi e tempi di scatto esercitano sull'immagine effetti notevolmente diversi.

Dunque se la coppia diaframma-tempo ha effetti sull'immagine (profondità di campo-movimento), la scelta di tali valori non può essere delegata alla fotocamera, ma deve essere controllata dal fotografo...ammesso che questi voglia ottenere un risultato consapevole.

Assodato questo....
se ad esempio il tuo soggetto è una ragazza che danza in una piazza e vuoi renderla nitida, probabilmente preferirai la prima soluzione alla seconda. Dunque la scelta di quale delle due soluzioni sia più idonea al risultato che vuoi ottenere deve essere stabilita ed impostata da te, dal fotografo, non dalla macchina. Per questo motivo io parlavo inizialmente dell'importanza del controllo dei parametri di scatto .

Ora, ammettiamo che durante la danza tu voglia mantenere invariati i valori di diaframma e tempo (f2.8 - 1/500s) ma noti che il cielo è un po' nuvoloso e le condizioni di luce cambiano un pochino durante la performance. Cosa fai?

Potresti risolvere ad esempio usando il sistema che accennavo io all'inizio: modalità manuale, impostando f2.8 - 1/500s con ISO auto. In questo modo a variare è solo il valore ISO e non la coppia diaframma/tempi.

Ha senso quello che dico?

Se pensi che io abbia detto una cosa sensata e corretta allora questa tua affermazione, da cui è partita la polemica, è una "minchiata" (ti restituisco cordialmente il termine):
Scattare in manuale con ISO auto non ha senso in quanto alla fine è sempre la fotocamera che decide l'esposizione

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 0:13

Quando si parla, come nel caso di questo thread, di modalità di scatto (manuale, priorità tempi, priorità diaframma, ecc.) ci si riferisce al calcolo dell'esposizione , ovvero al bilanciamento dei tre fattori che determinano l'esposizione corretta: sensibilità ISO (valore EV); tempo di scatto; apertura del diaframma.


Poi sarei io quello che fa confusione? Se penso di scegliere tutto io, f; t e ISO; se scegliere solo due di questi tre parametri o uno solo in ogni caso sto facendo al stessa cosa


L'esposizione non varia, ma i differenti valori di diaframmi e tempi di scatto esercitano sull'immagine effetti notevolmente diversi.

Se la coppia diaframma-tempo ha effetti sull'immagine (profondità di campo-movimento), la scelta di tali valori non può essere delegata alla fotocamera, ma deve essere controllata dal fotografo...ammesso che questi voglia ottenere un risultato consapevole.


Ecco consapevole, se io imposto f5,6 invece di f8 so benissimo che, a parità di ISO, avrò uno slittamento dei tempi da 1/260 ad 1/125, direi che più che banale è lapalissiano ma so anche che questo effetto non cambia se io decido di impostare il valore di diaframma in modalità A o in M, quindi, sempre se sono consapevole, nei due casi avrò lo stesso identico effetto e in nessuno dei due casi avrò delegato la scelta alla fotocamera, addirittura anche scattando in program posso ottenere la stessa coppia f/t, sempre a parità di ISO, che avrei in M.

Assodato questo....
se ad esempio il tuo soggetto è una ragazza che danza in una piazza e vuoi renderla nitida, magari preferirai la prima soluzione alla seconda. Dunque la scelta di quale delle due soluzioni sia più idonea al risultato che tu vuoi ottenere deve essere stabilita ed impostata da te, cioè dal fotografo, non dalla macchina. Per questo motivo io parlavo dell'importanza del controllo dei parametri di scatto .


Se sai cosa stai facendo quando imposti una determinata apertura di diaframma (f) di fatto sai che tempo di scatto aspettarti quindi in ogni caso, A o M, sono io che decido la coppia tempo diaframma sia che imposti solo 2,8 sapendo che la fotocamera imposterà 1/500 sia che io decida di impostare sia 2,8 che 1/500 in M (ovviamente parità di ISO). Non cambia nulla né come risultato finale né come controllo della fotocamera. Non mi pare difficile sempre che si sappia come funziona la priorità dei diaframmi



Ora, ammettiamo che durante la danza tu voglia mantenere invariati i valori di diaframma e tempo (f2.8 - 1/500s) ma noti che il cielo è un po' nuvoloso e le condizioni di luce cambiano un pochino durante la performance. Cosa fai?

Potresti risolvere ad esempio usando il sistema che accennavo io all'inizio: modalità manuale, impostando f2.8 - 1/500s con ISO auto. In questo modo a variare è solo il valore ISO e non la coppia diaframma/tempi.

E qui proprio non ci sei: non so più come dirtelo, se inserisco gli ISO auto mantenendo fissi i parametri f/t di fatto vado a variare l'effetto finale perché cambiare gli ISO cambia l'effetto finale, cosa che non si fa nella danza, io che so fotografare adeguo l'esposizione alla nuova situazione e non lascio fare alla macchina, e ISO auto significa lasciar fare alla fotocamera, perché se per caso nell'inquadratura, magari un perfetto grand Jeté, mi entra un "controluce" la foto è fottuta.
Temo tu non abbia letto che in fotografia di danza scattavo in M, quindi ti rispondo che quello che affermi non ha senso proprio perché come ti ho dimostrato or ora è la fotocamera che gestisce l'esposizione e non posso neanche sapere, data la rapidità dell'azione, a quanti ISO sto scattando (la fotocamera decide senza che io sappia cosa sta facendo, la situazione peggiore) o che esposizione finale avrò

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 0:16

Sig. Mario definire cosa sia l'esposizione permette di capire che tra le finite combinazioni della triade iso tempi e diaframmi per avere la stessa esposizione (non esiste una giusta o corretta esposizione ma solo l'esposizione che si vuole ottenere in funzione del risultato finale), siamo liberi di muovere una, due o tre rotelle ma il risultato non cambia mai se il criterio di misurazione è lo stesso, essendo una equazione.


È quello che sto cercando di dire dall'inizio

user86191
avatar
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 1:00

Questo è sinonimo di "voglio fare una fotografia
"

secondo me e sinonimo che non s'é capito di quello che si discute, qui nessuno scatta in Automatico

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 7:49

non esiste una giusta o corretta esposizione ma solo l'esposizione che si vuole ottenere



questo NON E' VERO. punto.

Sono almeno 100 anni che le case produttrici affinano e migliorano la tecnica di produzione al fine di ottenere risposte alla luce RIPETITIVE, PRECISE,SENSIBILI ED AFFIDABILI.

La corretta esposizione e' quella che riproduce impressionato in fotografia ogni colore/densita' della scena nel modo piu fedele possibile.


Il bianco panna resta bianco panna, il nero mat resta nero e il grigio fumo di londra resta grigio fumo di londra. Questo indipendentemente dal variare di illuminazione e di temperatura luce.
Scattate un quadro a olio per un catalogo d'arte, o un tessuto peril catalogo di una tessitoria e poi andategli a dire che avete esposto e bilanciato in automatico… o in maniera "creativa"MrGreen... come minimo vi fanno causa.MrGreen


Al contrario, esiste una gran varieta' di situazioni di scatto dove l'automatico spesso e' una salvezza.
Fotografie dove si cerca la ripetitivita' e la velocita' di esecuzione. Demandando al meccanismo una parte del lavoro del fotografo.

Francamente pero', nella fotografia amatoriale, io credo che l'esposizione debba essere gestita dal fotografo, il quale spesso ottiene risultati migliori dall'automatico, perche' la sua inesperienza incide in maniera negativa sulla sua capacita' di regolazione della fotocamera.


In fin dei conti se ci pensate bene:
Se fosse vero che l'esposizione MIGLIORE e' quella automatica, tutte le pippe ed i serpentoni scritti sul IO PREVISUALIZZO LA FOTO!!…. Bisogna PREVISUALIZZARE IL RISULTATO FINALE!!! sarebbero fesserie.

Dieci fotografi, appoggiata la loro fotocamera sul cavalletto scatterebbero dieci panorami UGUALI. L'automatismo a quello porta.. UNIFORMARE LE CONDIZIONI DI SCATTO.

Invece presi dieci fotografi a caso… tutti, senza esclusione, pretendono di scattare la foto in automatico ma di INFONDERE IN ESSA la loro visione...

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:01

Io a volte ho avuto a che fare con fotografi che scattano esclusivamente con esposizione manuale, e se ne vantano, e ci ho avuto a che fare in diverse occasioni, a Fotoclub etc.

La gran parte delle volte che vado a qualche Fotoclub ho sempre le mie stampe con me e quando sento quei discorsi lì, al fenomeno del momento gli dico che io uso l'esposimetro, fotocamera o esterno, che segue sempre quello che mi dice l'esposimetro e che tuttalpiù, in qualche occasione correggo un po' l'esposimetro, ma che non ce la faccio ad esporre da me, al buio, senza una direttiva dell'esposimetro, io sono ignorante in fatto di esposizione fatta BENE.

Poi viene il bello: io gli chiedo SEMPRE di portare le sue stampe, se ne ha, mentre io gli faccio vedere le mie sul momento, ce le ho sempre con me, perché carta canta ed i discorsi li porta via il vento.

Non ho MAI, dico mai, visto le loro stampe a fianco delle mie, per un confronto, mai in decenni, e se gli do un appuntamento per la prossima volta per vedere le sue che io gli porto altre stampe mie, non vengono, le loro stampe accanto alle mie mai viste, mai.

Amen.


avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:15

Alessandro.. Chiariamo IL PUNTO.

La MISURA della luce e' fondamentale. Nessuno sano di mente ti dira': "io espongo in modo preciso senza esposimetro". La regola del 16 permette di avvicinare la corretta esposizione, ma non di centrarla infallibilmente.


Quello che intendo dire e' che normalmente quando fotografi, cerchi di privilegiare alcuni aspetti della scena. E questo, al momento dello scatto, lo fai decidendo ovviamente diaframma e tempo per i noti effetti che tutti conosciamo. Ma lo fai anche per cambiare leggermente la ripresa della luce presente. Una foto un po' piu scura di un bosco e' ben diversa da una foto luminosa e chiara dello stesso bosco.

In questo senso il manuale ti da piu controllo sullo scatto singolo..


user86191
avatar
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:21

Salt ma fammi capire, hai un esposimetro incorporato nell'occhio oppure ti affidi a quella della macchina, perché in quest'ultimo caso avrai gli stessi parametri di scatto che tu sia in Manuale oppure in priorità Diaframmi o Tempi, dove sta il maggior controllo

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:37

secondo me, scattare in manuale per ottenere una certa luce o comunque un'esposizione diversa da quella che la macchina calcolerebbe in base all'esposimetro (per possibili errori di misura o proprio per intenzionale deviazione dall'esposizione standard), ha un senso.

in tutti gli altri casi, usare M ha il solo scopo di avere la soddisfazione di sapere che si è in grado di valutare l'esposizione ad occhio, ma oggettivamente non porta alcun miglioramento allo scatto rispetto alle modalità semiauto più adatte alla scena, proprio perchè i parametri finali alla fine saranno praticamente gli stessi, a meno di errori, umani o del dispositivo.

Per cui, va benissimo se un fotografo è fiero della sua capacità di calcolare a occhio l'esposizione, ma questo non rende la foto migliore, e in molti casi nemmeno diversa da quella scattata in semiauto.


user15476
avatar
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:46

Lo stesso discorso si potrebbe fare con il bilanciamento del bianco, automatico o manuale?

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:50

Salt ma fammi capire, hai un esposimetro incorporato nell'occhio oppure ti affidi a quella della macchina, perché in quest'ultimo caso avrai gli stessi parametri di scatto che tu sia in Manuale oppure in priorità Diaframmi o Tempi, dove sta il maggior controllo


chiariamo questo Qui pro Quo:


MISURA: si intende con MISURA la lettura del valore relativo alla quantità di LUCE presente su una scena.
La misura non corregge l'esposizione. La misura, se effettuata con l'esposimetro, riporta un valore proporzionale alla quantità di luce riflessa da un oggetto. Per essere precisa la MISURA deve essere fatta utilizzando un oggetto grigio al 18%.


AUTOMAZIONE. In base alla misura rilevata dall'esposimetro interno della fotocamera la fotocamera AGISCE sui controlli diaframma tempo e iso per ottenere una fotografia che rappresenti l'oggetto misurato con una densita' di grigio 18%.



Allora .. IO USO ESPOSIMETRO, in alcuni casi utilizzo PIU' ESPOSIMETRI per ottenere la MISURA della luce.


Poi REGOLO la fotocamera correggendo ed interpretando la misura che ho rilevato.


Per esempio, se misuro spot un vaso bianco, cambiero' la terna in modo da non averlo grigio ma bianco…

questa foto
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2082768
non e' stata fatta seguendo bovinamente l'indicazione dell'esposimetro.


P.S. Marameo...Non a caso il bilanciamento del bianco in genere si fa in manuale PRIMA e durante una sessione di foto
i cartoncini Gretag li fanno apposta per quello...

user86191
avatar
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:53

secondo me, scattare in manuale per ottenere una certa luce o comunque un'esposizione diversa da quella che la macchina calcolerebbe in base all'esposimetro (per possibili errori di misura o proprio per intenzionale deviazione dall'esposizione standard), ha un senso.

esiste la compensazione EV in questi casi, non é che chi scatta in priorità diaframma o tempi sia uno sprovveduto, l'esposizione che ti da la macchina va interpretata in base alla scena ripresa, questo vale che tu sia manuale o priorità T/D e farai la stessa foto in entrambi i casi


avatarjunior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:59

secondo me, scattare in manuale per ottenere una certa luce o comunque un'esposizione diversa da quella che la macchina calcolerebbe in base all'esposimetro (per possibili errori di misura o proprio per intenzionale deviazione dall'esposizione standard), ha un senso.

in tutti gli altri casi, usare M ha il solo scopo di avere la soddisfazione di sapere che si è in grado di valutare l'esposizione ad occhio, ma oggettivamente non porta alcun miglioramento allo scatto rispetto alle modalità semiauto più adatte alla scena, proprio perchè i parametri finali alla fine saranno praticamente gli stessi, a meno di errori, umani o del dispositivo.

Per cui, va benissimo se un fotografo è fiero della sua capacità di calcolare a occhio l'esposizione, ma questo non rende la foto migliore, e in molti casi nemmeno diversa da quella scattata in semiauto.


non scordiamoci però che molto spesso non si scatta solo una foto eh...

Immaginiamoci di fare un servizio per uno spettacolo teatrale dove l'illuminazione è sempre più o meno la stessa. Io in quel caso setterei senza ombra di dubbio tutto manualmente. Una volta trovati i settaggi giusti posso stare tranquillo, mentre usando una modalità semiautomatica rischierei che una scena con molti elementi neri mi porti a una foto sottoesposta rispetto a un'altra con elementi più chiari, anche se alla fine la luce sul palco è rimasta la stessa. Questo perché l'esposimetro della macchinetta viene “ingannato” (è un po' il discorso della croce dei matrimonialisti che diceva Salt) e dovrò fare più lavoro in post per riportare tutte le foto a un livello più o meno omogeneo

Ripeto, le semiautomatiche semplificano la vita, ma vanno usate con coscienza, quando ha senso usarle. Io le uso quasi sempre ma capisco che c'è chi, per il tipo di foto che fa, potrebbe non usarle mai.
I contesti in cui il full-manual è d'obbligo ci sono eccome, basti pensare all'astro, a foto di sera con tante fonti luminose puntuali, o all'esempio del teatro di cui sopra…

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2019 ore 9:00

Ma nessuno dice che si debba essere sprovveduti… su…

Chiaro che se regolo la macchina sulla terna proposta dall'automatico FARO' LA STESSA FOTO.


Il concetto e' appunto quello… Per fare la stessa foto tanto vale usare l'automatico.
Se devo riprendere i tuffi di 50 tuffatrici in luce artificiale costante.. ovvio che si usa AF ed automatismi ben calibrati.
Se devo fare LA FOTO di un tuffo beh allora piazzo luci e misuro e regolo in manuale.


.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me